Circolare SAV n. 7 (15-31 dicembre 2013)

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http://sentieriantichi.riforma.info — Circolare dell’Associazione—n. 7 - 15-31 Dicembre 2013

Luoghi pericolosi

Che le festività natalizie e dell’inizio del nuovo anno 2014 siano per voi occasione per rafforzare la vostra comunione con Cristo, con i fratelli e sorelle in fede e con tutti i vostri cari!

I giornali riportano purtroppo spesso notizie che ci parlano di ospedali dove personale sanitario inetto e negligente non solo non cura i malati come dovrebbe, ma, abbandonandoli magari in una corsia per giorni, ne causa la morte. Che dire, poi, quando talvolta danno cibo insufficiente e le cucine e i servizi igienici non vengono sufficientemente puliti? Oppure quando in asili infantili o case per anziani e disabili, gli ospiti vengono maltrattati? Ci vogliono spesso telecamere nascoste per documentare queste realtà e vanno denunciate così da far prendere i provvedimenti del caso. Di fronte a molte di queste carenze, i cittadini spesso si mobilitano loro stessi per sopperire cibo, pulizia e sostegno umano, quello che i pazienti avrebbero diritto a ricevere. Questo non sarebbe del tutto giusto perché è il personale addetto che dovrebbe occuparsi di fornire i servizi per i quali è pagato e di cui è responsabile, e poi così si potrebbe fornire loro delle scuse per le loro negligenze. I parenti e gli amici dei pazienti, però, non hanno spesso altra alternativa che intervenire loro stessi direttamente: in mancanza di alternative non possono certo permettere che i loro cari siano trascurati o peggio abbandonati! Gli ospedali possono essere luoghi pericolosi per la salute e la stessa propria incolumità!

Una fede radicale Past. Esteban Janavel-Gignous Gesù dice: “Se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati” (Giovanni 8:24). In italiano questa frase è indubbiamente enigmatica. Alcune versioni aggiungono: “Se non credete che io lo sono” [quello che ho sempre detto e dimostrato d’essere] o “…che io sono Lui” [vale a dire l’eterno ed immutabile Io sono, in altre parole, Dio, venuto per la vostra salvezza]. È decisivo per la nostra vita rapportarsi con fede ubbidiente al Signore e Salvatore Gesù Cristo riconoscendolo per quello che Egli dice di essere. Da Lui dipende il nostro destino. Ignorarlo, o peggio, opporvisi, significa esporci a patire inesorabilmente e senza rimedio le conseguenze temporali ed eterne dei nostri peccati, dalle quali Egli è stato inviato per salvarci. Il credente accoglie Gesù riconoscendo la verità di tutto ciò che la Bibbia dice di Lui.

Allo stesso modo anche delle comunità cristiane possono essere “luoghi pericolosi”, quando i suoi responsabili non solo non fanno il loro dovere prendendosi cura umana e spirituale dei loro membri e simpatizzanti, ma ne abusano. Non ci riferiamo solo ai casi di ministri di culto che si rendono responsabili di abusi e crimini sessuali verso donne o bambini, ma della piuttosto comune, purtroppo, negligenza pastorale ed abuso spirituale, che causano altrettante vittime e “feriti”. Magari questo “non fa notizia”, ma le vittime di abusi e negligenze spirituali sono molte e ogni tanto ne veniamo a conoscenza anche noi della SAV quando dei fratelli o sorelle in fede ci scrivono al riguardo esprimendoci la loro sofferenza e disagi, presenti o passati, magari quella che li ha spinti a rimanere “a distanza di sicurezza” da tali comunità o ad abbandonarle del tutto. Sono “ferite” e danni psicologici e spirituali che spesso mettono in crisi la loro fede o peggio, li allontana da essa. Comunità Continua a pagina 2, prima colonna.

Egli è l’eterno Figlio di Dio, manifestato in carne, il vero ed unico Salvatore del mondo e mediatore fra Dio e uomo. Egli è il capo della Chiesa. Egli è il Profeta, il Continua a pagina 2, seconda colonna.

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Seguito da pagina 1, seconda colonna. Sacerdote ed il Re per eccellenza: non ce ne sono e non ce ne saranno altri.

cristiane e responsabili di chiesa negligenti o che commettono abusi ve ne sono in chiese di ogni tipo e tendenza. Quanto spesso è vero che dal pulpito i fedeli ricevono “pietre” e non “pane”, insegnamenti errati o devianti dalla norma della fede; quanto spesso è vero che i responsabili di chiesa non si prendono cura della crescita morale e spirituale del loro “gregge” ed abbandonano le loro “pecore” a sé stesse. Non infrequenti sono i casi in cui uomini e donne a cui il Signore ha dato notevoli talenti in ogni campo, talenti che potrebbero essere preziosi al servizio del regno di Dio nella comunità cristiana locale, non sono coltivati e favoriti, e persino ignorati ed i posti di responsabilità sono assunti da persone inadatte ed incapaci? Ecco così che, nella migliore delle ipotesi, le “pecore” devono “arrangiarsi” per trovare il cibo e la cura di cui hanno bisogno. Che fare in questi casi? Dobbiamo denunciare la situazione affinché chi dovere prenda dei provvedimenti? Certamente: è nostro dovere farlo, ogni qual volta sia oggettivamente possibile. Altre volte è altrettanto importante sovvenire a queste carenze “a livello privato” attraverso il sostegno offerto da fratelli e sorelle in fede di altri luoghi che “curano le ferite” delle vittime di queste negligenze ed abusi e se ne prendono cura. Questo è il compito che, in molti casi, il Signore ha affidato alla nostra SAV che non solo denuncia negligenze ed abusi nelle chiese, ma cerca di prendersi spiritualmente cura di queste anime maltrattate e ferite. E’ quello che abbiamo fatto e che, Dio volendo, faremo ancora quando Egli ci metterà in contatto con loro. E’ il Signore Iddio, infatti, che ci ha portati assieme a lavorare in questa associazione ed è Lui che ci mette in contatto con persone che Egli sa noi possiamo aiutare. Questa non è teoria o presunzione, ma quello che di fatto già avviene! Non è un compito facile, ma, grazie a Dio, abbiamo avuto dei successi.

Egli sarà il solo Giudice dei vivi e dei morti. Egli è la luce del mondo per eccellenza. Certo, tanti ipocriti possono dire di “credere” a tutte queste cose e non c’è nessun altro più del diavolo che “creda” a queste verità. Essi, però, evidentemente, non applicano queste persuasioni alla loro stessa vita. La vera fede non è qualcosa di “generale”. Una fede “vaga” non basta. Credere significa rinunciare consapevolmente ad ogni pretesa di essere da noi stessi “a posto” davanti a Dio, come pure ad ogni altra cosa o persona che riteniamo utile a salvarci, per confidare in Lui soltanto. Fede significa di tutto cuore affidarci a Lui per seguirlo incondizionatamente. . La vera fede si manifesta nell’amore non finto verso di Lui ed il prossimo. La vera fede è accompagnata da frutti di giustizia e da una gioiosa ubbidienza ai comandamenti ed alle ordinanze di Cristo. Past. Esteban Janavel-Gignous

http://www.valdesi.eu Il 14 dicembre abbiamo raggiunto 200 mila visitatori Il 14 dicembre 2013 questo sito, valdesi.eu, ha raggiunto i duecentomila visitatori. Tutto è cominciato il 15 giugno 2010, quando siamo andati on line e ci furono 6 visitatori, incluso il web master.

Tu che ora leggi queste parole, considera in preghiera se e come anche tu potresti curare e sostenere cristiani che sono stati feriti in diversa maniera.

Da quel giorno la media di visitatori è stata di 156 al giorno, ma da mesi siamo molto sopra questi livelli.

La SAV di fatto non sarebbe necessaria se le comunità cristiane ei suoi responsabili facessero il loro dovere verso Dio. Preghiamo affinché la SAV non sia (più) necessaria! Past. Paolo Castellina

Il Sinodo Valdese del 2011 ha deplorato valdesi.eu con un ordine del giorno apposito, caso unico nella sua storia. Un fatto triste per il Sinodo, anche perché pochi minuti prima aveva bocciato un ordine del giorno a favore dei cristiani perseguitati.

Il rischio delle tendenze settarie. Le tendenze settarie sono un rischio per qualunque gruppo cristiano. Quando si può cadere in una di esse? Quali sono? Come ci si può liberare dai gruppi ostinatamente settari, sia pure dottrinalmente ortodossi? http://riforma.net/apologetica/tendenze/ tendenze.htm

Noi manifestiamo la nostra riconoscenza al Signore per i tanti che traggono da questo modesto mezzo di comunicazione messaggi utili alla loro fede, per coloro che collaborano con i loro scritti, e anche per chi ci visita per semplice curiosità o anche per malanimo. Se il Signore vuole, possiamo essere uno strumento utile.

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Sostenuti e nutriti fino alla fine Dal libro "Una vita e un martirio da non dimenticare" di Renato Giuliani. Probabilmente Calvino predicò queste parole il 13 marzo 1558. Calvino si attivò immediatamente, facendo il possibile per il suo "caro e amato fratello". Pochi giorni dopo, sicuramente con il pensiero rivolto a Goffredo e ad altri credenti perseguitati a morte, predicava queste parole al popolo credente di Ginevra:

Tratti distintivi della vera Chiesa

[Articolo 29 della Confessione di fede belga—chiese riformate dei Paesi Bassi, 1561].

In questo mondo la Chiesa non trionfa né risplende di una sontuosità raggiante e fastosa che al solo vederla gli uomini rimangano incantati e si sottomettono ad essa. Al contrario, essa è spesso abbandonata e sfigurata… Noi saremo rigettati e disprezzati dal mondo; ci insulteranno e saremo così tribolati e tormentati che non ci verrà neanche in mente di cercare qui sulla terra pace e riposo. l'Apostolo Paolo, nella sua lettera ai Galati paragona la chiesa ad una donna vedova che vive da sola, nella sua casa, senza soccorso o aiuto di sorta. E' abbandonata, nessuno la considera, come se fosse già morta e sepolta. Ma Dio dice che ella sarà ristorata ed avrà più figli di colei che è maritata e gode di credito e onore. E questa è una dottrina, dico, della quale dobbiamo ricordarci in questi giorni, vedendo la povera chiesa così calpestata ed i suoi nemici così pieni di orgoglio, anzi di furore, intenti ad innalzarsi e trionfare su di essa, come se noi non fossimo che polvere e fumo. Vedendo tali cose, dobbiamo imparare ad aspettare con pazienza che Dio raduni coloro che ha scelto. E sebbene il mondo ci disprezza, sia per noi sufficiente che Dio ci riconosce come suoi figli...i figli di Dio sono perseguitati non solo con la spada, il fuoco, la tortura, la prigionia e altri tormenti del corpo, ma sono feriti anche dalle ingiurie che gli inceduli e i nemici della verità di Dio vomitano su di essi… Ciò nonostante, non dobbiamo essere così inviluppati in questo mondo da non preferire la nostra celeste eredità a tutto ciò che stimiamo degno di essere desiderato. E dunque, quando il nome di Dio è bestemmiato, quando si tenta di abolire la dottrina della vita, dovremmo sentire dentro di noi una tale angoscia da non poterlo sopportare, come se stessero perseguitando i nostri stessi corpi, perché colui che ci taglia la gola e ci tormenta, causandoci quanti tormenti gli è possibile, come vediamo che stanno facendo i nemici del vangelo, il cui furore contro i fratelli oggi non si sazia neanche con le torture, i roghi, i tagli delle lingue e altre cose simili; tutto ciò non deve addolorarci tanto quanto vedere il nome di Dio fatto a pezzi e deriso dagli empi. Per quale motivo? Perché essi ci tagliano la gola non solo per privarci di questa vita caduca e transitoria, ma per alienarci dal regno dei cieli. Perché quando la dottrina di Dio viene corrotta il cibo si trasforma in veleno, la vita in morte e la luce in tenebre. Questo testo di San Paolo, quindi, ci ammonisca ed esorti a non essere dedicati alla terra e

Noi crediamo che bisogna diligentemente discernere, e con grande prudenza mediante la Parola di Dio, quale è la vera Chiesa, dal momento che tutte le sètte che sono al giorno d’oggi nel mondo si fregiano del nome di Chiesa. Noi qui non parliamo della compagnia degli ipocriti che sono frammisti ai buoni nella Chiesa, e tuttavia non lo sono affatto, sebbene vi siano presenti in quanto al corpo (1) ma diciamo di distinguere il corpo e la comunione della vera Chiesa da tutte le altre sètte che dicono di essere la Chiesa. I tratti distintivi per conoscere la vera Chiesa sono questi: Se la Chiesa pratica la pura predicazione del Vangelo (2); se essa pratica la pura amministrazione dei sacramenti, come Cristo li ha ordinati (3); se la disciplina ecclesiastica è praticata per correggere i vizi (4). In breve, se ci si regola secondo la pura Parola di Dio, rigettando tutte le cose contrarie ad essa (5) avendo Gesù Cristo come il solo capo (6 ). In base a questo si può essere sicuri di conoscere la vera Chiesa, ed è il dovere di ognuno di non esserne separato. E quanto a coloro che sono della Chiesa, li si può conoscere attraverso i tratti distintivi dei cristiani; e cioè per la fede (7) e quando, avendo ricevuto un solo salvatore Gesù Cristo (8) essi fuggono il peccato e seguono la giustizia (9) amando il vero Dio e il loro prossimo, senza rivolgersi né a destra o a sinistra, crocifiggendo la loro carne con le sue opere (10); non che tuttavia non vi sia una grande infermità in loro, ma essi combattono contro di essa per lo Spirito, tutti i giorni della loro vita (11) facendo continuamente ricorso al sangue, alla morte, passione e obbedienza del Signore Gesù, mediante il quale essi hanno remissione dei loro peccati nella fede in lui (12). Quanto alla falsa Chiesa, essa attribuisce a se stessa e alle sue ordinanze più autorità che alla Parola di Dio (13). Essa non vuole assoggettarsi al giogo di Cristo (14). Essa non amministra affatto i sacramenti secondo quanto Cristo ha ordinato per mezzo della sua Parola; ma vi aggiunge e toglie a suo piacimento; essa si fonda sugli esseri umani più che su Gesù Cristo; essa perseguita coloro che vivono santamente secondo la parola di Dio (15), e la riprendono per i suoi vizi, per le sue avarizie, per le sue idolatrie (16). Queste due Chiese sono facili da conoscere e distinguere l'una dall'altra. [Vedasi le citazioni bibliche e gli articoli precedenti e seguenti all’indirizzo: http://riforma.info/wiki/index.php? Domande e risposte sulla Chiesa secondo la Bibbia http://riforma.info/wiki/index.php?title=Catecclesia

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Ovvietà, ma neanche tanto oggigiorno...

al mondo, ma ad avere sempre il nostro spirito e i nostri pensieri elevati a quel bene inestimabile che ci è offerto nel vangelo, e a combattere più ardentemente per questa causa che per la nostra stessa vita. Perché un milione di vite che possiamo avere qui sulla terra, non possono paragonarsi a quella eternità celeste che ci è promessa nel Signore Gesù Cristo...E sebbene ora siamo disprezzati e derisi, non cessiamo di perseverare nella santa chiamata del nostro Dio, sapendo che non saremo delusi, essendo fondati sulla dottrina dell'evangelo, riposandoci in esso fino a quando Dio non rivelerà le cose che ora ci sono occulte e non ci avrà raccolto presso di sé. Allora conosceremo che non è stato invano essere istruiti nella sua pura Parola, abbandonando tutte le fantasie degli uomini e cercando la vita in nient'altro se non in quel seme per il quale siamo stati rigenerati, in quella pastura con cui saremo sostenuti e nutriti fino alla fine. Daniela Michelin Salomon

Un triste primato Secondo dati del servizio sanitario la Val Pellice avrebbe il triste primato, addirittura a livello nazionale, sia per le tossicodipendenze, sia per i suicidi. Certo, la Val Pellice non è più a maggioranza valdese, ma è piuttosto difficile immaginare che questi problemi riguardino solo la popolazione cattolica o di altre confessioni o atea. Anzi, poiché la stessa Val Pellice è il luogo con maggiore concentrazione valdese del mondo sembra statisticamente verosimile il contrario. Ecco un altro segno della “secolarizzazione”, della “mancanza di spirito”, di cui abbiamo parlato appena pochi giorni fa su www.valdesi.eu.

Soci fondatori e coordinatori della SAV I pastori infedeli e i falsi profeti (Geremia 23)

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1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE. 2 Perciò così parla il SIGNORE, Dio d'Israele, riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate, e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni», dice il SIGNORE. 3 «Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e si moltiplicheranno. 4 Costituirò su di loro dei pastori che le porteranno al pascolo, ed esse non avranno più paura né spavento, e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE. 5 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà; Continua (sulla vostra Bibbia)

Sen. Lucio Malan, Daniela Michelin Salomon; Past. Esteban Janavel-Gignous Past. Paolo E. Castellina Antonino Altavilla

I nostri siti web   

sentieriantichi.riforma.info www.valdesi.eu www.riforma.info

il nostro forum su FaceBook https://www.facebook.com/groups/ sentieriantichivaldesi/ Scriveteci a: danielavaldese@gmail.com "Sentieri Antichi Valdesi" Borg. Garnier 5, Villar Pellice, 10060 Torino, Italia

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