18-GEN-2019 Estratto da pag. 28 6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
18-GEN-2019 Estratto da pag. 44 6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
18-GEN-2019 Estratto da pag. 44 6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 14 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 14 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 11 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 11 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 11 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 22 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 23 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 22 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 22 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 11 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 11 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 26 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 27 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
10
REGIONE
SABATO 19 GENNAIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
La sfida delle Regioni Il sindaco di Palermo risponde al governatore della Lega Nord «Ha una storia senza slogan, chi vuole cambiare tutto imbroglia»
cento ma resta ancora alta, un dramma che affligge l’intero Paese. Poi ci sono stati grandi passi avanti con il boom del turismo con riconoscimenti delle guide internazionali per la qualità dell’accoglienza. Inoltre, c’è stato un sensibile calo dei delitti comuni. Certo, non vuol dire che i problemi sono spariti». Insomma, avete girato pagina dopo la stagione delle stragi di mafia? «La liberazione dal dominio della mafia ha reso più evidenti, perché più normali, i problemi di cui soffre Palermo: la disoccupazione, la mobilità, la qualità della vita. Ma se negli ultimi anni tutti gli indicatori sociali ed eco-
Orlando: «Con Zaia dialogo sull’autonomia Non è un populista da web come Salvini» L’INTERVISTA
Albino Salmaso
«L
’appello di Luca Zaia al Sud? Nessuna polemica. Lui non è un populista e quindi non gli risponderò né con un tweet né con un post su Facebook. Diciamo che la sua proposta sull’autonomia delle regioni è una buona battaglia, presentata però come
Oggi e domani la visita in Sicilia della presidente del Senato Elisabetta Casellati un egoismo territoriale e quindi solleva polemiche». Leoluca Orlando, 71 anni, sindaco di Palermo e presidente dell’Anci della Sicilia, ha guidato la “disobbedienza” contro il decreto sicurezza di Salvini che esclude gli immigrati dalle liste dell’anagrafe. Con il ministro degli Interni forse ci si vedrà in tribunale, con Zaia invece si può dialogare, dice Orlando durante una pausa della riunione di giunta in cui si è parlato anche della visita della presidente del Senato: oggi e domani Maria Elisabetta Casellati sarà a Palermo per rendere omaggio ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi con le loro scorte nelle stragi di
mafia del 1992. Leoluca Orlando ieri si è incontrato all’istituto Arrupe anche con don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, per parlare proprio di politiche di accoglienza dei migranti. Sindaco Orlando, è riuscito a leggere l’appello del presidente del Veneto Luca Zaia, ai cittadini del Sud? «Sì, certo. Ma quando lui scrive: “Cittadini del sud”. . . , io dico no. Cittadini e basta, senza aggettivi. E quando leggo “Chi vi governa male teme l’autonomia”. . . ribatto: non solo. Chi governa male ha timore prima di tutto del principio di responsabilità, che richiede il rispetto delle persone e una dimensione comunitaria ancorata ai principi di diversità e di eguaglianza: ogni essere umano è diverso e ha diritto ad esistere e ad essere trattato in maniera uguale». Questi sono principi generali, ma a Zaia cosa risponde nel concreto? «A Zaia dico: la tua storia è, tranne alcune forzature, lontana dal populismo, dagli slogan e dai tweet di quanti ti contrastano ma anche e soprattutto di quanti ti sostengono nel tuo partito. Populista è chi vuole tutto e subito, chi non rispetta il tempo. Il cambiamento vero richiede tempo e responsabilità, condivisione e contrasti. Chi vuole cambiare tutto subito senza confronti e senza contrasti, imbroglia. Mirabolanti promesse di politici del Nord e del Sud, prepotenti nei loro
territori e subalterni nei riguardi del capo, sia esso a Roma o a Milano. Questa è la storia ed il presente del Sud. Ma sempre più spesso è oggi la cronaca del Nord: politici locali come vecchi campieri che collegavano feudatari e braccianti, forti con i deboli e deboli con i potenti». Zaia parla però di autonomia delle Regioni, tema che lei conosce bene. Si può fare o no? «Spero che il tema delle autonomie locali, dei rapporti che le singole autonomie possono avere fra di loro e con lo Stato, possa essere affrontato senza logiche referendarie, senza tweet e slogan che animano contrapposizioni bipolari uccidendo il dialogo e alimentando pericolosi populismi. Il nostro Paese ha bisogno di liberarsi da individualismi anche territoriali, che producono egoismi, e da logiche di appartenenza di sangue o di territorio che mortificano le identità e costruiscono gruppi, clan, caste». Zaia insiste sul divario tra Nord e Sud, lei che ne pensa? «Con Zaia voglio dialogare, non litigare. Chi gli rivolge questo invito, fra fatiche e norme asfissianti, guida un’amministrazione che ha rendicontato e speso il 99, 9% dei fondi europei. Palermo si è aperta al mondo e secondo l’Istat siamo la città del Meridione dove maggiormente è diminuita la disoccupazione giovanile: nel 2017 c’è stato un calo del 25 per
il federalismo dello spettacolo
Corazzari contro l’Agis «Penalizza la cultura veneta» L’assessore regionale rivendica autonomia nella gestione delle risorse «Battaglia dura contro il declassamento dello Stabile» VENEZIA. «Mi spiace che l’Agis,
l’associazione nazionale dei gestori degli enti di spettacolo, abbia assunto una posizione conservativa e centralista bocciando la proposta di regionalizzare le risorse del Fondo
Unico per lo Spettacolo. Forse qualcuno vuole conservare qualche rendita di posizione, ma contrastare il decentramento delle risorse destinate alla cultura significa ignorare le esigenze dei territori, negare il principio di sussidiarietà, ma soprattutto andare contro il buon senso e la buona amministrazione». L’assessore alla Cultura della regione Veneto Cristiano Corazzari scende in
campo nel dibattito innescato dalla proposta di regionalizzare il Fus (il Fondo unico per lo spettacolo) e sfidando il parere contrario espresso Agis e Consulta nazionale dello spettacolo. «Sinceramente non mi aspettavo da Agis questo pregiudizio nei confronti delle Regioni» prosegue Corazzari. «Credo che il Veneto, che esprime una così grande varietà di
«Attenti alle parole o le riforme possono essere considerate un atto di egoismo»
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando
il dibattito
La pagina Facebook presa di mira e dalla Calabria arriva il primo no Continua il dibattito sulla lettera aperta che Luca Zaia ha inviato al popolo del Sud, un invito al dialogo sui temi del federalismo e della riforma delle regioni con la proposta di autonomia differenziata. La pagina Facebook di Zaia è ricca di commenti di varia natura, dopo la prima esplosione di felicità dei fans della Lega con la cerchia di amici, si è passati alle critiche dei venetisti e poi dei “meridionali” che vivono in Veneto, che ne hanno scritto di tutti i colori. Non abbiamo l’anello al naso, lei ci prende in giro, sappiamo quali sono le posizioni della Lega sul Sud, uno dei commenti tra i più diffusi. Ieri ha detto la sua anche anche un
realtà culturali, sia in grado di valutare con più pertinenza, rispetto a lontani funzionari romani, priorità ed esigenze di finanziamento degli enti che operano nel proprio territorio. Non si tratta di una battaglia per l’autonomia, anche se il dibattito sula regionalizzazione del Fus incrocia la stagione dei negoziati delle Regioni per ottenere più competenze e maggiori risorse; ma di una semplice rivendicazione di buon senso e di sussidiarietà che il Veneto, insieme ad altre regioni, sta conducendo per una migliore gestione delle risorse destinate al mondo della cultura e dello spettacolo». «Responsabilizzare i territori regionali nella gestione dei fondi culturali – conclude Corazzari – significa premiare re-
Luca Zaia e Maurizio Gasparin
consigliere regionale della Calabria, Domenico Bevacqua, che ha bocciato la proposta senza alcuna apertura al dialogo. Intanto, il consiglio regionale della Lombardia ha fatto approvare una mozione in cui invita tutti i sindaci a votare una mozione a favore dell’autonomia.
nomici raccontano una inversione di tendenza che va di pari passo con la sempre maggiore apertura al mondo e la sempre maggiore cultura dell’accoglienza, ci sarà un motivo. Una constatazione consolatoria, la mia? No, è l’invito a superare soffocanti appartenenze e sterili egoismi». Sindaco, quindi via libera all’autonomia di Veneto, Lombardia ed Emilia; non è il Nord che manda in rovina il Sud? «No. Stupidaggini. Ripeto: si tratta di una logica di egoismo o di responsabilità? Bisogna però stare attenti alle parole. Perché va sempre ricordato Sciascia: la sua frase sui professionisti dell’antimafia è stata utilizzata dai boss mafiosi. Pier Santi Mattarella, Peppino Impastato, il cardinale Pappalardo e anch’io siamo tutti professionisti dell’antimafia. Eravamo isolati. Io con Sciascia non ho mai fatto polemica, me la sono presa con gli sciasciari di borgata. Ecco, non vorrei che il messaggio di Zaia venisse utilizzato dai populisti incolti». E con Salvini come la mettiamo? «Aspetto sempre che mi denunci per discutere in tribunale l’incostituzionalità della sua norma». –
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
sponsabilità, scelte imprenditoriali e sinergie virtuose, valorizzando così le risorse del territorio, comprese quelle dei privati, e rendere così più efficiente la spesa. Siamo pronti a dare battaglia con ogni mezzo contro il centralismo romano nella cultura, che ha dimostrato di conoscere così poco la realtà veneta da aver declassato una realtà come il Teatro Stabile del Veneto. E come abbiamo fatto ricorso contro quel provvedimento, così siamo pronti a ricorrere a tutte le vie politiche e legali per difendere il diritto del Veneto ad avere una buona programmazione culturale, di qualità, rispettosa delle proprie ricchezze culturali e delle esigenze dei propri cittadini» — Cristiano Corazzari
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
XXVII
Agenda
Sabato 19 Gennaio 2019 www.gazzettino.it
Lettere RACCOLTA RIFIUTI
Alcuni dubbi sul nuovo sistema Caro cronista, richiamo le mie precedenti e mi riferisco alla precisazione pubblicata dalla Spa Asvo, che non ha fugato le perplessità mie e di molti altri della Zona di Ponente di Caorle. Se la raccolta ad agosto 2018 ha sfiorato il 49% non mi pare un risultato brillante. Poi, e se con il nuovo sistema significa ridurre i costi, allora dobbiamo attenderci anche la riduzione delle tariffe e non sobbarcarci un ulteriore costo, che un condominio deve sostenere, per spostare i cassonetti condominiali sulla pubblica via nei giorni calendarizzati. Per i giornalieri, che arrivano in spiaggia con frighi e
quant’altro, rimane sempre il problema dell’umido, dove lo gettano, a prescindere dalla loro coscienza civica e buona volontà, se i relativi cassonetti sono chiusi a chiave ? Spero che questa tematica venga portata a conoscenza delle spett.li Amministrazione Comunale ed ASVO. Marcello Vesnaver Spinea
A MESTRE
Quei progetti da bocciare Egregio Direttore, mi stupisco perchè nessuno
protesti o si arrabbi vedendo la costruzione che sta nascendo all’inizio di via Piave vicino alla fontana che è situata pochi passi dalla rotonda. Si tratta di una costruzione che occupa lo spazio che prima era una piazzetta pubblica. Viene meno quel piccolo spazio aperto di “proprietà pubblica” in una zona dove i locali sfitti sono numerosi. Spero che nasca un qualcosa di utilità pubblica e non privata, altrimenti è da chiedersi come sia stato possibile ottenere l’autorizzazione edilizia. Purtroppo nella attuale società a volte le amicizie costituiscono il motore principale di troppe iniziative.
Lo stesso si può dire per la costruzione in via Miranese davanti all’ingresso del parco Piraghetto. Anche quello, fino a poco tempo fa, era uno spazio di verde pubblico. L’edilizia a Mestre sta conoscendo una fase di imbruttimento per gli spazi e di prepotenza nei confronti dei cittadini. Ma dove sono le opposizioni politiche? Che dovrebbero comunque fare sentire le proprie proteste? Non fanno neanche il gioco delle parti. Pier Giorgio Scotton Mestre
La fotonotizia
VENEZIA CAPO DELL’EDIZIONE
Tiziano Graziottin REDAZIONE DI VENEZIA CAPOCRONISTA:
Davide Scalzotto REDAZIONE: Gianluca Amadori, Gianpaolo Bonzio, Roberta Brunetti, Michele Fullin, Alda Vanzan, Raffaella Vittadello REDAZIONE DI MESTRE VICECAPOCRONISTA: Francesco Antonini REDAZIONE: Monica Andolfatto, Stefano Babato, Bruno Cera, Fulvio Fenzo, Alberto Francesconi, Enrico Galeazzo, Raffaella Ianuale, Luca Miani, Elisio Trevisan
“Panchina d’oro”, riconoscimenti al calcio Lido (L.M.) Nella foto la delegazione del Calcio Lido premiata per i risultati ottenuti, nella scorsa stagione 2017-18, dalla Prima squadra lidense che ha vinto il campionato di Seconda categoria. Per la terza edizione della “Panchina d’oro”, riconoscimento promosso dall’Aiac sezione di Venezia (Associazione Italiana Allenatori Calcio) tra i premiati figurano l’allenatore Alessandro Storelli e il preparatore dei portieri Michele Zordan che qui vediamo insieme alla dirigenza biancoazzurra: l’amministratore delegato Silvano Bullado, la presidentessa Isabella D’Alessandro, la consigliera Gina Enzo ed il dirigente della prima squadra Vladimiro Boldrin.
L’intervento
La lunga distanza tra Save e le richieste dei cittadini di Lionello Pellizzer* L’assemblea sul taglio degli alberi in aeroporto, avvenuta in Municipalità con la presenza del presidente di Save Marchi, è stata l’ennesima dimostrazione della distanza che separa la dirigenza di Save dalle esigenze dei cittadini. La pur minima richiesta di risarcimento ambientale causata dalla presenza di una infrastruttura quale è l’aeroporto, in fase di costante sviluppo e che crea, da un lato grandi guadagni agli azionisti e viceversa grandi sofferenze in termini ambientali ai 25.000 abitanti di Tessera e dintorni, è stata l’ennesima occasione per non capirsi. Ottenere il confronto con Save e avere le informazioni sul suo operato, è merce rara. Con la privatizzazione della Save e la sua uscita dal listino di borsa, anche il bilancio è diventato inaccessibile ai cittadini. Inoltre il luogo di incontro, previsto dalla legge, fra Save e Amministrazioni locali come il Comune, la Città Metropolitana e la Regione, ossia la Commissione aeroportuale non si riunisce da oltre un anno perché Enac non la convoca. E’ possibile che in questo povero Paese non ci sia un luogo per discutere seriamente fra chi gestisce una grande infrastruttura e gli enti che rappresentano i cittadini? È chiaro a tutti che un aeroporto porti ricchezza, ma crea anche un enorme impatto sull’ambiente. E allora perché il nostro sindaco Brugnaro, anche Presidente della Città Metropolitana, e il Presidente della Regione Zaia
non affrontano a muso duro questi problemi, cercando di mettere in atto anche a Venezia le migliori prassi per affrontare questo tema? Si aspetta che gli impatti siano irreversibili? Quanto fatto a Bologna è un modo esemplare del percorso che andrebbe compiuto anche a Venezia. A Bologna, infatti, è stato stipulato nel 2015, fra Regione Emilia Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, gli altri Comuni dell’area e la Società di Gestione dell’aeroporto SAB, l’Accordo territoriale attuativo per la decarbonizzazione dell’aeroporto Marconi e per la definizione degli interventi di compensazione ambientale e per l’attuazione di quanto previsto dal Progetto Europeo “D-Air”. Fra gli interventi di compensazione ambientale decisi e da finanziare a carico della Società di gestione SAB, c’è la realizzazione di un’ampia fascia boscata a protezione delle aree urbanizzate presenti nelle vicinanze dell’aeroporto. Perché un accordo di questo genere non si può realizzare anche a Tessera? Per farlo, servirebbe che Comune, Città Metropolitana e Regione assumessero un ruolo attivo, e invece questi enti sono i grandi assenti in questa partita. La prova palese di questa totale inerzia è stata la presenza del sindaco nel Consiglio di Amministrazione di Save: che interessi può difendere un sindaco che siede nel Cda di Save? Occorre voltare pagina, le Amministrazioni locali devono sostenere le giuste richieste dei cittadini. *Segr. Circolo PD Campalto
Concessionaria di Pubblicità
Servizio di: NECROLOGIE - ANNIVERSARI - PARTECIPAZIONI
SERVIZIO TELEFONICO
SPORTELLO PIEMME
TUTTI I GIORNI dalle 9.00 alle 19.00
Dal lunedì al venerdì 10.00 -13.30 e 15.00 - 17.30 MESTRE Via Torino, 110 +Tel. 041 53.20.200 - Fax 041 53.21.195
Numero Verde
800.893.428 Fax: 041 53.21.195 E-mail: necro.gazzettino@piemmeonline.it
SERVIZIO ONLINE È possibile acquistare direttamente dal sito con pagamento con carta di credito
http://necrologie.ilgazzettino.it
SPORTELLO BUFFETTI BUSINESS
Dal lunedì al venerdì 9.00 -12.30 e 15.00 - 18.00 VENEZIA Cannaregio Campo Corner, 5587 / 5588 Tel. 041 52.23.334 Fax 041 52.86.556
Abilitati all’accettazione delle carte di credito
cda33786-d657-4e72-b816-2e3d55060e62
Maria Rosa Bortolozzi Goldin non è più
La ricordano a quanti le hanno voluto bene i figli Marco con Ketty, Veronica, Maddalena, Mirella; Francesco con Mariolina e Renzo; i fratelli Giorgio con Paola, Renata; Livia. La famiglia ringrazia Livia per la quotidiana, affettuosa assistenza a Maria Rosa. E ugualmente ringrazia tutto il personale della Residenza “Rosa Zalivani” per essere stato così vicino a Maria Rosa negli anni trascorsi lì. I funerali avranno luogo lunedì 21 gennaio alle ore 14,00 nella Basilica di Santa Maria Maggiore con partenza dalla Residenza “Rosa Zalivani” alle ore 13,45. Treviso, 19 gennaio 2019
12
Nordest
SULLA A4 VENEZIA TRIESTE Tra Lisert e Redipuglia, Autovie Venete metterà in sicurezza le pareti di roccia che incombono sull’autostrada. I lavori cominceranno lunedì 21 gennaio Sabato 19 Gennaio 2019 www.gazzettino.it
«Cortina pronta, viabilità in ritardo» `L’Anas: «Se tutto va liscio pensiamo di poter aprire i cantieri L’avvertimento del presidente del Comitato per i Mondiali di Sci del 2021, Alessandro Benetton: «Sulle opere c’è tanta strada da fare» per la primavera-estate 2020 per realizzare almeno le rotatorie» `
L’ALLERTA CORTINA D’AMPEZZO Ogni grande evento sportivo porta con sé la necessità di ridisegnare il territorio con strutture adeguate ad accogliere migliaia di spettatori e competitori sempre più esigenti in termini di impianti sportivi e capacità di ospitarli. Così, ogni sforzo organizzativo si trascina dietro problemi sulle soluzioni da adottare, le politiche da scegliere, l’ambiente da rispettare. La candidatura olimpica di Roma è tramontata anche per questo, ma nel mondo delle discipline invernali la tendenza è stata invertita. Almeno in parte. I Mondiali di sci alpino di Cortina 2021 - e a cascata anche la candidatura italiana ai Giochi invernali del 2026 rischiano di trasformarsi in una perfetta incompiuta, come si è capito ieri in una serie di incontri in provincia di Belluno.
stati pensati.
passo e ci stiamo migliorando. In questi giorni si è vista l’accoglienza per la nuova finish area di Rumerlo (base di partenza di ogni intervento sportivo, accolta entusiasticamente sia dalla Federazione internazionale dello sci sia dalle atlete, Federica Brignone in primis, ndr), poi quest’anno organizzeremo anche i campionati italiani, e nel 2020 le finali della Coppa del Mondo. I Mondiali del 2021 devono rappresentare un avanzamento per la comunità locale». Ma poi, sollecitato sui problemi del Cadore, Benetton riconosce con un gioco di parole involontario che «c’è tanta strada da fare per la viabilità».
PARLA BENETTON Il problema, pare di capire, riguarda il Cadore, mentre a Cortina i piani si stanno rispettando. «La nostra marcia è puntuale», assicura Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, presente all’incontro nel municipio ampezzano, prima di scappare per raggiungere la zona delle gare della Coppa del Mondo di sci femminile in corso sulla pista Olympia. «La Fondazione sta preparando bene ogni
PIANI DIVERSI
L’AMMISSIONE La prima avvisaglia al mattino, nella sala del consiglio comunale di Cortina. «Sì, siamo preoccupati», aveva ammesso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Simone Valente, affiancato da numerosi esponenti pentastellati, dal prefetto di Belluno Esposito, dal sindaco ampezzano Ghedina. La conferma arriva al pomeriggio, nella sede della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore. «Se tutto va liscio pensiamo di concludere le procedure entro aprile 2019 e indire le conferenze di servizi entro maggio 2019. A settembre si darà il via alle gare e contiamo di aprire i cantieri nella primavera, estate del 2020 per realizzare almeno le rotatorie», ha spiegato l’ingegner Gabriella Manginelli, responsabile per il Veneto dell’area progettazione di Anas che, sollecitata dai sindaci sul termine dei lavori ha ammesso «sarà per il 2023». Quindi, due anni dopo la disputa dei Mondiali per cui questi interventi erano
IL PROBLEMA RIGUARDA SOPRATTUTTO IL CADORE, IN AMPEZZO SI STANNO RISPETTANDO I TEMPI
IL TIMING Alessandro Benetton a Cortina. Sopra, Gianpietro Ghedina e Federico D’Incà
Il monito della sottosegretaria agli enti
Gava: «Fare presto». Zaia: «Giusto richiamo» VENEZIA - (mf) Il doppio incontro fra Cortina e Pieve di Cadore ha prodotto immediatamente una reazione a livello nazionale, come del resto la presenza del sottosegretario Valente lasciava immaginare. Vannia Gava, sottosegretaria all’Ambiente, ha inviato infatti una lettera al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al
presidente della Commissione Valutazione impatto ambientale (Via) Guido Monteforte Specchi e al direttore Via Giuseppe Lo Presti. «Le opere viarie da approntare in vista delle finali di Coppa del Mondo 2020 e dei Mondiali 2021 sono fondamentali. Si tratta di 42 interventi che rivestono un’importanza straordinaria per
l’attraversamento del territorio - scrive Gava - che oltretutto va messo nelle condizioni logistiche migliori anche in considerazione della candidatura di Cortina alle Olimpiadi 2026. Per questo la tempistica diventa una variabile fondamentale per cui sono certa condividerete la necessità di agire presto e bene». Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha subito ringraziato Gava per il suo
intervento. «Siamo alla stretta finale per le opere propedeutiche ai Mondiali 2021 e il sollecito della sottosegretario Gava a fare presto e bene, nel rispetto delle leggi vigenti, va esattamente in questo senso. Con Anas, Veneto Strade e Ferrovie - precisa Zaia - stiamo affrontando i nodi della viabilità e della mobilità di persone e cose per far sì non solo che i Mondiali risultino all’altezza di Cortina, ma che la manifestazione del 2021 sia l’incubatore delle Olimpiadi del 2026».
E qui si torna all’incontro di ieri pomeriggio a Pieve. Dove è emerso che non tutto è in ritardo. I 38 interventi per la messa in sicurezza della statale di Alemagna saranno finiti in tempo e non interferiranno sul traffico in occasione dei Mondiali di Cortina 2021. Il problema è legato invece alle varianti, come ammesso dall’Anas, “convocata” a Pieve di Cadore dall’onorevole bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà a sua volta sollecitato dai sindaci cadorini, preoccupati perché da tempo non avevano notizie in merito. Le difficoltà riguardano opere come le gallerie, quelle previste per le varianti di Tai e Valle, per le quali non è possibile comprimere i tempi. Ma è il passaggio per la Commissione Via, la valutazione dell’impatto ambientale, ad avere allungato i tempi. «Bisogna accelerare perché è evidente che ci sono fortissimi ritardi», ha riconosciuto quindi nuovamente il sottosegretario Valente, a cui Manginelli ha chiesto per Anas l’apertura di un tavolo con il ministero dell’ambiente per ottimizzare i tempi.
IL SUGGERIMENTO Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, ha suggerito di partire dalla variante di Valle di Cadore, da sempre il punto più nero della viabilità in Valle del Boite. Una proposta che attende risposte, mentre oggi pomeriggio, nella sala stampa della Coppa del Mondo, arriveranno amministratori dalla Lombardia per parlare delle Olimpiadi del 2026. Maurizio Ferin © RIPRODUZIONE RISERVATA
Maltempo, 3 milioni di euro nel conto. Zaia: «Grazie, veneti» LA SOLIDARIETÀ VENEZIA Tre milioni di euro. La migliore risposta che si poteva dare, alla persona che due giorni fa, su Facebook, ha postato critiche ingenerose e indegne al paese simbolo della devastazione di fine ottobre, Rocca Pietore, arrivando ad accusare gli abitanti, vittime del disastro, di non essere che «lazzaroni ed assistenzialisti». Ma la gente del Veneto non la pensa certo così. Tanto che il conto corrente “Veneto in ginocchio” aperto ai primi di novem-
bre dalla Regione per raccogliere fondi a beneficio delle popolazioni colpite da quella calamità naturale, continua ad essere alimentato dalle donazioni di privati cittadini.
MESI DOPO ILDISASTRO, CONTINUANO LE DONAZIONI PER SOSTENERE LE POPOLAZIONI COLPITE NEL BELLUNESE
«Siamo arrivati a 3 milioni di euro. E i bonifici continuano ad affluire sul conto corrente della Regione aperto per raccogliere fondi da utilizzare a sostegno delle popolazioni e dei territori colpiti dalla devastante ondata di #maltempo di fine ottobre». Lo annuncia in un post su Facebook il governatore del Veneto Luca Zaia.
GRANDE CUORE «Il grande cuore dei veneti si sta manifestando ogni giorno di più con una generosità commovente - sottolinea Luca Zaia - rap-
presentata in egual misura da grandi aziende che hanno versato migliaia di euro e di gente comune, che ha donato ciò che poteva». Zaia ammette di essere «il primo ad essere quasi incredulo di fronte a tanta spontanea, meravigliosa generosità. Che altro dire? Tre volte grazie - conclude - e so che non basta a compensare questa straordinaria gara di solidarietà». Due settimane dopo il disastro, quando ancora le immagini della devastazione della Val Visdende, dell’Agordino o di Asiago correvano davanti agli occhi,
cf1b75d5-5d52-45e6-81aa-18d31ce5778d
il conto corrente attivato dalla Regione Veneto aveva superato di slancio il milione di euro. E anche allora il governatore Luca Zaia aveva «ringraziato i veneti uno per uno». Ma il governatore sapeva bene che, come per tutte le cose, quando inevitabilmente le immagini del disastro fossero uscite dalle prime pagine, anche i flussi di denaro della solidarietà si sarebbero inariditi. Per questo Zaia, oggi, si dice «incredulo»: perché le donazioni continuano, piccole e grandi, al conto corrente, anche mesi dopo il disastro. Vengono da gente
che, dopo l’emergenza, magari nelle vacanze di Natale, è tornata in Val Visdende, è tornata a Rocca Pietore. E dovunque ha visto gente con gli stivali nel fango, operai e volontari al lavoro, gente senz’acqua e luce che soffriva e non si lamentava. Non i “lazzaroni” e “assistenzialisti” che qualcuno ha creduto di vedere. Il conto corrente è intestato a: Regione Veneto - Veneto in ginocchio per maltempo e il Codice Iban è: IT75 C 0200 8020 17000 105442360. Al.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA
XX
Cittadella
DONAZIONE “IN DIRETTA” L’industriale Facco ha offerto all’istituzione duemila euro Il dg dell’Ulss Scibetta: «Questa è un’opera meravigliosa»
Camposampiero
Sabato 19 Gennaio 2019 www.gazzettino.it
padova@gazzettino.it
Il centro per bimbi autistici nella struttura recuperata Ulss e fondazione Stevanato danno vita `Presenti gli assessori regionali Lanzarin a un immobile dimenticato e nasce Rio Bo e Marcato: «Famiglie da non lasciare sole» `
In tanti l’aiutano adesso Giovanni vola a Varsavia `Visita di un luminare
americano per il bimbo nato senza una tibia
VILLA DEL CONTE Una struttura su un terreno di 2320 metri quadri, per anni abbandonata e dimenticata, è diventata il nuovo centro del servizio per la diagnosi e la cura dei disturbi dello spettro autistico del distretto Alta Padovana dell’Ulss 6 Euganea. Un “miracolo” imprenditoriale e sociale tipicamente veneto in virtù di una collaborazione tra le istituzioni, l’Ulss, e il privato, la fondazione Stevanato del cavalier Sergio. Ieri mattina in una giornata di festa, “benedetta” dalla pioggia, è stato inaugurato a Villa del Conte il nuovo Centro Rio Bo, dedicato alla diagnosi e alla cura dei bambini dell’Alta Padovana affetti da disturbi autistici. Un taglio del nastro dedicato ai 162 ospiti del centro che conta otto locali per una superficie complessiva di 215 mq. «Il riutilizzo del centro di proprietà dell’Ulss che ha visto la conversione degli ambienti esistenti in aree sanitarie, laboratori e spazi per attività di gruppo - ha detto il direttore generale dell’Euganea Domenico Scibetta - è un grande esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Senza il contributo della fondazione Stevanato non saremmo riusciti a realizzare questa meraviglia». Il centro Rio Bo, nome mutuato da una celebre poesia di Aldo Palazzeschi , ha aggiunto Scibetta, risponde ai bisogni dell’infanzia e delle famiglie: «un ambiente accogliente, non ambulatoriale, caratterizzato sensorialmente da stimoli adeguati, un luogo dove i genitori possono trovare un loro spazio di incontro e scambio ed essere partecipi in modo attivo insieme agli operatori sanitari del percorso dedicato ai loro figli». Di poche parole ma soddisfatto il sindaco comitense Renzo Nodari. «Finalmente abbiamo recuperato questa struttura - ha ammesso il primo cittadino - il
PIAZZOLA SUL BRENTA
IL TAGLIO DEL NASTRO con Manuela Lanzarin. In alto la struttura, qui sotto un’aula laboratorio
che mi gratifica per due motivi: perché si unificano alcuni servizi prima sparpagliati sul territorio e perché ora l’area e l’edificio, per anni abbandonati, hanno una loro giusta dimensione». A sorprendere il pubblico ac-
corso all’inaugurazione è stato il presidente di Assindustria Massimo Finco che si è detto entusiasta della collaborazione tra l’Ulss e l’amico Stevanato e ha offerto, come titolare delle officine Facco, duemila euro di beneficenza per il centro appe-
na inaugurato. Ieri a Villa del Conte non c’era il governatore Zaia ma la Regione era ampiamente rappresentata con la presenza dell’assessore Roberto Marcato, dei consiglieri Luciano Sandonà e Maurizio Conte e dell’assessore ai servizi sociali e alla sanità Manuela Lanzarin. «Un plauso va senza dubbio all’Ulss Euganea che ha saputo riconvertire questo spazio - ha sottolineato l’assessora regionale - andando perfettamente in sintonia con la nostra giunta che nel nuovo piano socio sanitario ha riservato un capitolo specifico per l’autismo. Bellissimo il connubio con il privato che caratterizza il nostro Veneto. Ora il centro di Villa del Conte confluirà con i due centri autistici regionali di riferimento che sono a Verona e Treviso. La famiglia, in questi casi, non deve essere lasciata sola, ma aiutata». Luca Marin
E’ fissata per lunedì 28 gennaio a Varsavia, in Polonia, la visita di Giovanni, il bimbo di 22 mesi nato senza una tibia, con il medico chirurgo statunitense luminare in questo settore, Dror Paley, il quale farà la specifica valutazione indicando la possibilità o meno di intervenire chirurgicamente. Dalla documentazione analizzata finora, è molto possibilista. Molto elevati i costi, circa 250 mila euro, solo in piccola parte sostenuti dal Servizio sanitario nazionale. La famiglia di Giovanni è normalissima: papà Bruno Piccolo è operaio, mamma Erika Molinarolo casalinga, c’è poi la sorella di 8 anni. Ha però una grande forza: quella di non darsi per vinta. E il motto “Diamo il meglio a Giovanni”, coniato da mamma Erika, è diventato il nome del comitato e della campagna di sensibilizzazione per raccogliere più denaro possibile. E’ attivo il sito di raccolta “www.gofundme.com/diamo -il-meglio-a-giovanni”, i volontari stanno vendendo torte durante vari eventi, c’è stata poi l’ampia mobilitazione del mondo sportivo piazzolese durante la cena natalizia degli sportivi che ha visto la presenza di quasi un migliaio di persone e la donazione di 3.500 euro. A breve, grazie alla sensibilità del pasticcere Luca Gottardello di San Martino di Lupari, verranno messi in vendita “I biscotti di Giò”. «Tutto il ricavato verrà donato all’iniziativa - spiega mamma Erika -. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci stanno sostenendo. Noi non vogliamo arrenderci assolutamente. I casi in Italia sono tre, almeno noti. In Polonia ci sarà anche Talia, bimba toscana con la stessa situazione di Giovanni». Da sottolineare che il bimbo, nato il 3 novembre del 2016,
è normalissimo. Il problema è determinato dal fatto che è nato senza una tibia, una anomalia rarissima, che colpisce un bambino su un milione. «Fin dal 20. giorno di vita ci siamo spostati settimanalmente da Piazzola all’ospedale Gaslini di Genova per delle gessature ricorda la mamma - in previsione di un futuro intervento. Sono seguiti tutori mantenitivi per tenere ossa e muscolatura. A marzo, sempre al Gaslini, il primo intervento: in 4 ore e mezza i medici hanno cercato di allineare la gamba destra e tibializzare il perone, scongiurando il terribile rischio di un’amputazione. Dopo mesi di fisioterapia Giovanni, a 22 mesi, ha imparato a camminare, lasciandosi andare senza supporti. Con l’operazione e l’applicazione di una tibia artificiale, dovrebbe poter piegare il ginocchio e, seppur con dei limiti, camminare regolarmente». Ogni contributo è quindi un importante sostegno per il piccolo Giovanni e il mondo che ha da scoprire. Michelangelo Cecchetto
SOLO 3 CASI IN ITALIA DELLA RARISSIMA MALFORMAZIONE GARA DI SOLIDARIETA’ PER RACCOGLIERE I FONDI NECESSARI
BELLISSIMO Giovanni parte il 28:si capirà se possibile l’intervento
Ponte degradato, Bui chiama Zaia: «Risorse e rapidità» Se n’è andato Paolino Peruzzo CURTAROLO Sono in tutto 560 i manufatti di proprietà della Provincia di Padova e solo nel settembre scorso sono stati stanziati 500 mila euro per verificare lo stato di salute dei ponti lungo le strade provinciali. Da questo lavoro ad esempio sono risultati essere ammalorati i ponti che, in territorio di Curtarolo, attraversano il fiume Brenta, lungo la 47 Valsugana. Strada che fino a pochi mesi fa era della Regione. Così la Provincia ha dovuto istituire una limitazione al transito dei mezzi pesanti e per tutti gli altri ha disposto il passaggio a 30 chilometri orari. Parallelamente ha definito un percorso alternativo, molto più ampio, che interessa la statale del Santo. Su questo
problema, il presidente della Provincia Fabio Bui ha chiesto un incontro al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia per trovare una soluzione urgente. L’obiettivo è la convocazione di un tavolo tecnico di concertazione con Veneto Strade e i comuni di Campodarsego, Campo San Martino, Cittadella, Curtarolo, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco e San Giorgio delle Pertiche, per condividere ogni iniziativa urgente per portare in sicurezza l’infrastruttura. «Sul ponte non c’è rischio crollo, ma bisogna intervenire al più presto – fa sapere Fabio Bui, come ieri ha dichiarato al Gazzettino – perché il territorio non può attendere. La gestione dei manufatti è rimasta a Veneto Strade fino al 31 dicembre 2016 e in molti anni di manutenzioni non è stato
L’ULTIMO SEGNALE che avverte i tir provenienti da nord di non proseguire: pare inascoltato
fatto nulla. La decisione di limitare la portata dei due ponti è conseguente alla verifica che l’amministrazione ha avviato già da mesi per valutare lo stato delle infrastrutture. In via cautelare quindi è stata adottata un’ordinanza per limitare il traffico pesante, ma questa sta provocando notevoli disagi e danni all’economia locale. Ora non si può più rimandare, bisogna portare in sicurezza il ponte e ripristinare la viabilità in una arteria come la ex ss 47. Dobbiamo garantire - conclude Bui che la strada abbia la massima percorribilità. E’ necessaria una compartecipazione finanziaria per realizzare gli interventi di consolidamento. Come Provincia non ci tiriamo indietro, ma la Valsugana è nel patrimonio provinciale solo da pochi mesi». M.C.
327ece65-89a0-4298-8cb9-09b5312d5376
una vita di sport e volontariato CURTAROLO È mancato a 78 anni Paolino Peruzzo, a 4 mesi dall’emorragia cerebrale che l’aveva colpito. Lascia la moglie Rosanna e i figli Fernanda, Nicola e Riccardo. Le esequie lunedì pomeriggio nella chiesa di Pieve di Curtarolo. Ha lavorato all’Enel a Fusina ed è stato una colonna del volontariato. Grande appassionato di calcio ha allenato generazioni di ragazzi a Pieve, S. Maria di Non, Vaccarino, Limena, Campo S. Martino e Campodarsego. Ha cantato per anni con i cori S. Bernardino di Busiago, Ana di Cittadella e S. Giuliana di Pieve. Fu attivo nelle associazioni El Fi- APPASSIONATO Peruzzo ha allenato lò e Auser e nella Cgil. M.C. generazioni di mini calciatori
VII
Treviso
Sabato 19 Gennaio 2019 www.gazzettino.it
Cellulare in aula: a scuola dai disabili Ignora il divieto e usa uno smartphone per filmare i compagni ` Per punizione il ragazzo è stato spedito per alcuni giorni studente delle medie Coletti sorpreso dal docente e poi sospeso a vivere con i portatori di handicap del blog “Paroe in saor” `
IL CASO TREVISO È stato sospeso da scuola per aver registrato un video in classe con il proprio smartphone, immortalando professori e compagni. Non per qualche necessità, ma solamente per prenderli poi in giro condividendo le immagini sulle chat di gruppo e sui social network. Il protagonista del “fattaccio” è un alunno delle medie Coletti di San Liberale. Poco prima di Natale ha portato a scuola il telefonino, in barba al divieto, e ha iniziato a registrare alcuni video di nascosto mentre era in classe. I professori, però, si sono accorti che c’era qualcosa che non quadrava. L’hanno scoperto. E a quel punto, come prevede il regolamento, è scattata la sospensione, che può andare da uno a dieci giorni, in base al tipo di infrazione.
problemi con loro. Non li troviamo irrequieti. È sempre stata un’esperienza bella e importante».
LA FINALITÀ La collaborazione funziona bene. Lo conferma anche Mariarita Ventura, preside reggente dell’istituto comprensivo 5 Coletti, oltre che dirigente del liceo Canova. «La sanzione deve sempre avere una finalità educativa: i ragazzi sospesi che collaborano con la cooperativa Solidarietà si assumono le proprie responsabilità facendo allo stesso tempo qualcosa di utile – spiega – ci sono i laboratori di giornalismo, così come quelli di ceramica. Attività del genere, portate avanti in gruppo, permettono la ricostruzione di valori di convi-
Codice etico
IL CASTIGO Il ragazzo, però, non è rimasto a casa. L’istituto Coletti ha voluto dare un risvolto educativo alla punizione. Per tutto il periodo di sospensione, l’alunno è stato aggregato al gruppo di persone con disabilità, provenienti da vari centri diurni attorno a Treviso, che hanno messo in piedi una vera e propria redazione nella sede della cooperativa Solidarietà di via Fossaggera. È lì che nasce il blog “Paroe in saor”. Non un semplice giornalino. Piuttosto un osservatorio sul mondo. A partire da quello della disabilità, ma non solo. L’approccio è multimediale. Il gruppo, supportato da tre educatori, ha ricavato una redazione in una sala della struttura di Santa Bona e costruisce il blog pezzo per pezzo, dai testi degli articoli alle foto e ai video, usando le tecnologie di ultima generazione: computer, tablet, fotocamere e ovviamente anche smartphone. I canali principali di diffusione sono quelli dei siti internet e dei social network. Ed è questo il valore aggiunto. «Qui i ragazzi che vengono sospesi da scuola possono imparare a usare i social network in modo corretto – spiegano i redattori con disabilità che hanno fatto decollare il progetto – non abbiamo mai avuto
IN TUTTI GLI ISTITUTI DELLA MARCA REGOLE RIGIDE PER L’UTILIZZO DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
Niente telefonini nell’orario di lezione (mf) Il rapporto tra smartphone e scuola è delicatissimo. Il rischio del cyberbullismo è sempre dietro l’angolo. Gli istituti si difendono provando a tenere i telefonini fuori dalle classi. Alle medie Coletti di Treviso c’è il divieto. Stessa regola alle Stefanini e Martini. Il liceo Veronese di Montebelluna, invece, ha imposto agli studenti di depositare il cellulare in una cassetta. Per evitare tentazioni, il contenitore viene chiuso a chiave. Funziona allo stesso modo allo scientifico Da Vinci di Treviso. Così come nelle medie Felissent. Il liceo Canova ha adottato una politica diversa. I ragazzi hanno l’obbligo di spegnere i telefonini quando entrano a scuola. Gli smartphone vengono raccolti se ci sono verifiche. Discorso simile al Duca degli Abruzzi: i cellulari non vengono ritirati, ma se non sono spenti vengono sequestrati dai docenti e riconsegnati ai genitori.
venza civile e di rispetto». L’ultimo alunno sospeso dalle medie Coletti per “violazioni digitali” è arrivato nella redazione di via Fossaggera verso Natale. Ma anche altri prima si erano aggregati alla cooperativa Solidarietà. «Uno, all’inizio, non si toglieva mai il berretto e il giubbotto – ricordano i redattori del blog – invece poi con l’andare dei giorni ha cominciato ad aprirsi. È stato meraviglioso». La sospensione è di fatto la massima sanzione che può essere timbrata dalla scuola nei confronti di un alunno. Negli ultimi anni il problema del rapporto tra i ragazzini delle medie e gli smartphone si è ingigantito a dismisura.
MAGLIE FITTE L’istituto comprensivo di San Liberale ha deciso di prendere una posizione molto netta. «Il regolamento impone il divieto di portare gli smartphone a scuola. È questa la regola per le medie. Mentre per le elementari i problema ancora non si pone, almeno per il momento – precisa Ventura –. È prevista la sospensione per i ragazzi che usano il telefonino in classe per fare video e foto non per qualche necessità o difficoltà ma per diffondere le immagini sui vari canali per prendere in giro i professori o i compagni attraverso internet. È un uso improprio delle nuove tecnologie. Che cozza anche con il rispetto della privacy”. La redazione speciale di “Paroe in saor” è da sempre vicina alla scuola Coletti. Proprio l’anno scorso i redattori hanno realizzato un video reportage nel quartiere di San Liberale che si era mobilitato per scongiurare il rischio di chiusura delle medie per carenza di iscritti. Il lavoro, intitolato “Cosa ne pensi della tua scuola?”, è reperibile nel canale YouTube della cooperativa. «Abbiamo incontrato i professori e gli alunni, entrando anche in una classe composta a 100 per cento da giovani di origine straniera – concludono dalla redazione del blog – poi abbiamo intervistato i negozianti e i residenti nel quartiere». Alla fine, grazie all’impegno di tutti, la chiusura delle scuole medie è stata scongiurata. Mauro Favaro
NELLA SEDE DELLA COOP “SOLIDARIETÀ” SEMPRE PIÙ SPESSO ARRIVANO MINORI TROPPO VIVACI
GIORNALISTI Redattori del blog “Paroe in saor” durante una riunione nella sede della coop Solidarietà
Il sogno dei cronisti in erba: intervistare Zaia, Benazzi e Conte L’INIZIATIVA TREVISO (mf) «Ci piacerebbe intervistare il sindaco Mario Conte. Vorremmo chiedergli cosa si può fare per rendere Treviso più accessibile per chi è in carrozzina. Al momento la situazione in città è disastrosa. E poi avremmo mille domande per il governatore Luca Zaia e Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl». Si autodefiniscono giornalisti in erba, ma hanno le idee chiare. Sono le nove persone con disabilità, tra i 20 e i 56 anni, molti in carrozzina o con problemi di deambulazione, che hanno dato vita alla redazione di “Paroe in saor - blog inclusivo” (paroeinsaor.wordpress.com) all’interno del centro della cooperativa Soli-
darietà di via Fossaggera. Si ritrovano una volta alla settimana, ma presto potrebbero diventare anche due, per scrivere e raccontare il mondo che li circonda: da quel che accade nei quartieri di Santa Bona e San Liberale, ma anche di Treviso o di rilievo nazionale.
NON SOLO ATTUALITÀ Il tutto impreziosito da racconti, poesie, proverbi e chi più ne ha più ne metta. «Ora ci piacerebbe intervistare i politici – dicono sorridendo ma senza scherzare – un po’ per capire come funzionano certi meccanismi e un po’ per tirare loro le orecchie». Non hanno paura a indossare i panni degli inviati. «A novembre abbiamo intervistato Luciano Tirindelli, che era un com-
ponente della scorta del giudice Giovanni Falcone – raccontano Manuel e Mario – è stato emozionante». Ci sono state poi le interviste a Carlin Petrini, fondatore dell’associazione Slow Food, Giuseppe Strano, presidente della coop Piano Infinito di Vicenza, e Marina Zorzi, direttore del distretto sociosanitario Treviso Sud. Il mese scorso una delegazione di “Paroe in saor” ha preso
parte anche al convegno “Immaginabili risorse” organizzato dall’università Cattolica di Milano presentando il lavoro “Operatori in grado di gestire network sociali”. Negli ultimi mesi hanno avviato collaborazioni con dei ragazzi in Erasmus e con i bambini dei centri estivi, organizzati nello stessa struttura di Santa Bona. Con loro sono andati allo scoperta delle applicazioni social più diffuse.
EMOZIONI FORTI IN REAZIONE: «AVER PARLATO CON UN AGENTE DELLA SCORTA DI FALCONE»
OBIETTIVI
a67812d3-30e8-48ef-bf09-8617c38ea949
E adesso puntano più in alto. La redazione è composta da nove persone: oltre a Manuel e Mario, ci sono Alessandra, Nadia, Gianfranco, Andrea, Michele, Davide e Marco. Ognuno ha competenze e compiti specifici. Manuel e Nadia sono tra quelli che
hanno visto nascere il blog, che all’inizio era una costola del giornalino della cooperativa Solidarietà. Alessandra è impegnata nell’attività di ricerca. Andrea segue la parte della fotografia. In più scrive poesie. Gianfranco è l’addetto ai proverbi. Michele, Davide e Marco lavorano su articoli e racconti. E Mario è un po’ la mascotte del gruppo. Non parla, ma comunica agilmente grazie a un sintetizzatore vocale. L’attività è supportata da tre educatori: Michela, Andrea e Alessandro. A cui si aggiunge periodicamente Lucia Cavallin. «Il nostro è un blog inclusivo, aperto a tutti – concludono – serve per farci conoscere, e allo stesso tempo permette a noi di andare a conoscere ciò che accade nel mondo».
XXI
Oderzo
I FIRMATARI Il consigliere regionale Dalla Libera (Veneti Uniti) e Luciano Zandonà della Lista Zaia
Motta
Sabato 19 Gennaio 2019 www.gazzettino.it
treviso@gazzettino.it
Stefanel: «La Regione non molli» La mozione di Pietro Dalla Libera approda a Venezia «La giunta continui ad attivarsi, un’azienda da salvare» `
Preoccupata anche Paola Roma: «Spero in un accordo che tuteli i lavoratori». Zanchetta: «Momento complicato» `
PONTE DI PIAVE
ODERZO ACCOLTE IN DUOMO LE RELIQUIE DI SAN TIZIANO
Crisi Stefanel, ore decisive. Del caso che tiene un paese intero con il fiato sospeso se ne parlerà ancora in Regione: dopo l’incontro qualche giorno fa organizzato dall’assessore di reparto Elena Donazzan, arriva la mozione del consigliere regionale ed ex sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera: «Fate di tutto per salvare la situazione».
(an.fr.) Solenne e partecipata la cerimonia che si è svolta in duomo per l’arrivo dell’insigne reliquia di San Tiziano, già vescovo di Oderzo, patrono della città e della diocesi. Martedì sera, nel giorno della festa del patrono, la reliquia è stata consegnata dal vescovo monsignor Corrado Pizziolo alla parrocchia di Oderzo. Una spoglia di San Tiziano è così ritornata da Ceneda dopo quasi 1400 anni. Perchè la prima sepoltura di San Tiziano, che aveva fama di taumaturgo, aveva avuto luogo proprio nella città opitergina. Ad accogliere il solenne corteo aperto da una cinquantina di sacerdoti che hanno preceduto tre vescovi: mons. Corrado Pizziolo, il vescovo emerito mons. Ovidio Poletto e mons.
GLI ESUBERI Si continua a parlare anche in Regione dei 253 dipendenti dell’azienda di Ponte di Piave, 89 in paese e il resto dei negozi del gruppo. Già perché molti di questi saranno in esubero: la percentuale oscilla tra il 50% e il 70%. In buona sostanza tra 120 e 180 dipendenti circa andranno a casa. Per loro un anno di cassa integrazione straordinaria. Poi stop. Nonostante alcuni di questi siano dipendenti trentennali che hanno partecipato in prima persona al momento più entusiasmante della storia aziendale, quella tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. In pratica chiuderà la sede storica perché sarà spostata in un fabbricato di dimensioni più contenute, sempre nello stesso comune.
L’APPELLO «La Giunta regionale continui ad attivarsi affinché la ditta Stefanel Spa possa restare operativa a Ponte e assicurare il posto di lavoro ai suoi dipendenti». Lo ha chiesto in una mozione (la n.451) alla Giunta regionale il consigliere regionale Pietro Dalla Libera (lista Veneti Uniti). Insieme a lui ha firmato il documento Luciano Sandonà (Lista Zaia). «Negli anni ’80 - spiegano - la Stefanel è stata un’azienda di abbigliamento molto fiorente con tre stabilimenti tra Ponte di Piave, Levada e Salgareda con circa 600 dipendenti complessivi. Un quarto con 150 lavoratori era a San Vito al Tagliamento (Pordenone) chiuso poi nel 1995. Nonostante le crisi, l’azienda ha continuato a dare lavoro a tante
LA CRISI Lo stabilimento della Stefanel a Ponte di Piave: per il futuro dei dipendneti sono ore decisive; in alto Pietro Dalla Libera
famiglie dell’opitergino - mottense e del trevigiano. L’ipotesi di una delocalizzazione potrebbe far perdere il posto di lavoro a parecchi persone. È importante che la ditta Stefanel Spa, nata e sviluppata a Ponte, resti qui. La Giunta si attivi affinché l’azienda possa assicurare ancora un posto di lavoro ai propri dipendenti». Tra l’altro lo stesso governatore veneto Luca Zaia non aveva mancato di commentare: «La Regione farà la sua parte e sarà al fianco dei lavoratori con qualsiasi mezzo sia nelle sue disponibilità».
LE REAZIONI L’ex sindaco Paola Roma (oggi il comune è commissariato, nda) non nasconde la preoccupazione: «Spero si arrivi a un accordo che tuteli quanto più possibile i lavoratori. A suo tempo
Le quotazioni
A Piazza Affari torna il segno positivo (gr) Ieri a Piazza Affari seduta positiva per Stefanel, che intorno alle 10.50 ha fatto segnare un rialzo del 5,5% a 0,1458 euro. Le azioni sono tornate sui binari positivi di inizio settimana, dopo che le ultime due sedute erano state contraddistinte dalle vendite, rispettivamente per -7,7% e -11,4 per cento. Mercoledì scorso nel frattempo i soci avevano rinviato ogni decisione sulla situazione patrimoniale, dopo aver preso atto, in sede straordinaria, che al 30 settembre 2018 la perdita complessiva era pari a circa 21 milioni e il patrimonio netto a
7,5 milioni. Una situazione alla quale si somma il prolungarsi della mancanza di un amministratore delegato. Un’assenza che dura ormai dalla scorsa estate, quando Cristiano Portas rassegnò le proprie dimissioni dopo soli sei mesi di lavoro. La carica vacante potrebbe proseguire fino al 15 aprile, come definito dal Tribunale di Treviso. Entro quel giorno l’azienda dovrà depositare la proposta definitiva di concordato preventivo o, in alternativa, della domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.
avevo seguito personalmente la vicenda dando da subito la disponibilità alla proprietà dell’azienda per trovare soluzioni concertate con i dipendenti, poiché si tratta anche di famiglie pontepiavensi che potevano trovarsi in difficoltà. Spero che si risolva al meglio: è una realtà storica importante che ha rappresentato e rappresenta molto per i pontepiavensi». Roberto Zanchetta, sindaco tra il 2004 e il 2014: «Questo è un momento molto complicato, che però parte da lontano. Ricordo bene i licenziamenti del 2009/2010, poco dopo la mia riconferma a primo cittadino. Già allora molti residenti rimasti senza lavoro bussavano alle porte del comune per chiedere una mano. Speravo che si riuscisse a salvare il salvabile. Purtroppo non è così». Gianandrea Rorato
Forò attacca: «Il prossimo Natale sarà per noi» ODERZO Alla fine è stato scontro fra commercianti e amministrazione sulle iniziative per il Natale. Con il Comune che ha sostenuto la sua scelta di aiutare la montagna alluvionata e i commercianti che hanno difeso il loro lavoro, lamentando la mancanza di un’attrazione fissa che invece era presente altrove. «Entrambe le posizioni sono condivisibili – mitiga Federico Zaghis, presidente di Forò - All’assemblea che si è svolta giovedì i negozianti hanno lamentato come in città non ci fosse una attrazione fissa, tipo la pista del ghiaccio. Senza nulla togliere alle iniziative di solidarietà per la comunità montana provata dal maltempo. Da-
vanti ci sono undici mesi per pensare alle iniziative del Natale 2020». Nel frattempo il bilancio di Forò chiude in attivo. Ben 11mila gli euro di avanzo, il che consente di partire subito con l’attività 2019.
LO SCONTRO «I commercianti -prosegue Zaghis – hanno evidenziato come serva un’iniziativa permanente durante il periodo di Natale. Per il resto l’assemblea è stata proficua. Nel 2018 Forò ha fatto un grande lavoro per valorizzare la città e il commercio del suo centro storico. Abbiamo organizzato tanti eventi che hanno avuto un enorme successo, da Oderzo Fiorita a Oderzo Food Fest, da O’Festival a Motori in Città, dalle Notti Magiche alle luminarie di
Natale, impreziosite dall’esibizione musicale della Funkasin Street Band. Sono stati eventi, di qualità elevata, che hanno portato qui di 25mila persone, con un indotto economico importante. Oderzo Fiorita ha avuto il più alto afflusso di visitatori».
L’IMPEGNO «La fatica e l’impegno per fare tutto questo sono stati enormi,
DIBATTITO ACCESO ALL’ ASSEMBLEA «BENE LE INIZIATIVE PER LA MONTAGNA MA ORA SERVE UN’ATTRAZIONE FISSA»
SUGGESTIVO Uno scorcio del centro storico con via Umberto I
9be20516-07af-42dc-876d-4b2e476a2bc4
come le competenze che abbiamo messo in campo e il tempo che la squadra ha dedicato al centro storico. Questo impegno è risultato proficuo anche grazie all’ottima collaborazione instaurata con l’amministrazione e con l’Ascom. Non è mancato nemmeno il sostegno dei commercianti del centro storico, che ci hanno premiato del lavoro svolto arrivando a superare i 70 associati». All’assemblea c’era Alessio Bianco, neo assessore al Commercio. «Ero lì soprattutto per ascoltare. Ho riscontrato fra i presenti tanto entusiasmo e desiderio di fare. Il Comune ha stanziato 21mila euro di contributo per le iniziative di Forò. Posso dire che noi ci siamo, sempre con spirito collaborativo». Annalisa Fregonese
Giacinto Boulos Marcuzzo, vescovo ausiliare di Gerusalemme, c’era la sindaca Maria Scardellato che ha portato il saluto ufficiale della città.«San Tiziano e San Magno – ha detto la sindaca rappresentano anche una parte della nostra storia. A questa storia loro hanno partecipato con generosità, dedicandosi alla carità cristiana in un’epoca di difficoltà per la popolazione civile, durante il declino del dominio bizantino e le invasioni longobarde». In duomo tutta la parrocchia era rappresentata nelle sue varie espressioni. Nell’omelia il vescovo Pizziolo ha fatto riferimento all’impegno di San Tiziano per la comunità. Sentito il grazie espresso dal parroco mons. Pierpaolo Bazzichetto. Le reliquie sono ora conservate nell’altare dei santi opitergini che risale al 1500.
SAN POLO DI PIAVE AL TEATRO DON BOSCO AL VIA CINEINVERNO Inizia domenica CineInverno, decima rassegna di cinema invernale. Inizio alle ore 15 al teatro Don Bosco con il film Hotel Transilvania 3, genere commedia. Ingresso libero. Iniziativa dell’assessorato alla Cultura e della biblioteca. Fino al 17 febbraio.
13
IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 19 Gennaio 2019
EXPERIENCE THE ITALIAN VALUE
CM_08335
VENETO
ROVIGO.Influenza,trericoveratiinrianimazione
Telefono 0444.396.311 | E-mail: veneto@ilgiornaledivicenza.it
TrepersonedellaprovinciadiRovigocolpiteinmanieragravedall’influenzasono ricoverateinrianimazionenegliospedalidiPadovaeRovigo.Sonouna38enneal7° mesedigestazione,un64enneeun56enneentrambiconpluripatologiecroniche.
EXPERIENCE THE ITALIAN VALUE
CM_08335
LE INDISCREZIONI. Dopola svolta dei ministri pentastellati,i prossimi vertici sonodeterminanti
Autonomia,nodocenti Sìaferrovie elavoro
Pergli spettacoli
Regionalizzare ilFondoFus Oraèscontro
DiMaioapree aisuoi funzionari:«Collaborate».Toninelli èinscia Nonilleghista Bussettiche frenasultrasferimento degliinsegnanti Quella che si è appena conclusa per l’autonomia del Veneto è la settimana delle aperture. Dopo mesi di ostruzionismo, i ministeri a guida del M5s hanno bruscamente cambiato rotta dimostrando una maggiore disponibilità ad accogliere le richieste di trasferimento di competenze proposte dalla delegazione trattante veneta, l’unica a presentarsi al tavolo senza assessori competenti, diversamente, cioè, da quanto fanno Lombardia ed Emilia Romagna. La settimana che si sta per aprire,invece, sarà quella
AlleRegionile politichepassive (ammortizzatori) manonicontrolli Sanità:sientra oranelconcreto
decisiva. Si dovrà, cioè, iniziare a chiudere i dossier che definiscono, materia per materia, ogni voce che dallo Stato sarà trasferita al Veneto. A quel punto il passo successivo: quantificare economicamente l’autonomia. Il tutto, in teoria, entro il 15 febbraio, come ha chiesto il premier Conte. La strada è ancora lunga e suscettibile di chissà quante modifiche, ma dalle indiscrezioni che trapelano dagli ambienti romani e non solo sembra si siano invertite le parti tra Lega e M5s. Si racconta di un vice premier Luigi Di Maio che, per quanto riguarda il suo dicastero, il Lavoro, sta dimostrando di crederci. Di contro, in quelli leghisti, sembra si fatichi “a mollare”. È il caso di Marco Bussetti, ministro all’Istruzione. LEPRIMEDELLACLASSE. In te-
ma di scuola, la richiesta del Veneto è stata chiara fin dal primo giorno di avvio del negoziato con il governo giallo
verde: la Regione chiede di gestire il personale docente con graduatorie proprie. L’obiettivo è evitare gli avvii di anno scolastico al cardiopalma con maestre che non si trovano e dirigenti che si fanno letteralmente in quattro per gestire istituti diversi e distanti. Chi pensava di trovare dall’altra parte del tavolo un “alleato” non solo politico, Bussetti appunto, ministro lombardo in quota Lega, è rimasto deluso. Se da un lato la bozza è stata tra le prime ad essere analizzata, tanto che sembra data per definita, dall’altra nel momento di andare a rete, il ministro ha dribblato. Il passaggio del personale insegnante non è previsto. O meglio, al Veneto dovrebbero - il condizionale è d’obbligo - arrivare le competenze per il personale amministrativo, l’ex Provveditorato agli Studi per intenderci. Sui docenti sarebbe stato scelto un meccanismo di transizione che non convince: il pensionamento. Cioè, solo
quando la posizione si libererà per pensionamento, quel posto andrà in capo al Veneto che dovrà occuparsi della messa in ruolo pescando da una propria graduatoria. E per i posti vacanti? E se si esauriscono prima le graduatorie nazionali? Le domande sono poste. Anche tra leghisti si fatica a capirsi. ALLACCIATE LE CINTURE. Il
cambio di rotta più evidente pare sia avvenuto, da un incontro all’altro, in casa del ministro delle Infrastrutture il grillino Danilo Toninelli. Da un «no» su tutta la linea, è passato alla disponibilità ad aprire alla Regione come concessionaria autostradale, uno dei pallini del governatore Zaia, ma anche sulla rete ferroviaria. In pratica, sarà il Veneto a gestire gli investimenti trattando con Rfi. Apertura poi sulla gestione delle strade che passerebbero da statali a competenza della Regione. L’aspetto economico è ancora da valutare.
Asinistrailministro Giulia Grillocon lacollegaErika Stefani LAVOROESANITÀ. Anche il vi-
ce premier Di Maio nella settimana che si è appena chiusa si racconta che abbia brillato per spinta autonomista negli incontri tra delegazioni. Incontri che, diversamente da altri ministeri, sono state allargate a tutte le tre Regioni in contemporanea, quindi Lombardia e l’Emilia Romagna oltre che il Veneto. Un passaggio gradito dalle delegazioni trattanti locali per poter così far fronte comune nel trattare con i tecnici ministeriali. Ma sembra non ce ne sia stato bisogno: Di Maio, durante l’ultimo incontro di metà settimana, avrebbe dato l’ordine, chiaro e tondo, ai suoi funzionari di dare «massima collaborazione alle Regioni». Sottolineando come «noi siamo qui per cambiare le cose. Se nei ministeri c’è
chi da anni tiene una posizione, noi ancora non ci siamo affezionati alle nostre competenze». Concretamente c’è l’idea di trasferire alle Regioni le politiche passive, gli ammortizzatori (oggi hanno già le politiche attive, la formazione). Pare però non passi la richiesta di trasferire anche la gestione sui controlli. Sul fronte della sanità è ancora tutto da scrivere: a breve si terrà il primo reale confronto su temi concreti, come la possibilità di assumere i medici da parte della Regione, dopo un muro contro muro più politico che tecnico, terminato con un incontro, con tanto di tweet, tra il ministro pentastellato, Giulia Grillo, e quello leghista agli Affari regionali, Erika Stefani: «È massima collaborazione». • © RIPRODUZIONERISERVATA
L’INAUGURAZIONE. Nell’AltaPadovanaaperto il centro“Rio Bo”.Lestrutture-guidaregionali sonoa VeronaeTreviso
Autismo,si traccia un modello veneto
Inumericrescono fortemente: nelVicentino da 192a347 minori nelgiro disetteanni Marina Zuccon PADOVA
Numeri in crescita di anno in anno. Secondo l’Istat nel 2017 erano 38mila gli studenti di scuole primarie (23mila) e secondarie di primo grado (15mila) colpiti da autismo. Pari allo 0,84 per cento del totale degli studenti. Una percentuale destinata in poco tempo a raggiungere l’uno per cento, 3-4 volte di più di trent’anni fa. In Veneto sono 1.800 le persone con diagnosi accertata di sindrome di spettro autistico, dato che secondo gli esperti è però sottostimato e decisamente in crescita. In provincia di Vicenza nel 2009 erano 192 i bambi-
ni e ragazzi (fra zero e 17 anni) seguiti dai servizi di neuropsichiatria infantile nel 2012 erano 217, e nel 2016 erano saliti a 347. La percentuale rappresenta circa il 2,3 per cento della popolazione giovane. Recenti studi porterebbero a valutare un’incidenza maggiore (che potrebbe attestarsi sul 4 per cento). La fascia d'età inferiore (0-2 anni) è in aumento grazie alla diagnosi precoce e al lavoro dei pediatri. NON SI GUARISCE. L’autismo,
che comporta deficit nella comunicazione e nell’integrazione sociale, è una sindrome, non una malattia e dunque non si guarisce. Da qui la
necessità di definire nuovi percorsi di assistenza per i pazienti e le loro famiglie Un obiettivo questo che la Regione intende porsi come prioritario. «Il nuovo Piano socio sanitario – precisa l’assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin – riserva un capitolo proprio all’autismo. Stiamo tracciando un modello veneto per dare risposte concrete. Ci vogliono centri territoriali, che provvedano ad approcci multidisciplinari e a interventi mirati, dall’infanzia all’età adulta». E in quest’ottica l’assessore ha inaugurato ieri la nuova sede del centro “Rio Bo” a Villa del Conte (Padova) realizzato dall’Ulss 6 Euganea con il contributo
della Fondazione Stevanato. Un nuovo tassello nelle rete di aiuto regionale, fatta di strutture adeguate con professionisti competenti, necessaria «per venire incontro alle persone autistiche fragili e deboli - ha detto l’assessore Lanzarin - che hanno sempre più bisogno di servizi adeguati». Nel 2011 nel distretto dell’Alta Padovana erano seguiti 21 bambini autistici, oggi sono 162. Per loro a “Rio Bo” c’è un’equipe multidisciplinare specializzata nell’assistenza psico-fisica a bambini e ragazzi di età compresa fra i 18 misi e i 18 anni. Gli assistiti vengono accompagnati nelle diverse fasi della crescita attraverso interventi mirati e
L’assessoreManuelaLanzarin
percorsi personalizzati, in raccordo con la famiglia, la scuola e le altre istituzioni del territorio. DUECENTRIREGIONALI. Come
sottolinea l’assessore Lanza-
L’ANNUNCIO. Il sindaco rin i servizi territoriali per la diagnosi e la cura dei disturbi dello spettro autistico dovranno poi relazionarsi con altre due importanti realtà venete: i Centri di riferimento regionali per l’autismo, istituiti un anno fa a Verona e a Treviso. Il Centro di Verona, attraverso l’attività dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Azienda ospedaliera, è chiamato a occuparsi della diagnosi precoce, degli accertamenti eziologici e degli approfondimenti internistici. Ha anche il compito di formare e qualificare gli operatori sanitari di equipe multidisciplinari territoriali dedicate ai disturbi dell’autismo. Il Centro di Treviso, presso l’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile, pone al centro del servizio le persone adolescenti e adulte, aiutandole a trovare una propria autonomia e inserendole nel mondo del lavoro. • © RIPRODUZIONERISERVATA
UraganosulVeneto,3milioni donatialla Regione «Siamo arrivati a 3 milioni di euro. E i bonifici continuano ad affluire sul conto corrente della Regione aperto per raccogliere fondi da utilizzare a sostegno delle popolazioni e dei territori colpiti dalla devastante ondata di #maltempo di fine ottobre». Così il governatore Luca Zaia, che è commmissario governativo
per il post-maltempo di fine ottobre, ha annunciato il nuovo traguardo raggiunto nella raccolta offerte per Bellunese, Altopiano e altre zone colpite: «Il grande cuore dei veneti si sta manifestando ogni giorno di più con una generosità commovente, rappresentata in egual misura da grandi aziende che hanno versato migliaia di euro e di gente comune, che ha donato ciò che poteva. Sono il primo ad esse-
re quasi incredulo di fronte a tanta spontanea, meravigliosa generosità. Che altro dire? Tre volte grazie, e so che non basta a compensare questa straordinaria gara di solidarietà». Intanto poco prima di Natale la Giunta regionale aveva fatto un primo esame della situazione: erano stati raccolti 2,17 milioni di euro e con una delibera erano già stato dato un primo via libera al trasferi-
mento delle risorse sul conto corrente del commissario (che è lo stesso Zaia e negli atti indicherà la provenienza di quei soldi) «al fine di integrare le risorse già assegnate (il primo stanziamento del Governo per l’emergenza veneta, fatto a novembre, è di 15 milioni) con le ulteriori disponibilità finanziarie da destinare alla popolazione colpita dagli eventi meteo». • © RIPRODUZIONERISERVATA
Tassa di sbarco aVenezia: via ainizio maggio VENEZIA
L’applicazione della nuova tassa di sbarco a Venezia dovrebbe partire a inizio maggio. Lo ha detto ieri il sindaco Luigi Brugnaro: la norma è pensata per combattere il turismo “mordi e fuggi”. «Quale sarà il costo? Una mia idea ce l’ho, ma non posso anticiparla. Pensiamo di fare un provvedimento di giunta entro il 4-5 febbraio poi andrà in Consiglio entro fine febbraio e dopo 60 giorni diverrà operativo». La misura «potrà essere e modificabile a seconda delle esigenze. È pensata su un arco di 3 anni: vorremmo arrivare ad una vera “carta di prenotazione”». •
:: AVVISI LEGALI
ILGRAZIEDI ZAIA. «Ibonificicontinuano adaffluire»: primi fondigiàtrasferiti al“commissario”
VENEZIA
«Mispiace chel’Agis-associazionenazionale deigestori deglienti dispettacolo abbia assuntounaposizione conservativaecentralista bocciandola propostadi regionalizzarele risorse delFus Fondounicoper lo spettacolo». Cosìl’assessoreregionale alla culturaCristianoCapotondi dopoilparere negativouscito dallaConsulta nazionale dello spettacolo.«Forsequalcuno vuoleconservare qualche renditadiposizione, ma contrastareil decentramento dellerisorsedestinate alla culturasignificaignorarele esigenzedeiterritori eil principiodisussidiarietà, ma soprattuttoandarecontro la buonaamministrazione».E Corazzariavvisa:«Non èuna battagliaperl’autonomia, madi unasemplice rivendicazionedi buonsenso edisussidiarietà. Siamopronti adare battaglia conognimezzo (anche il ricorso)contro il centralismo romanonellacultura,che ha dimostratodiconoscerecosì pocola realtà venetadaaver declassatounarealtà comeil TeatroStabile delVeneto».
ESTRATTO AVVISO DI GARA AIM VICENZA Spa – Contrà Ped. San Biagio, 72 – 36100 Vicenza – C.F. 95007660244 e P.IVA 00927840249, telefono 0444394911, fax 0444321496 – email: protocollo@aimvicenza.it, www.aimvicenza.it, rende noto che è stato stipulato il contratto per il servizio di pulizia delle sedi del gruppo AIM - CIG: 745384537B con la ditta Euro & Promos FM Spa di Udine in data 30.11.2018. Importo complessivo € 1.051.492,80 + IVA di cui € 22.500,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, compresa eventuale proroga di due anni ed eventuale proroga tecnica di sei mesi (punteggio ottenuto 89,53/100). Trasmissione CE: 9.1.2019 Pubblicazione GURI: n. 7 del 16.1.2019.
L’immaginepubblicatadalgovernatoreZaiapercelebrareiltraguardo
Il Responsabile del Procedimento (avv. Carlo Nardi)
NZ_03771
Cristina Giacomuzzo
VENEZIA
19-GEN-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
19-GEN-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione