ANNO XII, NUMERO II
FEBBRAIO 2019
Nel mese di febbraio la Pasotti Cottinelli raggiunge un nuovo record; un’ospite compie 100 anni. Oh, sia che record! Obietterà qualcuno. In questa casa è più difficile trovare un anno in cui non ci sia nessun centenario che uno in qualcuno compia 100 anni!!! E poi abbiamo la sig.ra Albina che ne ha già 106, preceduta dalla Erminia che era arrivata a 107 e dalla Emilia che aveva festeggiato tra noi i 112 ( solo per nominare le più longeve in assoluto….). Ma ora PER LA PRIMA VOLTA e forse è davvero un caso più unico che raro compirà fra noi i fatidici 100 anni una signora che arriva dall’Inghilterra!! E se ci riuscite provate a trovare un’altra Casa di Riposo a Brescia che abbia un simile SOMMARIO onore! Davvero Appuntamenti e 2 tutto il mondo è Compleanni paese e 100 anni sono sempre 100 qualunque siaPreghiera ai Santi Patroni 2 no la provenienza, la lingua e le abitudini. E per Curiosità sul Carnevale 3 educazione dichiamo prima HAPPY BIRTHDAY e poi TANTI AUGURI Mac…. e 100 di questi anni! Foto 4
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COMPLEANNI
Appuntamenti di FEBBRAIO Sabato 2 pomeriggio musicale con Francesco Braghini
Questo mese compiono gli anni: Valeria domenica 10
Sabato 9 (al mattino) incontro con i clown
Maude Gladys lunedì 11
Venerdì 22 Karaoke con Willy
Rosa mercoledì 13
Mercoledì 27 Festa dei compleanni
Maria martedì 21
LA PREGHIERA AI SANTI FAUSTINO E GIOVITA Santi nostri patroni Faustino e Giovita, noi vi preghiamo per la nostra Città e per la nostra terra. Stendete la vostra premurosa protezione su tutte le nostre case e le nostre famiglie, sulle fabbriche e sulle scuole, sugli ospedali e sulle parrocchie; sui lavoratori e su chi e senza lavoro; sui poveri e su chi vive alle periferie della nostra indifferenza. Su ciascuno di noi. Santi martiri di Cristo, che come giovani consacrati nel sacerdozio e nel diaconato avete dato con gioia la vita per il Regno dei Cieli, infondete in molti giovani il coraggio e la Fede necessaria per scegliere il Vangelo di Gesù e per decidersi per l’amore cristiano nel formare famiglie aperte al dono della vita e all’accoglienza del bisognoso. Voi che un tempo difendeste la nostra città dagli attacchi del nemico, liberateci dalle insidie e dai pericoli del presente e accrescete in noi la forza per combattere l’impoverimento e l’ingiustizia. Liberateci dall’egoismo e da ogni malsano attaccamento alle ricchezze che genera miseria nell’anima. La vostra amorevole intercessione sostenga le anime dei più deboli, di chi e solo e di chi sta perdendo la speranza, e sproni tutti noi ad operare con perseveranza per il bene comune e per la pace. PER CRISTO NOSTRO SIGNORE AMEN
CURIOSITA’ SUL CARNEVALE Siamo nel periodo del Carnevale (che terminerà il 5 marzo) e, dato che tra le nostre ospiti c’è una rappresentanza di signore venete, abbiamo cercato altre curiosità sul famosissimo Carnevale di Venezia. A Venezia il primo documento in cui si cita ufficialmente il Carnevale come festa pubblica è un editto del Senato della Serenissima del 1296, ma già del 1271 abbiamo notizia di botteghe artigiane per la produzione di maschere e manuali sulle tecniche di costruzione. Il primo giorno di Carnevale iniziava con il liston una passeggiata in cui le maschere, in gran pompa, esibivano i loro sfarzosi costumi. Inizialmente questo passeggio era in un campo santo Stefano dove c’era un’apposita lista selciata (da cui liston) che attraversava la terra battuta, passò poi in Piazza San Marco, sotto le Procuratie Vecchie, dove dame e cavalieri e cicisbei amavano mostrarsi e farsi ammirare. Il tradizionale ed emozionante Volo dell’Angelo, che apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale in Piazza San Marco, ha alle spalle una lunga storia ricca di particolari curiosi. Fu un giovane funambolo turco il primo protagonista di questo evento straordinario, durante una edizione del Carnevale verso la metà del Cinquecento. Il giovane acrobata, con il solo ausilio di un bilanciere, riuscì ad arrivare in cima al Campanile si San Marco. Nel delirio della folla sottostante, camminando sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta, arrivò alla balconata del Palazzo Ducale, dove porse omaggio al Doge. L’impresa spettacolare, denominata “Svolo del Turco”, ebbe talmente successo che non solo professionisti ma anche giovani veneziani si cimentarono negli anni seguenti in questa sfida, con spericolate variazioni sul tema. Per diverse edizioni lo spettacolo preso il nome dello “Svolto dell’Angelo”, in quanto prevedeva la discesa di un uomo dotato di ali posticce che, appeso con anelli ala fune, raggiugeva velocissimo il palco del Doge, dalle cui mani riceveva doni o somme di denaro. Nel 1759 però, l’esibizione fini in tragedia con lo schianto del malcapitato funambolo. A causa di quella disgrazia, l’acrobata fu da allora sostituito con una grande colomba di legno che scendeva spargendo coriandoli e fiori sulla folla. Da allora lo Svolo cambio di nuovo nome diventando lo “Svolo della Colombina”.
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