13ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 2 LUGLIO 2017
«
C
hi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me». Discepolo è chi si mette dietro a Gesù con la propria croce e lo segue, senza avere paura del venerdì santo. La sequela di Gesù richiede una profonda lotta con se stessi. Si tratta di vincere resistenze, paure, ripensamenti. Il cristiano deve osare se veramente vuole essere “di Cristo”. Oggi la liturgia ci presenta un altro legame con Gesù che non è basato sull’amicizia, sulla simpatia, né è garantito dall’appartenenza alla stessa famiglia. È il legame della fede che ci unisce a Cristo e alla sua missione. Chi vuole essere discepolo di Gesù, chi veramente cerca il suo Regno e vuole impegnarsi per la sua causa, non può presentargli un proprio programma di vita, ma deve vendere e abbandonare tutto e tutti per stare dietro di lui. La croce è la sequela di Gesù ed è lo spartiacque che separa i discepoli dalla folla. Siamo chiamati da Gesù a seguirlo con generosità, fiducia, libertà, gioia, amore, donazione, senza remore o rimpianti. Ci riusciremo? Ci sostenga l’Eucaristia che stiamo per celebrare in questa domenica, pasqua della settimana.
Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo Spirito, perché camminiamo con Cristo sulla via della croce, pronti
a far dono della nostra vita per manifestare al mondo la speranza del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Il verbo accogliere, scandito sei volte nel Vangelo di questa domenica, è tratto dal discorso della missione che Gesù tiene ai suoi discepoli e costituisce il motivo dominante dell’odierna Liturgia della Parola. Nella prima lettura, la donna facoltosa di Sunem accoglie con premura e disinteresse il profeta Elisèo, testimoniando a favore di Gesù che dice: «chi accoglie un profeta come profeta avrà la ricompensa del profeta» (Mt 10,41). Nel Vangelo, l’accoglienza suggerita da Gesù ha un valore più teologico che sociale: nella persona accolta si intravede il volto stesso di Cristo. Soprattutto tre classi di persone racchiudono in sé una presenza alta del Signore: i profeti, i giusti e i piccoli. Non importa le qualità personali che essi posseggono, basta la loro qualifica essenziale di persone «mandate»: l’inviato è come se fosse il mandante in persona. Nella seconda lettura, l’Apostolo afferma che accettando nella fede il mistero pasquale del Cristo, morto per i nostri peccati, sepolto e risuscitato, il cristiano ne ripete la vicenda. È questa solidarietà totale con il Cristo e la sua vicenda che costituisce la nostra autentica accoglienza di colui che ci ha accolti per primo amandoci.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal secondo libro dei Re (4,8-11.14-16a) 8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei. 9Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. 10Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare». 11 Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. 14Eliseo disse [a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». 15 Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. 16aAllora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stingerai un figlio fra le tue braccia». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE Rit. Canterò per sempre l’amore del Signore
(Sal 88)
Canterò in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà. Rit. Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si eslata nella tua giustizia. Rit. Perché tu sei lo splendore della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra fronte. Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d’Israele. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,3-4.8-11) Fratelli, 3non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. 4Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. 8Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. 11Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa; proclamate le opere ammirevoli di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (10,37-42)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37 «Chi ama padre o madre più di me non è
degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; 38chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39 Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. 40 Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41 Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42 Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, l’adesione a Gesù comporta una scelta radicale che si esprime nel dono gratuito di sé e nell’amore verso il prossimo. Lettore Preghiamo con fiducia: Ass. SIGNORE, DONACI IL TUO AMORE!
1. Per la Chiesa. Perché renda sempre più testimonianza alla misericordia di Dio rivelata in Cristo attraverso l’accoglienza dei poveri, degli abbandonati e dei peccatori. Preghiamo. 2. Per i missionari. Perché, come il profeta Elisèo, annuncino con coraggio e gioiosa libertà la parola di Dio che cambia la vita. Preghiamo. 3. Per gli stranieri. Perché nel cammino della vita trovino carità e sollecitudine nei credenti, accoglienza e fraternità nelle nostre comunità. Preghiamo. 4. Per gli anziani. Perché vivano con speranza e gratitudine immensa ogni giorno della loro esistenza e, illuminati dal Vangelo, diano ancora frutti. Preghiamo. 5. Per noi che celebriamo l’Eucaristia. Perché abbiamo il coraggio di progettare la nostra esistenza secondo le esigenze di Gesù. Preghiamo. Cel. O Dio della vita e dell’amore, accogli la nostra preghiera per la croce e la risurrezione di tuo Figlio Gesù Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’ che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen PREFAZIO DELLE DOMENICHE II Il mistero della Redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire: Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in
terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Anima mia, benedici il Signore: tutto il mio essere benedica il suo santo nome. Oppure «Padre, prego per loro, perché siano in noi una cosa sola, e il mondo creda che tu mi hai mandato», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. La divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noi principio di vita nuova, perché, uniti a te nell’amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Cristiano è chi ha scelto Cristo e lo segue. In questa decisione fondamentale per Gesù Cristo, è contenuta e compiuta ogni altra esigenza di conoscenza e di azione della fede. L’adesione incondizionata alla persona di Gesù, l’obbedienza assoluta a lui è un atto liberatore. Chi segue Cristo è veramente un uomo libero, senza padroni. Un uomo libero dalla schiavitù delle cose, del potere, del denaro, del sesso, libero soprattutto da se stesso. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
Predichiamo Cristo a tutta la terra «Io sono mandato da lui, da Cristo stesso per questo. Io sono apostolo, io sono testimone. Quanto più è lontana la meta, quanto più difficile è la mia missione, tanto più urgente è l’amore che a ciò mi spinge. Io devo confessare il suo nome: Gesù è il Cristo, Figlio di Dio vivo (cf. Mt 16,16). Egli è il rivelatore di Dio invisibile, è il primogenito d’ogni creatura (cf. Col 1,15). È il fondamento d’ogni cosa (cf. Col 1,12). Egli è il Maestro dell’umanità, e il Redentore. Egli è nato, è morto, è risorto per noi. Egli è il centro della storia e del mondo. Egli è colui che ci conosce e che ci ama. Egli è il compagno e l’amico della nostra vita. Egli è l’uomo del dolore e della speranza. È colui che deve venire e che deve un giorno essere il nostro giudice e, come noi speriamo, la pienezza eterna della nostra esistenza, la nostra felicità. Io non finirei più di parlare di lui. Egli è la luce, è la verità, anzi egli è “la via, la verità, la vita” (Gv 14,6). Egli è il pane, la fonte d’acqua viva per la nostra fame e per la nostra sete, egli è il pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, il nostro fratello. Come noi, e più di noi, egli è stato piccolo, povero, umiliato, lavoratore e paziente nella sofferenza. Per noi egli ha parlato, ha compiuto miracoli, ha fondato un regno nuovo, dove i poveri sono beati, dove la pace è principio di convivenza, dove i puri di cuore e i piangenti sono esaltati e consolati, dove quelli che aspirano alla giustizia sono rivendicati, dove i peccatori possono essere perdonati, dove tutti sono fratelli. Gesù Cristo: voi ne avete sentito parlare, anzi voi, la maggior parte certamente, siete già suoi, siete cristiani. Ebbene, a voi cristiani io ripeto il suo nome, a tutti io lo annunzio: Gesù Cristo è il principio e la fine; l’alfa e l’omega. Egli è il re del nuovo mondo. Egli è il segreto della storia. Egli è la chiave dei nostri destini. Egli è il mediatore, il ponte fra la terra e il cielo» (PAOLO VI, Discorso a Manila del 29-11-1970).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.