2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde)

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cco l’Agnello di Dio». Anche noi siamo chiamati, come il profeta Giovanni, a indicare al mondo Gesù Cristo quale Agnello di Dio, come colui che ha dato la sua stessa vita per la salvezza dell’umanità. Non si tratta di indicarlo con le parole ma con la vita, spendendo tutte le nostre energie per stare dietro di lui, come veri discepoli. L’Agnello è simbolo di docilità, di purezza, ma altresì di capro espiatorio, di colui che prende su di sé tutto il male del mondo. La Liturgia di oggi, che crea una sorta di congiunzione tra il tempo di Natale oramai concluso e il tempo della Pasqua, verso il quale siamo proiettati, ci fa comprendere che al centro della nostra vita vi è il mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio. Tuttavia, solo nella potenza dello Spirito Santo ci è dato riconoscere in Gesù il vero salvatore del mondo. L’Eucaristia che celebriamo è ringraziamento per il dono che il Padre ci ha fatto del suo unico Figlio e della sua risurrezione dai morti per la potenza dello Spirito Santo. Il pane che spezziamo diventa sostegno, carità, aiuto concreto per i poveri, per i migranti e i rifugiati che sempre più spesso si affacciano sulle coste dell’Italia e ai confini dell’Europa e attendono il nostro aiuto.

INNO DI LODE

in piedi A te si prostri tutta la terra, o Dio. A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ANTIFONA D’INGRESSO

ATTO PENITENZIALE

Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di pace.

(Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Kyrie, eleison Ass. Kyrie, eleison Cel. Christe, eleison Ass. Christe, eleison Cel. Kyrie, eleison Ass. Kyrie, eleison

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA

Cel. Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che per mezzo di Cristo, Agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del battesimo, perché con la forza del tuo Spirito proclamiamo il lieto annuncio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Ass. Amen

A (verde) 15 GENNAIO 2023
2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO

La prima lettura annuncia la liberazione del popolo d’Israele che vive l’esperienza drammatica dell’esilio e dell’abbandono. Israele è al centro della salvezza e della benedizione da parte del Signore. La seconda lettura presenta il saluto di Paolo alla comunità cristiana di Corinto: egli è apostolo di Gesù Cristo.

Il Vangelo riprende la figura di Giovanni Battista: egli è totalmente orientato alla venuta del Messia e riconosce in Gesù l’unto di Jhwh sul quale si è posato lo Spirito di Dio.

PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Isaìa

(49, 3.5-6)

Il Signore 3mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». 5Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - 6e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIAL E E (Sal 39) Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

stene, 2alla Chiesa di Dio che è a Corìnto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: 3grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio CANTO AL VANGELO in piedi Alleluia, alleluia. Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Alleluia.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni

(1,29-34)

Ass. Gloria a te, o Signore

In quel tempo, 29Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Rit. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». Rit. Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». Rit. Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1,1-3) 1Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sò-

32Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo PROFESSIONE DI FEDE in piedi Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella

gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Cel. Fratelli e sorelle, chiamati in Cristo ad essere santi, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre della giustizia e della misericordia. Lui solo conosce fino in fondo le nostre fragilità. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE!

1. O Signore, concedi a tutti i membri della Chiesa di essere perseveranti nella fede e testimoni coraggiosi attraverso opere di giustizia, di amore e di pace. Preghiamo.

2. O Signore, aiuta tutti i credenti a trovare nella preghiera la forza di superare ogni difficoltà, il coraggio di testimoniare la propria fede, l’occasione per rafforzare la speranza. Preghiamo.

3. O Signore, illumina i responsabili del bene comune, perché vincano l’egoismo e trovino le vie giuste per sviluppare l’accoglienza e il lavoro per tutti. Preghiamo.

4. O Signore, conforta quanti stanno attraversando momenti difficili, perché siano incoraggiati dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo.

5. O Signore, concedi alla nostra comunità di testimoniare il Cristo morto e risorto con la gioia della vita, il dono della riconciliazione. Preghiamo.

Intenzioni della comunità locale Cel. Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nostra speranza, nella tua bontà ascolta la nostra preghiera; tu conosci le nostre debolezze: nella tua provvidenza aiutaci con le tue grazie. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, di partecipare con viva fede ai santi misteri, poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE

Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, cantiamo senza fine l’inno della tua gloria.

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV

La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l’umanità decaduta; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.

MISTERO DELLA FEDE

Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE

Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO

DELLA PACE

Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Davanti a me tu prepari una mensa; il mio calice trabocca. Oppure Abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Oppure Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

DOPO LA COMUNIONE in piedi Cel. Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché saziati dall’unico pane del cielo, nell’unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

II

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la Parola

Indicare Gesù con la nostra stessa vita, sull’esempio di Giovanni il Battista, mettendoci al servizio del Vangelo, della nostra comunità, è questo che il Signore ci chiede oggi. Come vivo il mio impegno per l’annuncio del Vangelo? Partecipo alla vita della mia comunità parrocchiale? Mi sento responsabile per la crescita spirituale della mia famiglia? Il Vangelo è il mio punto di riferimento?

Ringraziamento

Ho camminato per lunghissimi anni come nel buio di un tunnel alla ricerca di un Dio che avesse il volto della verità e della misericordia. Ma un giorno ho incontrato un povero al quale ho dato un pezzo del mio pane. Lu mi ha guardato e mi ha detto: “Cercalo nel tuo cuore, lì è nascosto ciò che non riesci a trovare”. C’è sempre un Giovanni che indica il luogo ove Cristo si nasconde e aspetta che lo cerchi. Signore, ti ho trovato nella parola che ho ascoltato, nella liturgia che ho celebrato, nel tuo corpo che ho ospitato nel cuore, nel perdono che ho ricevuto, nello sguardo fraterno dei miei vicini… Non finirò mai, Signore, di dirti grazie. Amen. (A. Dini).

18-25 gennaio 2023: Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia» (Is 1,17) è il testo biblico di riferimento per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2023. Isaia insegnava che Dio chiede rettitudine e giustizia da tutti noi, in ogni momento e in tutte le sfere della vita. Il mondo di oggi ripropone, in molti modi, le sfide della divisione che Isaia fronteggiò nella sua predicazione. La giustizia, la rettitudine e l’unità hanno origine dal profondo amore di Dio per ognuno di noi e rispecchiano chi è Dio e come Dio si aspetta che ci comportiamo gli uni con gli altri. La volontà di Dio di

creare una nuova umanità “di ogni nazione, popolo, tribù e lingua” (Ap 7, 9) ci richiama alla pace e all’unità che egli ha sempre voluto per il creato e tutte le sue creature. Anche le Chiese devono interrogarsi sulle loro responsabilità per la divisione tra i cristiani e per il mancato impegno a favore della giustizia, della pace e del bene comune.

Con la festa del Battesimo del Signore, celebrata domenica scorsa, siamo entrati nel tempo liturgico chiamato “ordinario”. In questa seconda domenica, il Vangelo ci presenta la scena dell’incontro tra Gesù e Giovanni Battista, presso il fiume Giordano. Chi la racconta è il testimone oculare, Giovanni Evangelista, che prima di essere discepolo di Gesù era discepolo del Battista, insieme col fratello Giacomo, con Simone e Andrea, tutti della Galilea, tutti pescatori. Il Battista dunque vede Gesù che avanza tra la folla e, ispirato dall’alto, riconosce in Lui l’inviato di Dio, per questo lo indica con queste parole: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). Il verbo che viene tradotto con “toglie” significa letteralmente “sollevare”, “prendere su di sé”. Gesù è venuto nel mondo con una missione precisa: liberarlo dalla schiavitù del peccato, caricandosi le colpe dell’umanità. In che modo? Amando. Non c’è altro modo di vincere il male e il peccato se non con l’amore che spinge al dono della propria vita per gli altri. Nella testimonianza di Giovanni Battista, Gesù ha i tratti del Servo del Signore, che «si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori» (Is 53,4), fino a morire sulla croce. Egli è il vero agnello pasquale, che si immerge nel fiume del nostro peccato, per purificarci.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.

“ T o g l i e r e ” , o s s i a “ p r e n d e r e s u d i s é ”

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