4ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde)

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4ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 29 GENNAIO 2023 70 a GIORNATA DEI MALATI DI LEBBRA

«Beati

gli operatori di pace». Il vero discepolo di Gesù si riconosce, nel mondo, per la sua capacità di «operare la pace», di creare nuovi legami di comunione, di favorire la riconciliazione tra le persone, nei gruppi, nella società in cui vive. È questa la nostra vocazione: contribuire alla trasformazione del mondo con l’aiuto del Vangelo, mediante una fede semplice ed efficace, capace di spostare le montagne dell’orgoglio, del pregiudizio, dell’egoismo, della violenza, dell’ingiustizia… Certo, il cristiano non si riduce ad essere un «assistente sociale» o a un «pio consigliere», ma nemmeno a divenire uno «spettatore inerte» innanzi alle tragedie del mondo. La fede «ci costringe» a «prendere posizione», a respingere il male, a saper riconoscere il bene, a cercare la giustizia, a difendere la vita. L’Eucaristia che celebriamo è l’inizio di una grande rivoluzione: illumina i cuori per la loro conversione, tocca le persone nel profondo per renderle autentici testimoni del Signore.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi Salvaci, Signore Dio nostro, radunaci dalle genti, perché ringraziamo il tuo nome santo: lodarti sarà la nostra gloria. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE

Cel. Umili e pentiti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia misericordia di noi peccatori. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi

ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA

Cel. Signore Dio nostro, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che hai promesso ai poveri e agli umili la gioia del tuo regno, fa’ che la Chiesa non si lasci sedurre dalle potenze del mondo, ma a somiglianza dei piccoli del Vangelo segua con fiducia il suo sposo e Signore, per sperimentare la forza del tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura presenta il tema del resto d’Israele: sono i pochi superstiti, i fedeli, che formeranno il nuovo popolo di Dio. La seconda lettura ci fa comprendere la differen-

za tra la sapienza umana e la sapienza divina. Quest’ultima si traduce nella persona e nella vita di Cristo che è morto per la salvezza di ogni uomo.

Il Vangelo ci ripropone, in Gesù nuovo Mosè, il programma sconvolgente delle beatitudini come futuro dei discepoli.

PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Sofonìa (2,3; 3,12-13)

3Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore. 12«Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore 13il resto d’Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145) Rit. Beati i poveri in spirito

ne, 31perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio CANTO AL VANGELO in piedi Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Alleluia.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a)

Ass. Gloria a te, o Signore

Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit.

Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Rit. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione Rit.

SECONDA LETTURA

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: 3«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. 5Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. 6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo PROFESSIONE

DI FEDE

in piedi Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

(1,26-31)

26Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. 27Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; 28quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, 29perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.

30Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzio-

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.

Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Cel. Fratelli e sorelle, il Vangelo delle Beatitudini è il cuore della vita cristiana: al Signore Gesù chiediamo di essere strumento di pace e di riconciliazione. Lettore Diciamo insieme: Ass. SIGNORE, ASCOLTACI!

1. Perché il Popolo santo di Dio si lasci purificare dalla sapienza della Croce e sia, ogni giorno, un segno concreto dell’amore del Signore per gli ultimi e gli ammalati. Preghiamo.

2. Perché la ricerca della pace e la difesa della vita siano nel programma sociale, civile e politico di tutte le nazioni. Preghiamo.

3. Perché negli affanni quotidiani della vita sappiamo guardare sempre al Regno di Dio che viene in ogni gesto di solidarietà, di fraternità e di giustizia. Preghiamo.

4. Perché la libertà religiosa, fondata sulla dignità della persona umana, sia rispettata in ogni parte del mondo. Preghiamo.

5. Perché i malati di lebbra siano assistiti con cure adeguate non solo nei Paesi più sviluppati ma anche nelle nazioni più povere e martoriate dalla guerra. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu che sconvolgi le vie dei malvagi e sei fedele ai poveri e dai il pane agli oppressi, accogli la preghiera di questa famiglia che celebra la Pasqua della settimana. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

nostro. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE

Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE

Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen

SCAMBIO DELLA PACE

Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto, salvami per la tua misericordia. Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato. Oppure Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli. Beati i miti: avranno in eredità la terra.

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Accogli con bontà, o Signore, i doni del nostro servizio sacerdotale: li deponiamo sull’altare perché diventino sacramento della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I

Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore

DOPO LA COMUNIONE in piedi Cel. O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione, fa’ che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza cresca sempre più la vera fede. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate il Vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la Parola

Il povero in spirito è il cristiano che non fa affidamento su se stesso, sulle ricchezze materiali, non si ostina sulle proprie opinioni, ma ascolta con rispetto e si rimette volentieri alle decisioni altrui. Se nelle nostre comunità ci fossero più poveri in spirito, ci sarebbero meno divisioni, contrasti e polemiche! L’umiltà, come la carità, è una virtù essenziale per la convivenza nelle comunità cristiane. I poveri, in questo senso evangelico, appaiono come coloro che tengono desta la meta del Regno dei cieli, facendo intravedere che esso viene anticipato in germe nella comunità fraterna, che privilegia la condivisione al possesso. È fondamentale privilegiare la condivisione al possesso avendo il cuore e le mani aperte.

2 Febbraio: 27a Giornata di preghiera per la vita consacrata Coloro che fanno professione dei consigli evangelici, prima di ogni cosa cerchino ed amino Dio che ci ha amati per primo (cf. 1Gv 4,10), e in tutte le circostanze si sforzino di alimentare la vita nascosta con Cristo in Dio (cf. Col 3,3), donde scaturisce e riceve impulso l’amore del prossimo per la salvezza del mondo e l’edificazione della Chiesa. Questa carità anima e guida anche la stessa pratica dei consigli evangelici. Perciò i membri degli istituti coltivino con assiduità lo spirito di preghiera e la preghiera stessa, attingendoli dalle fonti genuine della spiritualità cristiana. In primo luogo abbiano quotidianamente in mano la sacra Scrittura, affinché dalla lettura e dalla meditazione dei libri sacri imparino «la sovreminente scienza di Gesù Cristo» (Fil 3,8). Compiano le funzioni liturgiche, soprattutto il sacrosanto mistero dell’eucaristia, pregando secondo lo spirito della Chiesa col cuore e con le labbra, e alimentino presso questa ricchissima fonte la propria vita spirituale» (Perfectae caritatis, n. 6).

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Testimonianza

«La liturgia di questa domenica ci fa meditare sulle Beatitudini che aprono il grande discorso detto “della montagna”, la “magna charta” del Nuovo Testamento. Gesù manifesta la volontà di Dio di condurre gli uomini alla felicità. Questo messaggio era già presente nella predicazione dei profeti: Dio è vicino ai poveri e agli oppressi e li libera da quanti li maltrattano. Ma in questa sua predicazione Gesù segue una strada particolare: comincia con il termine beati, cioè felici; prosegue con l’indicazione della condizione per essere tali; e conclude facendo una promessa. Il motivo della beatitudine, cioè della felicità, non sta nella condizione richiesta – per esempio, “poveri in spirito”, “afflitti”, “affamati di giustizia”, “perseguitati”... – ma nella successiva promessa, da accogliere con fede come dono di Dio. Si parte dalla condizione di disagio per aprirsi al dono di Dio e accedere al mondo nuovo, il “regno” annunciato da Gesù. Non è un meccanismo automatico, questo, ma un cammino di vita al seguito del Signore, per cui la realtà di disagio e di afflizione viene vista in una prospettiva nuova e sperimentata secondo la conversione che si attua. Non si è beati se non si è convertiti, in grado di apprezzare e vivere i doni di Dio» (FRANCESCO, Angelus del 29-1-2017).

Ringraziamento

Fa’ di me, Signore, un testimone di purezza così da rendere respirabile il clima morale del mio tempo. Una purezza che abbia il vestito del corpo e dello spirito, senza infingimenti e senza alcuna opacità. Donami, Signore, la purezza degli occhi così che sappia vedere tutta la bellezza sconfinata, che a piene mani e da grande artista hai seminato nell’universo, così da sentirmi innamorato di lei. Fa’ di me, o Signore, un cuore povero, capace di non restare prigioniero né del denaro, né di altra cosa, così da non perdere il posto nella beatitudine del tuo Regno, che per me hai preparato.

Fa’ di me, o Signore, un cuore povero che sappia vivere con te ed avere con te quel futuro, che esiste soltanto per coloro che restano con i piedi scalzi, senza bisaccia, senza borsa e senza bastone. Amen. (A. Dini).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.

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