13ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 26 GIUGNO 2022 Giornata per la carità del Papa
«
I
l Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Nel Vangelo di oggi l’evangelista Luca ci introduce nel racconto dell’ultimo viaggio di Gesù verso Gerusalemme. È una lunga marcia non solo geografica, ma anche spirituale, verso il compimento della sua missione. La decisione di Gesù è radicale e piena, e quanti lo seguono sono chiamati a misurarsi con la sua ferma volontà. L’evangelista ci presenta tre personaggi che mettono in luce quanto è richiesto a chi vuole seguire Gesù fino in fondo. Anzitutto, Gesù vive una povertà assoluta che manifesta la sua libertà di movimento, di uscita. Così, la Chiesa deve aprirsi ai più vasti orizzonti della missione per portare il Vangelo tra le periferie esistenziali del mondo. C’è, poi, l’urgenza di comunicare il Vangelo, che spezza la catena della morte e inaugura la vita eterna, e non ammette ritardi, ma richiede prontezza e disponibilità. La sequela di Gesù, ancora, esclude rimpianti e sguardi all’indietro, ma richiede la virtù della decisione e della passione, zelo assoluto. La Vergine Maria, icona della Chiesa in cammino, ci aiuti a seguire con gioia il Signore Gesù e ad annunciare ai fratelli, con rinnovato amore, la Buona Notizia della salvezza.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori all’amore e alla pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Ass. Amen Oppure: Cel. O Padre, che in Gesù maestro indichi la via della croce come sentiero di vita, fa’ che, mossi dal suo Spirito, lo seguiamo con libertà e fermezza, senza nulla anteporre all’amore per lui. Egli è Dio, e vive e regna con te… Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi
La prima lettura parla dell’investitura profetica di Elisèo: la sua vita subisce un cambiamento radi-
cale. Elisèo si distacca dalla sua famiglia e dalla sua vita di prima. Si pone al seguito di Elìa, in piena disponibilità alla Parola di Dio a cui dedicherà la vita. Mettersi al servizio della Parola vuol dire essere obbedienti e pronti e non ritrarsi da nessun sacrificio. La seconda lettura parla della libertà del cristiano. Libertà pagata a caro prezzo con la morte di Cristo. Da qui il bisogno di seguire i desideri dello Spirito e non della carne. Occorre superare ogni spirito di divisione, di contesa, di aggressività. La carità verso il prossimo è segno dei amore vero, di fede autentica, di partecipazione alla vita nuova in Cristo. Il Vangelo puntualizza la decisione di Gesù che si dirige verso Gerusalemme: da qui ogni altra chiamata… Ci è offerto un primo ammonimento: bisogna essere miti, avere pazienza, saper aspettare. Dio lo fa con noi ogni giorno. Siamo tutti oggetto dell’infinita pazienza di Dio. Un altro insegnamento è la prontezza, la decisività con cui bisogna seguire Gesù e diventare suoi discepoli. È facile lasciarsi condizionare e sorprendere dalla nostalgia dei vari generi di legami. Seguire Gesù, tuttavia, vuol dire morire a se stessi, affrontare grandi disagi. Perciò, deve essere ben forte il vincolo con lui. PRIMA LETTURA Seduti Dal primo libro dei Re (19,16b.19-21)
In quei giorni, il Signore disse a Elìa: 16b «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di AbelMecolà, come profeta al tuo posto». 19 Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. 20Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». 21Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 15)
Rit. Sei tu, Signore, l’unico mio bene
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Si-
gnore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Rit. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. Rit. Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Rit. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo (5,1.13-18) ai Gàlati Fratelli, 1Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. 14 Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». 15Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! 16Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 17La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 18Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la Legge. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta: tu hai parole di vita eterna. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (9,51-62)
Ass. Gloria a te, o Signore 51 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammi-
no verso Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio. 57 Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu va-da». 58 E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61 Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli carissimi, siamo chiamati a seguire Gesù con gioia e libertà interiore, nella speranza di vivere sempre con lui e animati dal suo stesso amore.
Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, UN CUORE NUOVO! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente, impegnate nell’annuncio del Vangelo e nella carità verso gli ultimi, siano un segno concreto dell’amore libero e gratuito di Dio per il bene del mondo, preghiamo. 2. Perché la pace, dono del Signore crocifisso e risorto, e frutto della giustizia umana, sia ricercata da tutti i governanti della terra e garantita dagli organismi internazionali tra i popoli ancora in guerra, preghiamo. 3. Perché nelle prove e nelle difficoltà quotidiane chiediamo luce e forza al Signore Gesù presente nella Parola e nel Pane spezzato, preghiamo. 4. Perché il Signore ci renda persone veramente libere e generose che non antepongono niente al Vangelo e alla carità vissuta verso gli ultimi, preghiamo. 5. Perché le nostre parrocchie e comunità corrispondano alle attese del Signore, che si manifesta nelle circostanze della vita più disparate attraverso l’accoglienza degli ultimi e dei lontani, con un “sì” generoso, fedele e costante, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu che sei il nostro unico e vero bene, fonte di ricchezza e di misericordia, accogli la preghiera di questa fraternità che ti cerca con cuore sincero e anela alla piena libertà di spirito. Te lo chiediamo per Ass. Amen Cristo nostro Signore.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’ che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è
acquistato, per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli, ai troni e alle dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Oppure Gesù si mise in cammino con decisione verso Gerusalemme incontro alla sua passione.
DOPO LA C.OMUNIONE
in piedi
Cel. Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, sia per noi principio di vita nuova, perché, uniti a te nell’amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la vostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio A Gesù, Figlio di Dio O Gesù, Figlio di Dio, tu sei il perdono del Padre. A te appartiene il potere sulla vita e sulla morte. Venuto per noi peccatori, ci chiami ad essere tuoi discepoli. Donaci la grazia di allontanarci dalle poche sicurezze che albergano nei nostri cuori. Donaci il coraggio non di riconoscere errori e peccati, bensì di accettarci così come siamo: affinché, riconciliati prima con noi stessi e poi con i fratelli e in ultimo con Dio, diveniamo testimoni del tuo amore, autentici discepoli. Amen. Alleluia.
Attualizzare la Parola Gerusalemme è la meta finale, dove Gesù, nella sua ultima Pasqua, deve morire e risorgere, e così portare a compimento la sua missione di salvezza. Da quel momento, dopo quella “ferma decisione”, Gesù punta dritto al traguardo, e anche alle persone che incontra e che gli chiedono di seguirlo, dice chiaramente quali sono le condizioni: non avere una dimora stabile; sapersi distaccare dagli affetti umani; non cedere alla nostalgia del passato. Ma Gesù dice anche ai suoi discepoli, incaricati di precederlo sulla via verso Gerusalemme per annunciare il suo passaggio, di non imporre nulla: se non troveranno disponibilità ad accoglierlo, si proceda oltre, si vada avanti. Gesù non impone mai e con umiltà invita. Per Gesù è importante la coscienza per ascoltare il Padre. Egli ha deciso in obbedienza al Padre, in ascolto profondo, intimo della sua volontà. E per questo la decisione era ferma, perché presa insieme con il Padre. E nel Padre Gesù trovava la forza e la luce per il suo cammino. E Gesù, in quella decisione, era libero. La coscienza è lo spazio interiore dell’ascolto della verità, del bene, dell’ascolto di Dio; è il luogo interiore della mia relazione con lui, che parla al mio cuore e mi aiuta a discernere, a comprendere la strada che devo percorrere, e una volta presa la decisione, ad andare avanti, a rimanere fedele.
Cristo vive «Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo! Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza» (Francesco, Esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit [25-3-2019, nn. 1-2]).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.