16ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 22 LUGLIO 2018
«
E
bbe compassione di loro». La compassione è il sentimento che alberga in abbondanza nel cuore di Gesù. Normalmente, nelle narrazioni evangeliche si riscontra tale tipico atteggiamento di Gesù, il quale potrebbe andare direttamente al punto, prevenendo la richiesta di chi gli si fa incontro: egli è pur sempre il Figlio di Dio, capace di leggere nei cuori delle persone e di sapere in anticipo ciò di cui hanno bisogno. Invece, preferisce ascoltare, poiché egli non è un semplice guaritore a cui interessa rimettere a posto un organo del corpo di un malato. Tanto più a Gesù interessa la gloria umana, il sensazionalismo, la scenografia spettacolare di un “miracolo”, per attirare in tal modo gli sguardi meravigliati su di sé. Gesù sceglie la strada dell’ascolto, con il quale l’altro si sente trattato da rispettato interlocutore. Egli ascolta, accoglie, entra in empatia con chi gli sta di fronte, non liquida l’incontro con qualche parola di circostanza e si sente “coinvolto” dall’altro, “si mette nei suoi panni”, se ne prende cura: è il buon pastore capace di creare sempre nuove relazioni. L’Eucaristia che celebriamo ci rende partecipi della stessa missione di Gesù e degli apostoli e diventa lode a Dio che ci ha donato il suo Figlio unigenito.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia. A te con gioia offrirò sacrifici e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Dona ancora, o Padre, alla tua Chiesa, convocata per la Pasqua settimanale, di gustare nella parola e nel pane di vita la pre-
senza del tuo Figlio, perché riconosciamo in lui il vero profeta e pastore, che ci guida alle sorgenti della gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura contiene l’annuncio del profeta circa la restaurazione e il ritorno dall’esilio di Babilonia. Tale annuncio non è privo di denuncia e di critica verso la condotta iniqua dei capi del popolo. Il profeta predice la ricostruzione di Gerusalemme e la nascita di un vero re che sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia. La seconda lettura espone il piano di Dio realizzato in Cristo che, attraverso la croce e la risurrezione, ha riconciliato gli uomini tra di loro e con Dio, radunandoli in un solo gregge. Cristo è il vero ed eterno pastore di questo gregge. La riconciliazione, attuata dal sangue di Cristo, è pietra miliare per l’unità e la pace tra gli uomini. Il Vangelo presenta un momento di riposo, di intimità, tra Gesù e i suoi discepoli. È il momento della comunione con il pastore, del confronto diretto con il maestro. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Geremìa (23,1-6)
Dice il Signore: 1«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. 2 Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. 3 Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore. 5 Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. 6Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 22)
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. Rit. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Rit. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (2,13-18) Fratelli, 13ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. 14Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. 15Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. 17Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. 18Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia. VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (6,30-34)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 30gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tem-
po di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. 34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
4. Perché la società civile proponga valori giusti, ispirati al Vangelo, al perdono. Preghiamo. 5. Perché nella distensione delle ferie estive sappiamo essere solidali con chi è solo. Preghiamo. Cel. O Padre, pastore buono: donaci giorni di pace e di vera fraternità. Fa’ che pratichiamo i sentieri della giustizia e del perdono. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Cristo è la nostra pace e nella sua morte siamo diventati tutti fratelli. Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. CRISTO, NOSTRA PACE, ASCOLTACI! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano un segno di pace e di riconciliazione tra i popoli in guerra. Preghiamo. 2. Perché i nostri Vescovi sappiano ascoltare il gregge loro affidato e vivere con responsabilità la missione nella Chiesa locale. Preghiamo. 3. Perché educhiamo i giovani e noi tutti al senso della provvidenza, della fiduciosa presenza del Signore che ci libera dal male e ci riscatta. Preghiamo.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che nell’unico e perfetto sacrificio del Cristo hai dato valore e compimento alle tante vittime della legge antica, accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE VIII La Chiesa radunata nel vincolo della Trinità È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito tu hai ricostituito l'unità della famiglia umana disgregata dal peccato, perché il tuo popolo, radunato nel vincolo di amore della Trinità, a lode e gloria della tua multiforme sapienza, formi la Chiesa, corpo del Cristo e tempio vivo dello Spirito. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore, del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DI PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: buono è il Signore e misericordioso, egli dà il cibo a coloro che lo temono.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e
fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio I verbi del pastore «Vedere, avere compassione, insegnare. Li possiamo chiamare i verbi del Pastore. Vedere avere compassione, insegnare. Il primo e il secondo, vedere e avere compassione, sono sempre associati nell’atteggiamento di Gesù: infatti, il suo sguardo non è lo sguardo di un sociologo o di un fotoreporter, perché egli guarda sempre con “gli occhi del cuore”. Questi due verbi, vedere e avere compassione, configurano Gesù come Buon Pastore. Anche la sua compassione, non è solamente un sentimento umano, ma è la commozione del Messia in cui si è fatta carne la tenerezza di Dio. E da questa compassione nasce il desiderio di Gesù di nutrire la folla con il pane della sua Parola, cioè di insegnare la Parola di Dio alla gente. Gesù vede, Gesù ha compassione, Gesù ci insegna» (FRANCESCO, Angelus del 19-7-2015).
Attualizzare la Parola Gli apostoli hanno bisogno di riposo dopo le loro gravose fatiche, e lo trovano raccogliendosi con Gesù in luogo deserto, in disparte. Sono le pause e il riposo vero e rasserenante anche oggi per non lasciarsi consumare e per riattingere lo spirito evangelico genuino. Ma sono pause brevi: la folla è sempre bisognosa. Gesù ne ha compassione e la sua dedizione non si risparmia per egoismo, ma è continuamente disponibile con la predicazione della Parola, i sacramenti, le opere di carità.
Preghiera per il discernimento Dio d’Amore, che hai nelle tue mani la mia vita, io so di essere chiamato a una grande missione nella vita. Nel mondo ci sono alcuni compiti speciali che rimarranno inadempiuti se con li compio io. Ci sono dei luoghi nella vita che rimarranno vuoti se non li riempio io. Aiutami a discernere quali siano i miei doni e dammi la generosità per usarli per il bene degli altri. Guidami nelle tue vie. Che io sappia con fiducia che i doni che mi hai affidato, se usati bene, porteranno nuova vita e copiose benedizioni nel mondo. Io voglio compiere il grande sogno che Tu hai per me. Dammi forza con la sicurezza di essere tuo amatissimo figlio, che tu ha unto col tuo Spirito perché io possa agire con giustizia e compassione. Mostrami come portare avanti la mia missione di essere, davvero, il tuo Amore, il tuo Cuore in un mondo che soffre. Amen. La Lettera agli Efesini Quinta lettera scritta da san Paolo, nel periodo della prigionia a Roma, questo scritto si può considerare composto di due parti. Nella prima, dopo il saluto iniziale (I,1-2) si tratta di alcune dottrine fondamentali della nuova religione (I,3-III,21); nella seconda di verità morali, che riguardano sia tutti i fedeli, sia alcune classi di loro (IV,1-VI,24). La lettera comincia con una dossologia: Dio, prima della creazione del mondo, ci ha eletti nel suo Cristo perché fossimo figliuoli suoi adottivi; in Cristo ci ha dato la redenzione e la remissione dei peccati. I lettori sono stati anch’essi chiamati a godere di questi benefici e l’apostolo prega Dio che accordi loro di conoscere la gloriosa eredità preparata loro da Dio, che resuscitò Cristo da morte e lo pose a sedere alla sua destra e al disopra di ogni Principato, Potestà, Virtù, Dominazione e di ogni essere che ha un nome sia in questo mondo sia nell'altro, e lo costituì come capo su tutto nella Chiesa, che è il suo corpo (I,3-23). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.