18ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 31 LUGLIO 2022
«
L
ontani da ogni cupidigia». La ricchezza, nella Bibbia, è dono del Signore, un segno della sua provvida benedizione. Tuttavia, essa diventa un male quando ci chiude in noi stessi e non ci permette di vedere le necessità di chi ci sta accanto, ossia del nostro prossimo. La povertà vissuta e predicata da Gesù non è miseria, bensì libertà del cuore che sempre permette di avere un’attenzione ai bisogni del prossimo. Il segreto non è essere poveri, bensì arricchirsi davanti a Dio, ossia avendo sempre davanti l’amore di Dio e l’amore per i fratelli. È questa la vera povertà in spirito: riconoscersi anzitutto bisognosi dell’amore di Dio e ritrovare questo amore nel povero, nel migrante, nel rifugiato, nel bisognoso. Si tratta di capire in chi abbiamo posto la nostra fiducia. Da qui il senso vero della fede: sono saldo, non vacillo, perché confido nel Signore o nei miei beni? Che cosa mi dà sostegno, fiducia, felicità, fondamento? Dio o mammona? Dio o il denaro? Dio o i miei beni? Dio o le mie sicurezze? Dio o la mia intelligenza? L’Eucaristia che celebriamo è un atto di consegna nelle mani del Padre che ci ha donato suo Figlio Gesù Cristo, per opera dello Spirito Santo, in quel pezzo di pane che riceveremo e che prima porteremo come offerta all’altare. Questo pezzo di pane consacrato è la nostra vera e unica ricchezza. A questa mensa siederanno i giusti, i veri discepoli, i figli di Dio che hanno vissuto nella carità e nella povertà.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: Signore, non tardare. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Riconosciamoci tutti peccatori, invochiamo la misericordia del Signore e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, via che riconduce al Padre, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, verità che illumina i popoli, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, vita che rinnova il mondo, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida: rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnoAss. Amen vato. Per il nostro Signore… Oppure Cel. O Dio, fonte della carità, che in Cristo tuo Figlio ci chiami a condividere la gioia del Regno, doanci di lavorare con impegno in questo mondo, affinché liberi da ogni cupidigia, ricerchiamo il vero bene della sapienza. Per il nostro Signore… Ass. Amen
La prima lettura è una riflessione sapienziale sull’inconsistenza dei beni della terra: tutto passa. Le cose terrene sfumano in un attimo ed è vano riporre in esse la nostra fiducia. Ogni realtà è intrisa di inquietudine e di affanno. Il messaggio di questa pagina biblica è sempre attuale, di fronte alla tentazione di appoggiarci alle creature, di affannarci vanamente, credendo di trovare sostegno in cose che, in realtà, sono destinate a scomparire. Da qui ne deriva la fiducia nel Signore, il nostro vero e unico bene. Dobbiamo affidarci a Dio con le nostre povertà e con la nostra libertà. La seconda lettura riguarda la vita nuova in Cristo, ossia il mistero della Pasqua nel quale siamo inseriti mediante il nostro battesimo. Secondo Paolo siamo già partecipi della risurrezione di Cristo. Così, la nostra condotta deve mirare alla vita nuova in Cristo morto e risorto. Dobbiamo spogliarci dell’uomo vecchio: la vita cristiana è un’attesa e un anticipo di quella eterna, cioè nuova, pasquale. Il Vangelo contiene un monito sulla cupidigia, sull’avidità: stolto e illuso è il ricco che affida la propria riuscita e soddisfazione alle ricchezze, dimenticandone l’intima instabilità e insicurezza, la radicale vanità. C’è gente che sembra ricca, ed è nella miseria estrema; c’è gente che al giudizio del mondo è povera, ma possiede la vera ricchezza. La grazia, la santità, la compassione, le opere di carità, sono la ricchezza che resiste e non è soggetta alla volubilità e all’inconsistenza delle cose del mondo. Si tratta di essere poveri secondo il Vangelo.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Qoèlet (1,2; 2,21-23) 2 Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. 21 Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male. 23 Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte suo cuore riposa. Anche questo è vanità! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 94)
Rit. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione
Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. Rit. Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca. Rit. Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritrona, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! Rit. Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,1-5.9-11) Fratelli, 1se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. 5 Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria. 9 Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni 10 e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. 11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(12,13-21)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 13uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o media-
tore sopra di voi?». 15E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». 16 Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18Farò così - disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. 20Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?” 21Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, confidiamo nel bene più grande, Gesù Cristo: egli è la nostra ricchezza. Essere povero vuol dire avere un cuore libero per amare Dio e per andare incontro alle necessità dei più deboli.
Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa e ogni comunità cristiana, sull’esempio di papa Francesco, riscoprano la sobrietà della vita, la semplicità delle celebrazioni, l’umiltà dell’annuncio, la carità verso gli ultimi, preghiamo. 2. Perché nelle nostre città ci siano strutture di carità per l’accoglienza dei poveri, di chi ha perso il posto di lavoro ed è caduto in miseria, preghiamo. 3. Perché gli organismi internazionali si adoperino per la pace in Medio Oriente e per l’accoglienza caritatevole dei profughi e dei migranti in Europa, preghiamo. 4. Perché il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del creato ci trovino impegnati in uno stile di vita semplice e sobrio, preghiamo. 5. Perché celebrando l’Eucaristia riconosciamo che Gesù è il bene più grande della nostra vita, la ricchezza inestimabile per ogni persona, preghiamo. Cel. O Padre, tu sei tutto il bene, ogni bene, il sommo bene; attiraci a te, fa’ che sempre ti cerchiamo con cuore sincero e che lo Spirito Santo ci spinga verso i bisogni dei poveri. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli, ai troni e alle dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SEGNO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. Oppure «Fatevi un tesoro sicuro nei cieli», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Accompagna con la tua continua protezione, o Signore, i tuoi fedeli che nutri con il pane del cielo, e rendi degni della salvezza eterna coloro che non privi del tuo aiuto. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il perdono di Assisi 2 agosto È un’indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2. Le condizioni per l’indulgenza sono: ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola o di un’altra Chiesa parrocchiale o francescana, per tornare in grazia di Dio; partecipazione alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione recita del Credo, una preghiera secondo le intenzioni del papa.
Attualizzare la Parola Che cosa ci chiede oggi il Signore se non di mettere lui al primo posto nella nostra vita e di non lasciarci dominare dalla cupidigia e dall’egoismo? Dobbiamo cercare sempre ciò che vale davanti a lui che è il principio e il fine di tutte le cose. Egli in Cristo ci ha chiamati a possedere il Regno che è la vera ricchezza di noi tutti. Sono generoso verso gli altri? Sono aperto al bisogno del prossimo? Partecipo alla vita della mia parrocchia o comunità? Sono sensibile ai poveri? L’uomo nuovo, in Cristo, è colui che dona tutto se stesso per il Vangelo, per il prossimo. Apri i nostri occhi Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle. Apri le nostre orecchie, Signore, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso. Apri il nostro cuore, Signore, perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami. Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuore solo e un’anima sola, nel tuo nome. Amen (Madre Teresa di Calcutta). Trasfigurazione del Signore 6 agosto Il 6 agosto la Chiesa fa memoria della Trasfigurazione di Nostro Signore. Gesù scelse di prendere con sé Pietro, Giacomo e Giovanni per salire sul monte Tabor a pregare. Cristo apparve ai discepoli nel suo corpo glorioso. Infatti, mentre pregava, «il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9, 29) e due uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con lui del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la Legge e i Profeti. Sant’Agostino spiega, nel Discorso 78, che i suoi vestiti sono la sua Chiesa. «Se i vestiti non fossero tenuti ben stretti da colui che l’indossa, cadrebbero. Che c’è di strano se mediante il vestito bianchissimo viene simboleggiata la Chiesa, dal momento che sentite dire dal profeta Isaia: Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, lì farò diventare bianchi come neve (Is 1,18)?». Dunque, anche se i peccati commessi dagli uomini di Chiesa fossero di colore rosso scarlatto, la sua Sposa avrebbe comunque un abito candido e rilucente grazie al Sole, Cristo.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.