2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A

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2ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 19 GENNAIO 2020

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cco l’Agnello di Dio». Anche noi siamo chiamati, come il profeta Giovanni, a indicare al mondo Gesù Cristo quale Agnello di Dio, come colui che ha dato la sua stessa vita per la salvezza dell’umanità. Non si tratta di indicarlo con le parole ma con la vita, spendendo tutte le nostre energie per stare dietro di lui, come veri discepoli. L’Agnello è simbolo di docilità, di purezza, ma altresì di capro espiatorio, di colui che prende su di sé tutto il male del mondo. La Liturgia di oggi, che crea una sorta di congiunzione tra il tempo di Natale oramai concluso e il tempo della Pasqua, verso il quale siamo proiettati, ci fa comprendere che al centro della nostra vita vi è il mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio. Tuttavia, solo nella potenza dello Spirito Santo ci è dato riconoscere in Gesù il vero salvatore del mondo. L’Eucaristia che celebriamo è ringraziamento per il dono che il Padre ci ha fatto del suo unico Figlio e della sua risurrezione dai morti per la potenza dello Spirito Santo. Il pane che spezziamo diventa sostegno, carità, aiuto concreto per i poveri, per i migranti e i rifugiati che sempre più spesso si affacciano sulle coste dell’Italia e ai confini dell’Europa e attendono il nostro aiuto.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti Ass. E con il tuo spirito voi.

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo: su di lui è sceso lo Spirito del Padre. Per rendergli piena testimonianza, purifichiamo i nostri cuori da ogni tendenza al male e al peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, servo del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, luce delle nazioni, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, nostra pace, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che in Cristo, agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del Battesimo con la forza del tuo Spirito, per-


ché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura annuncia la liberazione del popolo d’Israele che vive l’esperienza drammatica dell’esilio e dell’abbandono. Israele è al centro della salvezza e della benedizione da parte del Signore. La seconda lettura presenta il saluto di Paolo alla comunità cristiana di Corinto: egli è apostolo di Gesù Cristo. Il Vangelo riprende la figura di Giovanni Battista: egli è totalmente orientato alla venuta del Messia e riconosce in Gesù l’unto di Jhwh sul quale si è posato lo Spirito di Dio.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (49, 3.5-6) Il Signore 3mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». 5Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - 6e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 39) Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto Rit. nuovo, una lode al nostro Dio. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». Rit. Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». Rit. Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1,1-3) 1 Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, 2alla Chiesa di Dio che è a Corìnto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: 3grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (1,29-34)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 29Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 32 Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera


dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, chiamati in Cristo ad essere santi, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre della giustizia e della misericordia. Lui solo conosce fino in fondo le nostre fragilità. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. O Signore, concedi a tutti i membri della Chiesa di essere perseveranti nella fede e testimoni coraggiosi attraverso opere di giustizia, di amore e di pace. Preghiamo. 2. O Signore, aiuta tutti i credenti a trovare nella preghiera la forza di superare ogni difficoltà, il coraggio di testimoniare la propria fede, l’occasione per rafforzare la speranza. Preghiamo. 3. O Signore, illumina i responsabili del bene comune, perché vincano l’egoismo e trovino le vie giuste per sviluppare l’accoglienza e il lavoro per tutti. Preghiamo. 4. O Signore, conforta quanti stanno attraversando momenti difficili, perché siano incoraggiati dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo. 5. O Signore, concedi alla nostra comunità di testimoniare il Cristo morto e risorto con la gioia della vita, il dono della riconciliazione. Preghiamo. Cel. Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nostra speranza, nella tua bontà ascolta la nostra preghiera; tu conosci le nostre debolezze: nella tua provvidenza aiutaci con le tue grazie. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri per-

ché, ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché nutriti con l’unico pane di vita formiamo un cuor solo e un’anima sola. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio


Ringraziamento Signore, grazie per il tuo amore, grazie per la mano che continuamente ci tendi; grazie perché ci ami nonostante le nostre miserie e la nostra ingratitudine; grazie perché continui ad amarci anche quando rifiutiamo il tuo amore. Grazie per tutti i tuoi doni, gli affetti, la musica, le cose belle. Grazie per il dono del tuo figlio Gesù, che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia; Grazie perché egli è rimasto con noi nel Sacramento dell’Eucaristia. Grazie per la vita eterna che hai seminato in noi; grazie per il dono della vita, Signore. Amen. Indicare Gesù con la vita «Che cosa significa per la Chiesa, per noi, oggi, essere discepoli di Gesù Agnello di Dio? Significa mettere al posto della malizia l’innocenza, al posto della forza l’amore, al posto della superbia l’umiltà, al posto del prestigio il servizio. È un buon lavoro! Noi cristiani dobbiamo fare questo: mettere al posto della malizia l’innocenza, al posto della forza l’amore, al posto della superbia l’umiltà, al posto del prestigio il servizio. Essere discepoli dell’Agnello significa non vivere come una “cittadella assediata”, ma come una città posta sul monte, aperta, accogliente, solidale. Vuol dire non assumere atteggiamenti di chiusura, ma proporre il Vangelo a tutti, testimoniando con la nostra vita che seguire Gesù ci rende più liberi e più gioiosi» (FRANCESCO, Angelus del 19-1-2014).

“Togliere”, ossia “prendere su di sé” Con la festa del Battesimo del Signore, celebrata domenica scorsa, siamo entrati nel tempo liturgico chiamato “ordinario”. In questa seconda domenica, il Vangelo ci presenta la scena dell’incontro tra Gesù e Giovanni Battista, presso il fiume Giordano. Chi la racconta è il testimone oculare, Giovanni Evangelista, che prima di essere discepolo di Gesù era discepolo del Battista, insieme col fratello Giacomo, con Simone e Andrea, tutti della Galilea, tutti pescatori. Il Battista dunque vede Gesù che avanza tra la folla e, ispirato dall’alto, riconosce in Lui l’inviato di Dio, per questo lo indica con queste parole: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). Il verbo che viene tradotto con “toglie” significa letteralmente “sollevare”, “prendere su di sé”. Gesù è venuto nel mondo con una missione precisa: liberarlo dalla schiavitù del peccato, caricandosi le colpe dell’umanità. In che modo? Amando. Non c’è altro modo di vincere il male e il peccato se non con l’amore che spinge al dono della propria vita per gli altri. Nella testimonianza di Giovanni Battista, Gesù ha i tratti del Servo del Signore, che «si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori» (Is 53,4), fino a morire sulla croce. Egli è il vero agnello pasquale, che si immerge nel fiume del nostro peccato, per purificarci. 18-25 gennaio 2020: Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani La Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani è stata preparata dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo, in collaborazione con un Comitato internazionale composto da rappresentanti del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei cristiani e della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Il tema di quest’anno «ci trattarono con rara umanità» (At 28,2), è ispirato al brano biblico relativo al naufragio di san Paolo a Malta (At 27,18-28,10). Questo testo ha permesso al gruppo di riflettere sulla fede di san Paolo nella Divina Provvidenza e sulle virtù ecumeniche dell'ospitalità. Nella liturgia e nelle riflessioni per la Settimana di Preghiera si evidenziano altri temi: riconciliazione, discernimento, speranza, fiducia, forza, ospitalità, conversione e generosità.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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