20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 14 AGOSTO 2022

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I

l fuoco sulla terra». Il fuoco che Gesù è venuto a gettare sulla terra è la fiamma del divino amore che deve afferrare gli uomini. A partire dalla croce, il suo paventato battesimo, comincerà a bruciare. Tuttavia, alla lunga, non tutti si lasceranno afferrare da questo fuoco assoluto dello Spirito Santo, così che quell’amore, che vorrebbe e anche potrebbe condurre gli uomini all’unità, li divide per la loro resistenza. Gesù mostra che la divisione passa attraverso i più stretti legami familiari, ma, secondo la descrizione di Paolo, essa attraversa spesso perfino i singoli cuori, dove la carne lotta contro lo spirito (cf. Gal 5,17) e l’uomo infelice non fa ciò che vorrebbe, ma ciò che in fondo aborrisce (cf. Rm 7,15). Il credente deve compiere una lotta dentro di sé e seguire la via dell’amore, il principio della vita nuova. Anche se il regno di questo mondo è pieno di crudeltà, il Signore assicura la sua presenza proprio grazie al dono dell’amore divino, lo Spirito Santo. L’Eucaristia che celebriamo è sostegno sul nostro cammino, è sacramento dell’amore divino, è perdono dei nostri peccati, un vero incendio di amore dentro di noi per la nostra santificazione.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

O Dio, nostra difesa, guarda il volto del tuo consacrato. Per me un giorno nel tuo tempio è più mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Riconosciamoci tutti peccatori, invochiamo la misericordia del Signore e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, via che riconduce al Padre, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, verità che illumina i popoli, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, vita che rinnova il mondo, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace

in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, Ass. Amen per tutti i secoli dei secoli. Oppure Cel. O Dio, che nella croce del tuo Figlio riveli i segreti dei cuori, donaci occhi puri, perché, tenendo lo sguardo fisso su Gesù, corriamo con perseveranza incontro a lui, nostra salvezza. Egli è Dio, e vive… Ass. Amen


La prima lettura ha il suo centro nel verbo radunare: Dio viene a raccogliere tutta l’umanità a partire da Israele che resta il popolo eletto. Eppure i pagani, quanti non conoscono il Signore, saranno accolti nella città santa perché la loro esistenza giusta li rende già popolo di Dio. La seconda lettura riprende il tema generale della fede perseverante: la sofferenza e le prove educano alla maturità spirituale. Il Vangelo riprende diversi brani del viaggio di Gesù verso Gerusalemme: l’idea centrale è il rifiuto di Israele e la chiamata dei pagani alla salvezza. L’essere stirpe di Abramo non assicura la salvezza! PRIMA LETTURA Seduti

Dal libro del profeta Geremìa (38,4-6.8-10)

In quei giorni, 4i capi allora dissero al re: «Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male». 5 Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi». 6Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango. 8 Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: 9 «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». 10Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlech l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 39)

Rit. Signore, vieni presto in mio aiuto

Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio Rit. grido.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango della palude; ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Rit. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore. Rit. Ma io sono povero e bisognoso: di me ha cura il Signore. Tu sei mio aiuto e mia liberazione: mio Dio, non tardare. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera agli Ebrei (12,1-4) Fratelli, anche noi, 1circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, 2tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. 3Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. 4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (12, 49-53)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 49 «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52 D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, 53saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.


Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli carissimi, Gesù Cristo è autore e perfezionatore della nostra fede: teniamo lo sguardo fisso su di lui, il Figlio di Dio risuscitato dai morti. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, IL FUOCO DEL TUO AMORE! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano purificate dal dono della Parola e dello Spirito e risplendano nel mondo come fiaccole di vita e di grazia, come fuoco dell’amore di Dio per il mondo, preghiamo. 2. Perché i nostri governanti agiscano a favore delle famiglie più fragili e dei soggetti più poveri, tutelando i diritti dei bambini e delle persone emarginate, preghiamo. 3. Perché ogni battezzato sappia agire secondo il Vangelo, rifiutando la logica della corruzione e la cultura dello scarto, preghiamo. 4. Perché nelle difficoltà della vita, come il profeta Geremia, confidiamo pienamente nell’aiuto del Signore e nella sua infinita misericordia, preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci sostenga nel nostro cammino quotidiano e nei momenti di stanchezza e di abbattimento, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu che hai par-

lato al popolo santo attraverso i profeti e la missione del tuo Figlio unigenito, accogli la preghiera di questa famiglia riunita oggi per celebrare la Pasqua della settimana; fa’ che sempre ascoltiamo il grido del povero e la parola del Vangelo. Per Cristo nostro SiAss. Amen gnore.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, o Signore, i nostri doni nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Da te riceviamo esistenza, energia e vita: ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te la nostra lode, acclamando con festosa esultanza.

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Oppure «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, ascolta la nostra umile preghiera: trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen


Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, vi confermi e vi renda forti e saldi nella fede. Ass.Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discende su di voi e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Gesù rivela ai suoi amici, e anche a noi, il suo più ardente desiderio: portare sulla terra il fuoco dell’amore del Padre, che accende la vita e mediante il quale l’uomo è salvato. Gesù ci chiama a diffondere nel mondo questo fuoco, grazie al quale saremo riconosciuti come suoi veri discepoli. Il fuoco dell’amore, acceso da Cristo nel mondo per mezzo dello Spirito Santo, è un fuoco senza limiti, è un fuoco universale. Questo si è visto fin dai primi tempi del cristianesimo: la testimonianza del Vangelo si è propagata come un incendio benefico superando ogni divisione fra individui, categorie sociali, popoli e nazioni. La testimonianza del Vangelo brucia, brucia ogni forma di particolarismo e mantiene la carità aperta a tutti, con la preferenza per i più poveri e gli esclusi. San Massimiliano Kolbe 14 agosto Il 14 agosto 1941, giorno della vigilia della Festa dell’Assunzione di Maria, padre Massimiliano Maria Kolbe, frate minore conventuale, morirà ad Auschwitz, ucciso da un’iniezione di acido fenico. Paolo VI lo proclama beato il 17 ottobre 1971; il 10 ottobre 1982 papa Giovanni Paolo II lo proclama santo e martire. Fondatore della Milizia dell’Immacolata, fra Massimiliano ha speso tutta la sua esistenza per l’evangelizzazione attraverso la consacrazione all’Immacolata e la diffusione della stampa cattolica.

Venuto a separare? Gesù Cristo, che è il Non Separato, colui che è comunione d’amore, è venuto a “separare col fuoco”. Separare che cosa? Il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. In questo senso è venuto a “dividere”, a mettere in “crisi” – ma in modo salutare – la vita dei suoi discepoli, spezzando le facili illusioni di quanti credono di poter coniugare vita cristiana e mondanità, vita cristiana e compromessi di ogni genere, pratiche religiose e atteggiamenti contro il prossimo. Coniugare, alcuni pensano, la vera religiosità con le pratiche superstiziose: quanti sedicenti cristiani vanno dall’indovino o dall’indovina a farsi leggere la mano! E questa è superstizione, non è di Dio. Si tratta di non vivere in maniera ipocrita, ma di essere disposti a pagare il prezzo di scelte coerenti – questo è l’atteggiamento che ognuno di noi dovrebbe cercare nella vita: coerenza – pagare il prezzo di essere coerenti col Vangelo. Coerenza con il Vangelo. Perché è buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete, testimoniando il Vangelo che è essenzialmente amore per Dio e per i fratelli. Testimonianza «L’adesione al fuoco dell’amore che Gesù ha portato sulla terra avvolge l’intera nostra esistenza e richiede l’adorazione a Dio e anche una disponibilità a servire il prossimo. Adorazione a Dio e disponibilità a servire il prossimo. La prima, adorare Dio, vuol dire anche imparare la preghiera dell’adorazione, che di solito dimentichiamo. Ecco perché invito tutti a scoprire la bellezza della preghiera dell’adorazione e di esercitarla spesso. E poi la seconda, la disponibilità a servire il prossimo: penso con ammirazione a tante comunità e gruppi di giovani che, anche durante l’estate, si dedicano a questo servizio in favore di ammalati, poveri, persone con disabilità. Per vivere secondo lo spirito del Vangelo occorre che, di fronte ai sempre nuovi bisogni che si profilano nel mondo, ci siano discepoli di Cristo che sappiano rispondere con nuove iniziative di carità. E così, con l’adorazione a Dio e il servizio al prossimo – ambedue insieme, adorare Dio e servire il prossimo – il Vangelo si manifesta davvero come il fuoco che salva, che cambia il mondo a partire dal cambiamento del cuore di ciascuno» (Francesco, Angelus del 18-8-2019).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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