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20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 20 AGOSTO 2017

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opoli tutti, lodate il Signore». La liturgia della Parola di questa Domenica ha un respiro universale. Perché Dio è venuto a salvare tutti i popoli della terra. Lo stesso profeta Isaia annuncia: «Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo… li condurrò sul mio monte santo… e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera… perché il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli» (Is 56,6-7). All’universalità della salvezza fa riferimento anche l’apostolo Paolo nella seconda lettura, come pure la pagina evangelica che narra l’episodio della donna Cananea, una straniera rispetto ai giudei, esaudita da Gesù per la sua grande fede. La Parola di Dio ci offre così l’opportunità di riflettere sull’universalità della missione della Chiesa, costituita da popoli di ogni razza e cultura. Proprio da qui proviene la grande responsabilità della comunità ecclesiale, chiamata ad essere casa ospitale per tutti, segno e strumento di comunione per l’intera famiglia umana. Quanto è importante, soprattutto nel nostro tempo, che ogni comunità cristiana approfondisca sempre più questa sua consapevolezza, al fine di aiutare anche la società civile a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione e ad organizzarsi con scelte rispettose della dignità di ogni essere umano! Preghiamo perché dovunque cresca il rispetto per ogni persona, insieme alla responsabile consapevolezza che solo nella reciproca accoglienza di tutti è possibile costruire un mondo segnato da autentica giustizia e pace vera.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

O Dio, nostra difesa, contempla il volto del tuo Cristo. Per me un giorno nel tuo tempio, è più che mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede di praticare la giustizia e di amare il suo nome: chiediamo perdono dei nostri peccati e confessiamo ogni nostra colpa. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i


beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio mite e umile di cuore hai compiuto il disegno universale di salvezza, rivestici dei suoi sentimenti, perché rendiamo continua testimonianza con le parole e con le opere al tuo amore eterno e fedele. Per il Ass. Amen nostro Signore Gesù Cristo... La prima lettura afferma chiaramente che Dio vuole salvare tutti i popoli: il suo disegno di redenzione ha un’estensione universale. Ciò che discrimina è l’adesione a lui, la preghiera, la fedeltà alla Legge, la pratica della giustizia. Anche gli stranieri sono chiamati a far parte dell’alleanza, nella misura del loro amore al Signore. La seconda lettura pone ancora in evidenza il rifiuto del popolo d’Israele nei confronti di Gesù e la fedeltà di Dio. Il Signore rimane fedele all’alleanza con il popolo santo. I doni di Dio sono irreversibili. Paolo sembra trovare serenità in questa certezza: Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza per essere misericordioso verso tutti. In ciò consiste il paradosso della croce. Il Vangelo evidenzia il significato universale della missione di Gesù: pur essendo stato mandato alle pecore della casa d’Israele, egli resta ammirato dalla grande fede di una donna cananea il cui desiderio di guarigione per la figlia è da Gesù soddisfatto. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Isaìa (56,1.6-7)

Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. 6Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 66)

Rit. Popoli tutti, lodate il Signore

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Rit. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. Rit. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (11,13-15.29-32) Fratelli, 13a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, 14nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? 29Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, 31così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (15,21-28)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. 22Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25 Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a


lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore, - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Vangelo è dono di grazia del Signore crocifisso e risorto ed è per tutti. Lettore Diciamo con fiducia e gioia: Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DAVIDE, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa sia casa di preghiera per tutti i popoli e segno dell’amore misericordioso del Padre. Preghiamo. 2. Perché quanti sono impegnati nella vita politica e sociale delle nostre città siano alla ricerca del bene comune e della giustizia. Preghiamo. 3. Perché impariamo ad aprirci agli stranieri

e a coloro che praticano altre fedi senza paura e pregiudizi. Preghiamo. 4. Perché nelle nostre famiglie e comunità approfondiamo il dono della fede con la preghiera e lo studio delle Sacre Scritture. Preghiamo. 5. Perché siamo generosi nel servizio ai fratelli più deboli e nell’accoglienza di chi è solo. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu chiami tutti i popoli della terra a conoscere il tuo amore misericordioso: fa’ che in ogni nazione e paese si pratichino la giustizia e la carità, affinché la pace regni in mezzo a noi. Per Cristo nostro SiAss. Amen gnore.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La nostra salvezza nel Figlio di Dio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui nuovo Adamo hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE Presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la redenzione.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita del Cristo, trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Il Vangelo è buona novella per tutti i popoli della terra e non dono esclusivo per noi. Sappiamo vincere le nostre chiusure? Siamo aperti verso gli altri? Sappiamo superare i nostri schemi e programmi di vita ove tutto è definito e misurato? La grazia di Dio è senza misura. Salvezza senza privilegi La Chiesa dei primi tempi ha trovato molta difficoltà ad interpretare fedelmente il progetto universalistico di Gesù e, più di una volta, si sono verificati nel suo seno tentativi «particolaristici» ed «esclusivisti», come la pretesa di alcuni di voler imporre indiscriminatamente ai neoconvertiti la legge e le tradizioni ebraiche. La Chiesa allora si è liberata dalle tentazioni particolaristiche, ma la ricerca del particolarismo e del «privilegio» è una tentazione permanente e ricorrente nella storia della Chiesa, specialmente nella sua attività missionaria. Più di una volta, lo slancio universalistico si è attutito e spento, nella pretesa di volere sovrapporre o sostituire con la fede cristiana anche la cultura, le tradizioni, la storia originale e piena di ricchezza di popoli e di nazioni di grande e antica civiltà, confondendo cattolicità con Romanità e Occidente, e pensando che l’unità esigesse per forza l’uniformità e l’uguaglianza nel governo, nelle strutture, nella liturgia, nella riflessione teologica... Per manifestare la cattolicità del-

la Chiesa non basta affermare che essa è aperta a tutti i popoli. Non è sufficiente neppure dire che essa può adattarsi a tutte le culture, in quanto non è legata a nessuna cultura in particolare. Bisogna che essa esprima, manifesti con i fatti e con i gesti, che tutti gli uomini e tutti i popoli si sentono a casa loro nella Chiesa. A Gesù O Gesù, Figlio di Davide, donaci una fede grande come quella della donna Cananea: il suo coraggio sedusse il tuo cuore, e ti strappò un segno potente: la liberazione dal male e dal peccato. Noi non siamo tormentati dai dèmoni, bensì resi prigionieri dalle nostre false sicurezze. Ti ammiriamo: perché hai accolto quella donna che proveniva da un territorio pagano. Magari ci trovassimo anche noi sulle tue orme, in quelle parti lontane tra Tiro e Sidone, dove oggi, purtroppo, si muore tra le bombe e per lotte fratricide. Vienici incontro, Maestro, e portaci la tua pace. Metti nei nostri cuori la nostalgia di te, delle tue parole, delle cose del Regno. Amen. Alleluia. Dio è di tutti Nella concezione dell’Antico Testamento l’umanità si divideva in due blocchi: da una parte Israele, popolo di Dio, al quale appartenevano l’elezione, l’alleanza, le promesse divine; dall’altra le nazioni. La distinzione non era soltanto razziale o politica, ma prima di tutto religiosa: le nazioni erano infatti, ad un tempo, coloro che «non conoscono Jahvè» (pagani) e coloro che non partecipano alla vita del suo popolo (stranieri). La dialettica tra Israele e le nazioni ritma tutto lo svolgimento della storia della salvezza, ed ha un movimento pendolare che oscilla costantemente fra particolarismo esclusivistico e universalismo. Ma Israele, scelto e separato di mezzo alle nazioni, si inserisce nel progetto universale di Dio che mira a salvare tutta l’umanità. Tale visione di una salvezza a respiro universale è abbondantemente presente nell’Antico Testamento, specialmente in Isaia. Il Primo-Isaia aveva già previsto il raduno di tutte le nazioni in una Gerusalemme spirituale, innalzata e svincolata da ogni localizzazione. La sua pietra di fondazione non sarà più Sion, ma la persona stessa del Messia. Solo la fede concederà la cittadinanza di questa città (Is 4,26; 26,1.6; 28,5-6.16-17).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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