21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 26 AGOSTO 2018
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u sei il Santo di Dio». Al termine del racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, e dopo il discorso di Gesù sul pane della vita, il Vangelo di questa Domenica mette in evidenza un momento di crisi, di scelta, che gli stessi discepoli stanno vivendo. Non è sempre vero, infatti, che i segni o i miracoli portano alla fede, a volte la presuppongono e servono per aprire il cuore e la mente a un mistero più grande. In questo caso, la rivelazione più profonda di Dio è Gesù stesso: attraverso di lui possiamo veramente conoscere il Padre, ossia fare esperienza dell’amore infinito e generoso dell’Onnipotente. Il vero segno non fu il pane moltiplicato con il quale si sfamò la gente, ma quello spezzato, condiviso, sulla croce, ossia lo stesso corpo del Signore che è morto ed è risorto per noi. Nell’Eucaristia che celebriamo, chiediamo la luce dello Spirito Santo perché nessuna parola umana ci allontani concretamente dal mistero di Dio rivelato in Cristo Gesù, suo Figlio e nostro Signore. Oggi si conclude a Dublino, in Irlanda, il IX Incontro mondiale delle famiglie. Il tema proposto Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo ci sprona a mostrare al popolo dell’Irlanda, e alle famiglie dei vari continenti, la bellezza della Chiesa nel suo volto familiare. Quanti parteciperanno o assisteranno attraverso i media a un evento dell’Incontro mondiale delle famiglie potranno ottenere l’indulgenza plenaria o parziale.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi: mio Dio, salva il tuo servo che confida in te: abbi pietà di me, Signore; tutto il giorno a te io levo il mio grido. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio nostra salvezza, che in Cristo tua
parola eterna ci dai la rivelazione piena del tuo amore, guida con la luce dello Spirito questa santa assemblea del tuo popolo, perché nessuna parola umana ci allontani da te unica fonte di verità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura racconta di Giosuè. Realizzatasi la promessa divina sulla terra, egli convoca il popolo e lo invita a una scelta libera e responsabile: servire gli dèi venerati dai padri, oppure gli dèi degli Amorrei vinti da Jahvè, o legarsi a Dio con vincolo indissolubile. Giosuè è il primo a prendere posizione. Al suo seguito, anche Israele, che ha sperimentato i prodigi operati dal Signore, fa la sua professione di fede. La seconda lettura pone in evidenza il rapporto di reciprocità che intercorre tra marito e moglie. Un rapporto di sottomissione e di amore. Il modello è lo stesso legame che unisce Cristo (Capo) alla Chiesa (Corpo). Il Vangelo riprende ancora il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao. Per i discepoli è difficile comprendere le parole sul pane di vita. Molti si allontanano, mentre i Dodici, per bocca di Pietro, giungono a formulare la loro professione di fede. Essi credono alle parole di Gesù, anche se ancora non le comprendono. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro di Giosuè (24,1-2a.15-17.18b)
In quei giorni, 1 Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. 2aGiosuè disse a tutto il popolo: 15 «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». 16 Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! 17Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. 18bPerciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE Rit. Gustate e vedete com’è buono il Signore
(Sal 33)
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra Rit. il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Rit. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. Rit. Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo (5,21-32) agli Efesìni Fratelli, 21nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: 22le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. 25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, 27e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. 29 Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32 Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 60 molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 61 Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64 Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». 66 Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 67Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il per-
dono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, solo Gesù ha parole di vita eterna. Apriamo il cuore alla preghiera. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. GESÙ, FIGLIO DI DIO, ASCOLTACI! 1. Perché il Santo Padre doni gioia e speranza, con la sua parola, alle famiglie in difficoltà. Preghiamo. 2. Perché la Chiesa trovi nel servizio umile ai fratelli bisognosi la via più concreta per annunziare il Vangelo. Preghiamo. 3. Perché le famiglie, illuminate dal Vangelo e sostenute dalla grazia dello Spirito Santo, siano veramente case e scuole di comunione e lievito della nostra società, preghiamo. 4. Perché i diaconi, nelle nostre comunità, siano umili servitori del Vangelo e gioiosi collaboratori dei sacerdoti. Preghiamo. 5. Perché il rispetto del Creato e la cura per l’ambiente, insieme alla riduzione dei consumi e di tutte le forme d’inquinamento, siano al centro del nostro agire cristiano, preghiamo. Cel. O Padre, ci hai donato il tuo unico Figlio per la nostra salvezza. Soffia ancora lo Spirito Santo sul mondo intero, sulla Chiesa, perché i popoli si rinnovino nell’amore e nella pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo, concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE II Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Porta a compimento, Signore, l’opera redentrice della tua misericordia e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà, rendici forti e generosi nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera di ringraziamento «Ti rendo grazie, Padre Onnipotente, eterno Dio, che non certo per i miei meriti, ma per solo effetto della tua misericordia ti sei degnato di saziare, con il prezioso Corpo e con il Sangue dei Figlio tuo signor nostro Gesù Cristo, me peccatore, indegno tuo servo. Ti prego che questa santa comunione non sia per me un reato degno di pena, ma valida intercessione per ottenere il perdono. Sia liberazione dei miei vizi, sterminio della concupiscenza e delle passioni, aumento di carità, di pazienza, di umiltà, di obbedienza, di tutte le virtù, sicura difesa contro le insidie dei miei nemici tanto visibili quanto invisibili, assoluta tranquillità delle passioni carnali e spirituali, perfetto abbandono in te, unico e vero Dio, felice compimento dei mio fine. E ti prego affinché ti degni di condurre me peccatore a quell’ineffabile convito dove tu coi Figlio tuo e con lo Spirito Santo sei luce vera ai Santi tuoi, sazietà piena, gioia eterna, gioia completa, felicità perfetta» (san Tommaso d’Aquino).
Attualizzare la Parola La grande domanda di Gesù: “Volete andarvene anche voi?” cade anche in mezzo a noi in questa domenica estiva, distratta dalle vacanze. È un interrogativo simile a una spada che divide la storia in due campi. Da un lato, c’è chi si tira indietro spaventato da un messaggio che supera la carne, cioè le esigenze e gli orizzonti umani, per introdurci nell’infinito di Dio. C’è in questo campo chi tradisce, chi ha paura, chi è attaccato alle sue idee e al suo interesse. Ma, attraverso le parole di Pietro, si fa strada anche l’altro campo, quello di coloro che professano la loro fede pura nel Cristo, colui che ha parole di vita eterna, il Santo di Dio. Accogliere il Cristo come “moltiplicatore” di pani, seguire la religione del successo era spontaneo ieri come lo è oggi. Su questo entusiasmo Gesù, con il discorso di Cafarnao, ha fatto scendere come una doccia fredda e ha spostato l’attenzione verso il mistero impegnativo che egli è venuto ad annunziare. Gesù si porta verso la sua Croce… Siamo disposti a seguirlo?
13ª Giornata per la Custodia del Creato 1 settembre 2018 «La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune. Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più svariati settori dell’attività umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo. Meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo. I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi» (FRANCESCO, Lettera enciclica Ludato si’ [24-5-2015, n. 13]).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.