21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 22 AGOSTO 2021
«
S
ignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Siamo veramente disposti a seguire Gesù e a vivere il Vangelo? Alcuni discepoli abbandonano il Signore. Sono quelli che non credono, che rimangono con la chiusura e la durezza del proprio cuore, incapaci di riconoscere in Gesù il Santo di Dio, il Messia. Restano ottusi e fermi alla carne, ai ragionamenti condotti con i loro pensieri e pregiudizi, con le loro ristrettezze. Anche noi dobbiamo aprirci alla potenza e alla novità dello Spirito Santo per confessare con la fede e la vita che senza Gesù, il nostro Signore, non possiamo vivere e non sappiamo dove andare o che cosa fare! Il Vangelo ci invita a fare delle scelte concrete per essere fedeli a Gesù e per entrare in intimità con il suo programma di vita, con l’annuncio del Regno che trova nella passione, morte e risurrezione il cuore stesso della fede.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in
terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen La prima lettura racconta di Giosuè. Realizzatasi la promessa divina sulla terra, egli convoca il popolo e lo invita a una scelta libera e responsabile: servire gli dèi venerati dai padri, oppure gli dèi degli Amorrei vinti da Jahvè, o legarsi a Dio con vincolo indissolubile. Giosuè è il primo a prendere posizione. Al suo seguito, anche Israele, che ha sperimentato i prodigi operati dal Signore, fa la sua professione di fede.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro di Giosuè (24,1-2a.15-17.18b) In quei giorni, 1 Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. 2aGiosuè disse a tutto il popolo: 15 «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». 16 Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! 17Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. 18bPerciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 33)
Rit. Gustate e vedete com’è buono il Signore
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Rit. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Rit. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. Rit. Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Rit. La seconda lettura pone in evidenza il rapporto di reciprocità che intercorre tra marito e moglie. Un rapporto di sottomissione e di amore. Il modello è lo stesso legame che unisce Cristo (Capo) alla Chiesa (Corpo).
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (5,21-32) Fratelli, 21nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: 22le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. 25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, 27e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. 29 Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32 Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il Vangelo riprende ancora il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao. Per i discepoli è difficile comprendere le parole sul pane di vita. Molti si allontanano, mentre i Dodici, per bocca di Pietro, giungono a formulare la loro professione di fede. Essi credono alle parole di Gesù, anche se ancora non le comprendono. CANTO AL VANGELO in piedi
Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 60 molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 61 Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64 Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sape-
va fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». 66 Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 67Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, anche noi ci impegniamo a servire il Signore e ad essere fedeli alla nuova alleanza che è avvenuta nella morte e risurrezione di Gesù Cristo. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, NOSTRO DIO, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, illuminata dal Vangelo e sostenuta dalla grazia dello Spirito Santo, non abbandoni la via della giustizia e della carità e sempre sia accogliente e disponibile verso i poveri e gli emarginati, preghiamo.
2. Perché i popoli in via di sviluppo abbiano a cuore la sorte dei rifugiati, dei bambini abbandonati e delle donne ridotte in schiavitù, preghiamo. 3. Perché gli sposi cristiani alimentino la loro unione con la preghiera, il rispetto reciproco e il perdono, prendendosi cura dei figli che il Signore ha loro donato, preghiamo. 4. Perché Gesù sia al centro della nostra vita e il punto di riferimento della nostra comunità, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu sei buono e misericordioso verso tutti, accogli la supplica di questa famiglia riunita nel tuo nome per celebrare la Pasqua della settimana; fa’ che nelle nostre comunità si riscopra il dono della carità e della preghiera. Ass. Amen Per Cristo nostro Signore.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio di Cristo, concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La salvezza dell’uomo nel Figlio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato il tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui, nuovo Adamo, hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina e nell’eternità si allietano davanti al tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire. Tutti: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così
in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; tu trai il cibo dalla terra: vino che allieta il cuore dell’uomo, pane che sostiene il suo cuore. Oppure Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Porta a compimento in noi, o Signore, l’opera risanatrice della tua misericordia e fa’ che, interiormente rinnovati, possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la vostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Anche noi oggi ci impegniamo a servire il Signore in tutti gli ambiti della nostra vita. C’è bisogno di fedeltà e di coerenza per vivere il Vangelo ed essere autentici discepoli di Gesù. Lo stesso rapporto tra marito e moglie ha come modello l’amore che unisce Cristo con la Chiesa. Nessuna sopraffazione o prepotenza. Il sì della Chiesa a Gesù Cristo, e il sì di Gesù Cristo alla Chiesa realizzano l’unità sponsale esemplare, a cui i coniugi devono ispirarsi. Abbiamo bisogno di abbandonarci, come l’apostolo Pietro, nelle mani di Gesù. Testimonianza «Quando facciamo la comunione riceviamo la vita stessa di Dio. Per avere questa vita è necessario nutrirsi del Vangelo e dell’amore dei fratelli. Dinanzi all’invito di Gesù a nu-
trirci del suo Corpo e del suo Sangue, potremmo avvertire la necessità di discutere e di resistere, come hanno fatto gli ascoltatori di cui ha parlato il Vangelo di oggi. Questo avviene quando facciamo fatica a modellare la nostra esistenza su quella di Gesù, ad agire secondo i suoi criteri e non secondo i criteri del mondo. Nutrendoci di questo cibo possiamo entrare in piena sintonia con Cristo, con i suoi sentimenti, con i suoi comportamenti. Questo è tanto importate: andare a Messa e comunicarsi, perché ricevere la comunione è ricevere questo Cristo vivo, che ci trasforma dentro e ci prepara per il cielo. La Vergine Maria sostenga il nostro proposito di fare comunione con Gesù Cristo, nutrendoci della sua Eucaristia, per diventare a nostra volta pane spezzato per i fratelli» (FRANCESCO, Angelus del 19-8-2018). Preghiera Ricordati, o Signore, della tua creatura, che hai redento col tuo Sangue. Mi pento di aver peccato e desidero di rimediare a ciò che ho fatto. Togli dunque da me, o clementissimo Padre, tutte le mie iniquità e i miei peccati, affinché, purificato di mente e di corpo, meriti di gustare degnamente il Santo dei santi; e concedimi che questa santa partecipazione del Corpo e del Sangue tuo, che io, sebbene indegno, intendo di ricevere, sia remissione dei miei peccati, perfetta purificazione dei miei delitti, fuga dei cattivi pensieri, rigenerazione dei buoni sentimenti, salutare efficacia di opere che ti piacciano, sicura tutela dell’anima e dei corpo contro le insidie dei miei nemici. Così sia (sant’Ambrogio). Spiritualità della famiglia La Chiesa parla di “famiglia”, ma il mondo di oggi parla di “famiglie”. Noi portiamo avanti la tesi che la famiglia è il cuore della società. Se il cuore è malato, la società è malata; se la società ha un cuore vivo, la famiglia è viva; se la famiglia è fondata sul matrimonio cristiano, che richiede figli, educazione, crescita, responsabilità, condivisione… tutti questi valori appartengono alla famiglia cristiana e anche alla famiglia umana. Tutto questo contribuisce a far sì che la società cammini nel senso della responsabilità e del bene comune. Se la famiglia è malata, la società e malata; se la famiglia è sana, la famiglia genera una società sana, senza precipizi, senza vuoti, senza guerre, senza disarmonia, senza rancore, ma che viva nel progresso, nella pace (Gianfranco Grieco).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.