21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C 2019

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21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 25 AGOSTO 2019

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ntrare per la porta stretta». Il cristiano non ama le persecuzioni né la sofferenza: tutto sopporta e vive per amore di Cristo, per la sua stessa fede. La porta stretta non può non essere quella della croce. La sequela comporta, per ciascuno di noi, delle rinunce, dei tagli, una purificazione, un impegno a cambiare vita, a non allontanarsi dalla logica del Vangelo, come pure a non scoraggiarsi nei momenti difficili. La ricompensa è Cristo stesso con il quale siederemo a mensa, segno di amicizia e di profonda intimità. L’Eucaristia che celebriamo è sacrificio, partecipazione alla morte di Cristo, alle sue sofferenze, al suo dono generoso e divino, ma anche attesa della risurrezione, ingresso nella vita nuova del Regno.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi: mio Dio, salva il tuo servo che confida in te: abbi pietà di me, Signore; tutto il giorno a te io levo il mio grido. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Fratelli e sorelle, eletti secondo la prescienza di Dio Padre mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue, grazia e pace in abbondanza a tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Carissimi, la salvezza è per tutti i popoli della terra e ci è stata rivelata in Cristo Gesù. Oggi il Signore ci chiede di entrare per la porta stretta, ossia di partecipare alla sua passione, morte e risurrezione. Chiediamo perdono per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà. Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che chiami tutti gli uomini per la porta stretta della croce al banchetto pas-


quale della vita nuova, concedi a noi la forza del tuo Spirito, perché unendoci al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della vera libertà e la gioia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura afferma un principio molto caro alle Sacre Scritture: la salvezza è per tutti i popoli. Nell’elezione d’Israele Dio accoglie ogni nazione. Gli ebrei hanno preceduto, ma poi sono tutti chiamati al culto dell’unico Signore, senza esclusione di nessuno. La salvezza non è merito, ma una grazia che viene da Dio. La seconda lettura afferma che la sofferenza da noi vissuta ha un senso. A volte diventa una correzione, un segno d’amore da parte del Padre che possiamo comprendere solo con gli occhi della fede. Il Vangelo ci chiede di passare per la porta stretta che è la stessa croce: si è discepoli nella misura in cui siamo pronti a soffrire con Cristo e a vivere ogni nostra prova con lui. Non basta sentirsi chiamati o eletti: occorre camminare dietro di lui senza scandalizzarci della croce.

PRIMA LETTURA

Seduti (66,18b-21)

Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: 18b«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. 20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme - dice il Signore -, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra loro mi prenderò sacerdoti e levìti, dice il Signore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 116)

Rit. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore

Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. Rit.

Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (12,5-7.11-13) Fratelli, 5avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; 6 perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». 7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? 11Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. 12 Perciò rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(13,22-30)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 22Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete”. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da set-


tentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, saremo alla mensa del Signore se avremo risposto con fedeltà operosa alla sua chiamata. Sforziamoci, però, di entrare per la porta stretta della croce. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. ASCOLTACI, SIGNORE! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente annuncino sempre, con fedeltà al Vangelo, la risurrezione di Cristo dai morti e la misericordia di Dio per i peccatori, preghiamo. 2. Perché sia eliminata in ogni parte del mondo la piaga dei bambini-soldato e risolti in Africa i conflitti politico-religiosi tra le tribù, preghiamo. 3. Perché i cristiani, partecipando ai sacramenti e meditando la Sacra Scrittura, diventino sempre più consapevoli della loro missione evangelizzatrice, preghiamo. 4. Perché nelle nostre famiglie si riducano i

consumi e ci sia un maggiore impegno a custodire e a valorizzare l’opera della creazione, preghiamo. 5. Perché gli anziani, gli ammalati e le persone sole trovino, anche nelle grandi città, opportunità di incontro e di solidarietà, preghiamo. 6. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci insegni a vivere sentimenti di tenerezza e di compassione verso il nostro prossimo, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, buono e misericordioso verso tutti, donaci il coraggio di abbracciare la croce di tuo figlio Gesù Cristo: fa’ che la nostra vita sia una vera testimonianza del tuo amore. Accogli la nostra preghiera e donaci giorni di pace e di serenità. Per Ass. Amen Cristo nostro signore.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo, concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pa-ne e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...


SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore, e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Porta a compimento, Signore, l’opera redentrice della tua misericordia e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà, rendici forti e generosi nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la Parola Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia noi ci chiamiamo “santa assemblea”: perché partecipiamo alla morte e alla risurrezione di Gesù Cristo. Siamo lavati nel suo sangue, redenti dalla sua croce. Entrare per la porta stretta significa, dunque, restare santi, non aver paura di vivere per quel Regno dei cieli che in Cristo è già iniziato. La fede ci offre una visione nuova e diversa delle cose del mondo, di tutto quello che ci succede. La santità, dono del Signore, vive anche del nostro sì, della nostra adesione personale. Si tratta di portare frutto nella fede, nella grazia che ci precede e ci accompagna sempre.

Preghiera per l’umiltà «Gesù, tu hai detto: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre”. Sì, Signore mio e Dio mio, l’anima mia riposa nel vederti rivestito della forma e della natura di schiavo, abbassarti fino a lavare i piedi dei tuoi apostoli. Ricordo ancora le tue parole: “Vi ho dato l’esempio, perché anche voi facciate come ho fatto io. Il discepolo non è più del Maestro... Se voi comprendete ciò, sarete beati mettendolo in pratica”. Le comprendo, Signore, queste parole uscite dal tuo cuore mansueto e umile. Le voglio mettere in pratica con l’aiuto della tua grazia…Tu però, o Signore, conosci la mia debolezza: ogni mattino prendo l’impegno di praticare l’umiltà e alla sera riconosco che ho commesso ancora ripetuti atti di orgoglio. A tale vista sono tentata di scoraggiamento, ma capisco che anche lo scoraggiamento è effetto di orgoglio. Voglio, mio Dio, fondare la mia speranza soltanto su di te. Poiché tutto puoi, fa’ nascere nel mio cuore la virtù che desidero. Per ottenere questa grazia dall’infinita tua misericordia ti ripeterò spesso: “Gesù, mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo”» (SANTA TERESA DI LISIEUX). Martirio di S. Giovanni Battista 29 agosto La memoria liturgia del martirio di san Giovanni Battista ci ricorda che questo profeta è il più grande fra i nati di donna, secondo l’elogio di Gesù, e che morì vittima per la fede nei valori di conversione messianica che aveva predicato. Il racconto del suo martirio per decapitazione, avvenuto nella fortezza di Macheronte sul Mar Morto, dove il vizioso Erode si era ritirato in vacanza, Gesù lo ascoltò dalla viva voce dei discepoli del Battista (tra i quali Giovanni l’evangelista e Andrea, cf. Mc 6,17-29). Ha scritto di lui il Venerabile Beda in una famosa omelia: «Un uomo di tale e tanta grandezza pose termine alla vita presente con lo spargimento del sangue dopo la lunga sofferenza delle catene. Egli annunziava la libertà della pace superna e fu gettato in prigione dagli empi. Fu rinchiuso nell’oscurità del carcere colui che venne a rendere testimonianza alla luce e che dalla stessa luce, che è Cristo, meritò di essere chiamato lampada che arde e illumina. Fu battezzato nel proprio sangue colui al quale era stato concesso di battezzare il Redentore del mondo, di udire la voce del Padre su di lui e di vedere la grazia dello Spirito Santo scendere sopra di lui».

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Commenti a cura di E. Scognamiglio Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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