21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 21 AGOSTO 2022
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E
ntrare per la porta stretta». Oggi la pagina del Vangelo di Luca presenta Gesù che passa insegnando per città e villaggi, diretto a Gerusalemme, dove sa che deve morire in croce per la salvezza di tutti. È in questo quadro che s’inserisce la domanda di un tale a proposito di chi si salva. Gesù però capovolge la domanda che punta più sulla quantità, cioè “sono pochi?...”, collocando la risposta sul piano della responsabilità e invitandoci a usare bene il tempo presente. Da qui nasce l’impegno ad entrare per la porta stretta. Gesù fa capire che non è questione di numero, ma si tratta di attraversare fin da ora il passaggio giusto che è per tutti, ma è stretto. Per salvarsi, bisogna amare Dio e il prossimo. Vivere il Vangelo non è comodo: richiede impegno e conversione. È una “porta stretta” perché è esigente. L’amore è esigente sempre, richiede impegno, anzi, “sforzo”, cioè una volontà decisa e perseverante di vivere secondo il Vangelo. È «il buon combattimento della fede» (1Tm 6,12). Ci vuole lo sforzo di tutti i giorni, di tutto il giorno per amare Dio e il prossimo.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà. Cel. Cristo, pietà. Cel. Signore, pietà.
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che inviti tutti gli uomini al banchetto pasquale della vita nuova, concedi a noi di crescere nel tuo amore passando per la porta stretta della croce, perché, uniti
al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della libertà vera. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Ass. Amen La prima lettura afferma un principio molto caro alle Sacre Scritture: la salvezza è per tutti i popoli. Nell’elezione d’Israele Dio accoglie ogni nazione. Gli ebrei hanno preceduto, ma poi sono tutti chiamati al culto dell’unico Signore, senza esclusione di nessuno. La salvezza non è merito, ma una grazia che viene da Dio. La seconda lettura afferma che la sofferenza da noi vissuta ha un senso. A volte diventa una correzione, un segno d’amore da parte del Padre che possiamo comprendere solo con gli occhi della fede. Il Vangelo ci chiede di passare per la porta stretta che è la stessa croce: si è discepoli nella misura in cui siamo pronti a soffrire con Cristo e a vivere ogni nostra prova con lui. Non basta sentirsi chiamati o eletti: occorre camminare dietro di lui senza scandalizzarci della croce.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Isaìa (66,18b-21) Così dice il Signore: 18b«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. 20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme - dice il Signore -, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra loro mi prenderò sacerdoti e levìti, dice il Signore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 116)
Rit. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore
Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. Rit. Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (12,5-7.11-13) Fratelli, 5avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; 6 perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». 7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? 11Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. 12Perciò rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(13,22-30)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 22Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete”. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza di-scese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, se-condo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo re-gno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli carissimi, la via della Croce è la nostra salvezza, perché segno dell’amore di Cristo che ha donato la sua vita per tutti noi. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, IL TUO AMORE! 1. Perché la Chiesa, chiamata a porre la sua fiducia solo nel Signore crocifisso e risorto, annunci a tutti i suoi figli la salvezza che viene dal Vangelo e da una vita buona, vissuta con amore, al servizio degli ultimi, preghiamo. 2. Perché l’accoglienza delle persone senza fissa dimora e di coloro che hanno lasciato la propria terra per motivi di povertà e di guerra sia al centro dei progetti politici e civili dei Paesi europei, preghiamo. 3. Perché ogni giorno misuriamo la nostra fede con la carità vissuta verso le persone che hanno bisogno di aiuti concreti e di solidarietà fraterna, preghiamo. 4. Perché il dialogo tra le religioni avvenga nel rispetto delle singoli fedi e con un impegno reciproco alla formazione e alla testimonianza della pace, preghiamo.
5. Perché celebrando l’Eucaristia rinnoviamo il nostro “sì” al Signore e impariamo a perdonarci gli uni gli altri, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa tua famiglia riunita nella Pasqua della settimana; fa’ che sempre entriamo per la porta stretta della croce e, purificati dai nostri peccati, possiamo annunciare la salvezza che viene dal Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo, concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l’umanità decaduta; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; tu trai il cibo dalla terra:
vino che allieta il cuore dell’uomo, pane che sostiene il suo cuore. Oppure Ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Porta a compimento in noi, o Signore, l’opera risanatrice della tua misericordia e fa’ che, interiormente rinnovati, possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Il Signore ci riconoscerà soltanto per una vita umile, una vita buona, una vita di fede che si traduce nelle opere. E per noi cristiani, questo significa che siamo chiamati a instaurare una vera comunione con Gesù, pregando, andando in chiesa, accostandoci ai Sacramenti e nutrendoci della sua Parola. Questo ci mantiene nella fede, nutre la nostra speranza, ravviva la carità. E così, con la grazia di Dio, possiamo e dobbiamo spendere la nostra vita per il bene dei fratelli, lottare contro ogni forma di male e d’ingiustizia. Ci aiuti in questo la Vergine Maria. Lei è passata attraverso la porta stretta che è Gesù. Lo ha accolto con tutto il cuore e lo ha seguito ogni giorno della sua vita, anche quando non capiva, anche quando una spada trafiggeva la sua anima. Per questo la invochiamo come “Porta del cielo”. Maria, Porta del cielo; una porta che ricalca esattamente la forma di Gesù: la porta del cuore di Dio, cuore esigente, ma aperto a tutti noi. A Gesù Signore, fa’ di noi una terra buona e feconda che accolga il seme della tua grazia e faccia maturare il degno frutto della penitenza, così che, con il tuo aiuto, meritiamo di vivere eternamente nella tua gloria. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Il senso della porta stretta «La porta è stretta, vale a dire a misura di bambino e di povero: se non sarete come bambini non entrerete... La porta è piccola, come i piccoli che sono casa di Dio: tutto ciò che avete fatto a uno di questi piccoli l’avete fatto a me... E se anche fosse minuscola come la cruna di un ago (com’è difficile per quanti possiedono ricchezze entrare nel Regno di Dio, è più facile che un cammello passi per la cruna dell’ago) e se anche fossimo tutti come cammelli che tentano di passare goffamente, inutilmente, per quella cruna dell’ago, ecco la soluzione, racchiusa in una della parole più belle di Gesù, vera lieta notizia: tutto è possibile a Dio (Mc 10,27). Lui è capace di far passare un cammello per la cruna di un ago, Dio ha la passione dell’impossibile, dieci cammelli passeranno per quel minuscolo foro. Perché nessuno si salva da sé, ma tutti possiamo essere salvati da Dio. Non per i nostri meriti ma per la sua bontà, per la porta santa che è la sua misericordia. Lo dice il verbo “salvarsi” che nel vangelo è al passivo, un passivo divino, dove il soggetto è sempre Dio. Quando la porta da aperta si fa chiusa, inizia la crisi dei “buoni”. Non basta mangiare Gesù, che è pane, occorre farsi pane per gli altri. Non basta essere credenti, dobbiamo essere credibili. E la misura è nella vita. «La fede vera si mostra non da come uno parla di Dio, ma da come parla e agisce nella vita, da lì capisco se uno ha soggiornato in Dio» (S. Weil). La conclusione della piccola parabola è piena di sorprese: viene sfatata l’idea della porta stretta come porta per pochi, per i più bravi. Tutti possono passare per le porte sante di Dio. Il sogno di Dio è far sorgere figli da ogni dove, per un’offerta di felicità, per una vita in pienezza. È possibile per tutti vivere meglio, e Gesù ne possiede la chiave. Lui li raccoglie da tutti gli angoli del mondo, variopinti clandestini del regno, arrivati ultimi e per lui considerati primi» (Ermes Ronchi).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.