22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 30 AGOSTO 2020
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renda la sua croce e mi segua». La fede in Cristo Gesù non è una sorta di polizza assicurativa che ci protegge dal male, dalle sofferenze e dalle svariate prove della vita. No! Seguire Gesù vuol dire, concretamente, stare dietro di lui con il peso della nostra storia e con le risorse della nostra libertà. Si può seguire Gesù solamente fidandosi di lui e avendo il coraggio di lasciare cadere, un po’ alla volta, tante aspettative e illusioni che ci siamo creati naturalmente, per il nostro stesso fatto di essere al mondo e di sognare e di fantasticare. I verbi “guadagnare” e “perdere” hanno, nella vita di Gesù, un altro significato. “Perdere la vita” significa donare con generosità tutta la propria esistenza che ritroveremo nel Regno dei cieli. L’Eucaristia che celebriamo è sacramento di salvezza, cibo del pellegrino, che ci sostiene nella sequela quotidiana di Gesù, nella scelta del Vangelo e del servizio da rendere al nostro prossimo.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
Oppure Cel. Rinnovaci con il tuo Spirito di verità, o Padre, perché non ci lasciamo deviare dalle seduzioni del mondo, ma come veri discepoli, convocati dalla tua parola, sappiamo discernere ciò che è buono e a te gradito, per portare ogni giorno la croce sulle orme di Cristo, nostra speranza. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura riprende un momento drammatico della vita del profeta Geremìa: per lui la Parola di Dio è diventata causa di vergogna e di sofferenza. È un momento di sfiducia carico di dramma e di pathos. Tuttavia, il Signore è fedele ai suoi profeti, non li abbandona. La seconda lettura, alla luce della vita nuova in Cristo, il battesimo, contiene l’invito dell’apostolo Paolo a offrire un culto spirituale al Signore, cioè noi stessi. Il Vangelo chiarisce lo statuto del vero discepolo di Gesù: stare dietro al Maestro e non scandalizzarsi innanzi alle prove della vita e a quelle subìte a causa del Vangelo.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Geremìa (20,7-9) 7 Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto violenza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me. 8 Quando parlo, devo gridare, devo urlare: «Violenza! Oppressione!». Così la parola del Signore è diventata per me causa di vergogna e di scherno tutto il giorno. 9Mi dicevo: «Non penserò più a lui, non parlerò più nel suo nome!». Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 62) Rit. Ha sete di te, Signore, l’anima mia
O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. Rit. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Rit.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Rit. Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (12,1-2) 1 Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(16,21-27) Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 21Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. 22 Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». 23Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». 24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i
suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, a Dio Padre, ricco di misericordia e di amore, eleviamo la preghiera di tutta la Chiesa e chiediamo il dono dell’unità e della pace. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. RINNOVACI, SIGNORE, NEL TUO AMORE! 1. Perché la Chiesa non si lasci sedurre dalle ricchezze del mondo e, purificata da ogni macchia, annunci con fedeltà e trasparenza la bellezza del Vangelo, preghiamo. 2. Perché la pace, dono del Signore e frutto della giustizia, sia ricercata dai nostri governanti e da quanti detengono le sorti del mondo, preghiamo. 3. Perché nelle prove e nelle difficoltà riscopriamo il dono della fede e del culto spirituale da offrire al Signore che non ci abbandona mai, preghiamo. 4. Perché gli ammalati e gli anziani non siano lasciati soli in questo tempo di ferie estive, preghiamo.
5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci purifichi dai nostri peccati e apra i nostri cuori al perdono fraterno, preghiamo. Cel. O Padre, tu che sei buono e misericordioso verso tutti, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero; fa’ che i popoli della terra trovino pace e armonia, e che la Chiesa brilli nel mondo per la santità di vita dei suoi figli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE VII La salvezza nell’obbedienza di Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nella tua misericordia hai tanto amato gli uomini da mandare il tuo Figlio come Redentore a condividere in tutto, fuorché nel peccato, la nostra condizione umana. Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio e in lui, servo obbediente, hai ricostituito l’alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
1 settembre 2020
15ª Giornata per il Creato
«La pandemia da Covid-19 ha portato malattia e morte in tante famiglie, ha messo in luce la nostra fragilità, ha ridimensionato la pretesa di controllare il mondo ritenendoci capaci di assicurare una vita migliore con il consumo e il potere esercitato a livello globale. Sono emerse tante contraddizioni nel nostro modo di concepire la vita e le speranze del futuro... L’inquinamento diffuso, le perturbazioni di tanti ecosistemi e gli inediti rapporti tra specie che esse generano possono aver favorito il sorgere della pandemia o ne hanno acutizzato le conseguenze. Questa emergenza ci rimanda, insomma, anche all’altra grande crisi: quella ambientale, che pure va affrontata con lungimiranza. Gli ultimi mesi hanno evidenziato la profondità e l’ampiezza degli effetti che il mutamento climatico sta avendo sul nostro pianeta… È possibile rimediare, dare una svolta radicale a questo modo di vivere che ha compromesso il nostro stesso esistere? Cominciamo con l’assumere uno sguardo contemplativo, che crea una coscienza attenta, e non superficiale, della complessità in cui siamo e ci rende capaci di penetrare la realtà nella sua profondità. Da esso nasce una nuova consapevolezza di noi stessi, del mondo e della vita sociale e, di conseguenza, si impone la necessità di stili di vita rinnovati, sia quanto alle relazioni tra noi, che nel nostro rapporto con l’ambiente. A cinque anni dalla promulgazione della Laudato si’ e in questo anno speciale dedicato alla celebrazione di questo anniversario (24-52020/24-5-2021), occorre che nelle nostre Diocesi, nelle parrocchie, in tutte le associazioni e movimenti, finalmente ne siano illustrate, in maniera metodica e capillare, con l’aiuto di varie competenze, le molteplici indicazioni teologiche, ecclesiologiche, pastorali, spirituali, pedagogiche» (Commissione Episcopale, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace - Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo).
Attualizzare la Parola Sono pronto a seguire Gesù nel suo cammino verso Gerusalemme? Sono capace di rileggere i miei progetti e le mie attese alla luce del Vangelo, cercando anzitutto la volontà del Signore? Ho una fede coerente che mi permette di superare le prove della vita? Mi lascio trasformare dalla potente azione dello Spirito Santo per vincere le seduzioni del mondo? Sono generoso verso i poveri e i bisogni del mio prossimo?
“Salvare e perdersi” «In questo paradosso è contenuta la regola d’oro che Dio ha inscritto nella natura umana creata in Cristo: la regola che solo l’amore dà senso e felicità alla vita. Spendere i propri talenti, le proprie energie e il proprio tempo solo per salvare, custodire e realizzare sé stessi, conduce in realtà a perdersi, ossia a un’esistenza triste e sterile. Invece viviamo per il Signore e impostiamo la nostra vita sull’amore, come ha fatto Gesù: potremo assaporare la gioia autentica, e la nostra vita non sarà sterile, sarà feconda. Nella celebrazione dell’Eucaristia riviviamo il mistero della croce; non solo ricordiamo, ma compiamo il memoriale del Sacrificio redentore, in cui il Figlio di Dio perde completamente Sé stesso per riceversi di nuovo dal Padre e così ritrovare noi, che eravamo perduti, insieme con tutte le creature. Ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa, l’amore di Cristo crocifisso e risorto si comunica a noi come cibo e bevanda, perché possiamo seguire Lui nel cammino di ogni giorno, nel concreto servizio dei fratelli. Maria Santissima, che ha seguito Gesù fino al Calvario, accompagni anche noi e ci aiuti a non avere paura della croce, ma con Gesù inchiodato, non una croce senza Gesù, la croce con Gesù, cioè la croce di soffrire per amore di Dio e dei fratelli, perché questa sofferenza, per la grazia di Cristo, è feconda di risurrezione» (FRANCESCO, Angelus del 3-9-2017).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Commenti a cura di P. Antonino Carillo e P. Mario Ravanni – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali – Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.