22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 2 SETTEMBRE 2018
«
V
oi osservate la tradizione degli uomini». La Liturgia della Parola di questa Domenica d’estate si presenta come il felice tentativo di coniugare, secondo una giusta scala di valori, la legge e il cuore, il culto e l’esistenza, i riti e la vera fede. È, infatti, facile opporre la legge alla libertà, l’osservanza alla fede, le opere alla grazia. È nota anche la polemica di Paolo – anche dell’apostolo Giacomo – contro il legalismo che illude l’uomo di salvarsi da solo. Ed è netto anche da parte di Gesù il rifiuto di una religiosità rigida che rende irrespirabile la vita spirituale trasformando l’adesione a Dio in una cappa di piombo di norme. La Legge non è un castello di aride prescrizioni ma l’incontro tra la volontà del Dio vicino e l’adesione gioiosa della libera volontà dell’uomo. La Legge è veramente vita, luce, sul cammino del credente. Lo stesso apostolo Giacomo pone in evidenza l’intreccio tra culto e vita, religiosità e opere. Così Gesù: le vere intenzioni dell’uomo sono racchiuse nel suo cuore che è sede della volontà, della conoscenza, della libertà. L’Eucaristia è celebrata, anche oggi, in pienezza non solo quando il rito è accurato e solenne, ma quando anima e trasforma gli altri sei giorni feriali che stanno davanti a noi.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, accogliamo con dociltà la Parola che è stata seminata in noi e che può salvare le nostre vite: chiediamo sinceramente perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci chiami a mettere in pratica la verità del Vangelo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che inviti i tuoi discepoli a soccorrere gli orfani e le vedove, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, carità del Padre che non ha fine, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Ass. Amen Signore Gesù Cristo... Oppure Cel. Guarda, o Padre, il popolo cristiano ra-
dunato nel giorno memoriale della Pasqua, e fa’ che la lode delle nostre labbra risuoni nella profondità del cuore: la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura sottolinea il senso fondamentale delle leggi e l’atteggiamento con cui Israele deve disporsi di fronte a esse: rispettarle nella loro integrità, senza aggiungere e togliere nulla perché Dio è l’unico legislatore. La Legge, che costituisce la più grande ricchezza del popolo eletto, è un dono coinvolgente ed esistenziale; essa emana da Dio stesso per incarnarsi in Israele, che diventa così la rivelazione vivente del Dio vero davanti ai popoli. La seconda lettura sottolinea il valore della salvezza come dono di Dio da accogliere con libertà e gratitudine. Il Vangelo presenta una duplice opposizione: purezza rituale e purezza vera, quella del cuore; comandamento di Dio e tradizioni umane. Si tratta della discussione su una prescrizione giudaica dei pasti. Gesù supera le proibizioni abolendo la differenza tra puro e impuro. Ciò che conta davanti a Dio è il cuore dell’uomo, non i gesti esterni rituali e legalistici. Se il cuore è vicino a Dio non possono uscire intenzioni cattive.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Deuteronòmio (4,1-2.6-8) Mosè parlò al popolo dicendo: 1«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. 2Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, 6e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. 7Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? 8E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 14) Rit. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda
Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. Rit. Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Rit. Non presta il suo denaro a usura, e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,17-18.21b-22.27) 17 Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. 18Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. 21b Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e che può portarvi alla salvezza. 22 Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi. 27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (7,1-8.14-15.21-23)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1 si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - 3 i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni,
e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». 6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. 8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e compendete bene! 15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: 21«Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, è nella profondità del cuore che incontriamo il Signore e possiamo portare molto frutto. Rivolgiamo con fiducia a Dio Padre la nostra umile preghiera. Lettore Diciamo con speranza: Ass. RINNOVA, O PADRE, LA FEDE DEL TUO POPOLO! 1. Perché la Chiesa, fedele al mandato missionario di Gesù, annunci il Vangelo sino agli estremi confini della Terra, preghiamo. 2. Perché i Vescovi, i Presbìteri e i Diaconi si prendano cura delle persone più deboli, in particolar modo degli orfani, delle vedove, degli anziani e degli ammalati, preghiamo. 3. Perché i giovani riscoprano la bellezza di appartenere a Gesù e di seguirlo con gioia e libertà, preghiamo. 4. Perché ciascuno di noi accolga con docilità la Parola di Dio e porti frutti di conversione, di carità, di solidarietà fraterna, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero e appassionato: fa’ che la nostra fede operi per tua grazia, in modo da portare molto frutto. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Il male che esce dal cuore, contamina l’uomo», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Il volto bello della Chiesa Gaudete et exsultate (Rallegratevi ed esultate) è il titolo dell’ultima esortazione apostolica di papa Francesco (19-3-2018), dedicata alla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. La santità è il volto più bello della Chiesa (cf. n. 9) e i santi non sono solo quelli già beatificati o canonizzati. «Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità”» (n. 7).
Preghiera per il Sinodo dei Giovani Ottobre 2018 Signore Gesù, la tua Chiesa in cammino verso il Sinodo volge lo sguardo a tutti i giovani del mondo. Ti preghiamo perché con coraggio prendano in mano la loro vita, mirino alle cose più belle e più profonde e conservino sempre un cuore libero. Accompagnati da guide sagge e generose, aiutali a rispondere alla chiamata che Tu rivolgi a ciascuno di loro, per realizzare il proprio progetto di vita e raggiungere la felicità. Tieni aperto il loro cuore ai grandi sogni e rendili attenti al bene dei fratelli. Come il Discepolo amato, siano anch’essi sotto la Croce per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te. Siano testimoni della tua Risurrezione e sappiano riconoscerti vivo accanto a loro annunciando con gioia che Tu sei il Signore. Amen (PAPA FRANCESCO). Attualizzare la Parola La nostra fede in Gesù diventa azione di carità verso i poveri? Ci illudiamo, forse di essere buoni cristiani e, quindi, di non avere niente da rimproverarci? Proviamo quella sollecitudine interiore che ci spinge a cercare Cristo negli ultimi? Viviamo la fede come una tradizione fatta di riti, di celebrazioni, di norme da soddisfare? Se il cuore è la sede della volontà e dei nostri sentimenti, quanto spazio in esso, cioè in noi, c’è veramente per Gesù Cristo? L’Eucaristia è nutrimento «La santa Comunione è il nutrimento. Una sola santa Comunione è sufficiente per farsi santi. Tutto dipende dalle disposizioni interiori, dalla preparazione. Metà della giornata dedicata alla preparazione, l’altra metà al ringraziamento. Talvolta, una Comunione spirituale porta con sé le medesime grazie di quella sacramentale. Nelle difficoltà ripeti spesso: “Mio Dio e mio tutto”» (san Massimiliano Kolbe).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.