22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 1 SETTEMBRE 2019
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arai beato». Oggi Gesù ci chiede di riconoscere la sua presenza negli umili e nei sofferenti, affinché attorno all’unica mensa della Parola e del Pane possiamo sedere come fratelli e sorelle, ossia come figli e figlie di un solo Padre che è nei cieli. L’Eucaristia che celebriamo è l’invito che il Signore ci rivolge a cambiare prospettiva e mentalità, ad entrare, cioè, in quella visione del Regno che sconvolge i nostri piani e luoghi comuni. Solo nella semplicità dei rapporti e nella gratuità dell’amore ricevuto e donato è possibile far parte di quel Regno che Gesù è venuto a portar in mezzo a noi con la sua presenza. Abbiamo bisogno di semplicità, di riscoprire l’umiltà del cuore, la mitezza dell’essere e dell’agire, facendo nostro lo stile di Gesù, mite e umile di cuore. È necessario rileggere il perdono e il significato dell’amore come relazione fraterna, ossia come esperienza sincera di fraternità, di rapporti rinnovati nella docilità alla volontà di Dio che guarda da lontano i superbi e sta vicino al cuore degli umili e dei semplici. Siamo pronti a cambiare il nostro cuore?
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, oggi Gesù ci chiede di essere umili e di stare a mensa con i poveri. Confessiamo ogni nostra colpa. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che gradisci l’offerta del povero, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci chiami al banchetto della vita, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che ci fai abitare nella tua casa, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Ass. Amen Signore Gesù Cristo... Oppure Cel. O Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa onori la presenza del Signore negli umili e nei soffe-
renti, e tutti ci riconosciamo fratelli intorno alla tua mensa. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura ci parla di modestia, di umiltà, di meditazione della Parola e dell’elemosina. Si tratta di un corredo di virtù che rende graditi a Dio e che ci fa amare anche gli altri. La seconda lettura afferma che, grazie a Cristo, il mediatore dell’alleanza nuova, noi abbiamo ormai accesso a Dio e al mondo degli angeli e dei santi. Il Vangelo ci insegna a dominare l’ambizione di mettersi ai primi posti. Quando l’umiltà è sincera, è gradita ed elogiata anche da quelli che non la posseggono. Gesù, inoltre, insegna la gratuità nel fare il bene. PRIMA LETTURA Seduti
Dal libro del Siràcide
(3,17-20.28-29)
Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso. 18 Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore. Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti. Perché grande è la potenza del Signore, e dagli umili egli è glorificato. Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male. Il cuore sapiente medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 17
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 67)
Rit. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero
I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate Rit. al suo nome: Signore è il suo nome. Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. Rit. Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato e in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà, hai reso sicura per il povero, o Dio. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei
(12,18-19.22-24a)
Fratelli, 18non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, 19né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. 22 Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa 23e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, 24a a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Alleluia.
VANGELO
(14,1.7-14)
Dal Vangelo secondo Luca Ass. Gloria a te, o Signore 1 Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. 7 Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: 8«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!” Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. 10Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». 12 Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il mediatore della nuova alleanza. Egli ci chiede di essere umili e disponibili verso tutti. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché i Vescovi, i presbìteri e i diaconi, nel loro servizio al Vangelo e ai poveri, sappiano agire sempre con carità e umiltà. Preghiamo. 2. Perché i nostri governanti si mettano concretamente a servizio dei cittadini, attuando leggi giuste a favore delle famiglie e degli emarginati. Preghiamo. 3. Perché i giovani sperimentino la dolce presenza di Gesù e lo seguano con coraggio e fiducia. Preghiamo. 4. Perché impariamo a riconoscere la presenza del Signore in tutta la creazione, salvaguardando l’ambiente che ci circonda e riducendo ogni forma di consumo e di spreco. Preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci renda veramente tutti fratelli e sorelle, di-
sponibili al perdono, all’ascolto, al servizio, alla carità. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, onnipotente, eterno e giusto: accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero e rinnova su di noi, sul mondo intero, il dono dello Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. Oppure
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. Oppure «Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Gesù dimostra la sua preferenza per i poveri e gli esclusi, che sono i privilegiati del Regno di Dio, e lancia il messaggio fondamentale del Vangelo che è servire il prossimo per amore di Dio. Oggi, Gesù si fa voce di chi non ha voce e rivolge a ciascuno di noi un accorato appello ad aprire il cuore e fare nostre le sofferenze e le ansie dei poveri, degli affamati, degli emarginati, dei profughi, degli sconfitti dalla vita, di quanti sono scartati dalla società e dalla prepotenza dei più forti. E questi scartati rappresentano in realtà la stragrande maggioranza della popolazione. Chiediamo alla Vergine Maria di condurci ogni giorno sulla via dell’umiltà, lei che è stata umile tutta la vita, e di renderci capaci di gesti gratuiti di accoglienza e di solidarietà verso gli emarginati, per diventare degni della ricompensa divina.
L’amore e il sostegno per i poveri I poveri che Gesù chiama beati, ai quali promette il regno di Dio (cf. Lc 6,20), e ai quali egli sapeva di essere stato inviato in modo particolare (cf. Lc 7,22), erano coloro che erano realmente poveri, piccoli e oppressi. La versione matteana della beatitudine intende, con i poveri in spirito, coloro che sperano in Dio (cf. Mt 5,3). La ricchezza è vista sempre, sia da Gesù che dalla comunità primitiva, come un pericolo e un impedimento alla sequela di Gesù, al cui radicalità si esprime nella richiesta di dare ai poveri tutto ciò che si possiede (cf. Mc 10,21; Lc 18,22). Le opere che scaturiscono dalla fede, come richiede Gc 2,14-26, sono destinate anzitutto alle sorelle e ai fratelli che sono nell’indigenza. In Gc 2,6 si mette in guardia dal disprezzare i poveri; 5,1-6 contiene delle minacce drastiche contro i ricchi. Nella Chiesa primitiva, la povertà fu sempre considerata oggetto di un consiglio evangelico in vista di una particolare sequela di Gesù Cristo. L’amore e il sostegno per il povero rientrano, però, nell’amore per il prossimo e costituiscono un comandamento per tutti. 14ª Giornata per la Custodia del Creato 1 settembre 2019 «Noi rivolgiamo, a quanti occupano una posizione di rilievo in ambito sociale, economico, politico e culturale, un urgente appello a prestare responsabilmente ascolto al grido della terra e ad attendere ai bisogni di chi è marginalizzato, ma soprattutto a rispondere alla supplica di tanti e a sostenere il consenso globale perché venga risanato il creato ferito. Siamo convinti che non ci possa essere soluzione genuina e duratura alla sfida della crisi ecologica e dei cambiamenti climatici senza una risposta concertata e collettiva, senza una responsabilità condivisa e in grado di render conto di quanto operato, senza dare priorità alla solidarietà e al servizio» (Messaggio congiunto dell’1-9-2017 di papa Francesco e del patriarca Bartolomeo I).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.