23ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 10 SETTEMBRE 2017
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ienezza della Legge… è la carità». Il principio veritativo della nostra fede è l’amore per il prossimo, per chi ci sta accanto, per i nostri fratelli e per le nostre sorelle. Oggi il Signore ci dice che la correzione fraterna è un aspetto dell’amore e della comunione che devono regnare nella comunità cristiana; è un servizio reciproco che possiamo e dobbiamo renderci gli uni gli altri. Correggere il fratello è un servizio, ed è possibile ed efficace solo se ciascuno si riconosce peccatore e bisognoso del perdono del Signore. La stessa coscienza che mi fa riconoscere lo sbaglio dell’altro, prima ancora mi ricorda che io stesso ho sbagliato e sbaglio tante volte. Tra le condizioni che accomunano i partecipanti alla celebrazione eucaristica, due sono fondamentali: tutti siamo peccatori e a tutti Dio dona la sua misericordia. Sono due condizioni che spalancano la porta per celebrare l’Eucaristia. Dobbiamo sempre ricordare questo prima di andare dal fratello per la correzione fraterna.
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
ATTO PENITENZIALE
COLLETTA
Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna. Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
Cel. O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che ascolti quanti si accordano nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio, donaci un cuore e uno spirito nuovo, perché ci rendiamo sensibili alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell’amore, compendio di tutta la legge. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi
La prima lettura contiene un monito molto importante che Dio rivolge al profeta Ezechièle: richiamare il malvagio per la sua cattiva condotta e
invitarlo alla conversione. Siamo responsabili davanti al Signore per ogni nostro fratello che non abbiamo sostenuto nel cammino di fede. La seconda lettura afferma esplicitamente che l’amore è il compimento della legge. Nel cuore del cristiano vi è la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, il Signore. Egli ha dato la sua vita per noi. Il Vangelo riprende il quarto discorso che Gesù rivolse alla sua comunità: la correzione fraterna ci obbliga a sostenere e a illuminare chi è in difficoltà. La fraternità è un dono grande che si costruisce assieme.
no, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. 9 Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». 10La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
PRIMA LETTURA
Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.
Seduti
Dal libro del profeta Ezechièle (33,1.7-9)
Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 8Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perchè il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 9 Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 94)
Rit. Ascoltate oggi la voce del Signore
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo Rit. con canti di gioia. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Rit. Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (13,8-10) Fratelli, 8non siate debitori di nulla a nessu-
CANTO AL VANGELO
in piedi
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(18,15-20)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17 Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. 19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.
PREGHIERA DEI FEDELI
MISTERO DELLA FEDE
Cel. Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci chiede di essere una vera famiglia, ponendoci al servizio gli uni degli altri. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, IL TUO AMORE! 1. Perché la Chiesa sia veramente casa e scuola di comunione offrendo il perdono di Gesù a chi è nel peccato e si è allontanato dalla fede. Preghiamo. 2. Perché la pace del Signore risorto regni nelle nostre comunità e famiglie. Preghiamo. 3. Perché sappiamo sostenere i fratelli e le sorelle in difficoltà e avvicinarci a chi è solo ed emarginato nella società. Preghiamo. 4. Perché invocando il Signore nelle nostre case e comunità diventiamo un segno della sua dolce presenza. Preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci liberi dai nostri peccati e ci conceda la grazia della riconciliazione fraterna. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita e dell’amore: accogli la preghiera di questa comunità che sempre si pone in ascolto della tua voce; donaci ancora lo Spirito Santo per annunciare al mondo le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Se tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolta avrai guadagnato tuo fratello».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
in piedi
Cel. O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Il dono della correzione fraterna
«Gesù ci insegna che se il mio fratello cristiano commette una colpa contro di me, mi offende, io devo usare carità verso di lui e, prima di tutto, parlargli personalmente, spiegandogli che ciò che ha detto o ha fatto non è buono. E se il fratello non mi ascolta? Gesù suggerisce un progressivo intervento: prima, ritorna a parlargli con altre due o tre persone, perché sia più consapevole dello sbaglio che ha fatto; se, nonostante questo, non accoglie l’esortazione, bisogna dirlo alla comunità; e se non ascolta neppure la comunità, occorre fargli percepire la frattura e il distacco che lui stesso ha provocato, facendo venir meno la comunione con i fratelli nella fede. Le tappe di questo itinerario indicano lo sforzo che il Signore chiede alla sua comunità per accompagnare chi sbaglia, affinché non si perda. Occorre anzitutto evitare il clamore della cronaca e il pettegolezzo della comunità: “Va’ e ammoniscilo fra te e lui solo” (v. 15). L’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io “spello” un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro! Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questo. Nello stesso tempo questa discrezione di parlargli da solo ha lo scopo di non mortificare inutilmente il peccatore. Si parla fra i due, nessuno se ne accorge e tutto è finito. È alla luce di questa esigenza che si comprende anche la serie successiva d’interventi, che prevede il coinvolgimento di alcuni testimoni e poi addirittura della comunità. Lo scopo è di aiutare la persona a rendersi conto di ciò che ha fatto, e che con la sua colpa ha offeso non solo uno, ma tutti» (FRANCESCO, Angelus del 7-9-2014).
Il Salmo 94 Il salmo 94 è un invito alla preghiera durante una visita al tempio, probabilmente durante la festa delle capanne, che celebrava il cammino nel deserto (cf. Dt 31,11), visto che il salmo ricorda l’episodio di Massa e Meriba. Dio è presentato come «roccia della nostra salvezza», indicando la roccia la sicurezza data da Dio di fronte ai nemici. Egli è «grande re sopra tutti gli dei»; sono gli dei concepiti dai pagani, dietro i quali striscia l’azione dei demoni. Egli è colui che ha in suo potere ogni cosa: «Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti...». Il gruppo orante è invitato ad accostarsi a Dio, cioè ad entrare nell’atrio del tempio. Successi-vamente, il gruppo è invitato a prostrarsi davanti al Signore. Segue l’invito ad ascoltare la voce del Signore. Nel silenzio dell’adorazione davanti al tempio, Dio muove il cuore («la sua voce») indirizzandolo al bene, all’obbedienza dei comandamenti, al cambiamento della vita. «Non indurite i cuori»; i cuori induriti non ascoltano la voce del Signore e seguono i loro pensieri, ma si troveranno a vagare nei deserti di un’esistenza senza Dio, senza alcun riposo.
Ringraziamento Signore Gesù, fa’ che sempre viva con la mente e il cuore a te rivolti. Tu sei il Dio vivente, Verbo incarnato. Tu sei il Dio immenso ed eterno, fa’ che viva sempre alla tua presenza. Tu sei tutto per me: non esistevo e tu mia hai creato; mi sono perso nel primo padre, e tu mia hai redento; nelle chiese in cui dimori, di favori il mio cuore ricolmi. Fa’ che ti ricordi, o Gesù, dovunque e in ogni tempo. Fa’ che scolpisca nel mio cuore l’invito del re Davide: «Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto». Allora ti sarò più accetto, più pura sarà la mia vita, più sante le mie azioni, e gusterò una soavissima pace, con te dividerò gioie e sofferenze. Vivrò sempre con te. Unirò le mie azioni alla tue, ti servirò nei fratelli, cercherò di vivere i miei giorni nascosto nelle piaghe tue sante: queste sono il santuario del tuo amore, e per esse forza e vigore invocherò e otterrò per il mio spirito. Amen.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.