23ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Page 1

23ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (verde) 5 SETTEMBRE 2021

«

E

ffatà… Apriti». Gesù pronuncia un proprio e vero ordine in aramaico. La sua parola è come quella di Dio: agisce e libera, travolge le frontiere del dolore e della miseria, aprendole all’irruzione della speranza e della gioia. Gesù compie un prodigio che cambia completamente l’esistenza di un sordomuto. Gli orecchi sordi, infatti, nella Bibbia, sono spesso segno di cuore indifferente. Senza la parola efficace di Cristo, l’uomo resta sordo all’evangelo. È per questo che nel battesimo cristiano si è introdotto il rito dell’Effatà sul bambino che è stato appena battezzato perché diventi colui che ascolta la Parola di Dio e la comunica agli altri con le sue labbra e la sua vita. L’Eucaristia che celebriamo diventa ringraziamento per le meraviglie che il Signore ha operato nella nostra vita, nel mondo intero!

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che siedi alla destra del Padre e intercedi per noi, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Padre, che ci hai liberati dal peccato e ci hai donato la dignità di gli adottivi, guarda con benevolenza la tua famiglia, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, dona coraggio agli smarriti di cuore, perché conoscano il tuo amore e cantino con noi le meraviglie che tu hai compiuto. Per il nostro


Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

La prima lettura raccoglie il canto gioioso di una grande speranza: Dio libera e consola il suo popolo Israele che ritorna dall’esilio. Si tratta di un nuovo esodo che rinnoverà completamente i fedeli del Signore.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (35,4-7a) 4 Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». 5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 6 Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. 7aLa terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 145)

Rit. Loda il Signore, anima mia

niamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 3Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», 4 non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? 5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia. Il Vangelo racconta della guarigione di un sordomuto come segno dell’opera messianica di Gesù. Esso fa parte di un insieme di narrazioni ambientati in terra pagana, impura, cioè di un popolo accomunato da una medesima incapacità di udire e di parlare. La salvezza apportata da Gesù è universale.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco

(7,31-37)

La seconda lettura espone la condotta autentica dei cristiani che professano la fede in Cristo. Essi non possono ammettere alcun favoritismo personale o verso i ricchi. La scelta preferenziale di Dio per i poveri deve diventare il criterio di giudizio e di azione del cristiano.

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù, 31uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33 Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

SECONDA LETTURA

PROFESSIONE DI FEDE

Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Rit. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (2,1-5) 1 Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. 2 Suppo-

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre pri-


ma di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, Cristo è la presenza definitiva del Regno di Dio in mezzo a noi: a lui rivolgiamo con fiducia la preghiera di tutta la Chiesa. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente annuncino il Vangelo agli smarriti di cuore, prendendosi cura dei poveri e degli ultimi, preghiamo. 2. Perché i sacerdoti, nel loro agire quotidiano, siano il segno tangibile della tenerezza di Dio, preghiamo. 3. Perché gli ammalati e le persone portatrici di handicap ricevano la giusta assistenza sanitaria e non siano emarginati dalla nostra società, preghiamo. 4. Perché il dialogo tra le religioni e i popoli di culture e tradizioni differenti ponga fine a ogni forma d’intolleranza e di violenza, preghiamo. 5. Perché ogni giorno ci lasciamo purificare dalla Parola di Dio, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu che sei fedele per sempre e rendi giustizia agli oppressi, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero: fa’ che tutti i poveri della terra, riscattati nel sangue del tuo Figlio, cantino con noi le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questi santi misteri la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzino la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE II Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, cantiamo senza fine l’inno della tua gloria.

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l’umanità decaduta; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Oppure Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e parlare i muti. DOPO LA COMUNIONE in piedi Cel. O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi grandi doni del tuo amato Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Egli vive e regna nei secoli Ass. Amen dei secoli.

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera Per il discernimento Mio Signore Dio, non so cosa sto facendo. Non vedo la strada davanti a me. Non posso sapere con certezza dove finirà. Non conosco davvero neanche me stesso, e il fatto che pensi di seguire la tua volontà non significa che lo stia facendo davvero. Credo però che tu apprezzi davvero il desiderio di esserti gradito, e spero di mettere quel desiderio in tutto ciò che faccio. Spero di non fare mai niente che si allontani da questo desiderio, e so che se faccio questo mi guiderai sulla retta via, anche se posso non conoscerla affatto. Lì avrò sempre fiducia in te, anche se potrò sembrare perduto e nell’ombra della morte. Non temerò, perché tu sei sempre con me, e non mi lascerai mai affrontare i pericoli da solo (Thomas Merton).

Attualizzare la Parola Gesù ci ha svelato il segreto di un miracolo che possiamo ripetere anche noi, diventando protagonisti dell’«Effatà», di quella parola “Apriti” con la quale egli ha ridato la parola e l’udito al sordomuto. Si tratta di aprirci alle necessità dei nostri fratelli sofferenti e bisognosi di aiuto, rifuggendo l’egoismo e la chiusura del cuore. È proprio il cuore, cioè il nucleo profondo della persona, che Gesù è venuto ad «aprire», a liberare, per renderci capaci di vivere pienamente la relazione con Dio e con gli altri. Egli si è fatto uomo perché l’uomo, reso interiormente sordo e muto dal peccato, possa ascoltare la voce di Dio, la voce dell’Amore che parla al suo cuore, e così impari a parlare a sua volta il linguaggio dell’amore, traducendolo in gesti di generosità e di donazione di sé. Maria, Colei che si è totalmente «aperta» all’amore del Signore, ci ottenga di sperimentare ogni giorno, nella fede, il miracolo dell’«Effatà», per vivere in comunione con Dio e con i fratelli. Testimonianza Una vita copiata dal Vangelo «Mi è caro, in questo momento di preghiera, ricordare la cara sorella, Madre Teresa di Calcutta... Missionaria della Carità. La sua missione cominciava ogni giorno, prima dell’alba, davanti all’Eucaristia. Nel silenzio della contemplazione, Madre Teresa di Calcutta sentiva risuonare il grido di Gesù sulla croce: “Ho sete”. Questo grido, raccolto nel profondo del cuore, la spingeva sulle strade di Calcutta e di tutte le periferie del mondo, alla ricerca di Gesù nel povero, nell’abbandonato, nel moribondo. Carissimi fratelli e sorelle, questa suora universalmente riconosciuta come Madre dei poveri, lascia un esempio eloquente per tutti, credenti e non credenti. Ci lascia la testimonianza dell’amore di Dio che, da lei accolto, ne ha trasformato la vita in un dono totale ai fratelli. Ci lascia la testimonianza della contemplazione che diventa amore, e dell’amore che diventa contemplazione. Le opere da lei compiute parlano da sé e manifestano agli uomini del nostro tempo quell’alto significato della vita che purtroppo sembra smarrirsi» (Giovanni Paolo II).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.