24a Domenica del tempo ordinario anno B 2018

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24ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 16 SETTEMBRE 2018

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a voi, chi dite che io sia?». Non possiamo rispondere semplicemente con le parole a questa domanda sull’identità di Gesù. Per rispondere occorre seguirlo, mettersi dietro di lui, fino al Calvario, senza esitazioni e, soprattutto, attraversando quello scandalo inaudito della sua morte di croce. Si diventa discepoli di Gesù camminando giorno per giorno dietro di lui, senza paura di perdere la vita e accettando la sua umile condizione di servo del Regno, di Figlio che si spoglia e muore in croce per amore del Padre e per amore nostro. La risposta di Pietro non è completa: porta dentro di sé l’ombra del suo rinnegamento, l’inefficacia delle sue resistenze, l’inciampo del suo orgoglio. Senza l’azione dello Spirito che è Signore e dà la vita non possiamo veramente riconoscere Gesù come il Messia, come il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci ha aperto l’orecchio e ci assiste nella nostra vita e missione. Con fiducia e sincerità confessiamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ascolti il grido della nostra preghiera, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che proteggi gli umili, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che preservi i nostri piedi dalla caduta, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la


nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura contiene un canto di speranza, un messaggio di consolazione. Durante l’esilio a Babilonia, un profeta, continuatore del primo Isaìa, ridà coraggio ai deportati e annuncia loro la salvezza. Egli intravede che la liberazione finale, quella che rinnoverà definitivamente l’uomo, sarà opera di un servo che accetterà per amore l’incomprensione e la persecuzione. Eppure, agli occhi di Dio, egli sarà il giusto per eccellenza. La tradizione cristiana rilegge in Cristo il giusto di Israele, il servo del Signore! La seconda lettura ci impone uno sguardo critico al nostro vissuto di credenti. La vera fede si traduce in un servizio effettivo agli altri. Senza questo servizio, le più belle attestazioni di fede sono soltanto vane parole, incantesimi vuoti. Il Vangelo riporta i discepoli a un dato essenziale della fede: Gesù è il Messia. Impressionati da tutte le cose di cui erano stati testimoni, gli apostoli riconoscono in Gesù una speciale presenza di Dio. Poco importa che tipo di Messia! Pur essendo un’idea biblica, non possono neppure immaginarsi un servo sofferente. Ciò è motivo di scandalo, di resistenza, di prova, di incomprensione.

PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Isaìa (50,5-9a) 5 Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. 6Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sotratto la faccia agli insulti e agli sputi. 7Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. 8 È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. 9a Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 114)

Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi

Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Rit. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, liberami, Signore». Rit. Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato. Rit. Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Rit.

SECONDA LETTURA

(2,14-18)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo 14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? 15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? 17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. 18Al contratrio uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (8,27-35)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 27Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli


anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32 Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». 34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore Dio ci chiede di credere con il cuore e di confessare con le opere che Gesù è il Cristo. Con fiducia, presentiamo al Padre la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, O PADRE! 1. Perché la Chiesa, santificata dai doni dello Spirito di Dio, risplenda nel mondo come sacramento della riconciliazione e strumento di pace tra i popoli, preghiamo.

2. Perché coloro che hanno un potere materiale, politico o spirituale non si lascino dominare dalla corruzione, preghiamo. 3. Perché i detenuti siano sostenuti nel loro percorso di recupero dalle istituzioni, dagli educatori e dai volontari, preghiamo. 4. Perché nelle nostre famiglie e comunità si riconosca l’urgenza della formazione al discernimento spirituale e a una fede che si fa carità, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, tu che sei veramente il conforto dei poveri e dei sofferenti, illumina le nostre esistenze con il dono dello Spirito Santo perché possiamo annunciare al mondo che Gesù è il Cristo, il salvatore del mondo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno di lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE

■ «Voi chi dite che io sia?». «Tu sei il Cristo», disse Pietro a Gesù. Oppure ■ Il calice della benedizione, che noi benediciamo, è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo del Signore. Oppure ■ Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Preghiera di ringraziamento «Ti amo, mio Dio, e il mio desiderio è di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita. Ti amo, o Dio infinitamente amabile, e preferisco morire amandoti, piuttosto che vivere un solo istante senza amarti. Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo è di amarti eternamente. Ti amo, mio Dio, e desidero il cielo, soltanto per avere la felicità di amarti perfettamente. Mio Dio, se la mia lingua non può dire ad ogni istante: ti amo, voglio che il mio cuore te lo ripeta ogni volta che respiro. Ti amo, mio divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, e mi tieni quaggiù crocifisso con te Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti e sapendo che ti amo» (san Giovanni Maria Vianney).

Attualizzare la Parola Una fede che non produce delle opere coerenti non è una vera fede. Al massimo può essere una credenza astratta, una conoscenza che non incide nel vissuto. In particolare, per san Giacomo, la concretezza della fede è manifestata dalle opere della carità, che appare come la vita stessa della fede. Non bastano alcune pratiche religiose, neppure una fedeltà liturgica all’Eucaristia, a dare consistenza alla nostra fede. La nostra missione in Cristo «Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità, perché “questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione” (1Ts 4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un momento determinato della storia, un aspetto del Vangelo. Tale missione trova pienezza di senso in Cristo e si può comprendere solo a partire da lui. In fondo, la santità è vivere in unione con lui i misteri della sua vita. Consiste nell’unirsi alla morte e risurrezione del Signore in modo unico e personale, nel morire e risorgere continuamente con lui. Ma può anche implicare di riprodurre nella propria esistenza diversi aspetti della vita terrena di Gesù: la vita nascosta, la vita comunitaria, la vicinanza agli ultimi, la povertà e altre manifestazioni del suo donarsi per amore. La contemplazione di questi misteri, come proponeva sant’Ignazio di Loyola, ci orienta a renderli carne nelle nostre scelte e nei nostri atteggiamenti. Perché “tutto nella vita di Gesù è segno del suo mistero”, tutta la vita di Cristo è Rivelazione del Padre”, “tutta la vita di Cristo è mistero di Redenzione”, “tutta la vita di Cristo è mistero di ricapitolazione”, e “tutto ciò che Cristo ha vissuto fa sì che noi possiamo viverlo in lui e che egli lo viva in noi”» (FRANCESCO, Esortazione apostolica Gaudete et exsultate [19-3-2018], nn. 19-20). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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