24ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

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24ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 12 SETTEMBRE 2021

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a voi, chi dite che io sia?». Non possiamo rispondere semplicemente con le parole a questa domanda sull’identità di Gesù. Per rispondere occorre seguirlo, mettersi dietro di lui, fino al Calvario, senza esitazioni e, soprattutto, attraversando quello scandalo inaudito della sua morte di croce. Si diventa discepoli di Gesù camminando giorno per giorno dietro di lui, senza paura di perdere la vita e accettando la sua umile condizione di servo del Regno, di Figlio che si spoglia e muore in croce per amore del Padre e per amore nostro. La risposta di Pietro non è completa: porta dentro di sé l’ombra del suo rinnegamento, l’inefficacia delle sue resistenze, l’inciampo del suo orgoglio. Senza l’azione dello Spirito che è Signore e dà la vita non possiamo veramente riconoscere Gesù come il Messia, come il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; i tuoi profeti siano trovati degni di fede. Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Umili e pentiti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia misericordia di noi peccatori. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, creatore e Signore dell’universo, volgi a noi il tuo sguardo, e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che conforti i poveri e i sofferenti e tendi l’orecchio ai giusti che ti invocano, assisti la tua Chiesa che annuncia il


Vangelo della croce, perché creda con il cuore e confessi con le opere che Gesù è il Messia. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen La prima lettura contiene un canto di speranza, un messaggio di consolazione. Durante l’esilio a Babilonia, un profeta, continuatore del primo Isaìa, ridà coraggio ai deportati e annuncia loro la salvezza. Egli intravede che la liberazione finale, quella che rinnoverà definitivamente l’uomo, sarà opera di un servo che accetterà per amore l’incomprensione e la persecuzione. Eppure, agli occhi di Dio, egli sarà il giusto per eccellenza. La tradizione cristiana rilegge in Cristo il giusto di Israele, il servo del Signore! PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Isaìa (50,5-9a)

Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. 6Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sotratto la faccia agli insulti e agli sputi. 7Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. 8 È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. 9a Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 5

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 114)

Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi

occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Rit. La seconda lettura ci impone uno sguardo critico al nostro vissuto di credenti. La vera fede si traduce in un servizio effettivo agli altri. Senza questo servizio, le più belle attestazioni di fede sono soltanto vane parole, incantesimi vuoti. SECONDA LETTURA (2,14-18)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo 14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? 15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? 17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. 18Al contratrio uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Alleluia. Il Vangelo riporta i discepoli a un dato essenziale della fede: Gesù è il Messia. Impressionati da tutte le cose di cui erano stati testimoni, gli apostoli riconoscono in Gesù una speciale presenza di Dio. Poco importa che tipo di Messia! Pur essendo un’idea biblica, non possono neppure immaginarsi un servo sofferente. Ciò è motivo di scandalo, di resistenza, di prova, di incomprensione.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (8,27-35)

Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Rit. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, liberami, Signore». Rit. Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato. Rit. Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 27Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». 29Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 31E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli


anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32 Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». 34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore è conforto e rifugio per i poveri e i sofferenti e ascolta la supplica dei giusti. A lui rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano sollecite verso i bisogni dei poveri, degli ammalati e dei migranti, preghiamo.

2. Perché ogni battezzato testimoni con la propria vita la fede nel Signore Gesù, crocifisso e risorto, preghiamo. 3. Perché gli organismi internazionali si adoperino per la pace e la crescita armoniosa dei Paesi in via di sviluppo, preghiamo. 4. Perché i detenuti siano sostenuti nel loro percorso di recupero dalle istituzioni civili e dagli educatori, preghiamo. 5. Perché impariamo a perdonarci gli uni gli altri e a riconoscere il volto di Gesù, il servo sofferente, nei poveri e negli abbandonati, preghiamo. Cel. O Padre, buono e misericordioso verso tutti, accogli la preghiera di questa famiglia riunita nel tuo nome; fa’ che ci vantiamo solamente nella croce di Cristo Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere e accogli le offerte dei tuoi fedeli, perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Da te riceviamo esistenza, energia e vita: ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te la nostra lode, acclamando con festosa esultanza.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...


FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali. Oppure «Voi, chi dite che io sia?». Disse Pietro a Gesù: «Tu sei il Cristo».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. La forza del tuo dono, o Signore, operi nel nostro spirito e nel nostro corpo, perché l’efficacia del sacramento ricevuto preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera a Maria Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, volgi lo sguardo sugli uomini e sulle donne che il tuo Figlio ha chiamato a seguirlo nella totale consacrazione al suo amore: si lascino sempre guidare dallo Spirito, siano instancabili nel dono di sé e nel servire il Signore, così da essere fedeli testimoni della gioia che sgorga dal Vangelo e annunciatori della Verità che guida l’uomo alle sorgenti della Vita immortale. Amen! Attualizzare la Parola La professione di fede in Gesù Cristo non può fermarsi alle parole, ma chiede di essere autenticata da scelte e gesti concreti, da una vita improntata all’amore di Dio, di una vita grande, di una vita con tanto amore per il prossimo. Gesù ci dice che per seguire lui, per essere suoi discepoli, bisogna rinnegare sé stessi, cioè le pretese del proprio orgoglio egoistico, e prendere la propria croce. Poi dà

a tutti una regola fondamentale: “Chi vorrà salvare la propria vita la perderà”. Spesso, nella vita, per tanti motivi, sbagliamo strada, cercando la felicità solo nelle cose, o nelle persone che trattiamo come cose. La felicità la troviamo soltanto quando l’amore, quello vero, ci incontra, ci sorprende, ci cambia. L’amore cambia tutto! E l’amore può cambiare anche noi, ognuno di noi. Lo dimostrano le testimonianze dei santi. Testimonianza «Mettersi alla sequela di Gesù significa prendere la propria croce - tutti l’abbiamo - per accompagnarlo nel suo cammino, un cammino scomodo che non è quello del successo, della gloria passeggera, ma quello che conduce alla vera libertà, quella che ci libera dall’egoismo e dal peccato. Si tratta di operare un netto rifiuto di quella mentalità mondana che pone il proprio “io” e i propri interessi al centro dell’esistenza: questo non è ciò che Gesù vuole da noi! Invece, Gesù ci invita a perdere la propria vita per Lui, per il Vangelo, per riceverla rinnovata, realizzata e autentica. Siamo certi, grazie a Gesù, che questa strada conduce alla fine alla risurrezione, alla vita piena e definitiva con Dio. Decidere di seguire lui, il nostro Maestro e Signore che si è fatto Servo di tutti, esige di camminare dietro a lui e di ascoltarlo attentamente nella sua Parola – ricordatevi: leggere tutti i giorni un passo del Vangelo – e nei Sacramenti» (FRANCESCO, Angelus del 13-9-2015). SETTEMBRE

Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

Santissimo Nome di Maria

La festa del santo nome di Maria fu concessa da Roma, nel 1513, ad una diocesi della Spagna, Cuenca. Soppressa da san Pio V, fu ripristinata da Sisto V e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli e a Milano. Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni III Sobieski con i suoi Polacchi vinto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la cristianità, il Beato Innocenzo XI, in rendimento di grazie, estese la festa alla Chiesa universale e la fissò alla domenica fra l’Ottava della Natività. Pio X la riportò al 12 settembre (da www.santiebeati.it).

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SCAMBIO DELLA PACE

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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