25ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Page 1

25ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 19 SETTEMBRE 2021

«

C

hi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me». Nella scorsa Domenica, con la confessione di Pietro, “tu sei il Cristo”, si era aperto un nuovo orizzonte nella vita dei discepoli. Ma subito si sono distratti. Il loro pensiero si fa debole e vola verso altre vie. Proprio sulla strada della passione e del perdere tutto, i discepoli discutono sulla conquista e sui diversi gradi della loro gerarchia futura. Gesù, allora, decide di raccogliere attorno a sé i Dodici e inizia una stupenda lezione con parole ma anche, nello stile dei profeti, con un gesto simbolico. Le parole sono lapidarie: il vero primo nel Regno di Dio è l’ultimo nel regno degli uomini, è il servo, il disprezzato. A questo punto Gesù passa all’atto simbolico: chiama a sé uno di quei bambini che ancor oggi percorrono scatenati le piazze e le stradine dei villaggi palestinesi e lo abbraccia con tenerezza. Il fanciullo richiama la semplicità, la piccolezza, la disponibilità fiduciosa, dell’abbandono senza calcoli, doppiezze e interessi. Con questo spirito da bimbo svezzato in braccio a sua madre (cf. Sal 131,2), il discepolo entra nel mondo non con l’orgoglio del potere, con il pregio della finanza, con la forza delle armi ma con lo spirito dell’agnello, con l’attitudine del servo, con la volontà dell’uomo di pace e con la donazione della persona che ama e spera.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

«Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore. «In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò loro Signore per sempre». Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi, e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti possiamo giungere alla vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che e Dio, e vive e regna con te,


nell’unita dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, sorgente della vita, davanti a te il più grande è colui che serve: donaci la sapienza che viene dall’alto, perché accogliendo i piccoli e gli ultimi riconosciamo in loro la misura del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

La prima lettura riporta alcuni passaggi del discorso in cui gli empi espongono la loro scelta esistenziale, caratterizzata dalla ricerca del piacere e dalla persecuzione del giusto. Una serie di espressioni descrive il loro proposito: tendiamo insidie, vediamo, proviamo, mettiamolo alla prova, condanniamolo. La figura del giusto è delineata in tre atti fondamentali: la fedeltà alla legge (regola interiore e stile di vita), la figliolanza divina e la persecuzione. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro della Sapienza (2,12.17-20)

[Dissero gli empi:] 12«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta. 17 Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. 18 Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19 Mettiamolo alla prova con violenza e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione.20 Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 53)

Rit. Il Signore sostiene la mia vita

Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita. Ti offrirò un sacrificio spontaneo, loderò il tuo nome, Signore, perché è buono. Rit. La seconda lettura illustra la vera sapienza: viene dall’alto, è dono di Dio, è genuina ed è legata alla pace. La radice ultima del male, causa delle divisioni nella comunità, sta in un rapporto sbagliato con Dio. SECONDA LETTURA (3,16 - 4,3)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo Fratelli miei, 16dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. 18Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia. 1 Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? 2 Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 3 chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. Alleluia. Il Vangelo si articola in due momenti: il secondo annuncio della passione che scandalizza i discepoli e la questione sulla vera grandezza. Gesù istruisce i discepoli sulla Pasqua, ma essi non comprendono. È rifiutata l’idea di un Messia crocifisso. Per illustrare il servizio umile, Gesù abbraccia un bambino, identificandosi con esso.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco

(9,30-37)

Dio, per il tuo nome salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. Dio, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Rit. Poiché stranieri contro di me sono insorti e prepotenti insidiano la mia vita; non pongono Dio davanti ai loro occhi. Rit.

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli 30 attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». 32Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafàrnao.


Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». 34 Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. 35 Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». 36 E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37 «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Cristo è la Sapienza del Padre che si è rivelato a noi nella sua stessa passione, morte e risurrezione. Apriamo a Dio i nostri cuori con fiducia e umiltà. Lettore Diciamo insieme: Ass. DONACI, O PADRE, LA SAPIENZA DEL CUORE! 1. Perché il popolo santo di Dio sia aperto alla missione e si lasci guidare dal Vangelo e dalla sapienza della Croce, rinunciando alla tentazione del potere e della vanagloria, preghiamo.

2. Perché gli uomini e le donne della scienza e della tecnica siano al servizio della ricerca nel pieno rispetto della dignità, dei valori morali e spirituali di ogni persona, preghiamo. 3. Perché guardando a Cristo crocifisso e risorto impariamo a donarci completamente per il bene del nostro prossimo e a perdonarci gli uni gli altri, superando liti, gelosie e contese, preghiamo. 4. Perché il Signore ci renda strumento di misericordia e di pace nelle nostre famiglie e comunità, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che ascolti il grido del povero e sostieni la vita del giusto, mentre al superbo volgi lo sguardo da lontano, accogli la preghiera di questa famiglia che ti cerca con cuore sincero e oggi è riunita nel tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli con bontà, o Signore, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i doni eterni, nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE VII La salvezza mediante l’obbedienza di Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo da mandare il tuo Unigenito come redentore a condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana. Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio e in lui, servo obbediente, hai ricostruito l’alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...


FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Tu hai dato, Signore, i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Oppure «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Guida e sostieni, o Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate il Vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera a Gesù Signore Gesù fa’ di noi una terra buona e feconda che accolga il seme della tua grazia e faccia maturare il degno frutto della pe-nitenza, così che, con il tuo aiuto, meritiamo di vivere eternamente nella tua gloria. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen. Attualizzare la Parola Gesù nel Vangelo ci ricorda una tentazione sulla quale dovremo vigilare con attenzione: l’ansia di essere i primi, di primeggiare sugli altri, che può annidarsi in ogni cuore umano. Qual è il rimedio che propone Gesù quando appare tale pulsione nel nostro cuore e nella mentalità di una società o di un Paese? Farsi l’ultimo di tutti e il servo di tutti; stare là dove nessuno vuole andare, dove non arriva nulla, nella periferia più distante; e servire, creando spazi d’incontro con gli ultimi, con gli scartati. Se permettessimo al Vangelo di Cristo di giungere nel profondo della nostra vita, allora la globalizzazione della solidarietà sarebbe davve-

ro una realtà. Ci aiuti il Signore a piantare la croce del nostro servizio, della nostra dedizione, lì dove hanno bisogno di noi, sulla collina dove abitano gli ultimi, dove si richiede la delicata attenzione agli esclusi, alle minoranze, per allontanare dai nostri ambienti e dalle nostre culture la possibilità di annientare l’altro, di emarginare, di continuare a scartare chi ci dà fastidio e disturba le nostre comodità. Gesù mette al centro un piccolo, lo mette alla medesima distanza da tutti, perché tutti ci sentiamo provocati a dare una risposta. Testimonianza L’amore per il prossimo Consiste nel fatto che io amo, in Dio e con Dio, anche la persona che non gradisco o neanche conosco. Questo può realizzarsi solo a partire dall’intimo incontro con Dio, un incontro che è diventato comunione di volontà arrivando fino a toccare il sentimento, secondo la prospettiva di Gesù Cristo. SETTEMBRE

Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

San Gennaro Vescovo e Martire

Gennaro era nato a Napoli (?), nella seconda metà del III secolo, e fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani. Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio. Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro, saputo dell’arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio, a portargli il suo conforto in carcere. Dragonio, informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio. Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nell’anfiteatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi. Ma durante i preparativi il proconsole Dragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e, quindi, prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri (www.santiebeati.it). Appuntamenti: Oggi si celebra la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero

19

SCAMBIO DELLA PACE

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.