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26ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 1 OTTOBRE 2017

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n uomo aveva due figli…». Oggi, nel Vangelo, Gesù racconta la parabola dei due figli che sono invitati dal padre a lavorare nella vigna. Il primo figlio rispose: «Non ne ho voglia»; ma poi, «pentitosi, ci andò» (Mt 21,29). L’altro, invece, disse al padre: «Sì, signore», ma «non andò» (Mt 21,30). Alla domanda di Gesù, chi dei due abbia compiuto la volontà del padre, gli ascoltatori giustamente rispondono: «Il primo» (Mt 21,31). Il messaggio della parabola è chiaro: non contano le parole, ma l’agire, le azioni di conversione e di fede. Gesù rivolge questo messaggio ai sommi sacerdoti e agli anziani del popolo d’Israele, cioè agli esperti di religione del suo popolo. Essi, prima, dicono “sì” alla volontà di Dio. Ma la loro religiosità diventa routine, e Dio non li inquieta più. Per questo avvertono il messaggio di Giovanni Battista e l’annuncio di Gesù come un disturbo. Così, il Signore conclude la sua parabola con parole drastiche: «I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli» (Mt 21,31-32). Tradotta nel linguaggio del tempo, l’affermazione potrebbe suonare più o meno così: agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace; persone che soffrono a causa dei loro peccati e hanno desiderio di un cuore puro, sono più vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli “di routine”, che nella Chiesa vedono ormai soltanto l’apparato, senza che il loro cuore sia toccato da questo, dalla fede.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti; ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia,


perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, sempre pronto ad accogliere pubblicani e peccatori appena si dispongono a pentirsi di cuore, tu prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia: il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola e ci doni gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù. Egli è Dio, e vive e regna con Ass. Amen te...

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; io spero in te tutto il giorno. Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni, non li ricordare: ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Rit. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. Rit.

SECONDA LETTURA La prima lettura pone in risalto la bontà di Dio che attende la conversione del malvagio e del peccatore. La seconda lettura contiene lo stupendo inno cristologico che canta l’abbassamento del Cristo fino alla morte di croce e la sua esaltazione da parte del Padre. Il Vangelo, attraverso la parabola dell’uomo che aveva due figli, mette in crisi il modo d’intendere la giustizia e il perdono nella cerchia dei sacerdoti e degli anziani. Cristo è venuto a salvare ciò che era perduto: è questa la volontà del Padre, il giusto e il misericordioso.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Ezechièle (18,25-28)

Così dice il Signore: «Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? 26 Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. 27E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. 28Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 25

SALMO RESPONSORIALE Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

(Sal 24)

Dalla lettera di san Paolo apostolo [Forma breve 2,1-5](2,1-11) ai Filippési [Fratelli, 1se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, 2rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. 3Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. 4Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. 5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù]: 6egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, 7ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, 8umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. 9Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

VANGELO

(21,28-32)

Dal Vangelo secondo Matteo Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 28«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al


primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. 29Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. 30Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, Signore”. Ma non vi andò. 31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

2. Perché i governanti si prendano cura delle persone più deboli e favoriscano leggi giuste soprattutto per i poveri. Preghiamo. 3. Perché nelle nostre famiglie e comunità sappiamo intessere vere relazioni fraterne e creare un dialogo sereno fondato sull’ascolto, sull’umiltà e sulla carità. Preghiamo. 4. Perché mai disperiamo del perdono del Signore e sappiamo consolare chi si sente solo, ferito e abbandonato. Preghiamo. 5. Perché il Signore ci liberi dalla presunzione di essere giusti e ci sostenga nel nostro cammino di conversione. Preghiamo. Cel. O Padre, tu sei il solo giusto: fa’ che le nostre comunità accolgano i poveri e gli ultimi, affinché il Vangelo renda veramente felici tutti gli uomini e le donne della terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

PREGHIERA DEI FEDELI

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Cel. Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre buono e misericordioso di donarci gli stessi sentimenti di Cristo Gesù suo Figlio, che donò la sua vita sulla croce per la nostra salvezza. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, SIGNORE! 1. Perché la Chiesa annunci sempre con coraggio e vigore la buona novella del Regno e il perdono ai peccatori. Preghiamo.

Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: egli ha dato la sua vita per noi, e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio SUPPLICA ALLA VERGINE DEL SANTO ROSARIO DI POMPEI

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Augusta Regina delle Vittorie,* o Sovrana del Cielo e della Terra,* al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi,* o Regina gloriosa del Rosario,* noi devoti figli tuoi,* raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne* effondiamo gli affetti del nostro cuore* e con confidenza di figli* ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza,* dove siedi Regina,* volgi, o Maria,* il tuo sguardo pietoso * su di noi, sulle nostre famiglie,* sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.* Ti prenda compassione* degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita.* Vedi, o Madre,* quanti pericoli nell’anima e nel corpo, * quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre,* implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino* e vinci con la clemenza* il cuore dei peccatori.* Sono nostri fratelli e figli tuoi* che costano sangue al dolce Gesù* e contristano il tuo sensibilissimo cuore.* Mostrati a tuttiquale sei, * Regina di pace e di perdono. Ave, o Maria vero* che noi, per primi, benché tuoi figli,* con i peccati* torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù* e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore. Lo confessiamo:* siamo meritevoli dei più aspri castighi,* ma Tu ricordati* che, sul Golgota,* raccogliesti, col Sangue divino,* il testamento del Redentore moribondo,* che ti dichiarava Madre nostra,* Madre dei peccatori. Tu dunque,* come Madre nostra,* sei la nostra Avvocata,* la nostra speranza.* E noi, gementi,* stendiamo a te le mani supplichevoli,* gridando: Misericordia! O Madre buona,* abbi pietà di noi,* delle anime nostre,* delle nostre famiglie,* dei nostri parenti,* dei nostri amici,* dei nostri defunti,* soprat-

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tutto dei nostri nemici* e di tanti che si dicono cristiani,* eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo.* Pietà oggi imploriamo* per le Nazioni traviate,* per tutta l’Europa,* per tutto il mondo,* perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti,* o Madre di Misericordia! Ave, o Maria egnati benevolmente, o Maria,* di esaudirci!* Gesù ha riposto nelle tue mani* tutti i tesori delle Sue grazie* e delle Sue misericordie. Tu siedi,* coronata Regina,* alla destra del tuo Figlio,* splendente di gloria immortale* su tutti i Cori degli Angeli.* Tu distendi il tuo dominio* per quanto sono distesi i cieli,* e a te la terra e le creature tutte* sono soggette.* Tu sei l’onnipotente per grazia,* Tu dunque puoi aiutarci.* Se Tu non volessi aiutarci,* perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione,* non sapremmo a chi rivolgerci.* Il tuo cuore di Madre,* non permetterà di vedere noi,* tuoi figli, perduti.* Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia* e la mistica Corona che miriamo nella tua mano,* ci ispirano fiducia che saremo esauditi.* E noi confidiamo pienamente in te,* ci abbandoniamo come deboli figli* tra le braccia della più tenera fra le madri,* e, oggi stesso,* da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave, o Maria Chiediamo la benedizione a Maria n’ultima grazia* noi ora ti chiediamo, o Regina,* che non puoi negarci in questo giorno solennissimo* Concedi a tutti noi* l’amore tuo costante* e in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te* finché non ci avrai benedetti.* Benedici, o Maria, in questo momento* il Sommo Pontefice.* Agli antichi splendori della tua Corona,* ai trionfi del tuo Rosario,* onde sei chiamata Regina delle Vittorie,* aggiungi ancor questo, o Madre:* concedi il trionfo alla Religione* e la pace alla umana Società.* Benedici i nostri Vescovi,* i Sacerdoti* e particolarmente tutti coloro* che zelano l’onore del tuo Santuario.* Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei* e quanti coltivano e promuovono* la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria,* Catena dolce che ci rannodi a Dio,* vincolo di amore che ci unisci agli Angeli,* torre di salvezza negli assalti dell’inferno,* porto sicuro nel comune naufragio,* noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia,* a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra* sarà il nome tuo soave,* o Regina del Rosario di Pompei,* o Madre nostra cara,* o Rifugio dei peccatori,* o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta,* oggi e sempre,* in terra e in cielo.* Amen. Salve, Regina.

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La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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