26a Domenica del tempo ordinario anno B LA NOSTRA PASQUA DOMENICALE

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26ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (verde) 30 SETTEMBRE 2018

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hi non è contro di noi è per noi». Il Vangelo di questa Domenica ci fa riflettere su un fatto molto importante: dobbiamo essere attenti al bene che è seminato in ogni uomo. Il Vangelo non è il monopolio di alcuni prediletti: è per tutti. Non ci sono privilegi tra i discepoli se non nel servirsi gli uni gli altri. Dio è generoso verso tutti e suscita nel cuore dell’umanità nuovi apostoli e profeti, suoi veri testimoni, anche in modo misterioso e inatteso. Tutti coloro che non scelgono il male e si consacrano al bene e alla promozione umana e spirituale dell’uomo, qualunque sia la loro sigla o la loro bandiera, sono già al fianco di Cristo. Il vero discepolo è pieno di gioia per il bene che è seminato in ogni uomo, in ogni cultura, in ogni razza. Il vero discepolo è rispettoso per l’anima di verità dispersa in ogni ideologia, è convinto del valore del pluralismo e del dialogo. La tentazione settaria che vuole monopolizzare Dio in un gruppo è anche una degenerazione della fede, anche se si illude di conservarne la purezza. A volte la fede muore, anche nelle nostre comunità, per asfissia!

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti; ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, i precetti del Signore danno gioia: apriamo i nostri cuori al pentimento e alla riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che rendi saggio il semplice, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci rinfranchi l’anima con la tua legge, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che hai giudizi fedeli e giusti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo... Oppure Cel. O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti; effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo...


SALMO RESPONSORIALE La prima lettura riporta un episodio collegato alla costituzione dei settanta anziani destinati ad aiutare Mosè nella guida del popolo incamminato verso la terra promessa. Lo spirito di Mosè viene donato da Dio ai settanta anziani e a due uomini, Eldad e Medad, che non erano andati alla riunione. Qualcuno si oppone, sostenendo che il profetare è riservato a pochi. Mosè, invece, considera la profezia un arricchimento per il popolo. Dio è libero di scegliere i suoi interventi salvifici. La seconda lettura presenta un giudizio negativo sui ricchi che, invece di impiegare la ricchezza per andare incontro ai poveri hanno preferito accumularla e lasciarla intaccare dalla ruggine. Seguono altre tre denunce: lo sfruttamento degli operai, lo sperpero sfacciato dei ricchi e l’oppressione violenta del giusto. Sulle vergogne dell’ingiustizia, Giacomo invoca e annuncia il giudizio di Dio. Il Vangelo riprende il breve dialogo fra Gesù e l’apostolo Giovanni. Gesù chiede ai discepoli una profonda conversione che elimini ogni mentalità di privilegio e di esclusivismo religioso. Tra di loro ci dev’essere una reale apertura verso coloro che sono fuori della comunità. Poi l’attenzione si sposta all’interno della comunità: è qui che si può annidare il pericolo dello scandalo che confonde la fede, induce a rinnegarla e può privare della salvezza eterna.

PRIMA LETTURA

Seduti (11,25-29)

Dal libro dei Numeri In quei giorni, 25 il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. 26 Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento. 27 Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». 28Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». 29Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

(Sal 18)

Rit. I precetti del Signore fanno gioire il cuore

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. Rit. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. Rit. Anche il tuo servo ne è illuminato, per chi li osserva è grande il profitto. Le inavvertenze, chi le discerne? Assolvimi dai peccati nascosti. Rit. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato. Rit.

SECONDA LETTURA

(5,1-6)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo 1 Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! 2Le vostre ricchezze sono marce, 3i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! 4 Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente. 5Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6 Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (9,38-43.45.47-48)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 38 Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scaccia-


va demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi. 41 Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. 42 Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43 Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. 45 E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. 47 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il per-

dono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore opera in modo misterioso in mezzo a noi e in tutto il mondo: come suoi discepoli, convertiamoci alla logica del servizio e della carità come dono della vita. Lettore Diciamo insieme: Ass. CRISTO, SAPIENZA DEL PADRE, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, invocando il nome del Signore, nella piena fedeltà al Vangelo, liberi ogni persona dalla schiavitù del peccato, preghiamo. 2. Perché gli imprenditori, accogliendo l’invito dell’apostolo Giacomo ad avere rispetto per gli operai, agiscano nelle loro fabbriche e imprese con equità, preghiamo. 3. Perché nelle nostre famiglie e comunità prendiamo a cuore l’educazione cristiana dei più piccoli, in special modo dei bambini abbandonati e orfani, preghiamo. 4. Perché il tempo trascorso con gli anziani e gli ammalati ci renda, per grazia di Dio, sempre più solidali tra di noi, e membri di una sola grande famiglia umana, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che sei attento al bene seminato nel cuore di ogni uomo, rendici veri discepoli del Vangelo e strumenti di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE VIII La Chiesa radunata nel vincolo della Trinità È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito tu hai ricostituito l’unità della famiglia umana disgregata dal peccato, perché il tuo popolo, radunato nel vincolo di amore della Trinità, a lode e gloria della tua multiforme sapienza, formi la Chiesa, corpo del Cristo e tempio vivo dello Spirito. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.


MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo: in essa mi hai dato speranza, nella mia miseria essa mi conforta. Oppure Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: egli ha dato la sua vita per noi, e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio A Gesù Signore Gesù, non nasconderci il tuo volto, non allontanarti dal tempio del nostro cuore e non entrare in giudizio per il nostro peccato. Infondi in noi la tua grazia, abbi misericordia delle nostre colpe, liberaci dalla morte eterna e portaci del tuo regno dove, con Abramo, Isacco e Giacobbe, possiamo vedere il giorno dell’eternità. Con il tuo aiuto, tu che sei degno di ogni onore, potenza, lode e maestà nei secoli eterni. Amen.

Attualizzare la Parola Non si deve essere gelosi dei doni di Dio, del suo spirito; non ci si deve considerare come dei padroni, con il potere di fissare noi il cammino, gli spazi e la quantità delle grazie del Signore. Al contrario: dove constatiamo un dono di Dio ce ne dobbiamo rallegrare. Se ce ne dispiacciamo significa che ricerchiamo che ricerchiamo noi stessi, non la gloria di Dio e il servizio del prossimo e della Chiesa. Mosè è magnanimo, non si risente perché lo spirito della profezia da Dio viene concesso ad altri. Due nemici sottili della santità Nell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate (19-3-2018), papa Francesco fa riferimento, ai nn. 35-62, ossia nel secondo capitolo, ai due nemici sottili della santità. Essi sono: lo gnosticismo e il pelagianesimo. Lo gnosticismo riprende un’antica eresia del cristianesimo primitivo: si proclamava la salvezza solo mediante una conoscenza intellettiva di Dio. Il pelagianesimo, invece, altra eresia, faceva leva sulla volontà di fare il bene, ossia sul merito che noi possiamo acquistare con le nostre forze, senza la grazia di Dio. Non ci salva una dottrina senza mistero, né una volontà senza la grazia di Dio, ossia senza umiltà. I nuovi pelagiani sono quei cristiani che pretendono di salvarsi da soli, con i loro sforzi, rispettando la legge, compiendo le opere. I nuovi gnostici sono quei cristiani che con la ragione pretendono di spiegare il mistero di Dio, senza una fede sincera e umile.

Verso il Sinodo dei Giovani Dal 3 al 28 ottobre prossimo, si svolgerà a Roma il tanto annunciato Sinodo dei giovani. Si tratta della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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