29ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 21 OTTOBRE 2018 92ª GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
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are la propria vita in riscatto per molti». La tentazione del potere, la vanità del comandare, il prestigio di un certo modo di governare e la superficialità della fede sono tutti sentimenti che Gesù oggi bandisce dal cuore dei discepoli. Gesù, infatti, ci consegna l’immagine povera e umile del figlio dell’uomo che è venuto a servire e a dare la sua vita per tutti. Quel sangue versato sulla croce non è una forma di potere, bensì il gesto concreto del Figlio di Dio che ci ha amato. Governare è servire. Amare è donare la vita per gli altri, per i fratelli e anche per i propri nemici. Ci salva quel sangue versato dal Figlio di Dio perché è un gesto libero e maturo del Maestro. Il vero discepolo sa di dover seguire la stessa via tracciata dal Maestro. Ma nella libertà e nella gioia di donarsi. L’Eucaristia che celebriamo è memoriale della nuova alleanza, della morte e della risurrezione di Gesù, il Figlio di Dio, che ha dato la sua vita per tutti. L’Eucaristia è anche ringraziamento per l’amore gratuito che il Padre ha versato su di noi con la morte del Figlio e la sua risurrezione nello Spirito. L’Eucaristia è anche remissione dei peccati: vera e grande preghiera d’intercessione che il Figlio – sommo sacerdote – rivolge al Padre per noi. In questa Giornata Missionaria Mondiale restiamo in comunione con tutti i missionari che, nel mondo, mettono in pericolo la loro vita per annunciare il Vangelo di Gesù Cristo. Restiamo altresì in comunione con il Santo Padre e con tutti i vescovi, i pastori e i fedeli che sono impegnati a Roma per il Sinodo dedicato ai giovani.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera. Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama il diritto e la giustizia: chiediamo perdono per le nostre colpe. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che hai dato la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà
Cel. Cristo, servo umile del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, Figlio di Dio, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio Onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Dio della pace e del perdono, tu ci hai dato in Cristo il sommo sacerdote che è entrato nel santuario dei cieli in forza dell’unico sacrificio di espiazione; concedi a tutti noi di trovare grazia davanti a te, perché possiamo condividere fino in fondo il calice della tua volontà e partecipare pienamente alla morte redentrice del tuo Figlio. Egli è Ass. Amen Dio, e vive e regna con te... La prima lettura descrive la figura del servo del Signore che, attraverso la sua umiliazione e la sua sofferenza, realizza la volontà salvifica di Dio. Il servo, prendendo su di sé i peccati della moltitudine, diventa sacrificio espiatorio per gli altri e porta a compimento il piano del Signore. Il servo del Signore è la prefigurazione di Gesù. La seconda lettura riprende il tema di Gesù sommo sacerdote, aggiungendo la qualifica di Figlio di Dio. Giunto al trono del Padre, egli esercita la sua mediazione salvifica, continuando a condividere la nostra condizione umana. Il Vangelo indica ai discepoli la via del servizio fino al dono della vita per un autentico discepolato. È la strada dell’umiliazione e non del potere.
PRIMA LETTURA
Seduti (53,10-11)
Dal libro del profeta Isaìa 10 Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. 11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 32)
Rit. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo
Retta è la parola del Signore e fedele ogni
sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. Rit. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Rit. L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (4,14-16) Fratelli, 14poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. 15Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. 16Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Il Figlio dell’uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (10,35-45)[Forma breve 10,42-45]
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 35si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: 37«Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». 39E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». 41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. [42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono conside-
rati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44 e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45 Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».] Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Dio della pace e del perdono ci ha salvati in Cristo Gesù, e ci chiede di partecipare pienamente alla morte redentrice del Figlio. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, O PADRE, LA GRAZIA DI ANNUNCIARE IL TUO REGNO! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente pongano al centro della loro vita e delle loro attività l’annuncio del Vangelo e l’amore per gli ultimi, preghiamo. 2. Perché il dono della pace, frutto della Pasqua, raggiunga il cuore di tutti i credenti con la pratica della giustizia e la solidarietà verso i poveri, preghiamo.
3. Perché ogni battezzato si riscopra discepolo del Signore, missionario del Vangelo, testimone dell’amore di Dio per il bene del mondo, preghiamo. 4. Perché nelle nostre parrocchie e comunità impariamo ad ascoltare le esigenze dei giovani e a condividere i loro sogni e le loro speranze, preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci sostenga nelle nostre debolezze e ci aiuti a rinnovare il nostro “si” al Signore, preghiamo. Cel. O Padre, tu che sei onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché sull’esempio di Gesù impariamo a donare la vita per i fratelli e a servirti negli ultimi e nelle persone più fragili. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la sua vita in riscatto per tutti gli uomini.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Verso il Sinodo per l’Amazzonia Nell’ottobre del 2019 si svolgerà il Sinodo speciale per l’Amazzonia. Trattandosi di un’assemblea speciale, i padri sinodali sono i vescovi dei territori amazzonici appartenenti a sette conferenze episcopali: Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Antille (Suriname, Guyana, Guyana francese), oltre ad altri aventi diritto, uditori, delegati fraterni e invitati speciali. Parlare di Amazzonia, per la Chiesa, vuol dire affrontare tanti temi e problemi, tra i quali, in primo luogo, l’evangelizzazione in quel territorio, con uno sguardo particolare sui popoli indigeni e sulle comunità locali. Altri temi connessi sono l’ecologia e la cura del creato per la peculiare importanza che questa regione assume per il pianeta. La Panamazzonia, infatti, rappresenta una grande diversità di eco-ambienti. È un sistema vivo che produce un terzo delle piogge che alimentano la terra, il 20 per cento dell’acqua dolce non congelata e dell’ossigeno del pianeta, il 34 per cento dei boschi primari che ospitano rispettivamente il 30 e il 50 per cento della fauna e della flora del mondo. Il Vangelo è arrivato in Amazzonia attraverso missionari che hanno rispettato le culture locali ricche proprio per la stessa diversità che le costituiscono. Preghiera per i missionari “Accompagna, o Signore, i tuoi missiona-ri nelle terre da evangelizzare, metti le pa-role giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica. La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’evangelizzazione, accompagni tutti i missionari del Vangelo” (John Henry Newman).
Tutti siamo discepoli-missionari «In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cf. Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: “Abbiamo incontrato il Messia” (Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù “per la parola della donna” (Gv 4,39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, “subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio” (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?» (FRANCESCO, Esortazione apostolica Evangelii gaudium [24-11-2013] n. 120). Attualizzare la Parola Tutte le volte che il discepolo si schiera dalla parte dell’oppressione e del potere, è come se tradisse il suo Maestro, vendendolo a chi uccide e umilia. Tutte le volte che il discepolo, sul quale incombe un incarico o una responsabilità, si trasforma in un principe orgoglioso ed egoista, egli distrugge la Chiesa di Dio, riducendola a un’organizzazione socio-politica. Cristo, invece, è in mezzo agli uomini e alle donne come servo, pronto a compiere quel gesto che nell’antico Israele non poteva essere imposto neppure a uno schiavo, il lavare i piedi a un’altra persona.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.