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30ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 29 OTTOBRE 2017

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i amo, Signore, mia forza». La Parola del Signore, che risuona oggi nel Vangelo, ci ricorda che tutta la Legge divina si riassume nell’amore. L’Evangelista Matteo racconta che i farisei, dopo che Gesù ebbe risposto ai sadducei chiudendo loro la bocca, si riunirono per metterlo alla prova. Uno di questi interlocutori, un dottore della legge, gli chiese: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?» (22,36). Alla domanda, volutamente insidiosa, Gesù risponde con assoluta semplicità: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento» (vv. 37-38). In effetti, l’esigenza principale per ognuno di noi è che Dio sia presente nella nostra vita. Egli deve, come dice la Scrittura, penetrare tutti gli strati del nostro essere e riempirli completamente: il cuore deve sapere di lui e lasciarsi toccare da lui; e così anche l’anima, le energie del nostro volere e decidere, come pure l’intelligenza e il pensiero. È un poter dire come san Paolo: «non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Subito dopo, Gesù aggiunge qualcosa che, in verità, non era stato richiesto dal dottore della legge: «Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso» (v. 39). Dichiarando che il secondo comandamento è simile al primo, Gesù lascia intendere che la carità verso il prossimo è importante quanto l’amore a Dio. Infatti, il segno visibile che il cristiano può mostrare per testimoniare al mondo l’amore di Dio è l’amore dei fratelli.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Gioisca il cuore di quanti cercano il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


Oppure Cel. O Padre, che fai ogni cosa per amore e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri, donaci un cuore libero da tutti gli idoli, per servire te solo e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio, facendo del suo comandamento nuovo l’unica legge della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura rivela il carattere pratico della fede che chiede attenzione e carità per il forestiero, la vedova e l’orfano. Sono le categorie più deboli e marginali che la Bibbia difende. La seconda lettura presenta la comunità di Tessalonica come un autentico modello di vita cristiana. Il Vangelo offre la sintesi di tutti i comandamenti: amare Dio e i fratelli completamente (con tutto noi stessi), cioè con il cuore, l’anima e la mente. Nella fede non c’è alcuna forma di scissione.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro dell’Èsodo (22,20-26) Così dice il Signore: 20«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. 21Non maltratterai la vedova o l’orfano. 22Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, 23la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. 24 Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. 25Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, 26perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 17)

Rit. Ti amo, Signore, mia forza

Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia Rit. roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.

Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Rit. Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1,5c-10) 5c Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. 6E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, 7 così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia. 8Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acàia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. 9 Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero 10e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo

(22,34-40)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37 Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,


creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore è la nostra forza, rifugio sicuro e liberazione: egli si prende cura degli ultimi e degli emarginati. Apriamo con fiducia i nostri cuori alla preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLTACI, SIGNORE! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente annuncino sempre, con coraggio e fedeltà, che Gesù Cristo è il salvatore del mondo. Preghiamo. 2. Perché, illuminati dalla sapienza che viene dall’alto, impariamo a riconoscere la presenza del Signore negli immigrati, nei poveri e negli emarginati. Preghiamo. 3. Perché questo mese missionario rinnovi in ciascuno di noi il desiderio dell’unità tra i cristiani e la gioia di “andare” incontro all’umanità portando a tutti Cristo. Preghiamo. 4. Perché la nostra comunità si lasci guidare dallo Spirito Santo e si apra a nuove esperienze di missione e di evangelizzazione, secondo l’immagine di una Chiesa in uscita, ospedale da campo, attenta alle periferie del mondo. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la pre-

ghiera di questa comunità che, illuminata dallo Spirito Santo, sempre cerca il tuo volto e ti invoca con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest’offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IX La missione dello Spirito nella Chiesa È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. In ogni tempo tu doni energie nuove alla tua Chiesa e lungo il suo cammino mirabilmente la guidi e la proteggi. Con la potenza del tuo Santo Spirito le assicuri il tuo sostegno, ed essa, nel suo amore fiducioso, non si stanca mai d’invocarti nella prova, e nella gioia sempre ti rende grazie per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui cieli e terra inneggiano al tuo amore; e noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine la tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola La pagina evangelica sulla quale stiamo meditando oggi pone in luce che, essere discepoli di Cristo, è mettere in pratica i suoi insegnamenti, che si riassumono nel primo e più grande comandamento della Legge divina, il comandamento dell’amore. Anche la prima Lettura, tratta dal libro dell’Esodo, insiste sul dovere dell’amore; un amore testimoniato concretamente nei rapporti tra le persone: devono essere rapporti di rispetto, di collaborazione, di aiuto generoso. Il prossimo da amare è anche il forestiero, l’orfano, la vedova e l’indigente, quei cittadini cioè che non hanno alcun “difensore”. L’autore sacro scende a dettagli particolareggiati, come nel caso dell’oggetto dato in pegno da uno di questi poveri (cf. Es 20,25-26). In tal caso è Dio stesso a farsi garante della situazione di questo prossimo. Nella seconda Lettura possiamo vedere una concreta applicazione del sommo comandamento dell’amore in una delle prime comunità cristiane. San Paolo scrive ai Tessalonicesi, lasciando loro capire che, pur avendoli conosciuti da poco, li apprezza e li porta con affetto nel cuore. Non mancano certo debolezze e difficoltà in quella comunità fondata di recente, ma è l’amore che tutto supera, tutto rinnova, tutto vince: l’amore di chi, consapevole dei propri limiti, segue docilmente le parole di Cristo, divino Maestro, trasmesse attraverso un suo fedele discepolo. L’insegnamento che traiamo dall’esperienza dei Tessalonicesi, esperienza che in verità accomuna ogni autentica comunità cristiana, è che l’amore per il prossimo nasce dall’ascolto docile della Parola divina. È un amore che accetta anche dure prove per la verità della parola divina e proprio così il vero amore cresce e la verità risplende in tutto il suo fulgore. Quanto è importante allora ascoltare la Parola e incarnarla nell’esistenza personale e comunitaria!

Preghiera per l’ottobre missionario O Dio, che hai stabilito la tua Chiesa sacramento universale di salvezza per continuare l’opera del Cristo sino alla fine dei secoli, risveglia il cuore dei fedeli, perché avvertano l’urgenza della chiamata missionaria e da tutti i popoli della terra si formi una sola famiglia e sorga un’umanità nuova in Cristo nostro Signore.

Testimonianza «Ammonisco ed esorto nel Signore Gesù Cristo tutte le mie sorelle, che sono e che verranno, che si studino sempre di imitare la via della santa semplicità, dell’umiltà e della povertà, e anche l’onestà del loro santo tenore di vita come dall’inizio della nostra conversione fum-mo ammaestrate da Cristo» (Santa Chiara d’Assisi, Assisi, 1193/1194 – Assisi, 11 agosto 1253). I giovani, speranza della missione Al termine di questo mese missionario, facciamo nostre le parole di papa Francesco che, nel Messaggio di quest’anno per la Giornata mondiale delle Missioni, al n. 8, ha fatto riferimento proprio ai giovani. «I giovani sono la speranza della missione. La persona di Gesù e la Buona Notizia da lui proclamata continuano ad affascinare molti giovani. Essi cercano percorsi in cui realizzare il coraggio e gli slanci del cuore a servizio dell’umanità… La prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, si presenta come occasione provvidenziale per coinvolgere i giovani nella comune responsabilità missionaria che ha bisogno della loro ricca immaginazione e creatività». Celebrazioni del 29 ottobre 2017 - Per i cattolici, si celebra la XXX domenica per annum - Per gli ortodossi, si celebra la VII di Luca - Per i copti, si celebra la III domenica

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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