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31ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 5 NOVEMBRE 2017

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no solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli». Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù resta, sino alla fine, anche dopo la morte, il Maestro: attraverso il servizio reso alla comunità, i discepoli dovranno portare a lui ogni persona. Si può costruire una vera fraternità nella misura in cui riscopriamo che Dio è Padre di tutti e che noi, in Cristo, diventati figli nel Figlio, siamo tutti fratelli e sorelle. Questo legame fraterno, che dice molto di più del fare comunità, ci assicura la vicinanza ai sentimenti di Gesù e ci contraddistingue per la nostra capacità di servire gli altri, di perdonarci, di riconciliarci, di fare comunione, per vivere ogni sorta di responsabilità e di autorità come servizio, dono reso per il bene del mondo. L’Eucaristia che celebriamo è mistero di comunione e di amore e ci rende un solo corpo, una fraternità in cammino, aperta, accogliente, servizievole, generosa, solidale, che trova il suo modello di vita in Cristo Gesù, messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù ci chiede di essere umili e di accoglierci gli uni gli altri come fratelli, perché Dio è Padre di tutti. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci la luce del tuo Spirito, perché nessuno di noi ardisca usurpare la tua gloria, ma riconoscendo in ogni uomo la dignità dei tuoi figli, non solo a parole, ma con le opere, ci dimostriamo discepoli dell’unico Maestro che si è fatto uomo per amore, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen


La prima lettura riprende un’aspra denuncia del profeta Malachìa rivolta ai sacerdoti e a quanti svolgevano un ruolo cultuale e amministrativo in Israele. Occorre rimettere al centro dei propri interessi l’alleanza e la misericordia di Dio per il suo popolo. La seconda lettura rivela atteggiamenti sinceramente affettuosi da parte di Paolo nei confronti dei cristiani di Tessalonica: Paolo e i suoi collaboratori hanno avuto attenzione per essi come una madre che ha cura dei propri figli. Il Vangelo, attraverso un linguaggio forte, afferma una grande verità: chi svolge un ruolo di autorità e di governo deve essere capace di sostenere chi è in difficoltà, di curare, di sanare, e non di mettere al primo posto i propri interessi. È la logica del servizio per il regno dei cieli. Dio è Padre di tutti e noi siamo, in Cristo, tutti suoi figli.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Malachìa (1,14b- 2,2b.8-10)

Io sono un re grande - dice il Signore degli eserciti - e il mio nome è terribile fra le nazioni. 2,2b Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi darete premura di dare gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su voi la maledizione. 8 Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete distrutto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. 9 Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento. 10 Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro, profanando l’alleanza dei nostri padri? Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 14b

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 130)

Rit. Custodiscimi, Signore, nella pace

Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me. Rit.

Io invece resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia. Rit. Israele attenda il Signore, da ora e sempre. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (2,7b-9.13) Fratelli, 7siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. 8 Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. 9 Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio. 13 Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Uno solo è il Padre vostro, quello celeste e uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo

(23,1-12)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 2«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. 8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate “padre” nessuno di


voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10 E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11 Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12 chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, siamo discepoli dell’unico Maestro che si è fatto uomo per amore, Gesù Cristo nostro Signore. Con fiducia e gioia, rivolgiamo al Padre ogni nostra supplica. Lettore Diciamo insieme: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché lo Spirito di Gesù Cristo, morto e risorto, sostenga ogni giorno il Santo Padre nell’annuncio del Vangelo e nel governo della Chiesa, preghiamo. 2. Perché i Vescovi, i Presbìteri e i Diaconi, sull’esempio dell’apostolo Paolo, testimonino con la vita e l’agire caritatevole la buona novella del Vangelo, preghiamo. 3. Perché i responsabili delle nazioni e i governanti dei popoli in via di sviluppo agi-

scano nel pieno rispetto delle minoranze, salvaguardando i diritti fondamentali della persona e la dignità dei poveri, preghiamo. 4. Perché nelle nostre famiglie e comunità si riscopra la sapienza del Vangelo, e ciascuno di noi si lasci guidare dalla luce dello Spirito Santo che è Signore e dà la vita, preghiamo. 5. Perché, celebrando l’Eucaristia, scopriamo sempre di più che siamo una sola fraternità che spezza lo stesso Pane e si nutre dell’unica Parola di vita, Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, preghiamo. Cel. O Padre, creatore del cielo e della terra, Signore di tutto l’universo, noi siamo figli tuoi: accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero e fa’ che, illuminati dallo Spirito Santo, annunciamo in tutto il mondo le meraviglie del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore, salga a te come offerta pura e santa, e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, dal quale tutto l’universo riceve esistenza, energia e vita. Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morte, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore, gioia piena nella tua presenza.


DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Nella liturgia di questa domenica, l’apostolo Paolo ci invita ad accostare il Vangelo «non come parola di uomini, ma come è veramente, quale Parola di Dio» (1Ts 2,13). In questo modo possiamo accogliere con fede gli ammonimenti che Gesù rivolge alla nostra coscienza, per assumere un comportamento conforme ad essi. Nel brano odierno, egli rimprovera gli scribi e i farisei, che avevano nella comunità un ruolo di maestri, perché la loro condotta era apertamente in contrasto con l’insegnamento che proponevano agli altri con rigore. Gesù sottolinea che costoro «dicono e non fanno» (Mt 23,3); anzi, «legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito» (Mt 23,4). La buona dottrina va accolta, ma rischia di essere smentita da una condotta incoerente. Per questo, Gesù dice: «Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere» (Mt 23,3). L’atteggiamento di Gesù è esattamente l’opposto: egli pratica per primo il comandamento dell’amore, che insegna a tutti, e può dire che esso è un peso leggero e soave proprio perché ci aiuta a portarlo insieme con lui (cf. Mt 11,29-30). Il Signore Gesù si è presentato al mondo come servo, spogliando totalmente se stesso e abbassandosi fino a dare sulla croce la più eloquente lezione di umiltà e di amore. Dal suo esempio scaturisce la proposta di vita: «Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo» (Mt 23,11).

L’unico e vero Maestro Pensando ai maestri che opprimono la libertà altrui in nome della propria autorità, san Bonaventura indica chi è l’autentico Maestro, affermando: «Nessuno può insegnare e nemmeno operare, né raggiungere le verità conoscibili senza che sia presente il Figlio di Dio» (Sermo I de Tempore, Dom. XXII post Pentecosten, Opera omnia, IX, Quaracchi, 1901, 442). Gesù siede sulla “cattedra” come il Mosè più grande, che estende l’Alleanza a tutti i popoli. È lui il nostro vero e unico Maestro! Siamo, pertanto, chiamati a seguire il Figlio di Dio, il Verbo incarnato, che esprime la verità del suo insegnamento attraverso la fedeltà alla volontà del Padre, attraverso il dono di se stesso. Scrive il beato Antonio Rosmini: «Il primo maestro forma tutti gli altri maestri, come pure forma gli stessi discepoli, perché [sia gli uni che gli altri] esistono soltanto in virtù di quel primo tacito, ma potentissimo magistero» (Idea della Sapienza, 82, in: Introduzione alla filosofia, vol. II, Roma 1934, 143). Gesù condanna fermamente anche la vanagloria e osserva che operare «per essere ammirati dalla gente» (Mt 23,5) pone in balìa dell’approvazione umana, insidiando i valori che fondano l’autenticità della persona.

Anima di Cristo

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Nelle tue piaghe, nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami e comandami di venire a te a lodarti con i tuoi santi nei secoli dei secoli. Amen!

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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