31ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 31 OTTOBRE 2021
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on tutto il tuo cuore». L’esperienza di Dio nella vita del credente è vera nella misura in cui abbraccia tutta la nostra realtà personale, familiare, sociale, spirituale e terrena. La fede tocca tutto il nostro essere e tutto il nostro agire. Non si ama Dio a metà e non si ama il prossimo solo quando ci fa piacere o fino a un certo punto. Il cuore, sede della volontà e della ragione, la mente, luogo dei pensieri da mettere in azione, l’anima, la realtà stessa che siamo e viviamo, indicano la totalità della persona nel suo coinvolgimento con il Signore. Spesso, il nostro cuore è attaccato ad altri idoli, o a noi stessi, al nostro io. La fede è un movimento del cuore che coinvolge la ragione, la libertà, le emozioni, il nostro vissuto personale. È questa l’esperienza che facciamo nella vita quotidiana di Dio, del Vangelo, di Gesù Cristo? Dio non è un optional nella vita del credente, ma il centro della sua esistenza. Perché Dio è il Dio della vita, l’Onnipotente, il Signore del cielo e della terra, colui che fa risuscitare i morti e ci libera dal male. L’Eucaristia che celebriamo ci aiuti a rimettere il Signore al centro della nostra esistenza e a rendere la nostra fede più coerente, vera, operativa, aperta all’amore per il prossimo e i fratelli.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, o Signore, mia salvezza. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i seAss. Amen coli dei secoli. Oppure Cel. O Padre, tu sei l’unico Signore e non c’è altro dio all’infuori di te: donaci la grazia dell’ascolto, perché i cuori, i sensi e le menti si aprano al comandamento dell’amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i Ass. Amen secoli dei secoli.
La prima lettura ci porta al cuore della Legge d’Israele: l’amore e la fedeltà all’unico Dio che ha liberato il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto. Il primo atteggiamento autentico del credente è quello dell’ascolto efficace, dell’attenzione alla Parola del Signore che cambia la vita di quanti si mettono sul suo sentiero. Il peccato d’Israele consiste nel dimenticare la Legge del Signore, cioè tutti i benefici che Dio ha operato per il popolo. È nel cuore che Israele deve sperimentare la presenza e l’azione del Signore. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del Deuteronòmio (6,2-6)
Mosè parlò al popolo dicendo: 2«Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. 3 Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. 4Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. 5 Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. 6Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 17)
Rit. Ti amo, Signore, mia forza
Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Rit. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Rit. Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. Rit. La seconda lettura afferma che Cristo è la sintesi e la perfezione dei vari sacerdozi: alla loro temporalità egli oppone la sua eternità; alla loro debolezza umana egli oppone la sua totale santità; alla loro reiterabilità e insufficienza egli oppone la sua totalità e unicità. Per questo, Cristo è la radice insostituibile e unica della nostra salvezza, della storia definitiva in cui siamo immessi. L’a-
more di Cristo sacerdote genera la nuova umanità con il suo nuovo amore e la sua nuova esistenza.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (7,23-28) 23 Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. 24Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 25Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. 26 Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. 27Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. 28La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia. Il Vangelo fa sintesi di tutta la Legge d’Israele e apre uno spiraglio nuovo nella comunità dei credenti: l’amore per Dio è l’amore per il prossimo e viceversa. Si tratta di un’esperienza totalizzante, che coinvolge ogni aspetto della nostra esistenza: cuore, mente, corpo, anima, spirito, forza, coscienza, etc… Cristo non vuole offrire schemi scalari di valori, ma portare il credente alla radice e all’essenza di ogni esperienza religiosa. Non vuole imporre un codice, adempiuto il quale, l’uomo possa stare tranquillo, sicuro della salvezza, ma offrire un’impostazione radicale sotto la quale vivere ogni gesto, ogni impegno e qualsiasi risposta, religiosa e umana.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34)
Ass. Gloria a te, o Signore 28 In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.
Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». 32 Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 31
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore è il nostro unico Dio: chiediamogli la grazia di ascoltare la sua Parola di vita con fedeltà e tanta umiltà. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, DI ACCOGLIERE LA TUA PAROLA! 1. Perché la Chiesa si lasci ogni giorno illuminare e purificare dal Vangelo di Gesù Cristo, preghiamo. 2. Perché i governanti dei popoli agiscano a favore delle famiglie più deboli e a vantag-
gio degli orfani e dei bambini abbandonati, preghiamo. 3. Perché nella vita di ogni giorno sappiamo testimoniare concretamente che il Signore è il nostro Dio e che il nostro cuore è legato solo a lui, preghiamo. 4. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci aiuti a essere più generosi e disponibili nei confronti del nostro prossimo, delle persone che hanno bisogno di aiuto concreto, materiale e spirituale, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con amore sincero; donaci una fede pura e retta, che ci permetta di lodarti e ringraziarti ogni giorno per i prodigi che compi in mezzo a noi. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Questo sacrificio, o Signore, sia per te offerta pura, e per noi dono santo della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE II Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, cantiamo senza fine l’inno della tua gloria. Oppure
PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l’umanità decaduta; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli.
Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza. Oppure Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai con tutto il cuore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere i beni che promettono. Per Cristo nostro Ass. Amen Signore.
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate il Vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera a Gesù Signore Gesù Cristo, ti preghiamo di do-narci l’amore a te e al prossimo, di farci figli della luce, di difenderci dalle cadute del peccato e dalle tentazioni del maligno, perché possiamo meritare di ascendere alla luce gloriosa del tuo volto. Con il tuo aiuto, tu che sei benedetto e glorioso nei secoli dei secoli. Amen.
Attualizzare la Parola Il Vangelo di oggi invita tutti noi ad essere proiettati non solo verso le urgenze dei fratelli più poveri, ma soprattutto ad essere attenti alla loro necessità di vicinanza fraterna, di senso della vita, di tenerezza. Questo interpella le nostre comunità cristiane: si tratta di evitare il rischio di essere comunità che vivono di molte iniziative ma di poche relazioni; il rischio di comunità “stazioni di servizio” ma di poca compagnia, nel senso pieno e cristiano di questo termine. Dio, che è amore, ci ha creati per amore e perché possiamo amare gli altri restando uniti a lui. Sarebbe illusorio pretendere di amare il prossimo senza amare Dio; e sarebbe altrettanto illusorio pretendere di amare Dio senza amare il prossimo. Le due dimensioni dell’amore, per Dio e per il prossimo, nella loro unità caratterizzano il discepolo di Cristo. Sant’Antonino di Milano Il 29 ottobre, la Chiesa ambrosiana ricorda Sant’Antonino, chiamato talvolta «Antonio I», sepolto in San Simpliciano, vescovo di Milano dal 669 circa al 671. Il Martirologio Romano e il più antico Catalogo dei vescovi di Milano lo dicono morto il 31 ottobre, ma, probabilmente poiché era la vigilia di Tutti i Santi, la ricorrenza liturgica fu anticipata. È il segno di quanto i nostri antichi fratelli custodissero la memoria dei loro pastori, ritenendo che non fosse importante quanto essi avessero fatto o quanto a lungo avessero governato, ma valesse molto di più l’essere stati pastori, guide, servi per amore di Gesù e dei fratelli. Antonino cercò di favorire la fusione tra gli autoctoni e i nuovi arrivati, i longobardi, e persuase re Ariberto, nipote di Teodolinda, a convertire sé e i suoi alla fede cattolica. Non ne venne la pace: alla sua morte, il figlio Bertarido da Milano ingaggiò guerra contro il fratello, Gotefredo, che si era stabilito a Pavia, ma furono ambedue travolti da Grimoaldo, duca di Benevento, il quale, per accontentare tutti, costruì a Pavia una chiesa dedicata ad Ambrogio. Antonino aveva avuto il coraggio di sperare, come diceva Ambrogio: «Chi agisce da sapiente non ha nulla da temere, il timore, infatti, sta nel peccato. Dove non c’è timore, c’è libertà», quella che il cristiano sempre conosce (www.santiebeati.it).
31 OTTOBRE
MISTERO DELLA FEDE
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.