32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 10 NOVEMBRE 2019

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a speranza di essere… risuscitati». Il Vangelo di questa Domenica ci presenta Gesù alle prese con i sadducei, i quali negavano la risurrezione. Ed è proprio su questo tema che essi rivolgono una domanda a Gesù, per metterlo in difficoltà e ridicolizzare la fede nella risurrezione dei morti. Partono da un caso immaginario: “Una donna ha avuto sette mariti, morti uno dopo l’altro”, e chiedono a Gesù: “Di chi sarà moglie quella donna dopo la sua morte?”. Gesù, sempre mite e paziente, per prima cosa risponde che la vita dopo la morte non ha gli stessi parametri di quella terrena. La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione dove, tra l’altro, non ci sarà più il matrimonio, che è legato alla nostra esistenza in questo mondo. I risorti – dice Gesù – saranno come gli angeli, e vivranno in uno stato diverso, che ora non possiamo sperimentare e nemmeno immaginare. E così Gesù spiega, citando la Sacra Scrittura con una semplicità e un’originalità che ci lasciano pieni di ammirazione per il nostro Maestro. La prova della risurrezione Gesù la trova nell’episodio di Mosè e del roveto ardente (cf. Es 3,1-6), là dove Dio si rivela come il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Il nome di Dio è legato ai nomi degli uomini e delle donne con cui lui si lega, e questo legame è più forte della morte. Ecco perché Gesù afferma: «Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui» (Lc 20,38). E questo è il legame decisivo, l’alleanza fondamentale, l’alleanza con Gesù: egli è la Vita e la Risurrezione, perché con il suo amore crocifisso ha vinto la morte. Oggi si celebra la 69ª Giornata del ringraziamento.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

La mia preghiera giunga fino a te; tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Dio della vita è la speranza per il nostro futuro, per il bene del mondo, della famiglia, delle nostre comunità. Apriamo i cuori al perdono e alla riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà

Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


Oppure Cel. O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio, seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura contiene un inciso ben preciso sulla risurrezione dei morti. In un clima difficile, di grande persecuzione, di abbandono, il popolo d’Israele incomincia a maturare non solo l’idea di un aldilà, ma soprattutto la speranza nella risurrezione. La seconda lettura contiene la preghiera di Paolo per i tessalonicesi. La preghiera apre alla salvezza che è dono del Padre rivelato in Cristo. Il cristiano raggiunge la salvezza compiendo certamente con la grazia di Dio ottenuta nella preghiera. Il Vangelo riprende la controversia con i sadducei a proposito della risurrezione dei morti. La posizione di Gesù è chiara: Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal secondo libro dei Maccabèi (7,1-2.9-14)

In quei giorni, 1ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite. 2 Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri». [E il secondo,] 9giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna». 10Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, 11dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». 12Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture. 13 Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. 14 Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando

da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 16)

Rit. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto

Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è Rit. inganno. Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Rit. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi, io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (2,16 - 3,5) Fratelli, 16lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. 3,1 Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, 2e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. 3Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno. 4Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. 5 Il Signore guidi i vostri cuori nell’amore di Dio e alla pazienza di Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù Cristo è il primogenito dei morti: a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Alleluia.


VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (20,27-38; [forma breve: 20,27.34-38])

Ass. Gloria a te, o Signore [In quel tempo, 27si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c’è risurrezione] - e gli posero questa domanda: 28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. 29C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32Da ultimo morì anche la donna. 33 La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 34 Gesù rispose loro: [«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. 38Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui»]. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, apriamo i nostri cuori alla preghiera e invochiamo il Dio della vita che fa risorgere i morti: per sua grazia, nei nostri cuori germogli quella Parola che si è fatta carne in Cristo Gesù. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa annunci al mondo, ogni giorno, con fedeltà al Vangelo, la risurrezione di Gesù dai morti. Preghiamo. 2. Perché lo sviluppo economico, tecnico e scientifico dei popoli sia orientato al bene comune, al rispetto dell’ambiente e alla difesa della vita. Preghiamo. 3. Perché ringraziamo ogni giorno il Signore per i doni della Terra e per la bellezza del Creato. Preghiamo. 4. Perché i sofferenti e i moribondi trovino pace, consolazione e salvezza in Gesù Cristo che ha vinto la morte e il peccato. Preghiamo. 5. Perché la potenza della risurrezione, avvenuta per opera dello Spirito Santo in Cristo Gesù, orienti le nostre scelte quotidiane. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa famiglia che ti cerca con cuore sincero; fa’ che sempre viviamo il Vangelo della risurrezione e partecipiamo alla salvezza che Cristo ha operato con il dono del suo sangue. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Volgi il tuo sguardo, o Padre, alle offerte della tua Chiesa, e fa’ che partecipiamo con fede alla passione gloriosa del tuo Figlio, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE. Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il Signore è mio pastore, non manco di nulla; in pascoli di erbe fresche mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Oppure I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, nello spezzare il pane. Oppure «Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono in lui».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre; la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questi sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito

Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Dalla terra e dal lavoro: pane per la vita Per tanti popoli, il pane non è solo un cibo come tanti altri, ma elemento fondamentale, che spesso è base per una buona vita. Quando manca, invece, è la vita stessa ad essere a repentaglio e ci si trova esposti ad un’insicurezza che alimenta tensioni sociali e conflitti laceranti. Il pane diventa anche simbolo della vita stessa e delle sue relazioni fondamentali, che chiedono lode e responsabilità. Per questo la manna è chiamata «il pane dal cielo» e viene indicata tra i segni della presenza di Dio, che sosteneva la vita del popolo di Israele nel deserto (cf. Sal 105,40). È questo il cuore del messaggio della Cei per la 69ª Giornata nazionale del Ringraziamento che si celebra oggi. Il profumo di pane evoca nella vita quotidiana un gusto di cose essenziali, saporite; per molti ricorda un contesto familiare di condivisione e di affetto, un legame alla terra madre. Nel pane s’illumina la realtà benedetta con cui ha a che fare l’opera preziosa di chi lavora la terra. ATTUALIZZARE LA PAROLA Noi siamo in cammino, in pellegrinaggio verso la vita piena, e quella vita piena è quella che ci illumina nel nostro cammino! Quindi, la morte sta dietro, alle spalle, non davanti a noi. Davanti a noi sta il Dio dei viventi, il Dio dell’alleanza, il Dio che porta il mio nome, il nostro nome, come egli stesso ha detto: “Io sono il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe”, anche il Dio col mio nome, col tuo nome, col tuo nome…, con il nostro nome. Dio dei viventi! Già su questa terra, nella preghiera, nei sa-cramenti, nella fraternità, noi incontriamo Gesù e il suo amore, e così possiamo pregustare qualcosa della vita risorta. L’esperienza che facciamo del suo amore e della sua fedeltà accende come un fuoco nel nostro cuore e aumenta la nostra fede nella risurrezione. Infatti, se Dio è fedele e ama, non può esserlo a tempo limitato: la fedeltà è eterna, non può cambiare. L’amore di Dio è eterno, non può cambiare! Non è a tempo limitato: è per sempre!

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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