33ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

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33ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 14 NOVEMBRE 2021 5ª Giornata Mondiale dei Poveri: «Questo povero grida e il Signore lo ascolta»

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roteggimi, o Dio: in te mi rifugio». In questa penultima domenica dell’anno liturgico, è proclamata una parte del discorso di Gesù sugli ultimi tempi. Questo discorso si trova, con alcune varianti, anche in Matteo e Luca, ed è probabilmente il testo più difficile dei Vangeli. Tale difficoltà deriva sia dal contenuto sia dal linguaggio: si parla, infatti, di un avvenire che supera le nostre categorie, e per questo Gesù utilizza immagini e parole riprese dall’Antico Testamento, ma soprattutto inserisce un nuovo centro, che è lui stesso, il mistero della sua persona e della sua morte e risurrezione. Anche il brano odierno si apre con alcune immagini cosmiche di genere apocalittico: «Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli verranno sconvolte» (v. 24-25); ma questo elemento è relativizzato da ciò che segue: «Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria» (v. 26). Il «Figlio dell’uomo» è Gesù stesso, che collega il presente e il futuro; le antiche parole dei profeti hanno trovato finalmente un centro nella persona del Messia nazareno: è lui il vero avvenimento che, in mezzo agli sconvolgimenti del mondo, rimane il punto fermo e stabile. Ogni giorno della nostra vita dobbiamo preparare la manifestazione gloriosa del Signore risorto compiendo gesti concreti di amore, di giustizia e di pace.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Dice il Signore: «Io ho progetti di pace e non di sventura. Voi mi invocherete e io vi esaudirò: vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che siedi alla destra del Padre e intercedi per noi, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Il tuo aiuto, Signore Dio nostro, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo, accresci in noi la fede, ravviva la speranza e rendici operosi nella carità, mentre attendiamo la gloriosa manifestazione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive


e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

tecipata e segna irreversibilmente la storia e la vita di tutta l’umanità.

SECONDA LETTURA La prima lettura racconta dell’apparizione dell’arcangelo Michele che segna l’inizio del combattimento definitivo per gli imperi del mondo. Non è un annuncio preciso della fine del mondo, ma un invito a far spazio nella nostra vita al regno di Dio. La speranza nella risurrezione e nella vita eterna e gloriosa è l’ultima parola della fede dell’AT. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Daniele (12,1-3)

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. 2 Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna. 3I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 15)

Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio

Dalla lettera agli Ebrei (10,11-14.18) 11 Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. 12Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, 13aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. 14Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 18 Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo. Alleluia. Il Vangelo raccoglie il discorso apocalittico di non facile comprensione. È presentato l’annuncio della fede circa il ritorno del Signore. Segue la parabola del fico e una serie di precisazioni convergenti sull’imminenza del tempo della parusìa ed insieme sulla sua non determinabilità. L’intento dell’evangelista è quello di opporsi alla tentazione del disimpegno e del fatalismo e di rifuggire dall’atteggiamento assopito e fiacco di chi non sa più attendere.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (13,24-32)

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. Rit. Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Rit. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Rit. La seconda lettura considera la superiorità del sacerdozio di Cristo rispetto a quello della tradizione levitica. Cristo è rivestito di un sacerdozio di condivisione e di solidarietà, che investe gli uomini di quella perfezione che egli ha acquisito mediante la sofferenza. La gloria che ha conseguito non è limitata alla sua persona, ma è par-

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 24 «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, 25le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. 26Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. 28 Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. 29Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. 30 In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.


Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 32

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, nell’attesa della manifestazione gloriosa del Signore risorto, siamo chiamati a pregare e ad agire nella carità, pieni di speranza e di fiducia nella misericordia del Padre. Lettore Diciamo insieme: Ass. VIENI, SIGNORE, NOSTRA PACE! 1. Perché la Chiesa, fecondata dalla Parola di Dio e purificata dagli insegnamenti del Vangelo, annunci al mondo intero la salvezza che viene solo da Cristo, il Figlio di Dio, messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito, preghiamo. 2. Perché l’attenzione ai poveri e ai bisognosi sia al centro del nostro impegno politico e sociale, per costruire ogni giorno la civiltà dell’amore e della vera fraternità, preghiamo. 3. Perché il Signore conceda giorni di pace e di serenità alle nostre famiglie e comunità attraversate dalla sofferenza e dal dramma della pandemia, preghiamo.

4. Perché impariamo a leggere i segni dei tempi e a compiere la volontà del Signore che ci chiede di agire sempre con giustizia e carità verso tutti, preghiamo. 5. Perché la preghiera e la meditazione giornaliera delle Sacre Scritture ci preparino all’incontro con il Signore che verrà a giudicare i vivi e i morti, preghiamo. Cel. O Padre, tu sei il nostro unico e vero rifugio: accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero e allontana da noi ogni male. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. L’offerta che ti presentiamo, o Signore, ci ottenga la grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di un’eternità beata. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE X Il giorno del Signore È veramente giusto benedirti e renderti grazie, Padre santo, sorgente della verità e della vita, perché in questo giorno di festa ci hai convocato nella tua casa. Oggi la tua famiglia, riunita nell’ascolto della Parola e nella comunione dell’unico pane spezzato, fa memoria del Signore risorto nell’attesa della domenica senza tramonto, quando l’umanità intera entrerà nel tuo riposo. Allora noi vedremo il tuo volto e loderemo senza fine la tua misericordia. Con questa gioiosa speranza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il mio bene è stare vicino a Dio; nel Signore ho posto il mio rifugio. Oppure Il Figlio dell’uomo manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai confini della terra.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Nutriti da questo sacramento, ti preghiamo umilmente, o Padre: la celebrazione


che il tuo Figlio ha comandato di fare in sua memoria, ci faccia crescere nell’amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate il Vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Nel Vangelo di oggi, Gesù dice che la storia dei popoli e quella dei singoli hanno un fine e una meta da raggiungere: l’incontro definitivo con il Signore. Non conosciamo il tempo né le modalità con cui avverrà; tutto è custodito nel segreto del mistero del Padre. Conosciamo, tuttavia, un principio fondamentale con il quale dobbiamo confrontarci: «Il cielo e la terra passeranno – dice Gesù –, ma le mie parole non passeranno» (v. 31). Il vero punto cruciale è questo. In quel giorno, ognuno di noi dovrà comprendere se la Parola del Figlio di Dio ha illuminato la propria esistenza personale, oppure se gli ha voltato le spalle preferendo confidare nelle proprie parole. Sarà più che mai il momento in cui abbandonarci definitivamente all’amore del Padre e affidarci alla sua misericordia. Nessuno può sfuggire a questo momento, nessuno di noi! La furbizia, che spesso mettiamo nei nostri comportamenti per accreditare l’immagine che vogliamo offrire, non servirà più; alla stessa stregua, la potenza del denaro e dei mezzi economici con i quali pretendiamo con presunzione di comperare tutto e tutti, non potrà più essere usata. Avremo con noi nient’altro che quanto abbiamo realizzato in questa vita credendo alla sua Parola: il tutto e il nulla di quanto abbiamo vissuto o tralasciato di compiere. Con noi soltanto porteremo quello che abbiamo donato. Testimonianza «La speranza non è altro che gioia. Quando veramente conosceremo i poveri, potremo sperimentare la gioia che loro sanno donare… La nostra attività, il nostro lavoro, il nostro servizio ai poveri non sono che l’espressione concreta del nostro amore per Dio… Nell’intento di portare un po’ di sollievo alla

vita dei poveri, noi scegliamo liberamente di essere poveri come loro, in modo da poter comprendere la loro povertà. La povertà, per noi, è la libertà di servire i più poveri tra i poveri… Abbiamo bisogno della vita di preghiera per essere capaci di vedere Cristo sotto le sembianze del volto sfigurato dei poveri… Non riteniamo che sia una perdita di tempo spendere l’intera nostra vita sfamando gli affamati, vestendo gli ignudi, assistendo i malati, dando una casa ai senza tetto, insegnando agli ignoranti, amando chi non è amato, accettando chi non è voluto, perché Gesù ha detto: “Voi l’avete fatto a me”… Tutti dovremmo diventare missionari della carità e portare l’amore di Cristo prima di tutto nella nostra famiglia e poi al vicino, così da estendere la pace in tutto il mondo» (Madre Teresa di Calcutta).

Preghiera Ringraziamento O Gesù Maestro, che vivi ed insegni nella Chiesa, attiraci a Te; guidaci nella via della salvezza; e confortaci nella osservanza dei nostri buoni propositi. Signore, che hai mandato lo Spirito Santo sugli Apostoli che pregavano con Maria, per l’intercessione di questa nostra Madre e Regina, concedici la grazia di essere fedeli nel tuo servizio; e poter diffondere con l’apostolato la luce delle tue verità salvatrici. Sia a te gradito, o Santa Trinità, l’omaggio della mia servitù, e fa’ che questo sacrifizio, da me indegno offerto sotto gli sguardi della tua maestà, a te sia accetto, e a me e a tutti quelli per i quali l’ho offerto, sia per la tua misericordia di propiziazione. Per Cristo Signor nostro. Così sia (Beato Giacomo Alberione).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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