SOLENNITÀ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO - ANNO A (bianco) 26 NOVEMBRE 2017 GIORNATA NAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO
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porrà le pecore alla sua destra». Oggi celebriamo l’ultima domenica dell’anno liturgico, la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. Sappiamo dai Vangeli che Gesù rifiutò il titolo di re quando esso era inteso in senso politico, alla stregua dei “capi delle nazioni” (cf. Mt 20,24). Invece, durante la sua passione, egli rivendicò una singolare regalità davanti a Pilato, il quale l’interrogò esplicitamente: “Tu sei re?”, e Gesù rispose: «Tu lo dici, io sono re» (Gv 18,37); poco prima però aveva dichiarato: «il mio regno non è di questo mondo» (Gv 18,36). La regalità di Cristo, infatti, è rivelazione e attuazione di quella di Dio Padre, il quale governa tutte le cose con amore e con giustizia. Il Padre ha affidato al Figlio la missione di dare agli uomini la vita eterna amandoli fino al supremo sacrificio, e nello stesso tempo gli ha conferito il potere di giudicarli, dal momento che si è fatto Figlio dell’uomo, in tutto simile a noi (cf. Gv 5,21-22.26-27). L’Eucaristia che celebriamo è sacramento dell’amore di Cristo re: egli ha dato la sua vita per noi morendo sulla croce e risorgendo dai morti per la potenza dello Spirito Santo; a lui è sottomessa ogni cosa!
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e onore; a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Apriamo, quindi, con fiducia e speranza, i nostri cuori al perdono e alla riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna. Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatu-
ra, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che hai posto il tuo Figlio come unico re e pastore di tutti gli uomini, per costruire nelle tormentate vicende della storia il tuo regno d’amore, alimenta in noi la certezza di fede, che un giorno, annientato anche l’ultimo nemico, la morte, egli ti consegnerà l’opera della sua redenzione, perché tu sia tutto in tutti. Egli è Dio, e vive e regna Ass. Amen con te...
La prima lettura presenta la metafora del pastore e delle pecore per rendere con maggiore efficacia il rapporto tra Jhwh e Israele. Dio è il buon pastore che con cura e amore passa in rassegna le sue pecore e le fa riposare, prendendosi cura di quelle smarrite e ferite. La parabola del pastore e delle pecore rinvia anche al giorno del giudizio: Dio, infatti, giudicherà tra pecora e pecora, montoni e capri. La seconda lettura presenta il cuore della fede cristiana: Cristo primizia di coloro che sono morti. Solamente in Cristo si apre per noi un futuro: in lui tutti riceveranno la vita. Alla fine dei tempi, tutto sarà sottomesso al potere del Risorto. Il Vangelo ci consegna l’immagine di Cristo Figlio dell’uomo che giudicherà il mondo e le nazioni a partire dalla nostra capacità di amare e di praticare la carità e la giustizia. Solamente i giusti avranno parte alla vita eterna.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Ezechièle (34,11-12.15-17)
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. 12Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 15 Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. 16Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. 17A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 11
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 22)
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare. Ad Rit. acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Rit. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,20-26.28) Fratelli, 20Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. 22Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. 23 Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. 24Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. 25È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte. 28E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(25,31-46)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 31 «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella
sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. 37 Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. 40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43 ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. 44 Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?” 45Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, nella passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo dai morti troviamo il vero significato della regalità del Figlio di Dio che è venuto in mezzo a noi prendendo la nostra carne mortale. Egli giudicherà il mondo alla fine dei tempi e consegnerà al Padre il suo Regno di giustizia e di pace. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. CRISTO, NOSTRO RE, SALVACI! 1. Perché la luce del Signore Gesù, crocifisso e risorto, sostenga il Santo Padre nella guida della Chiesa e nel dialogo con il mondo. Preghiamo. 2. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente preparino la manifestazione gloriosa del Signore risorto con le opere di carità e la fedeltà quotidiana al Vangelo. Preghiamo. 3. Perché i Paesi in via di sviluppo favoriscano la libertà religiosa e il rispetto delle minoranze, preghiamo. 4. Perché ogni famiglia cristiana sia vigile e operante nella carità e diventi, nell’oggi della nostra storia, sale della terra e luce del mondo. Preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci liberi da ogni chiusura e ci permetta di compiere gesti generosi di solidarietà verso i poveri e gli emarginati. Preghiamo. Cel. O Padre, che hai innalzato il tuo unico Figlio, Gesù Cristo, alla tua destra, donaci la grazia di servirti con generosità e rettitudine. Perché il tuo Regno di pace infinita si compia in ogni angolo della Terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione, e per i meriti del Cristo tuo Figlio concedi a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen
PREFAZIO
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Il Signore vi benedica e vi protegga. Ass. Amen Cel. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia. Ass. Amen Cel. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Cristo sacerdote e re dell’universo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu con olio di esultanza hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell’universo il tuo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull’altare della Croce, operò il mistero dell’umana re-denzione; assoggettate al suo potere tutte le creature, offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori Attualizzare la Parola celesti, cantiamo con voce incessante l’inno Il Vangelo odierno insiste sulla regalità universale di Cristo giudice, con la stupenda parabodella tua gloria. la del giudizio finale, che san Matteo ha colloPREGHIERA DEL SIGNORE cato immediatamente prima del racconto delCel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. la Passione (25,31-46). Le immagini sono semCon la fiducia e la libertà dei figli diciamo plici, il linguaggio è popolare, ma il messaggio insieme. è estremamente importante: è la verità sul Tutti: Padre nostro... nostro destino ultimo e sul criterio con cui saremo valutati. «Ho avuto fame e mi avete dato SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambia- da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto» (Mt tevi un gesto di comunione fraterna. 25,35) e così via. Chi non conosce questa paFRAZIONE DEL PANE gina? Fa parte della nostra civiltà. Ha segnato Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in la storia dei popoli di cultura cristiana: la gequesto calice, siano per noi cibo di vita eterna. rarchia di valori, le istituzioni, le molteplici ANTIFONA ALLA COMUNIONE opere benefiche e sociali. In effetti, il regno di «Il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria Cristo non è di questo mondo, ma porta a per giudicare tutte le genti». compimento tutto il bene che, grazie a Dio, DOPO LA COMUNIONE in piedi esiste nell’uomo e nella storia. Se mettiamo in Cel. O Dio nostro Padre, che ci hai nutriti pratica l’amore per il nostro prossimo, seconcon il pane della vita immortale, fa’ che do il messaggio evangelico, allora facciamo obbediamo con gioia a Cristo, Re dell’uni- spazio alla signoria di Dio, e il suo regno si verso, per vivere senza fine con lui, nel suo realizza in mezzo a noi. Se invece ciascuno regno glorioso. Egli vive e regna nei secoli pensa solo ai propri interessi, il mondo non dei secoli. Ass. Amen può che andare in rovina. La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.