34ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

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SOLENNITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO ANNO B (bianco) 21 NOVEMBRE 2021 36a Giornata della gioventù - Giornata delle claustrali

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er questo sono venuto nel mondo». Al termine dell’Anno liturgico, la Chiesa ci fa celebrare la regalità di Cristo che si esprime pienamente nel dono della vita, nella morte di croce. Il Vangelo di Giovanni, nella sua profondità, lascia trasparire il senso e il contenuto della missione di Gesù: egli è la Parola del Padre che si è fatta carne per rivelarci il volto del Dio nascosto, fino all’estremo della morte di sé. Questa Parola fatta carne, divenuta volto, ritorna nel grembo dell’eterno Padre per dimorare ancora in mezzo a noi con il dono misterioso dello Spirito. Il potere di questa Parola fatta carne e poi crocifissa è l’amore: solo così si può regnare, donando la propria esistenza sino alla fine, all’estremo delle forze. Nella morte del Figlio di Dio si manifesta tutta la potenza misteriosa del Regno dei cieli: alla Chiesa, umilmente, è affidato questo grande mistero, come germe, seme, piccolo inizio della vita eterna sgorgata come acqua viva dal costato di Cristo crocifisso, il nostro unico e vero Re. L’Eucaristia che celebriamo ci ricorda che servire è regnare e che donando la nostra vita ai fratelli confessiamo la nostra fedeltà a Gesù Cristo, il Testimone fedele, colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza, forza e onore: a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre: per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto a cercare chi era perduto, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che hai dato la tua vita in riscatto per tutti, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che raccogli nell’unità i figli di Dio dispersi. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Si dice il Credo. Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che hai mandato nel mondo il


tuo Figlio, re e salvatore, e ci hai resi partecipi del sacerdozio regale, fa’ che ascoltiamo la sua voce, per essere nel mondo fermento del tuo regno di giustizia e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. 7Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero, e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto. Sì, Amen! 8Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO La prima lettura riporta la visione del profeta Daniele circa il regno celeste in contrapposizione ai regni terreni che sono destinati a morire. Si parla del Figlio dell’uomo che viene sulle nubi del cielo, cioè dal mondo divino. Gesù si è presentato come il Figlio dell’uomo. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Daniele (7,13-14)

Guardando nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. 14Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 13

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 92)

Rit. Il Signore regna, si riveste di splendore

Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. Rit. È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei. Rit. Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. Rit. La seconda lettura concretizza la testimonianzarivelazione di Gesù, che non può identificarsi solo con ciò che ha detto, ma anche con ciò che ha vissuto: la sua morte, risurrezione e la formazione di un popolo sacerdotale.

SECONDA LETTURA Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (1,5-8) 5 Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6che ha fatto

in piedi

Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Alleluia. Il Vangelo presenta il dialogo tra Gesù e Pilato, e mette a fuoco la regalità di Cristo. Sono due concezioni opposte di sovranità: Pilato rappresenta una regalità terrena e politica; Gesù una regalità umanamente incomprensibile, paradossale, contraddetta e rifiutata, perché viene dall’alto e, insieme, da lontano.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (18,33b-37)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 33bPilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». 34Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». 35Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». 36 Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». 37Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel


seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il Testimone fedele: egli è risuscitato dai morti e ha donato la sua vita per la salvezza del mondo. Alla fine dei tempi verrà a giudicare i vivi e i morti. Attendiamo la sua venuta con operosa carità e pieni di fiducia. Lettore Diciamo con speranza: Ass. VIENI, SIGNORE, NOSTRA PACE! 1. O Signore, tu che hai il potere sulla morte, vivifica la tua Chiesa nella grazia dello Spirito Santo perché annunci il Vangelo in ogni angolo della Terra. Noi ti preghiamo. 2. O Signore, tu che sei il sovrano dei re della terra, ispira sentimenti di giustizia, di pace e di carità ai nostri governanti, affinché abbiano attenzione ai bisogni dei poveri e delle famiglie in difficoltà. Noi ti preghiamo. 3. O Signore, tu che sei il Principio e la Fine, a te affidiamo le sorti dell’umanità e invochiamo la liberazione da ogni pandemia e avversità. Noi ti preghiamo. 4. O Signore, tu che sei il Santo di Dio, benedici e santifica le nostre famiglie: i coniugi, i figli, i fratelli e le sorelle, i nostri amici e parenti e tutti i giovani, affinché lodino il tuo nome per sempre. Noi ti preghiamo. 5. O Signore, che hai esercitato l’unico potere dell’amore come dono della vita, aiuta la nostra comunità ad essere generosa e accogliente verso gli ultimi e gli ammalati e le persone sole e abbandonate. Noi ti preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Cristo, re dell’universo, accogli la preghiera di questa comunità che t’invoca con umiltà e sincerità; fa’ che ogni giorno prepariamo la tua venuta con gesti concreti di carità e di fraternità. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per Ass. Amen tutti i secoli dei secoli.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Ti offriamo, o Padre, il sacrificio di Cristo per la nostra riconciliazione, e ti preghiamo umilmente: il tuo Figlio conceda a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

PREFAZIO Cristo Re dell’universo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu con olio di esultanza hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell’universo il tuo Figlio unigenito, Gesù Cristo Signore nostro. Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull’altare della croce, portò a compimento i misteri dell’umana redenzione; assoggettate al suo potere tutte le creature, offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il Signore siede re per sempre: benedirà il suo popolo con la pace. Oppure Io sono re e sono venuto nel mondo per dare testimonianza alla verità.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, fa’ che obbediamo con gioia ai comandamenti di Cristo, Re dell’universo, per vivere senza fine con lui nel regno dei cieli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen


23 NOVEMBRE

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Ass. Amen Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Gesù oggi ci chiede di lasciare che lui diventi il nostro re. Un re che con la sua parola, il suo esempio e la sua vita immolata sulla croce ci ha salvato dalla morte, e indica – questo re – la strada all’uomo smarrito, dà luce nuova alla nostra esistenza segnata dal dubbio, dalla paura e dalle prove di ogni giorno. Ma non dobbiamo dimenticare che il regno di Gesù non è di questo mondo. Egli potrà dare un senso nuovo alla nostra vita, a volte messa a dura prova anche dai nostri sbagli e dai nostri peccati, soltanto a condizione che noi non seguiamo le logiche del mondo e dei suoi “re”. L’amore di Cristo è a noi donato nella Parola e nel Pane spezzato perché impariamo ad amare come lui. Beata Margherita di Savoia La beata Margherita di Savoia è conosciuta con l’appellativo di «grande». Nata nel 1390 a Pinerolo, rimase presto senza genitori e passò insieme alla sorellina Matilde sotto la tutela dello zio Ludovico, il quale, per mancanza di eredi, succedeva al defunto principe Amedeo. Per risolvere le lunghe discordie tra il Piemonte e il Monferrato, lo zio la destinò in sposa al marchese di Monferrato. Lei acconsentì, nonostante, anche grazie alle parole di Vincenzo Ferreri, pensasse già al chiostro. Alla morte del marito, si ritirò nel palazzo di Alba, dove, con l’approvazione di papa Eugenio IV, nel 1441, fondò il monastero di Santa Maria Maddalena. Vestito l’Abito del Terz’Ordine Domenicano, più tardi abbracciò la Regola più austera delle Monache dell’Ordine. Morì nel 1464. Margherita di Savoia, grande e attiva figura femminile nel Piemonte del suo tempo, fautrice di pace e di concordia fra le varie zone della regione, meriterebbe a pieno titolo di essere onorata, accanto al protovescovo vercellese sant’Eusebio, quale celeste patrona del Piemonte (www.santiebeati.it).

Preghiera Signore, il destino ci costringe a portare la croce. Rivelaci che è la tua e che in realtà sei tu a portare le nostre. Signore, come croci portiamo le nostre passioni, esse non sono prive di amore, non sono scevre di menzogna. Con la tua passione, liberaci dall'illusione e trasforma le nostre passioni che non sono prive di amore - in compassione. Signore, noi portiamo la croce della nostra morte, della morte di coloro che amiamo. Nel nostro faticoso avanzare, rivelaci che sei tu ad attenderci tu che fai della mia la tua Croce, Croce di risurrezione (Bartolomeo I). Approfondimenti Il Testimone degno di fede Nella prima parte del libro dell’Apocalisse, che riguarda i “destini del mondo”, proprio nella visione introduttiva - che si apre con il riferimento al “trono di Dio” (cf. v. 1,4) e all’“Agnello” (cf. v. 1,5) -, Gesù Cristo è presentato all’assemblea ecclesiale (che ascolta) come il “Testimone degno di fede” (“o mártus, o pistós”, cf. 1,5), il “Testimone, quello fedele, affidabile”. Ci troviamo in una sorta di dialogo liturgico introduttivo, un saluto iniziale benedicente (di grazia e di pace) rivolto a tutte le Chiese, a ogni comunità che si pone in ascolto della Parola e che sta celebrando il mistero pasquale. La fonte di questo dono escatologico (grazia e pace) è triplice: riguarda Dio (Colui che è e che era e che viene), lo Spirito Santo (l’azione potente di Dio nella storia attraverso i sette spiriti) e Gesù Cristo (in cui si compie il piano divino di salvezza). Il riferimento ultimo è a Cristo, mediatore della salvezza, che appare - in primo luogo -, come il “Figlio dell’uomo” della visione profetica di Dan 7,3-14, destinato a ricevere dominio, gloria e potestà su tutti i popoli, le nazioni e le lingue (cf. 1,13-16). È l’Agnello immolato che, con il suo sacrificio cruento, ha redento uomini di ogni tribù e lingua e popolo (cf. 5,9). È, Cristo, l’Agnello sgozzato ma ritto in piedi, il guerriero vittorioso che, come Adonai (cf. Is 63,1-6), ritorna dalla battaglia con le vesti intrise del sangue dei nemici debellati (cf. 9,11-16). Il trionfo è assicurato e, nonostante il male nel mondo e le tribolazioni che ancora ci attendono, è già un buon inizio, perché ci sarà un futuro per noi insieme all’Agnello!

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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