4ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (bianco) 22 APRILE 2018 55ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI “Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore”
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l buon pastore dà la propria vita per le pecore». Il Vangelo della Quarta Domenica di Pasqua pone al centro della nostra riflessione il dono della vita da parte di Gesù per i suoi discepoli. La sua morte di croce è qui ricordata attraverso la metafora del pastore buono e bello che dona la sua vita per le pecore. È la tenerezza di Gesù a conquistare i discepoli, così come la sua piena disponibilità al perdono, all’amore e alla comunione ci permettono di essere Chiesa, di appartenere al suo gregge. Forse, oggi, per ben celebrare la Giornata mondiale di Preghiera per le Vocazioni, dobbiamo avere il coraggio di aprire completamente i nostri cuori a Gesù per lasciarci conquistare dalla sua bontà, vincendo paure, resistenze, pregiudizi. Egli ci ama così come siamo, completamente, senza riserve. Il pastore è simbolo della tenerezza di Dio che ci guida personalmente, mettendo a rischio se stesso e creando un legame indissolubile con il suo gregge, come anche un’intimità che nessuno può interrompere. Si tratta di stare con il Signore “cuore a cuore”, ascoltando ogni giorno la sua voce. L’Eucaristia che celebriamo è fonte di comunione e della nostra stessa chiamata alla vita nuova in Cristo, pastore buono e bello.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Della bontà del Signore è piena la terra; la sua parola ha creato i cieli. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, oggi Gesù si presenta a noi come il pastore buono e bello: nella sua tenerezza tocchiamo l’amore di Dio per noi. Con fiducia, quindi, confessiamo i nostri peccati, soprattutto perché non sempre ci siamo messi in ascolto della sua voce. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, buon pastore, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, unico nome in cui c’è salvezza, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, risuscitato dai morti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l’umile gregge dei tuoi fedeli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto il Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, creatore e Padre, che fai risplendere la gloria del Signore risorto quando nel suo nome è risanata l’infermità della condizione umana, raduna gli uomini dispersi nell’unità di una sola famiglia, perché aderendo
a Cristo buon pastore gustino la gioia di essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura racconta della guarigione dell’uomo storpio che è avvenuta per la forza del Signore Gesù Cristo che ha agito attraverso l’apostolo Pietro. Gesù Cristo, crocifisso e risorto, è il Salvatore degli uomini, nonché la pietra angolare della nostra fede. La seconda lettura afferma una grande realtà per tutti i credenti in Cristo: siamo figli di Dio. Questo dono è frutto dell’amore del Padre che ci ha consegnato il suo Figlio unigenito per la salvezza del mondo. Il Vangelo è centrato sulla similitudine del Cristo pastore bello e buono: si pone attenzione all’intimità tra la voce di Gesù, il maestro, e il cuore dei suoi discepoli, le pecore. Il Cristo è colui che ha donato la vita per il suo gregge: è questo il segno del suo amore concreto per noi, per la Chiesa, per il mondo. PRIMA LETTURA Seduti Dagli Atti degli Apostoli (4,8-12)
In quei giorni, 8Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, 9visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, 10sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. 11 Questo Gesù è la pietra che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. 12In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 117)
Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta pietra d’angolo
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che conRit. fidare nei potenti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Rit. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovan(3,1-2) ni apostolo Carissimi, vedete 1quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (10,11-18)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse: «11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, radunati alla mensa della Parola e del Pane, come una vera famiglia unita dalla stessa fede in Cristo Gesù, buon pastore, presentiamo al Padre le nostre intenzioni e la preghiera di tutta la Chiesa. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché la Chiesa, purificata dall’amore di Cristo, mostri il suo volto compassionevole a tutte le persone in difficoltà e bisognose di aiuto e di tenerezza, preghiamo. 2. Perché il Papa, i Vescovi e i Presbìteri, sull’esempio di Gesù, che ha donato la sua vita per i discepoli, siano annunciatori gioiosi del Vangelo e testimoni della vittoria di Cristo sul male e sulla morte, preghiamo. 3. Perché la pace del mondo si realizzi attraverso la ricerca della giustizia, del bene comune e il rispetto delle persone indigenti da parte dei governanti e di chi detiene il potere politico ed economico delle città e dei Paesi più industrializzati, preghiamo. 4. Perché i giovani, illuminati dalla grazia del Vangelo, siano disponibili all’ascolto del Signore per conoscere la sua volontà nel-
l’oggi della storia e diventare testimoni della sua risurrezione, preghiamo. 5. Perché, celebrando l’Eucaristia, il Signore Gesù ci doni la grazia di sperimentare veramente che siamo figli e figlie di un solo Padre che è nei cieli, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, suscita in mezzo a noi, nella tua Chiesa, uomini e donne innamorati di te, giovani disponibili a donare se stessi per il Vangelo e il bene del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO PASQUALE V Cristo sacerdote e vittima È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Offrendo il suo corpo sulla croce, diede compimento ai sacrifici antichi, e donandosi per la nostra redenzione divenne altare, vittima e sacerdote. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Io sono il buon pastore e offro la vita per le pecore», dice il Signore. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Custodisci benigno, o Dio nostro Padre, il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio, e guidalo ai pascoli eterni del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Ass. Rendiamo grazie a Dio La compassione di Gesù Il sentimento della compassione, che pone Gesù in rapporto di empatia con i suoi interlocutori, manifestando un reale e sincero interesse nei loro riguardi (cf. Mc 1,41; 6,34; 8,2; 9,22; Mt 9,36; 14,14; 15,32; 20,34; Lc 7,13), è ciò che contraddistingue maggiormente il suo stile di vita. “Sentire” o “avere compassione” è il verbo che ricorre nove volte nei Sinottici. Gesù ha compassione e prova sofferenza per la gente. Ha compassione per l’uomo, per le sue necessità materiali e spirituali. Egli prova sofferenza davanti al male, nelle varie forme: ipocrisia, ostinazione, incredulità, ignoranza. Gesù prova compassione per la gente che lo segue: ha fame e sete ed è senza pastore. «Ebbe compassione» (cf. anche Mc 6,34): diversi passi evangelici segnalano quest’attitudine spirituale di Gesù. Il termine traduce il verbo greco «esplanchnìzomai», il quale rende a sua volta la terminologia biblica che fa riferimento alle «viscere», in ebraico «rahamim». Nell’AT, i sentimenti di misericordia e di compassione sono propri di Dio. Quando Israele tradisce le aspettative di Dio, egli che era stato «come un padre verso il suo popolo» (Os 11,4), esclama amareggiato, attraverso la bocca del profeta, non volendo venir meno ai suoi impegni d’amore, quanto segue: «Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione» (11,8b). Lo stesso uso terminologico è fatto proprio da Gesù nelle parabole per esprimere la compassione del re di fronte alle suppliche del servo che non può pagare il debito, nella parabola del «servo spietato» (cf. Mt 18,23-35); quella del «buon samaritano» che realmente si fa prossimo di colui che era nel bisogno (cf. Lc 10,33); e, nella grande parabola del padre e dei due figli (cf. Lc 15,11-32), «si commosse» è la motivazione per cui il padre, con un’iniziativa gratuita e spontanea, riaccoglie il figlio minore. A questo amore compassionevole di Dio,
Gesù s’appella per giustificare le sue scelte di solidarietà attiva, il suo farsi carico e curvarsi sulle miserie umane, anzi esso ne è la sorgente. In questo verbo, dunque, i Sinottici condensano tutto il «cuore» di Cristo, mostrando come esso, secondo la stessa radice etimologica, venga quasi spremuto dal bisogno di salvezza per l’umanità. Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore È questo il titolo del Messaggio per la 55ª Giornata mondiale di Preghiera per le Vocazioni che tiene conto, in particolar modo, del Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani che si svolgerà nel prossimo ottobre. L’attenzione è posta al rapporto dei giovani con la fede e la vocazione. Ascoltare la Parola che Dio ci rivolge ogni giorno è il primo passo da compiere per conoscere la sua volontà. «Anche Gesù è stato chiamato e mandato; per questo ha avuto bisogno di raccogliersi nel silenzio». Discernere significa comprendere il progetto di Dio per la propria vita, ossia scoprire la propria vocazione. Il discernimento è un processo con cui la persona arriva a compiere, in dialogo con il Signore e in ascolto della voce dello Spirito, le scelte fondamentali. Vivere vuol dire che la nostra vocazione è oggi, si compie nel presente. «Ciascuno di noi è chiamato – alla vita laicale nel matrimonio, a quella sacerdotale nel ministero ordinato, o a quella di speciale consacrazione – per diventare testimone del Signore, qui e ora». Preghiera per le vocazioni Signore Gesù, che hai chiamato chi hai voluto, chiama molti di noi a lavorare per Te, a lavorare con Te. Tu, che hai illuminato con la tua Parola quelli che hai chiamati e li hai sostenuti nelle difficoltà, illuminaci con il dono della fede in Te. E se chiami qualcuno di noi, per consacrarlo tutto a Te, il tuo amore riscaldi questa vocazione fin dal suo nascere e la faccia crescere e perseverare sino alla fine. Amen (SAN GIOVANNI PAOLO II). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.