4ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO C (bianco) 8 MAGGIO 2022 59a GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
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essuno le strapperà dalla mia mano». Celebriamo la domenica di Cristo Buon Pastore. Nel Vangelo di oggi Gesù si presenta come il vero Pastore del popolo di Dio. Egli parla del rapporto che lo lega alle pecore del gregge, cioè ai suoi discepoli, e insiste sul fatto che è un rapporto di conoscenza reciproca. Il Buon Pastore – Gesù – è attento a ciascuno di noi, ci cerca e ci ama, rivolgendoci la sua parola, conoscendo in profondità i nostri cuori, i nostri desideri e le nostre speranze, come anche i nostri fallimenti e le nostre delusioni. Ci accoglie e ci ama così come siamo, con i nostri pregi e i nostri difetti. Per ciascuno di noi egli “dà la vita eterna”: ci offre cioè la possibilità di vivere una vita piena, senza fine. Inoltre, ci custodisce e ci guida con amore, aiutandoci ad attraversare i sentieri impervi e le strade talvolta rischiose che si presentano nel cammino della vita. L’Eucaristia che celebriamo ci permette di restare in intimità con il Signore Gesù che ha dato la sua vita per noi.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Dell’amore del Signore è piena la terra; dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Kyrie, eleison Ass. Kyrie, eleison Cel. Christe, eleison Ass. Christe, eleison Cel. Kyrie, eleison Ass. Kyrie, eleison
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l’umile gregge dei tuoi fedeli giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, fonte della gioia e della pace, che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli, sostienici con la forza del tuo Spirito, perché non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita. Egli è Dio, e Ass. Amen vive e regna con te...
La prima lettura si inserisce nel grande tema dell’universalità della salvezza e segna una svolta decisiva nella vita di Paolo. Si tratta della definitiva apertura ai pagani. Cade ogni privilegio da parte di Israele. La seconda lettura costituisce l’intermezzo della sezione che va sotto il nome “i sette sigilli”. Essi vengono aperti dall’Agnello immolato. In questo contesto la visione, oggetto della lettura, ha lo scopo di indicare come i segnati dell’Israele ideale, cioè della Chiesa, sono benedetti e protetti da Dio. Da una parte si afferma l’universalità della salvezza, perché si parla di moltitudine immensa, dall’altra la necessità di passare per la tribolazione e per le prove che i fedeli dovranno affrontare. Il Vangelo contiene una grande promessa: Gesù, il pastore buono, dona la vita eterna alle sue pecore. Le parole di Gesù infondono la sicurezza che, per quanto dipenderà da lui, certamente i suoi discepoli raggiungeranno la salvezza: nessuno potrà rapirglieli.
PRIMA LETTURA
Seduti (13,14.43-52)
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, 14Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero. 43 Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano a persuaderli a perseverare nella grazia di Dio. 44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. 45 Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. 46 Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. 47Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”». 48Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. 49 La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. 50Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. 51 Allora essi, scossa contro di loro la polvere
dei piedi, andarono a Icònio. 52I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 99)
Rit. Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida
Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi Rit. a lui con esultanza. Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. Rit. Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione. Rit.
SECONDA LETTURA Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7,9.14b-17) Io, Giovanni, vidi: 9ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E uno degli anziani disse: 14b«Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello. 15Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. 16Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né arsura alcuna, perché 17l’Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni
(10,27-30)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse: 27«Le mie pecore
ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io Credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (si china il capo), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, ogni giorno siamo chiamati ad ascoltare la voce del Signore e a vivere in intimità con lui attraverso i sacramenti e la preghiera. La sua presenza è motivo di grande gioia e pace. Lettore Diciamo insieme con fiducia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché il Signore Gesù, risorto dai morti, sostenga il Santo Padre nel governo della Chiesa e nella riforma della Curia, preghiamo. 2. Perché la bellezza e la tenerezza di Gesù, buon pastore, risplendano sul volto dei nostri presbìteri, preghiamo. 3. Perché il Vangelo sia la guida preziosa per le nostre famiglie e per le scelte quotidiane della vita, preghiamo. 4. Perché i cristiani perseguitati nel mondo siano sostenuti dalla nostra preghiera e dalla carità di tutte le Chiese, preghiamo. 5. Perché il Signore Gesù, risorto dai morti, accolga nel suo regno di pace e di luce tutti i nostri cari defunti, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu non hai risparmiato il tuo unico Figlio, Gesù Cristo; fa’ che sempre ascoltiamo la sua voce e pra-
tichiamo la via della giustizia e della pace. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO PASQUALE III Cristo vive per sempre e intercede per noi È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Egli continua a offrirsi per noi e intercede come nostro avvocato; immolato sulla croce, più non muore, e con i segni della passione vive immortale. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE È risorto il buon pastore che ha dato la vita per le sue pecore, e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia. Oppure Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, pastore buono, custodisci nella tua misericordia il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio e conducilo ai pascoli della vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Portate a tutti la gioia del Signore risorto. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Augusta Regina delle Vittorie, *o Sovrana del Cielo e della Terra, *al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, *o Regina gloriosa del Rosario, *noi devoti figli tuoi, *raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne *effondiamo gli affetti del nostro cuore *e con confidenza di figli *ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, *dove siedi Regina, *volgi, o Maria, *il tuo sguardo pietoso *su di noi, sulle nostre famiglie, *sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. *Ti prenda compassione *degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. *Vedi, o Madre, *quanti pericoli nell’anima e nel corpo, *quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, *implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino *e vinci con la clemenza *il cuore dei peccatori. *Sono nostri fratelli e figli tuoi *che costano sangue al dolce Gesù *e contristano il tuo sensibilissimo cuore. *Mostrati a tutti quale sei, *Regina di pace e di perdono. Ave, o Maria È vero *che noi, per primi, benché tuoi figli, *con i peccati *torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù *e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore. Lo confessiamo: *siamo meritevoli dei più aspri castighi, *ma Tu ricordati *che, sul Golgota, *raccogliesti, col Sangue divino, *il testamento del Redentore moribondo, *che ti dichiarava Madre nostra, *Madre dei peccatori. Tu dunque, *come Madre nostra, *sei la nostra Avvocata, *la nostra speranza. *E noi, gementi, *stendiamo a te le mani supplichevoli, *gridando: Misericordia! O Madre buona, *abbi pietà di noi, *delle anime nostre, *delle nostre famiglie, *dei nostri parenti, *dei nostri amici, *dei nostri defunti, *soprattutto dei nostri nemici *e di tanti che si dicono cristiani, *eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo. *Pietà oggi imploriamo *per le Nazioni traviate, *per tutta l’Europa, *per tutto il mondo, *perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, *o Madre di Misericordia! Ave, o Maria Degnati benevolmente, o Maria, *di esaudirci! *Gesù ha riposto nelle tue mani * tutti i tesori
delle Sue grazie *e delle Sue misericordie. Tu siedi, *coronata Regina, *alla destra del tuo Figlio, *splendente di gloria immortale *su tutti i Cori degli Angeli. *Tu distendi il tuo dominio *per quanto sono distesi i cieli, *e a te la terra e le creature tutte *sono soggette. *Tu sei l’onnipotente per grazia, *Tu dunque puoi aiutarci. *Se Tu non volessi aiutarci, *perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, *non sapremmo a chi rivolgerci. *Il tuo cuore di Madre, *non permetterà di vedere noi, *tuoi figli, perduti. *Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia *e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, *ci ispirano fiducia che saremo esauditi. *E noi confidiamo pienamente in te, *ci abbandoniamo come deboli figli *tra le braccia della più tenera fra le madri, *e, oggi stesso, *da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave, o Maria Chiediamo la benedizione a Maria Un’ultima grazia *noi ora ti chiediamo, o Regina, *che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. *Concedi a tutti noi *l’amore tuo costante *e in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te *finché non ci avrai benedetti. *Benedici, o Maria, in questo momento *il Sommo Pontefice. *Agli antichi splendori della tua Corona, *ai trionfi del tuo Rosario, *onde sei chiamata Regina delle Vittorie, *aggiungi ancor questo, o Madre: *concedi il trionfo alla Religione *e la pace alla umana Società. Benedici i nostri Vescovi, *i Sacerdoti *e particolarmente tutti coloro *che zelano l’onore del tuo Santuario. *Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei *e quanti coltivano e promuovono *la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria, *Catena dolce che ci rannodi a Dio, *vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, *torre di salvezza negli assalti dell’inferno, *porto sicuro nel comune naufragio, *noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, *a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra *sarà il nome tuo soave, *o Regina del Rosario di Pompei, *o Madre nostra cara, *o Rifugio dei peccatori, *o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, *oggi e sempre, *in terra e in cielo. *Amen. Salve, Regina
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.