5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 6 FEBBRAIO 2022 44a Giornata per la vita

«

E

ccomi, manda me». Innanzi alla sublime santità dell’Onnipotente, il profeta Isaia si sente smarrito e riconosce la sua impurità. Tuttavia, la consapevolezza di essere davanti al trono del Signore gli dona il coraggio e la forza per rispondere alla chiamata divina. Questa risposta si rinnova in Cristo, l’inviato del Padre, e in ciascuno di noi tutte le volte che, riconoscendo i nostri peccati, ci lasciamo formare e purificare dalla Parola di Dio e predichiamo il Vangelo con la testimonianza della vita. L’Eucaristia che celebriamo ci introduce nel tempio del Signore, il tre volte Santo, e rinnova l’invito che Gesù rivolge ai suoi discepoli affinché lasciato ogni cosa, possano seguirlo con libertà e gioia grande. Siamo pronti a seguirlo?

Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

ATTO PENITENZIALE

COLLETTA

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù CriAss. Amen sto... Oppure Cel. O Dio, tre volte santo, che hai scelto gli annunciatori della tua parola tra uomini dalle labbra impure, purifica i nostri cuori con il fuoco della tua parola e perdona i nostri peccati con la dolcezza del tuo amore, così che come discepoli seguiamo Gesù, nostro Maestro e Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen

INNO DI LODE

La prima lettura narra la vocazione e missione del profeta Isaìa. Egli si trova avvolto nel mistero della trascendenza divina durante una teofania avvenuta nel tempio.

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti


La seconda lettura riporta l’essenza dell’annuncio evangelico: il Cristo ha salvato gli uomini con la sua morte e concede loro di entrare in un universo di grazia manifestato dalla sua risurrezione. Tuttavia, i cristiani di Corinto sono avvolti da prospettive ancora troppo umane e deboli. L’apostolo, invece, rende testimonianza della forza conquistatrice di questa grazia: ha convertito lui, il persecutore della Chiesa. Il Vangelo descrive, con sottile risvolto psicologico, la pesca miracolosa e la vocazione dei primi discepoli, sottolineando, così, alcuni aspetti della missione della Chiesa. Gesù, invitando i suoi amici a spingersi al largo, chiede loro di rinunciare alle proprie certezze umane di pescatori, sicuri del proprio mestiere. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Isaìa (6,1-2a.3-8)

Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.2aSopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. 3Proclamavano l’uno all’altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria». 4 Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti». 6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. 7Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato». 8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 137)

Rit. Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. Rit. Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra, quando ascolteranno le parole della tua bocca. Canteranno le vie del Signore: grande è la gloria del Signore! Rit. La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,1-11)[15,3-8.11] 1 Vi proclamo, [fratelli,] il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi 2e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! [3A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture 4e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture 5e che apparve a Cefa e quindi ai dodici. 6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.] 9 Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. [11Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.] Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(5,1-11)

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo. Rit.

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,


vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. 4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 8 Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Si-mone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Il Vangelo è il dono che il Signore Gesù ha fatto alla sua Chiesa, a ciascuno di noi. Tutti siamo chiamati a predicare la Buona Novella con la nostra vita. Lettore Diciamo con gioia: Ass. CRISTO, NOSTRO MAESTRO, ASCOLTACI! 1. Perché il Signore sostenga la missione di unità e di pace del Santo Padre nel dialogo tra le Chiese, le comunità cristiane e la società civile, preghiamo. 2. Perché i popoli in via di sviluppo si lascino guidare dalla sapienza del Vangelo, promulgando leggi giuste a vantaggio dei più deboli e delle famiglie povere, preghiamo. 3. Perché ogni cristiano riscopra, giorno per giorno, l’incontro con Gesù, il Vivente, attraverso la preghiera, l’ascolto del Vangelo e le opere di carità, preghiamo. 4. Perché malati e familiari ricevano la solidarietà di quanti per professione o vocazione sono al loro servizio, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita: donaci ancora lo Spirito Santo per testimoniare al mondo i prodigi della Pasqua; fa’ che le nostre comunità cerchino la pace e la giustizia con cuore sincero e fedele. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Signore Dio nostro, il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno per Cristo Signore nostro. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l’umanità decaduta; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme:


Tutti: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Scambiatevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ringraziamo il Signore per il suo amore, per le sue meraviglie a favore degli uomini, perché ha saziato un animo assetato, un animo affamato ha ricolmato di bene. Oppure Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti.

DOPO LA COMUNIONE

Attualizzare la Parola L’apostolo Paolo raccomanda ai suoi fedeli di non cambiare il Vangelo, ma di mantenerlo integro, esattamente come lui l’ha predicato. Del resto, egli è un apostolo autentico: ha trasmesso quello che ha ricevuto dalla tradizione, che si rifà agli altri apostoli e quindi a Gesù Cristo, apparso anche a lui. Siamo fedeli al Vangelo? Rispettiamo i comandamenti del Signore o seguiamo le mode del momento? Paolo è cosciente che in lui ha lavorato la grazia di Dio: egli non si vanta di quello che ha fatto.

in piedi

Cel. O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa’ che uniti a Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la vostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera per affidare un malato O Signore Gesù, durante la tua vita sulla nostra terra hai mostrato il tuo amore, ti sei commosso di fronte alle sofferenze e molte volte hai ridato la salute ai malati riportando nelle loro famiglie la gioia. Il nostro caro (nome) è (gravemente) ammalato, noi gli siamo vicini con tutto ciò che è umanamente possibile. Però ci sentiamo impotenti: veramente la vita non è nelle nostre mani. Ti offriamo le nostre e le sue sofferenze e le uniamo a quelle della tua passione. Fa’ che questa malattia ci aiuti a comprendere di più il senso della vita, e concedi al nostro (nome) il dono della salute perché possiamo insieme ringraziarti e lodarti per sempre. Amen.

L’essenziale del cristianesimo «Questa è la logica che guida la missione di Gesù e la missione della Chiesa: andare in cerca, “pescare” gli uomini e le donne, non per fare proselitismo, ma per restituire a tutti la piena dignità e libertà, mediante il perdono dei peccati. Questo è l’essenziale del cristianesimo: diffondere l’amore rigenerante e gratuito di Dio, con atteggiamento di accoglienza e di misericordia verso tutti, perché ognuno possa incontrare la tenerezza di Dio e avere pienezza di vita. E qui, in maniera particolare, penso ai confessori: sono i primi a dover dare la misericordia del Padre seguendo l’esempio di Gesù, come hanno fatto anche i due frati santi, padre Leopoldo e padre Pio. Il Vangelo di oggi ci interpella: sappiamo fidarci veramente della parola del Signore? Oppure ci lasciamo scoraggiare dai nostri fallimenti? Ci aiuti la Vergine Maria a comprendere sempre più che essere discepoli significa mettere i nostri piedi sulle orme lasciate dal Maestro: sono le orme della grazia divina che rigenera vita per tutti» (FRANCESCO, Angelus del 7-2-2016). Appuntamenti: 11 febbraio: 30ª Giornata del malato

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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