6ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 13 FEBBRAIO 2022
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B
eato l’uomo che confida nel Signore». Nel clima di grande ansia che attraversa la nostra pelle, fino alle profondità delle ossa e del cuore, è difficile riporre la fiducia negli uomini e nelle strutture di governo. Il mondo è pieno di barricate, e le persone stentano a riconoscersi nel segno della cordialità e dell’amicizia. Siamo favoriti, forse, a puntare lo sguardo verso il Cielo, ad approfondire il nostro rapporto di Chiesa con il Signore, a trovare in lui pace e serenità. L’odierna Liturgia della Parola costituisce un grande inno alla speranza; rappresenta un’esortazione permanente a ritrovarci speranzosi in Cristo, Signore del tempo e della storia, che ha vinto la morte con la sua risurrezione. Da qui la proposta delle beatitudini: dalla consapevolezza che il Vangelo vivente (il Figlio di Dio) è il bene più prezioso che vogliamo possedere, per il quale daremo la vita, nel quale avremo la gioia. Gesù Cristo è la nostra alleanza, la nostra Beatitudine.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Tu sei mia rupe e mia fortezza: guidami per amore del tuo nome. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere a vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto a cercare chi era perduto, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che raccogli nell’unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, Signore del mondo, che prometti il tuo regno ai poveri e agli oppressi e resisti ai potenti e ai superbi, concedi alla tua Chiesa di vivere secondo lo spirito delle beatitudini proclamate da Gesù Cristo, tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura riporta un’esortazione fondamentale per Israele che si ispira agli scritti
sapienziali: ponendo la propria fiducia in creature mortali, l’uomo si condanna alla sterilità. Aprendosi, invece, al Signore e alla sua Parola, sceglie l’esistenza autentica. Il tutto è reso con il simbolismo del tamerisco nella steppa e dell’albero piantato lungo l’acqua. La seconda lettura ribadisce la verità della risurrezione per coloro che ne dubitano. Solo per mezzo di essa la vita dell’uomo trova il suo senso. Il corpo fa parte di quel destino di gloria a cui ogni credente è chiamato. Il Vangelo ritrae Gesù che proclama le Beati-tudini innanzi a un uditorio formato da persone umili, da poveri, disprezzati, emarginati dai potenti di questo mondo. Viene rivelato la felicità che loro possono conquistare, perché lo stato di spogliazione in cui si trovano permette di comprendere la natura della vera vita: il Regno dei cieli.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Geremìa
(17,5-8)
Così dice il Signore: 5«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. 6Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. 7 Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. 8È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 1)
Rit. Beato l’uomo che confida nel Signore
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. Rit. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Rit. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore
veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,12.16-20) 12 Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? 16Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 19Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. 20Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(6,17.20-26)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 17Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. 20 Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: 21«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. 22Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. 24Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. 25Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. 26 Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore ci esorta a porre in lui la nostra fiducia e a ritrovare nelle Beatitudini il senso della nostra speranza. Lettore Diciamo con letizia: Ass. SIGNORE, TU CHE SEI IL VIVENTE, ASCOLTACI! 1. Per la Chiesa Cattolica. Perché annunci sempre con gioia ed entusiasmo la risurrezione di Cristo e si prenda cura dei poveri e degli ammalati. Preghiamo. 2. Per i governanti. Perché svolgano il loro compito ponendo attenzione alle nuove povertà: il razzismo, la prostituzione, l’emarginazione, l’inquinamento, l’intolleranza religiosa. Preghiamo. 3. Per gli afflitti. Perché sappiano cercare il Signore nel momento della prova e trovare consolazione mediante il nostro aiuto fraterno. Preghiamo. 4. Per noi qui riuniti. Perché poniamo ogni fiducia e speranza nel Signore. Preghiamo. Cel. Dio della vita, ti sei fatto povero e debole per noi: accogli le nostre preghiere e donaci il tuo Spirito di libertà e di pace. Per Ass. Amen Cristo nostro Signore.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La salvezza dell’uomo nel Figlio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato il tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui, nuovo Adamo, hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina e nell’eternità si allietano davanti al tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme: Tutti: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Mangiarono fino a saziarsi e il Signore appagò il loro desiderio. La loro brama non andò delusa. Oppure Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, fa’ che desideriamo sempre
questo cibo che dona la vera vita. Per Cristo CRISTO È LA NOSTRA SPERANZA nostro Signore. Ass. Amen «Se Cristo è risuscitato, possiamo guardare con occhi e cuore nuovi ad ogni evento della nostra vita, anche a quelli più negativi. I momenti di buio, di fallimento e anche di peccato possono Cel. Il Signore sia con voi. trasformarsi e annunciare un cammino nuovo. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Quando abbiamo toccato il fondo della nostra Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen miseria e della nostra debolezza, Cristo risorto ci dà la forza di rialzarci. Se ci affidiamo a lui, la Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. sua grazia ci salva! Il Signore crocifisso e risorto Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio è la piena rivelazione della misericordia, presente e operante nella storia. Ecco il messaggio pasL’amore che salva e ci fa incontrare quale che risuona ancora oggi. Testimone silenziosa degli eventi della passione e della risurrezione di Gesù fu Maria. Lei è stata in piedi accanto alla croce: non si è piegata di fronte al dolore, ma la sua fede l’ha resa forte. Nel suo cuore straziato di madre è sempre rimasta accesa la fiamma della speranza. Chiediamo a lei che aiuti anche noi ad accogliere in pienezza l’annuncio pasquale della risurrezione, per Secondo la parabola del “giudizio finale”, incarnarlo nella concretezza della nostra vita ciò che definirà la nostra vita davanti agli quotidiana. La Vergine Maria ci doni la certezocchi di Dio è l’atteggiamento che avremo za di fede che ogni passo sofferto del nostro tenuto verso la povertà e la vulnerabilità dei cammino, illuminato dalla luce della Pasqua, nostri fratelli e sorelle. Qui si presentano diventerà benedizione e gioia per noi e per gli varie forme di fragilità: la povertà di chi non altri, specialmente per quanti soffrono a causa trova lavoro ed è costretto a chiedere l’ele- dell’egoismo e dell’indifferenza» (FRANCESCO, mosina per comprarsi qualcosa da mangia- Regina coeli del 28-3-2016). re; la vulnerabilità di chi è straniero e non IL POVERO CHE SONO IO capisce la mentalità di chi lo circonda e non trova nessuno che lo ascolti e lo accolga; la «Spesso ci lamentiamo che è difficile pregare vulnerabilità di chi si sente solo e abbando- e sperimentare l’amore di Gesù. Ma Gesù nato in carcere, in attesa che qualcuno si abita nel tuo io impaurito, quella parte di te ricordi di lui; la vulnerabilità di chi è stato che tu stesso fai fatica ad accogliere. Quando costretto a lasciar cadere tutte le sue masche- ti fai amico il tuo vero io e scopri che è bello, re e adesso si ritrova nudo. Di fronte a que- allora puoi vedervi Gesù. Là dove sei più sta situazione, noi siamo chiamati a vestire umano, più te stesso, più debole, là vive Gechi è nudo, cioè ad accogliere questa fragili- sù. Riportare a casa il tuo io impaurito signità, a riconoscerne tutta la bellezza e tutta la fica riportare a casa Gesù. Finché il tuo io vuldignità, anche perché è una vulnerabilità nerabile non si sente accolto da te, si mantiene talmente a distanza che non può mostrarti che Gesù stesso ha sperimentato. la sua vera bellezza e saggezza. Cerca di mantenere vicino a te il tuo piccolo io impaurito! Attualizzare la Parola Quale è il nostro rapporto con la Parola di Il tuo io più profondo e più vero non è ancoDio? Sappiamo mettere al centro dei nostri ra a casa sua, si spaventa facilmente. Quando interessi il mistero del Regno di Dio? Quale diventerai più simile a un bambino, questo io beatitudine sentiamo più vicina alla nostra impaurito non sentirà più il bisogno di abitavita, al nostro modo di vivere? Abbiamo ripo- re altrove, e comincerà a vedere te come la sto, anzitutto, la nostra fiducia nel Signore? sua casa. Sii paziente. Gesù vive nel tuo cuore Veramente Dio è il bene, la ricchezza, più e ti offre tutto quello di cui hai bisogno» (Henry Nowen). grande su cui facciamo affidamento? La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.