7ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 23 FEBBRAIO 2020
«
A
mate i vostri nemici». Gesù è venuto a far risplendere la Legge in tutta la sua bellezza, includendo nell’amore per il prossimo anche l’accoglienza e la custodia dei nemici. È mai possibile tutto ciò? Siamo veramente capaci di amare coloro che ci hanno ingiuriato e che sono stati ingrati nei nostri confronti? Secondo Gesù è possibile perdonare chi ci ha fatto del male nella misura in cui i nostri cuori si aprono alla visione che il Padre ha di noi stessi e del mondo. Si tratta di intraprendere un cammino di conversione e di perfezione che rivela la bellezza della vita cristiana e la santità concreta dei discepoli. La meta del nostro pellegrinaggio terreno è il Regno di Dio che si è manifestato nella passione, morte e risurrezione di Gesù, il Cristo. Tutto è possibile nella misura in cui la vita di Gesù diventa anche la nostra. Il Signore ci chiede, oggi, di essere strumento di riconciliazione e di pace e di spezzare le catene della violenza e il vortice del male e dell’odio. Per compiere questo cammino abbiamo bisogno del dono dello Spirito Santo perché il verbo “amare” che troviamo sulle labbra di Gesù ha un’origine divina, ossia è dono del Padre, e ha come fondamento la sorgente stessa della vita: Dio che si dona senza misura. L’Eucaristia che celebriamo ci ricorda che la differenza cristiana è amare senza misura, sull’esempio di Gesù che ha dato la sua vita per la salvezza di tutto il genere umano.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Confido, Signore, nella tua misericordia, Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, canti al Signore che mi ha beneficato. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «il Signore è buono e grande nell’amore». Apriamo i nostri cuori al perdono e alla riconciliazione fraterna. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che perdoni ogni nostra colpa, abbi pietà di noi Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci chiedi di amare i nostri nemici, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che ci inviti a pregare per quelli che ci perseguitano, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce, hai rivelato la forza dell’amore, apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dell’odio, perché nella vittoria del bene sul male testimoniano il tuo vangelo di riconciliazione e di pace. Per il nostro Signore GeAss. Amen sù Cristo...
SECONDA LETTURA La prima lettura ci riporta al cuore della fede ebraica: Dio è santo, e quindi devono essere santi quanti appartengono al suo popolo. Una prova della santità è l’amore verso i fratelli, come altresì la capacità di perdonare e di non covare rancore. La seconda lettura afferma due grandi misteri che ci toccano nell’intimo: siamo tempio di Dio e dobbiamo riporre ogni vanto nella sapienza del Signore. Il Vangelo esige, quest’oggi, l’amore per i nemici: in questo consiste essere discepolo di Gesù. Siamo invitati a spezzare la spirale del male e a vivere in pienezza il perdono fraterno che Gesù estende a tutti. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del Levìtico (19,1-2.17-18)
Il Signore parlò a Mosè disse: 2«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. 17 Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. 18Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 102)
Rit. Il Signore è buono e grande nell’amore
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i Rit. suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga Rit. secondo le nostre colpe. Quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. Rit.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (3,16-23) Fratelli, 16non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. 18 Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, 19perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». 20E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani». 21Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: 22Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23 Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Chi osserva la parola di Gesù Cristo, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(5,38-48)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 38 «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. 43Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore il dono della grazia per essere suoi veri discepoli e per divenire strumenti di riconciliazione e di pace. Lettore Diciamo con speranza: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché il Signore sostenga il Santo Padre nel difficile compito di dialogare con la società di oggi e di annunciare il Vangelo in tutto il mondo. Preghiamo. 2. Perché i sacerdoti siano testimoni dell’amore misericordioso di Gesù nelle loro comunità parrocchiali e religiose. Preghiamo. 3. Perché sappiamo superare ogni forma di rancore e di odio, invocando il dono dello Spirito di santità e di fortezza. Preghiamo. 4. Perché i coniugi si impegnino giorno per giorno nell’educazione cristiana dei loro figli. Preghiamo. 5. Perché sappiamo testimoniare la comunione con Dio attraverso la cura dei poveri e l’affetto verso gli ammalati della nostra comunità. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale
Cel. Concedi o Padre, a ciascuno di noi, il dono della riconciliazione e della pace: affinché il tuo nome sia testimoniato sino agli estremi confini della terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, quest’offerta espressione della nostra fede; fa’ che dia gloria al tuo nome e giovi alla salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, dal quale tutto l’universo riceve esistenza, energia e vita. Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morte, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire: Tutti: Padre nostro..
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Annunzierò tutte le tue meraviglie. Io te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. Oppure Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, venuto in questo mondo. Oppure «Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Il pane che ci hai donato, o Dio, in que-
sto sacramento di salvezza, sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Testimonianza Il discepolo che accoglie il nemico come suo prossimo è una persona riconciliata, già redenta, che guarda le cose, la storia, la sua stessa vita, con gli occhi di Cristo, crocifisso e risorto. Amare i propri nemici equivale ad amare come Gesù, senza rimpianti e con libertà, nella piena consapevolezza che l’altro è sempre mio fratello e che entrambi siamo figli dell’unico Padre che è nei cieli. Chi ama come Gesù non lascia gli altri per Dio, non si disinteressa di ciò che riguarda l’uomo contemporaneo per essere totalmente di Dio o per soddisfare la Legge. Il discepolo che ama come Gesù sa che perdonare significa donare attraverso le sofferenze e il male subito, e diventa capace di fare anche del torto subìto l’occasione di un dono. Nel perdono non si tratta di attenuare la responsabilità di chi ha commesso il male. Perché si perdona ciò che non è scusabile, l’ingiustificabile – il male commesso – e che tale resta, come permangono le cicatrici del male infetto. Il perdono non toglie l’irreversibilità del male subito, ma lo assume come passato e, facendo prevalere una relazione di grazia su un rapporto di ritorsione, crea le premesse di un rinnovamento della relazione tra le persone in conflitto.
Siamo tutti debitori «Il Signore stesso ti ha insegnato insieme sia che cosa chiedere sia che cosa offrire. Prima chiedi: Rimetti a noi i nostri debiti, e poi subito offri: come noi li ri-mettiamo ai nostri de-bitori. Tu sei debitore verso Colui che non può essere ingannato, ma qualcuno è debitore a te. Dio ti dice appunto che egli fa a te nei confronti del tuo debito quello che tu fai nel confronto del debito di altri verso di te. Il perdono che dai al tuo debitore è per Dio il dono che gli puoi offrire. Se gli chiedi misericordia, devi essere pronto a usar misericordia. Ricorda quello che dice la Scrittura: Misericordia voglio, non sacrifici. Un’offerta a Dio che non sia accompagnata dall’esercizio della misericordia, non ti ottiene il perdono dei peccati» (AGOSTINO D’IPPONA, Discorso 386,1). Giustizia e perdono «Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia è concepita essenzialmente come un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio […]. Davanti alla visione di una giustizia come mera osservanza della legge, che giudica dividendo le persone in giusti e peccatori, Gesù punta a mostrare il grande dono della misericordia che ricerca i peccatori per offrire loro il perdono e la salvezza […]. Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e la supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia […]. Questa giustizia di Dio è la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova» (FRANCESCO, Bolla Misericordiae vultus [11-4-2015], nn. 20-21).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Commenti a cura di P. Antonino Carillo e P. Mario Ravanni – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali – Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.