8ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 3 MARZO 2019
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ogli prima la trave dal tuo occhio». Quando si tratta di correggere gli altri siamo dei maestri e, come dei giudici inflessibili, osserviamo i difetti del nostro prossimo. Oggi, nel Vangelo, Gesù ci ammonisce di preoccuparci prima della nostra perfezione e poi di quella degli altri. Vedere le colpe fuori di noi non è un dono e non costa nulla; iniziare anche solo un poco a riformare la nostra vita costa moltissimo. Se facessimo la scelta inversa saremmo motivo, tra l’altro, di maggiore concordia nella nostra casa e in tutti gli ambienti che frequentiamo. L’Eucaristia che celebriamo ci ricorda che Dio è Padre di tutti e che noi siamo tutti fratelli e che dobbiamo operare in modo instancabile non come giudici presuntuosi e cattivi, ma come discepoli di bontà e di pace. È una grande sfida che si rinnova ogni giorno nelle nostre famiglie e comunità!
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza perché mi vuole bene. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Il Signore ha detto: chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna. Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. La parola che risuona nella tua Chiesa, o Padre, come fonte di saggezza e norma di vita, ci aiuti a comprendere e ad amare i nostri fratelli, perché non diventiamo giudici presuntuosi e cattivi, ma operatori instancabili di bontà e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, Ass. Amen per tutti i secoli dei secoli.
La prima lettura attinge dalla sapienza degli antichi: da come una persona parla già se ne può intuire lo spirito e i sentimenti. Se uno non riflette, lo si deduce subito dai discorsi che fa. È un monito a sorvegliare le nostre parole, e più ancora ad acquistare una serietà di mente e di cuore. La seconda lettura afferma che la morte sarà vinta definitivamente anche in noi con la risurrezione, quando il nostro corpo, nativamente corruttibile, riceverà l’incorruttibilità; quando, cioè, saremo sottratti completamente alle conseguenze del peccato, dal momento che dal peccato viene l’attuale morte dell’uomo. La Pasqua di Cristo è la vittoria sulla morte: da qui la nostra fiducia e l’impegno nella carità. La morte non ci deve prostrare nella disperazione: Cristo unisce i nostri defunti alla sua vittoria. Il Vangelo ci invita a non giudicare nessuno e a guardare con affetto e tenerezza i nostri fratelli, il prossimo che ci sta accanto. Ci sono nel brano altri insegnamenti di Gesù: la necessità di essere delle guide non cieche ma luminose, e la preoccupazione a togliere il male dall’intimo del cuore, da cui matura poi come frutto tossico nelle opere.
PRIMA LETTURA Dal libro del Siràcide
Seduti (27,5-8)
5
Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti. 6 I vasi del ceramista li mette a prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo. 7 Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. 8 Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 91) Rit. È bello rendere grazie al Signore
È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la Rit. notte. Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. Rit. Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi, per annunciare quanto è retto il Signore, mia roccia: in lui non c'è malvagità. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,54-58) 54 Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: 55«La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». 56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. 57Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola della vita. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(6,39-45)
Ass. Gloria a te, o Signore 39 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 40Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. 41Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 42 Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. 43Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. 45L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovabbonda». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
della riconciliazione; fa’ che il mondo si rinnovi nel tuo amore e che i popoli della Terra vivano nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro servizio sacerdotale: fa' che l'offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE VIII La Chiesa radunata nel vincolo della Trinità È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito tu hai ricostituito l’unità della famiglia umana disgregata dal peccato, perché il tuo popolo, radunato nel vincolo di amore della Trinità, a lode e gloria della tua multiforme sapienza, formi la Chiesa, corpo del Cristo e tempio vivo dello Spirito. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.
PREGHIERA DEI FEDELI
PREGHIERA DEL SIGNORE
Cel. Fratelli carissimi, il Signore Gesù è risorto dai morti: è lui la nostra unica e vera speranza. Con fiducia filiale, innalziamo a Dio la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, popolo santo di Dio, risplenda nel mondo come segno di riconciliazione e di pace tra i popoli, preghiamo. 2. Perché i politici, gli scienziati e gli economisti lavorino insieme per la protezione e la salvaguardia del nostro Pianeta, preghiamo. 3. Perché il nostro parlare in famiglia, in comunità e sul posto di lavoro sia rispettoso degli altri e non ceda alla logica del giudizio e della calunnia, preghiamo. 4. Perché la memoria dei defunti ci apra alla vita buona del Vangelo, rendendoci operosi sulla terra nel pellegrinaggio verso il cielo, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu che sei buono e misericordioso verso tutti, accogli la preghiera della Chiesa che annuncia ogni giorno il Vangelo
Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Voglio cantare a Dio per il bene che mi ha fatto, voglio lodare il nome del Signore Altissimo. Oppure « Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo », dice il Signore. Oppure «Togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Padre misericordioso, il pane eucaristico che ci fa tuoi commensali in questo
mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Solo il Signore è il nostro giudice e salvatore: siamo in grado di superare i giudizi negativi verso il nostro prossimo? Sappiamo essere misericordiosi come il Padre? Chiediamo al Signore di liberarci da ogni sentimento di vendetta, da qualsiasi risentimento. Ringraziamento Ti ringrazio, o Signore santo, Padre onnipotente, eterno Dio, che, non certo per i miei meriti, ma per solo effetto della tua misericordia, ti sei degnato di saziare, col prezioso Corpo e col Sangue del Figlio tuo, il nostro Signore Gesù, me peccatore, indegno tuo servo. Ti prego che questa Santa Comunione non sia per me un reato degno di pena, ma valida intercessione per ottenere il perdono. Sia essa per me armatura di fede e scudo di buona volontà. Sia liberazione dei miei vizi, sterminio della concupiscenza e della passione, aumento di carità, di pazienza, di umiltà, di obbedienza, di tutte le virtù; sicura difesa contro le insidie dei miei nemici tanto visibili quanto invisibili, assoluta tranquillità delle passioni carnali e spirituali, perfetto abbandono in te, unico e vero Dio, felice compimento del mio fine. Ti prego affinché ti degni di condurre me peccatore a quell'ineffabile convito dove tu col Figlio tuo e con lo Spirito Santo sei luce vera ai Santi tuoi, sazietà piena, gaudio eterno, gioia completa, felicità perfetta. Amen (san Tommaso d’Aquino).
Le parole uccidono «Anche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io “spello” un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro! Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questo. Nello stesso tempo questa discrezione di parlargli da solo ha lo scopo di non mortificare inutilmente il peccatore. Si parla fra i due, nessuno se ne accorge e tutto è finito… È molto brutto vedere uscire dalla bocca di un cristiano un insulto o una aggressione. È brutto. Capito? Niente insulto! Insultare non è cristiano. Capito? Insultare non è cristiano. In realtà, davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono. Tutti. Gesù, infatti, ci ha detto di non giudicare. La correzione fraterna è un aspetto dell’amore e della comunione che devono regnare nella comunità cristiana, è un servizio reciproco che possiamo e dobbiamo renderci gli uni gli altri. Correggere il fratello è un servizio, ed è possibile ed efficace solo se ciascuno si riconosce peccatore e bisognoso del perdono del Signore. La stessa coscienza che mi fa riconoscere lo sbaglio dell’altro, prima ancora mi ricorda che io stesso ho sbagliato e sbaglio tante volte» (FRANCESCO, Angelus del 7-9-2014). La trave e la pagliuzza Recita così un detto indiano: «Un discepolo si era macchiato di una grave colpa. Tutti gli altri reagirono con durezza condannandolo. Il maestro, invece, taceva e non reagiva. Uno dei discepoli non seppe trattenersi e sbottò: “Non si può far finta di niente dopo quello che è accaduto! Dio ci ha dato gli occhi!” Il maestro, allora, replicò: “Sì, è vero, ma ci ha dato anche le palpebre!”». Purtroppo, dobbiamo tutti confessare che questo piacere perverso di spalancare gli occhi sulle colpe del prossimo è una tentazione insuperabile che ci lambisce spesso. Ritorniamo, comunque, a quel discorso di Gesù proposto dal Vangelo di Luca e riprendiamo un’altra frase che sia da suggello a questa nostra riflessione sull’ipocrisia: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso» (6,36).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Commenti a cura di E. Scognamiglio Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.