8ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

Page 1

8ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 27 FEBBRAIO 2022

«

L

a parola rivela i pensieri del cuore». Il messaggio del Vangelo e dell’intera liturgia della Parola di questa domenica è ben riassunto in questo detto popolare e sapienziale allo stesso tempo: “Dimmi come parli e ti dirò chi sei”. Il linguaggio non è solo, genericamente, la rivelazione dell’essere, bensì di tutto quello che concretamente siamo e viviamo. Le parole, gli atteggiamenti e il nostro modo di stare al mondo manifestano concretamente quello che siamo. Le parole di condanna verso gli altri, magari pronunciate con violenza e ironia, senza rispetto, creando ferite nell’altro che ci sta di fronte, non potranno mai creare un clima di fraternità e di comunione tra di noi e in nessun posto del mondo. Ognuno di noi ha bisogno di parole di carità e di sapienza, ossia di amore e di perdono, come figli e figlie di Dio, come fratelli e sorelle di una sola grande famiglia che è l’intera umanità. L’Eucaristia che celebriamo è un atto infinito di amore da parte di Dio verso di noi, è un’esperienza di perdono e di riconciliazione fraterna che deve abbracciare il mondo, ogni persona che incontriamo quotidianamente sul nostro cammino. La sfida che il Signore pone davanti a noi è vedere il bene nell’altro e non i suoi difetti.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Il Signore è il mio sostegno, mi ha portato al largo, mi ha liberato perché mi vuol bene. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Concedi, o Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà di pace e la Chiesa si dedichi con gioiosa fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. Dio nostro Padre, che hai inviato nel mondo la Parola di verità, risana i nostri cuori divisi, perché dalla nostra bocca non escano parole malvagie ma parole di carità e di sapienza. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo...


quanto è retto il Signore, mia roccia: in lui non c'è malvagità. Rit. La prima lettura attinge dalla sapienza degli antichi: da come una persona parla già se ne può intuire lo spirito e i sentimenti. Se uno non riflette, lo si deduce subito dai discorsi che fa. È un monito a sorvegliare le nostre parole, e più ancora ad acquistare una serietà di mente e di cuore. La seconda lettura afferma che la morte sarà vinta definitivamente anche in noi con la risurrezione, quando il nostro corpo, nativamente corruttibile, riceverà l’incorruttibilità; quando, cioè, saremo sottratti completamente alle conseguenze del peccato, dal momento che dal peccato viene l’attuale morte dell’uomo. La Pasqua di Cristo è la vittoria sulla morte: da qui la nostra fiducia e l’impegno nella carità. La morte non ci deve prostrare nella disperazione: Cristo unisce i nostri defunti alla sua vittoria. Il Vangelo ci invita a non giudicare nessuno e a guardare con affetto e tenerezza i nostri fratelli, il prossimo che ci sta accanto. Ci sono nel brano altri insegnamenti di Gesù: la necessità di essere delle guide non cieche ma luminose, e la preoccupazione a togliere il male dall’intimo del cuore, da cui matura poi come frutto tossico nelle opere. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del Siràcide (27,5-8) 5

Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti. 6 I vasi del ceramista li mette a prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo. 7 Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. 8 Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 91) Rit. È bello rendere grazie al Signore

È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la Rit. notte. Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. Rit. Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno verdi e rigogliosi, per annunciare

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,54-58) 54 Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: 55«La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». 56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. 57Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola della vita. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(6,39-45)

Ass. Gloria a te, o Signore 39 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 40Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. 41Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 42Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. 43Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. 45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovabbonda». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo


PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore Gesù, risorto dai morti, è la nostra unica e vera speranza: restiamo uniti nel suo amore e rivolgiamo al Padre, con fiducia, la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. DIO DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Per il Papa, i Vescovi, i Presbìteri e i Diaconi: il Signore conceda loro la tenerezza del cuore e il dono dell’ascolto e del discernimento per guidare il gregge loro affidato. Preghiamo. 2. Per i governanti: lo Spirito Santo ispiri loro leggi giuste, a favore delle famiglie più fragili e delle persone provate dalla disabilità e dall’emarginazione sociale. Preghiamo. 3. Per i coniugi e le loro famiglie: la sapienza che viene dalla croce di Cristo apra il cuore degli sposi e dei figli al perdono e all’ascolto reciproco, in umiltà e sincerità. Preghiamo. 4. Per noi qui riuniti: l’Eucaristia che celebriamo ci renda misericordiosi gli uni verso gli altri e disponibili a vedere il bene che c’è nel prossimo e in chi ci sta accanto. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale

Cel. O Padre, fonte della vita, accogli, per la tua infinita misericordia, la preghiera di questa famiglia radunata oggi per celebrare la Pasqua di Gesù Cristo, tuo unico Figlio; donaci la grazia di portare frutti di pace, di carità, di amicizia, di solidarietà e di vera fraternità. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti come segno del nostro servizio sacerdotale: fa’ che, per tua misericordia, l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La salvezza dell’uomo nel Figlio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato il tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui, nuovo Adamo, hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina e nell’eternità si allietano davanti al tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Canterò al Signore, che mi ha beneficato, e loderò il nome del Signore Altissimo. Oppure Togli prima la trave dal tuo occhio: così vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Saziati dal dono di salvezza, invochiamo la tua misericordia, o Signore: questo sa-


cramento, che ci nutre nel tempo, ci renda partecipi della vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Siamo chiamati a seguire Gesù, a vivere e ad agire con i suoi stessi sentimenti: egli è il nostro punto di riferimento, l’unico e vero maestro da imitare. Da qui nasce, dentro di noi, un cuore docile, benevolo, compassionevole, capace di vedere il bene negli altri. Tuttavia, spesso capita di essere indulgenti verso noi stessi, infatti tendiamo a nascondere i nostri difetti, a giudicare gli altri e a puntare il dito verso chi ci sta accanto. Questo nostro atteggiamento rivela tanta incoerenza e immaturità. Così, pure il chiacchiericcio, il parlare male degli altri, distrugge la famiglia, affossa le fraternità, impedisce di vedere il bene negli altri e di crescere nell’amore reciproco. Preghiera per il discernimento Siamo davanti a Te, Spirito Santo, mentre ci riuniamo nel Tuo nome. Con Te solo a guidarci, fa’ che tu sia di casa nei nostri cuori. Insegnaci la via da seguire e come dobbiamo percorrerla. Siamo deboli e peccatori; non lasciare che promuoviamo il disordine. Non lasciare che l’ignoranza ci porti sulla strada sbagliata né che la parzialità influenzi le nostre azioni. Fa’ che troviamo in Te la nostra unità affinché possiamo camminare insieme verso la vita eterna e non ci allontaniamo dalla via della verità e da ciò che è giusto. Tutto questo chiediamo a te, che sei all’opera in ogni luogo e in ogni tempo, nella comunione del Padre e del Figlio, nei secoli dei secoli. Amen.

Testimonianza: Niente chiacchiere «Quando noi vediamo uno sbaglio, un difetto, una scivolata, in quel fratello o quella sorella, di solito la prima cosa che facciamo è andare a raccontarlo agli altri, a chiacchierare. E le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa. Il grande chiacchierone è il diavolo, che sempre va dicendo le cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca di disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e non fare comunità. Per favore, fratelli e sorelle, facciamo uno sforzo per non chiacchierare. Il chiacchiericcio è una peste più brutta del Covid! Facciamo uno sforzo: niente chiacchiere. È l’amore di Gesù, che ha accolto pubblicani e pagani, scandalizzando i benpensanti dell’epoca. Non si tratta perciò di una condanna senza appello, ma del riconoscimento che a volte i nostri tentativi umani possono fallire, e che solo il trovarsi davanti a Dio può mettere il fratello di fronte alla propria coscienza e alla responsabilità dei suoi atti. Se la cosa non va, silenzio e preghiera per il fratello e per la sorella che sbagliano, ma mai il chiacchiericcio. La Vergine Maria ci aiuti a fare della correzione fraterna una sana abitudine, affinché nelle nostre comunità si possano instaurare sempre nuove relazioni fraterne, fondate sul perdono reciproco e soprattutto sulla forza invincibile della misericordia di Dio» (FRANCESCO, Angelus del 6-9-2020). La trave e la pagliuzza Recita così un detto indiano: «Un discepolo si era macchiato di una grave colpa. Tutti gli altri reagirono con durezza condannandolo. Il maestro, invece, taceva e non reagiva. Uno dei discepoli non seppe trattenersi e sbottò: “Non si può far finta di niente dopo quello che è accaduto! Dio ci ha dato gli occhi!” Il maestro, allora, replicò: “Sì, è vero, ma ci ha dato anche le palpebre!”». Purtroppo, dobbiamo tutti confessare che questo piacere perverso di spalancare gli occhi sulle colpe del prossimo è una tentazione insuperabile che ci lambisce spesso. Ritorniamo, comunque, a quel discorso di Gesù proposto dal Vangelo di Luca e riprendiamo un’altra frase che sia da suggello a questa nostra riflessione sull’ipocrisia: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso» (6,36).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.