EPIFANIA DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 6 GENNAIO 2018 Giornata dell’Infanzia missionaria
«
S
iamo venuti ad adorarlo». Uomini di scienza, esperti del moto degli astri e fini conoscitori dei segreti dell’universo, i magi, venuti dall’Oriente, da dove sorge il sole, si lasciano guidare da Gesù Bambino, da quella stella che non conosce tramonto e che illumina i cuori e le menti di chi, umilmente, si riconosce impotente davanti a Dio e bisognoso della sua salvezza. Oggi, la solennità dell’Epifania ci presenta i sentimenti dei magi come giusto atteggiamento interiore per vivere ancora una volta il Santo Natale, per entrare dentro il mistero dell’incarnazione di Dio e inginocchiarsi, facendo nostra quella logica dell’Oriente che ci permette di dire: “Non è la conoscenza che illumina il Mistero ma è il Mistero che illumina la conoscenza”. La ragione, illuminata dalla fede, non è mortificata, bensì rafforzata, potenziata. Gesù è quel sole che sorge dall’alto, dal seno del Padre, per illuminare il cammino di tutta l’umanità, di tutti i popoli della terra che hanno la stessa e unica vocazione: riconoscere che lui è il Messia, il Salvatore del mondo, il Principe della pace. L’Eucaristia che celebriamo ci conduca benigni a contemplare, nel bambino di Betlemme, il mistero di Dio, la grandezza della sua gloria.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
È venuto il Signore nostro re: nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con Ass. E con il tuo spirito tutti voi.
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, con cuore umile e sincero, adoriamo anche noi Gesù e mettiamoci in cammino verso Betlemme, lì dove la luce risplende. Apriamo i cuori al perdono e alla riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura presenta il simbolo della luce con una certa insistenza. Il profeta Isaia apre uno squarcio sulla gloria della nuova Gerusalemme: Sion è la città rivestita di luce, della gloria divina. Risuona, così, un forte annuncio di salvezza che prende forma nella visione escatologica del grande pellegrinaggio che re e popoli intraprenderanno verso Gerusalemme per servire Jhwh. La seconda lettura pone attenzione al mistero conosciuto e annunciato dall’apostolo Paolo. La rivelazione di Cristo è dono specialissimo del Padre riservato agli apostoli, quasi una risurrezione nel loro cuore, che si prolunga nell’accoglienza della fede da parte di coloro che credono all’annuncio. Paolo condivide insieme agli apostoli e ai profeti il dono escatologico della rivelazione: la conoscenza del mistero di Cristo. Il Vangelo ci rende partecipi della gioia grandissima provata dai magi al vedere il bambino Gesù avvolto in fasce e adagiato nella mangiatoia a Betlemme. Essi sono il simbolo dell’umanità che nei modi e nelle condizioni più diverse cercano Dio illuminati dalla grazia.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Isaìa (60,1-6) 1 Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. 2 Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. 3 Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. 4Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. 5 Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. 6Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 71) Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo
secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. Rit. Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. Rit. I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. Rit. Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (3,2-3a.5-6) Fratelli, 2penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: 3aper rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero. 5 Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: 6che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del vangelo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(2,1-12)
Ass. Gloria a te, o Signore 1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3 All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6“E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un
capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». 7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
ANNUNZIO DELLA PASQUA Dopo la proclamazione del Vangelo, il diacono o il sacerdote o un altro ministro idoneo può dare l’annunzio del giorno della Pasqua.
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il primo aprile. In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 14 febbraio. L’Ascensione del Signore, il 13 maggio. La Pentecoste, il 20 maggio. La prima domenica di Avvento, il 2 dicembre. Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore. A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Ass. Amen
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù Cristo è il Figlio di Dio, la luce di tutti i popoli: egli ci ha manifestato nella sua carne il volto del Dio invisibile. Lettore Diciamo con grande gioia: Ass. CRISTO, LUCE DEI POPOLI, ASCOLTACI! 1. Perché il Signore Gesù doni al Santo Padre la grazia di annunciare il Vangelo della vita a tutti i popoli della terra. Preghiamo. 2. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano un segno concreto e credibile della grazia di Dio che si è manifestata nel bambino Gesù a Betlemme. Preghiamo. 3. Perché la pace e la giustizia regnino nelle nostre famiglie, comunità, città, nazioni. Preghiamo. 4. Perché la luce dello Spirito di Cristo illumini quanti, anche senza saperlo, cercano il bene, la verità, Dio. Preghiamo. 5. Perché il dialogo tra le religioni e le culture promuova l’unità tra i popoli e le comunità multietniche che vivono su uno stesso territorio. Preghiamo.
6. Perché adorando Gesù nella grotta di Betlemme sappiamo vederlo in ogni persona che ha bisogno di sostegno, di carità, di cure, di affetto. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita e della luce: hai rivelato il tuo disegno di salvezza a tutti i popoli della terra attraverso l’incarnazione del Verbo; fa’ che la Chiesa sia luce per ogni uomo e donna di buona volontà e che tutti quanti noi ci sentiamo tuoi figli. Per Cristo Ass. Amen nostro Signore.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa, che ti offre non oro, incenso e mirra, ma colui che in questi santi doni è significato, immolato e ricevuto: Gesù Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen
PREFAZIO DELL’EPIFANIA Cristo luce di tutti i popoli È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Oggi in Cristo luce del mondo tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza, e in lui apparso nella nostra carne mortale ci hai rinnovati con la gloria dell’immortalità divina. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figlio del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti con doni per adorare il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo, perché contempliamo
con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci hai fatti partecipi. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio, che dalle tenebre vi ha chiamati alla sua luce mirabile, effonda su di voi la sua benedizione. Ass. Amen Cel. Dio, vi faccia veri discepoli del Cristo Signore, annunziatori della sua verità, testimoni della sua pace. Ass. Amen Cel. Come i santi Magi, al termine del vostro cammino, possiate trovare, con immensa gioia, Cristo, luce dell’eterna gloria. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Cristo, la vera luce «Nella nostra vita ci sono diverse stelle, luci che brillano e orientano. Sta a noi scegliere quali seguire. Per esempio, ci sono luci intermittenti, che vanno e vengono, come le piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non lasciano la pace che cerchiamo. Ci sono poi le luci abbaglianti della ribalta, dei soldi e del successo, che promettono tutto e subito: sono seducenti, ma con la loro forza accecano e fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto. I Magi, invece, invitano a seguire una luce stabile, una luce gentile, che non tramonta, perché non è di questo mondo: viene dal cielo e splende… dove? Nel cuore. Questa luce vera è la luce del Signore, o meglio, è il Signore stesso. Egli è la nostra luce: una luce che non abbaglia, ma accompagna e dona una gioia unica. Questa luce è per tutti e chiama ciascuno» (FRANCESCO, Angelus del 6-1-2017).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.