1ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (viola) 1 DICEMBRE 2019
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enetevi pronti». Il Vangelo di questa prima domenica d’Avvento ci educa a saper riconoscere il tempo preciso della visita del Figlio dell’uomo. Gesù stesso afferma che la generazione nella quale viene il Figlio dell’uomo non si accorge di quanto sta accadendo, e continua a vivere nel suo peccato. Non è forse così anche per noi? Non ci troviamo in una condizione di pesantezza? L’unica soluzione è “vegliare”, ossia non addormentarsi a causa delle pesantezze della vita, restare svegli e pronti, per attendere il giorno in cui verrà il Signore. Chiediamoci onestamente, oggi, se noi crediamo nella manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi e se la nostra fede ci aiuta a riconoscerlo nel povero, nell’ammalato, nel migrante, nel prossimo che ci sta accanto e di cui possiamo farci prossimo. Il tempo di Avvento è segnato dalla virtù della speranza, dalla forza e dalla capacità di agire che ci vengono da una fede operosa che non si rassegna davanti al male e all’ingiustizia. L’Eucaristia che celebriamo ci aiuti a risvegliare uno spirito vigilante affinché possiamo camminare sulle vie della libertà e dell’amore.
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
A te, Signore, elèvo l’anima mia, Dio mio, in te confido: che io non sia confuso. Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque spera in te non resti deluso. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore. (breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti Ass. Amen i secoli dei secoli. Oppure Cel. O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno hai inviato il tuo Figlio unigenito, maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell’eterna gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura riprende la grande profezia della pace e il significato universale della salvezza: a partire da Gerusalemme, la Città Santa, la Città della Pace, tutti i popoli loderanno il Signore e vivranno nella giustizia. La pace emerge come dono di Dio e richiama, però, l’impegno dei credenti a perseverare nel bene. La seconda lettura ci offre un’interpretazione esca-
tologica della nostra realtà di battezzati: siamo, oramai, uniti a Cristo e dobbiamo cercare il suo Spirito, vivere della sua luce, portare i suoi stessi sentimenti. Il Vangelo propone una scena classica della fine dei tempi che coincide con la venuta del Figlio dell’uomo. Cristo è questo Figlio dell’uomo che esercita il suo giudizio sui popoli e sulla storia. Da qui l’urgente appello alla conversione, all’ascolto, al discernimento, alla preghiera.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Isaìa (2,1-5) Messaggio che 1Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. 2Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. 3Verranno molti popoli e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 4Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. 5Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 121)
Rit. Andiamo con gioia incontro al Signore
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! Rit. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. Rit. Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzari. Rit. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (13,11-14a) Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: 11è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. 12La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. 14a Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo
(24,37-44)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40 Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. 42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore viene a giudicare i popoli e le nazioni: rivestiamoci della sua luce e apriamo i nostri cuori alla speranza. Lettore Diciamo con gioia e fiducia: Ass. CRISTO, NOSTRA LUCE, VIENI! 1. Perché la Chiesa sia un segno credibile dell’amore di Dio per tutti i popoli della terra. Preghiamo. 2. Perché i governanti dei popoli attuino leggi giuste al servizio dei più poveri e del bene comune. Preghiamo. 3. Perché le nostre famiglie si preparino alla festa del Natale riscoprendo i valori della vita cristiana e della solidarietà fraterna. Preghiamo. 4. Perché la grazia del Signore ci sostenga nella lotta contro il male e nella liberazione dai nostri peccati. Preghiamo. 5. Perché celebrando l’Eucaristia impariamo a perdonarci gli uni gli altri, superando liti e gelosie. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu ci hai inviato il tuo unico Figlio, Gesù Cristo, per illuminare tutti i popoli della terra: fa’ che sempre annunciamo la sua venuta e testimoniamo, per la potenza dello Spirito Santo, la luce del tuo amore. Per Cristo nostro SiAss. Amen gnore.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e fa’ che l’umile espressione della nostra fede sia per noi pegno di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELL’AVVENTO I La duplice venuta del Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana egli portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza. Verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa. E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con gioia l’inno della tua lode. Oppure
PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A Cristo, Signore e giudice della storia È veramente giusto renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose. Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora, in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, apparirà sulle nubi del cielo rivestito di potenza e splendore. In quel giorno tremendo e glorioso passerà il mondo presente e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno. Nell’attesa del suo ultimo avvento, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo unanimi l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Vegliate, perché non sapete in quale giorno verrà il Signore».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio, che vi dà la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio e di attendere il suo avvento glorioso vi santifichi con la Ass. Amen luce della sua visita. Cel. Nel cammino di questa vita, Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranAss. Amen za, operosi nella carità. Cel. Voi che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna, quando egli verrà nella gloria. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Oggi inizia l’Avvento, il tempo liturgico che ci prepara al Natale, invitandoci ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Gesù. In Avvento non viviamo solo l’attesa del Natale; veniamo invitati anche a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo – quando alla fine dei tempi tornerà –, preparandoci all’incontro finale con lui con scelte coerenti e coraggiose. Ricordiamo il Natale, aspettiamo il ritorno glorioso di Cristo, e anche il nostro incontro personale: il giorno nel quale il Signore ci chiamerà. In queste quattro settimane siamo chiamati a uscire da un modo di vivere rassegnato e abitudinario, e ad uscire alimentando speranze, alimentando sogni per un futuro nuovo. Il Vangelo di questa domenica va proprio in tale direzione e ci mette in guardia dal lasciarci opprimere da uno stile di vita egocentrico o dai ritmi convulsi delle giornate.
Corona d’Avvento Prepariamo in sala da pranzo, o anche all’ingresso di casa, oppure in Chiesa, la corona d’Avvento. Dopo aver acceso il primo cero, recitiamo la seguente preghiera: O Gesù, testimone fedele del Padre, scuotici dal torpore della morte spirituale, perché non ci trovi a dormire quel giorno di luce ove brillerà il sole insieme con gli astri. Tu sei il Figlio dell’uomo, l’arca della nostra salvezza: fa’ che accogliamo la tua venuta in mezzo a noi con mani operose e tese verso i bisogni dei fratelli e dei poveri. Amen. Alleluia. Maranathà! Vieni, Signore Gesù! “Stare svegli e pregare” «Stare svegli e pregare: ecco come vivere questo tempo da oggi fino a Natale… Il sonno interiore nasce dal girare sempre attorno a noi stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita coi suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori, ma sempre girare intorno a noi stessi. E questo stanca, questo annoia, questo chiude alla speranza. Si trova qui la radice del torpore e della pigrizia di cui parla il Vangelo. L’Avvento ci invita a un impegno di vigilanza guardando fuori da noi stessi, allargando la mente e il cuore per aprirci alle necessità della gente, dei fratelli, al desiderio di un mondo nuovo. È il desiderio di tanti popoli martoriati dalla fame, dall’ingiustizia, dalla guerra; è il desiderio dei poveri, dei deboli, degli abbandonati. Questo tempo è opportuno per aprire il nostro cuore, per farci domande concrete su come e per chi spendiamo la nostra vita… Noi attendiamo Gesù, lo vogliamo attendere nella preghiera, che è strettamente legata alla vigilanza. Pregare, attendere Gesù, aprirsi agli altri, essere svegli, non chiusi in noi stessi. Ma se noi pensiamo al Natale in un clima di consumismo, di vedere cosa posso comprare per fare questo e quest’altro, di festa mondana, Gesù passerà e non lo troveremo. Noi attendiamo Gesù e lo vogliamo attendere nella preghiera, che è strettamente legata alla vigilanza» (FRANCESCO, Angelus del 2-12-2018).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.