1ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C (viola) 10 MARZO 2019
«
R
esta con noi, Signore, nell’ora della prova». Abitiamo anche noi il deserto di questo mondo che ci spinge a pensare e ad agire in modo diverso dal Vangelo. Per questo, senza il sostegno della preghiera sincera e fiduciosa, filiale, e la pratica del digiuno, non possiamo ritornare al Signore e vincere le seduzioni del maligno. Non si tratta di demonizzare il mondo, ma di prendere atto dei “no” che bisogna assumere e non semplicemente pronunciare se effettivamente vogliamo essere cristiani, ossia testimoni di Gesù nella storia del nostro tempo. Anche Gesù, il Figlio di Dio, è stato messo alla prova; egli fu sostenuto dalla forza dello Spirito Santo, ossia da quell’amore eterno del Padre che sempre lo guidava, affinché il deserto diventasse il luogo dell’innamoramento, dell’incontro con Dio. L’Eucaristia che celebriamo è il nostro nutrimento, è ringraziamento, è Parola che si fa Pane, sacramento dell’amore di Dio che ci libera dal male e da ogni peccato!
COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che comandi di perdonarci prima di venire al tuo altare, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che sulla croce hai invocato il perdono per i peccatori, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che affidi alla tua Chiesa il ministero della riconciliazione, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria
Cel. O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Signore nostro Dio, ascolta la voce della Chiesa che t’invoca nel deserto del mondo: stendi su di noi la tua mano, perché nutriti con il pane della tua parola e fortificati dal tuo Spirito, vinciamo con il digiuno e la preghiera le continue seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo... La prima lettura riproduce la professione di fede del popolo eletto: Mio padre era un Aramèo errante. La condizione dello straniero e del pellegrino è parte essenziale di quella fede d’Israele che ha vissuto l’esilio, l’esodo, come pure ogni sorta di condizione di estraneità. La fede, dunque, è fondata sull’esperienza concreta che questo popolo ha fatto di Dio nella propria storia. Così, Israele offre al Signore i doni della terra, le primizie, come segno di ringraziamento. La seconda lettura riprende un brano paolino che costituisce la professione di chi crede in Cristo. La pasqua che si è realizzata in Cristo è il motivo della nostra salvezza. La fede in Cristo ci salva.
Il Vangelo ripropone il cammino di Gesù nel deserto e le tentazioni che egli ha dovuto affrontare. I quaranta giorni nel deserto sono solo un’espressione di tutto il cammino di fede che Gesù ha compiuto: la tentazione si ripresenta a lui in altri momenti e contesti, così come può avvenire nella nostra vita. Gesù, il nuovo Adamo, è tentato come ogni uomo nella debolezza della carne (prima tentazione), nel desiderio del potere (seconda tentazione) e nella superbia della vita (terza tentazione). Egli agisce vittorioso per il suo attaccamento alla Parola.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Deuterònomio (26,4-10) Mosè parlò al popolo e disse: 4«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, 5e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. 6 Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. 7Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; 8il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. 9Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. 10 Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 90)
Rit. Resta con noi, Signore, nell’ora della prova
Chi abita al riparo dell’Altissimo passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente. Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezRit. za, mio Dio in cui confido». Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. Rit.
Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra. Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi. Rit. «Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e io gli darò risposta; nell’angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso». Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10,8-13) 8 Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. 9Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11 Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». 12Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(4,1-13)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». 5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: 6 «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; 11e anche: “Essi ti porteranno sulle loro ma-ni perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». 12Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non mettterai alla prova il Signore Dio tuo”». 13 Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 9
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato; della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e da la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, la Parola di Dio è lampada sul nostro cammino, sostegno e guida sicura nella vita di ogni giorno, soprattutto nel tempo della prova. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, DI ASCOLTARE LA TUA PAROLA! 1. Perché la Chiesa, illuminata dalla Pasqua di Gesù, vincitore della morte e del maligno, annunci a tutti i popoli della Terra il Vangelo della vita, preghiamo. 2. Perché i responsabili delle nazioni agiscano con leggi giuste, nel rispetto dei più poveri e dei bisogni di tutti, preghiamo.
3. Perché nel momento della prova e della tentazione sappiamo confidare nell’aiuto di Gesù Cristo che ci illumina con il dono della Parola e ci sostiene con la sua presenza reale nell’Eucaristia, preghiamo. 4. Perché, in questo tempo di Quaresima, il Signore ci doni la vera conversione del cuore che si manifesta nell’amore per il prossimo e nella riconciliazione fraterna, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, illumina questa tua famiglia con il dono dello Spirito Santo; fa’ che la testimonianza di tuo Figlio, che nel deserto vinse le seduzioni del maligno, orienti le nostre scelte ogni giorno, affinché celebriamo la Pasqua pieni di gratitudine e riscoprendo il sacramento del Battesimo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio, che santifica l’inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO Gesù vittorioso sulla tentazione del maligno È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli consacrò l’istituzione del tempo penitenziale con il digiuno di quaranta giorni, e vincendo le insidie dell’antico tentatore ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato, perché celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale possiamo giungere alla Pasqua eterna. E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con
la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio Padre misericordioso conceda a tutti voi come al figliol prodigo la gioia del ritorno nella sua casa. Ass. Amen Cel. Cristo, modello di preghiera e di vita, vi guidi nel cammino della Quaresima all’autentica conversione del cuore. Ass. Amen Cel. Lo Spirito di sapienza e di fortezza vi sostenga nella lotta contro il maligno, perché possiate celebrare con Cristo la vittoria pasquale. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il tempo della lotta «Il racconto dei quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto, all’inizio della vita pubblica, ci aiuta a comprendere meglio il valore del “tempo forte” della Quaresima, appena iniziata. Mentre intraprendiamo l’itinerario quaresimale, guardiamo a Cristo che digiuna e lotta contro il diavolo. Anche noi, infatti, nel prepararci alla Pasqua, siamo “condotti” dallo Spirito nel deserto della preghiera e della penitenza, per nutrirci intensamente della Parola di Dio. Anche noi, come Cristo, siamo chiamati a una lotta forte e decisa contro il demonio. Solo così, con una rinnovata adesione alla volontà di Dio, possiamo restare fedeli alla nostra vocazione cristiana: quella di essere araldi e testimoni del Vangelo» (SAN GIOVANNI PAOLO II, Omelia del 28-2-2004).
Attualizzare la Parola La vittoria di Gesù sul maligno ci assicura che non soccomberemo nel momento della prova, se rimarremo uniti al Signore. In questa prospettiva, la Quaresima ci invita a uno speciale impegno nel cammino spirituale. Quali sono le tentazioni che ricorrono continuamente nella nostra vita? Non è forse vero che diamo ascolto a tantissime voci a noi interne ed esterne senza prendere sul serio la Parola di Dio? Ci lasciamo illuminare dal Vangelo e aiutare nel discernimento da persone di fede, illuminate? Siamo attaccati alla Parola di Dio come Gesù? Invochiamo lo Spirito Santo nella debolezza e nelle difficoltà quotidiane? C’è spazio per la preghiera nelle nostre attività?
Le tentazioni di Gesù Delle tre tentazioni cui Satana sottopone Gesù, la prima prende origine dalla fame, cioè dal bisogno materiale: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”. Ma Gesù risponde con la Sacra Scrittura: “Non di solo pane vivrà l’uomo” (Lc 4,3-4; cf. Dt 8,3). Poi, il diavolo mostra a Gesù tutti i regni della terra e dice: tutto sarà tuo se, prostrandoti, mi adorerai. È l’inganno del potere, e Gesù smaschera questo tentativo e lo respinge: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto” (cf. Lc 4,5-8; Dt 6,13). Non adorazione del potere, ma solo di Dio, della verità e dell’amore. Infine, il Tentatore propone a Gesù di compiere un miracolo spettacolare: gettarsi dalle alte mura del Tempio e farsi salvare dagli angeli, così che tutti avrebbero creduto in lui. Gesù risponde che Dio non va mai messo alla prova (cf. Dt 6,16). Non possiamo “fare un esperimento” nel quale Dio deve rispondere e mostrarsi Dio: dobbiamo credere in lui! Non dobbiamo fare di Dio “materiale” del “nostro esperimento”! Riferendosi sempre alla Sacra Scrittura, Gesù antepone ai criteri umani l’unico criterio autentico: l’obbedienza, la conformità con la volontà di Dio, che è il fondamento del nostro essere.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Commenti a cura di E. Scognamiglio Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.