2ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A (viola) 8 MARZO 2020
«
I
l suo volto brillò come il sole». Un antico detto del Talmud afferma che quando verrà il Messia la nostra pelle (òr) cederà e il nostro volto diventerà pieno di luce (or). Nella lingua ebraica vi è un gioco di parole tra “pelle” e “luce”: dopo l’esperienza della caduta, Adamo ed Eva si coprirono con una tunica di “pelle”, segno di una visione materiale e terrena – mortale – della realtà. Ora, con l’avvento di Gesù Cristo, il loro volto, così come il nostro, è illuminato dalla luce divina, ossia dal Messia che si è rivelato sulla collina del Tabor. La seconda tappa di Quaresima ci lascia interdetti innanzi allo splendore del volto di Cristo che rivela ai discepoli la sua divinità, il suo essere mandato dal Padre. Gesù è tra la Legge i Profeti, tra Mosè ed Elia, portando pienezza di senso e di vita – la Luce del Padre, il dono dello Spirito Santo – a tutta la storia del suo popolo. Tuttavia, il momento di sosta e di preghiera che opera una metamorfosi dello sguardo e della persona di Gesù – egli diventa bellissimo –, è solo un’anticipazione del grande segno della bellezza che sarà la sua morte di croce. L’Eucaristia che celebriamo è realmente sosta sul Tabor e invito ad ascoltare Gesù, ad accompagnarlo fino al Calvario, ossia a seguirlo senza riserve e paure verso la morte di croce, certi però della sua risurrezione dai morti avvenuta nella potenza dello Spirito Santo e per volontà del Padre.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Di te dice il mio cuore: «Cercate il suo volto». Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. Oppure Ricorda, Signore, il tuo amore e la tua bontà, le tue misericordie che sono da sempre. Non trionfino su di noi i nostri nemici; libera il tuo popolo, Signore, da tutte le sue angosce. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Ass. Amen Spirito Santo. Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il cammino verso la Pasqua è intenso: liberiamo i nostri cuori da ogni paura e angoscia. Gesù, luce della vita, ci rivela il volto del Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Non si dice il Gloria
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
COLLETTA Cel. O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che chiamasti alla fede i nostri padri e hai dato a noi la grazia di camminare alla luce del Vangelo, aprici all’ascolto del tuo Figlio, perché, accettando nella nostra vita il mistero della croce, possiamo entrare nella gloria del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura ci inserisce nella grande promessa per il popolo d’Israele: in Abramo sono benedette tutte le famiglie della terra. La seconda lettura è un invito dell’apostolo ad avere speranza anche nel momento della prova, della sofferenza. L’annuncio di Cristo, dono di grazia, è sopra ogni cosa. Il Vangelo narra della trasfigurazione di Gesù. Il suo volto brillò come il sole, segno della sua gloria divina. Gesù si rivela come colui che porta a compimento il cammino di Mosè e di Elia.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro della Gènesi (12,1-4a) In quei giorni, 1il Signore disse ad Abram: «Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. 2Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». 4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 32)
Rit. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. Rit. Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Rit. L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo (1,8b-10) apostolo a Timòteo 8 Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. 9 Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, 10ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!». Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6 All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. 9 Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il volto bello del Padre: nella sua luce vediamo la luce divina. Apriamo con fiducia i nostri cuori alla preghiera e mettiamoci sempre in ascolto della sua Parola. Lettore Diciamo insieme: Ass. CRISTO, LUCE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa cattolica annunci, con fedeltà e coraggio, agli uomini e alle donne del nostro tempo, la risurrezione di Cristo dai morti e la vita del mondo che verrà. Preghiamo. 2. Perché il Signore ci conceda sacerdoti innamorati del Vangelo, capaci di farsi prossimo con i fratelli ed essere segno vivo dell’amore misericordioso di Dio, preghiamo. 3. Perché la luce di Gesù, il Figlio di Dio, splenda nella vita dei giovani e nelle azioni quotidiane di ciascuno di noi per testimoniare la bellezza del Vangelo. Preghiamo. 4. Perché gli sposi cristiani siano fedeli agli impegni del matrimonio e si lascino guidare dalla grazia dello Spirito Santo e dalla carità del Vangelo. Preghiamo. 5. Perché i dubbiosi e i non credenti sperimentino la dolce presenza di Gesù nella preghiera, nel silenzio del raccoglimento, nel dialogo con i credenti. Preghiamo. 6. Perché, celebrando l’Eucaristia, il Signore Gesù ci purifichi dai nostri peccati e ci conceda di riconciliarci gli uni verso gli altri. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte dell’amore, donaci la grazia di ascoltare ancora la voce dei tuoi profeti e di portare pazienza nelle tribolazioni, affinché possiamo vivere in pace tra di noi e con gli altri popoli della terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Questa offerta, Signore misericordioso, ci ottenga il perdono dei nostri peccati e ci santifichi nel corpo e nello spirito, perché possiamo celebrare degnamente le feste pasquali. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO La trasfigurazione annunzio della beata passione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, dopo aver dato ai discepoli l’annunzio della sua morte, sul santo monte manifestò la sua gloria e chiamando a testimoni la legge e i profeti indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione. E noi, uniti agli angeli del cielo, acclamiamo senza fine la tua santità, cantando l’inno di lode.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Questo è il mio Figlio prediletto; nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri ti rendiamo fervide grazie, Signore, perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
La sofferenza, un passaggio necessario ma transitorio «La Trasfigurazione di Cristo ci mostra la prospettiva cristiana della sofferenza. Non è un sadomasochismo la sofferenza: essa è un passaggio necessario ma transitorio. Il punto di arrivo a cui siamo chiamati è luminoso come il volto di Cristo trasfigurato: in lui è la salvezza, la beatitudine, la luce, l’amore di Dio senza limiti. Mostrando così la sua gloria, Gesù ci assicura che la croce, le prove, le difficoltà nelle quali ci dibattiamo hanno la loro soluzione e il loro superamento nella Pasqua. Perciò, in questa Quaresima, saliamo anche noi sul monte con Gesù! Ma in che modo? Con la preghiera. Saliamo al monte con la preghiera: la preghiera silenziosa, la preghiera del cuore, la preghiera sempre cercando il Signore. Rimaniamo qualche momento in raccoglimento, ogni giorno un pochettino, fissiamo lo sguardo interiore sul suo volto e lasciamo che la sua luce ci pervada e si irradi nella nostra vita» (FRANCESCO, Angelus del 17-3-2019).
Amore di croce Insegnami, o Signore, a portare il peso della mia carne in modo che io non ti offenda, e non ti perda giammai. Insegnami a soffrire molto per te che tanto hai patito per me; e a stimarti infinitamente più di tutto quello ch’è meno di te. Fa che io non apprezzi in avvenire altra perdita, se non quella della tua grazia, non altro guadagno, se non quello del tuo amore, che io senta tutto ciò che mi allontana da te, e che ami tutto ciò che a te mi avvicina. Sii Tu l’unico amore, solo il fine della mia vita, de’ miei desideri e delle mie azioni. Fa che ovunque e sempre io cerchi te, che io sospiri a te, che a te mi unisca; e che tutto mi diventi insopportabile quello che a te non conduce; che tutti i miei sentimenti e i miei pensieri mirino a te solo e che io non trovi altro diletto, che nel soffrire per te, e nel fare la tua volontà.
Testimonianza «Se il Signore me lo concederà spiegherò adesso questo grande mistero. Parlano col Signore Mosè ed Elia. Mosè rappresenta la Legge, Elia i Profeti. Quando esponiamo qualche brano del Vangelo lo proviamo con la Legge e con i Profeti. Parlano dunque col Signore Mosè ed Elia, ma come servitori al suo fianco, mentre egli era in mezzo come loro sovrano. Che significa il fatto che Mosè ed Elia parlavano col Signore? Senti l’Apostolo: La Legge serve solo a farci conoscere il peccato, ora invece la giustizia di Dio si è rivelata senza la Legge. Dov’è Mosè ed Elia c’è il Signore che riceve la testimonianza della Legge e dei Profeti. Nel tempo presente sono necessarie le testimonianze della Legge e dei Profeti. Quando però risorgeremo, che bisogno ci sarà della Legge e dei Profeti? Non andremo in cerca di testimonianze, perché vedremo il Signore in persona. Ma quando avverrà ciò? Dopo la risurrezione. Coloro dunque ch’erano caduti si rialzarono e videro soltanto il Signore» (AGOSTINO D’IPPONA, Discorso 79/A). Attualizzare la Parola Noi, discepoli di Gesù, siamo chiamati ad essere persone che ascoltano la sua voce e prendono sul serio le sue parole. Per ascoltare Gesù, bisogna essere vicino a lui, seguirlo, come facevano le folle del Vangelo che lo rincorrevano per le strade della Palestina. Gesù non aveva una cattedra o un pulpito fissi, ma era un maestro itinerante, che proponeva i suoi insegnamenti, che erano gli insegnamenti che gli aveva dato il Padre, lungo le strade, percorrendo tragitti non sempre prevedibili e a volte poco agevoli. Seguire Gesù per ascoltarlo. Ma anche ascoltiamo Gesù nella sua Parola scritta, nel Vangelo. Leggiamo tutti i giorni un passo del Vangelo? A Gesù O Gesù, volto bello del Padre, Luce da luce, donaci la grazia di ascoltare la tua parola e di compiere ogni giorno la volontà del Padre. Tu sei il Messia, pieno di Spirito Santo e Verità. Amen
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Commenti a cura di P. Antonino Carillo e P. Mario Ravanni – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali – Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.