3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (Gaudete: viola o rosaceo) 15 DICEMBRE 2019
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a chiameranno via santa». Uno dei titoli più antichi attribuiti a Dio nella Bibbia è “Colui che guida”. Dio, infatti, è colui che apre le strade nel deserto e permette il passaggio del mare. Egli stesso è la Via santa. Questa via è Gesù Cristo, suo Figlio. Oggi siamo chiamati a gioire, a fare festa, ad esultare, seppur nel dolore e nella sofferenza: perché il Signore viene, si avvicina, è con noi, cammina in mezzo a noi. La gioia cristiana è Cristo che viene; è un sentimento profondo che nasce dalla consapevolezza di non sentirsi mai soli o abbandonati. In realtà, più che preparare la via al Signore, siamo chiamati ad accogliere quella che egli stesso si è data: è la via dell’incarnazione, la strada della croce, il sentiero dell’umiltà. Siamo sempre tentati di credere in un Dio glorioso che verrà a riscattarci subito, qui e ora; siamo portati a immaginare un Dio grande e onnipotente capace di risollevarci quando ne sentiamo il bisogno. No. Il nostro Dio è umile, piccolo, fragile, e rivela tutta la sua potenza nella gloria della croce, nella debolezza della carne, nell’umiltà di una grotta. Ci aiuti il Signore a celebrare le prossime festività natalizie con una fede più matura, convinta, aperta alla logica della croce e del dono, libera dalle luci del consumismo e da sentimentalismi vuoti e superficiali.
COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, manteniamo viva l’attesa del Signore che viene. Egli è la nostra gioia. Riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Non si dice il Gloria
Cel. Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo.. Ass. Amen Oppure Cel. Sostieni, o Padre, con la forza del tuo amore il nostro cammino incontro a colui che viene e fa’ che, perseverando nella pazienza, maturiamo in noi il frutto della fede e accogliamo con rendimento di grazie il vangelo della gioia. Per il nostro Signore... Ass. Amen
La prima lettura ci inserisce nella grande profezia per il popolo d’Israele: Dio porterà la salvezza ai suoi eletti. I segni di questa liberazione messianica sono concreti: il ritorno dall’esilio, la guarigione fisica, la risoluzione di conflitti sociali e familiari, la fine degli empi… La seconda lettura ci esorta ad avere grande pazienza e fiducia nel momento della prova e della tribolazione: il Signore è vicino. L’immagine usata dall’apostolo è quella dell’agricoltore: la sua attesa non è passiva, bensì carica di frutti, di certezze. Il Vangelo tende a raffigurare Giovani il Battista e Gesù: il paragone non regge. Il figlio di Elisa-
betta è semplicemente la «via» che prepara la strada al Messia, la «voce» che grida nel deserto. Eppure Gesù rivaluta molto questo profeta: egli si distingue per la sua capacità di ascolto, per il coraggio con cui affronta la sua missione. Certo, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Giovanni. PRIMA LETTURA Seduti
Dal libro del profeta Isaìa (35,1-6a.8a.10)
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. 2Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. 3 Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. 4Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». 5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 6aAllora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. 8aCi sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa. 10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1
spetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. 8Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (11,2-11)
Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Rit. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazioRit. ne in generazione.
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: 3 «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo». 7 Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. 11 In verità io vi dico: tra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
SECONDA LETTURA
PROFESSIONE DI FEDE
Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,7-10) 7 Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli a-
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 145)
Rit. Vieni, Signore, a salvarci
in piedi
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, i miracoli operati da Gesù sono segni della potenza divina che ci permette di gioire per l’avvicinarsi del Regno. Lettore Preghiamo con fiducia: Ass. VIENI, SIGNORE, NOSTRA GIOIA! 1. Per il Papa. Perché annunci agli uomini e alle donne del Terzo Millennio la speranza di un mondo migliore trasfigurato nella giustizia e nella pace. Preghiamo. 2. Per tutti gli ammalati. Il Signore Gesù doni loro la guarigione del corpo e dello spirito, e li sostenga nel tempo della prova. Preghiamo. 3. Per i giovani. Perché in ogni momento della loro vita sappiano testimoniare la gioia del Vangelo, la bellezza di una vita trasfigurata dalla pasqua di Cristo. Preghiamo. 4. Per gli sposi cristiani. Perché seguano l’esempio di santità coniugale vissuta da tante coppie che si sono santificate nelle condizioni ordinarie della vita. Preghiamo. 5. Per i non credenti. Perché possano essere visitati dalla grazia del Vangelo e trovino in Cristo la luce della vita. Preghiamo. 6. Per noi che celebriamo l’Eucaristia. Perché la grazia dello Spirito Santo ci aiuti a perseverare nella fede e ad attendere con gioia la venuta del Signore. Preghiamo.
Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, buono e misericordioso, donaci la grazia di ascoltare ancora la voce dei tuoi profeti, di portare pazienza nelle tribolazioni e di vivere in pace tra di noi e con gli altri popoli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Sempre si rinnovi, Signore, l’offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l’opera della salvezza. Ass. Amen Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DELL’AVVENTO I La duplice venuta del Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana egli portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza. Verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa. E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A Cristo, Signore e giudice della storia È veramente giusto renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose. Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora, in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, apparirà sulle nubi del cielo rivestito di potenza e splendore. In quel giorno tremendo e glorioso passerà il mondo presente e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno. Nell’attesa del suo ultimo avvento, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo unanimi l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vin-
colo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Andate e riferite ciò che avete udito e veduto: ai poveri è annunziata la buona novella».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Ass. Amen Signore.
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Prepariamoci ad incontrare Gesù, l’Emmanuele, Dio con noi. Nascendo nella povertà di Betlemme, egli vuole farsi compagno di viaggio di ciascuno. In questo mondo, da quando lui stesso ha voluto porvi la sua “tenda”, nessuno è straniero. È vero, siamo tutti di passaggio, ma è proprio Gesù a farci sentire a casa in questa terra santificata dalla sua presenza. Egli ci chiede, però, di renderla casa accogliente per tutti. Il dono sorprendente del Natale è proprio questo: Gesù è venuto per ciascuno di noi e in lui ci ha resi fratelli. L’impegno corrispondente è quello di superare sempre più i preconcetti e i pregiudizi, abbattere le barriere ed eliminare i contrasti che dividono, o peggio, contrappongono gli individui e i popoli, per costruire insieme un mondo di giustizia e di pace. Ci aiuti Maria a mantenere il raccoglimento interiore indispensabile per gustare la gioia profonda che apporta la nascita del Redentore.
Corona d’Avvento Dopo aver acceso il terzo cero, recitiamo la seguente preghiera: Signore Gesù, tu sei la nostra gioia. In te troviamo vita, rifugio, forza e conforto. Vieni a visitare le nostre famiglie. Vieni a cambiare i nostri cuori. Vieni e illumina ogni nostro pensiero. Tu sei umile e misericordioso: rendici, per questo, semplici e accoglienti. Fa’ che la tua luce risplenda nelle nostre buone azioni. Amen. Alleluia! Il Natale è vicino «Natale è ormai vicino. È una festa di umanità che può associare quanti sono sensibili alla simpatia, all’ammirazione, all’amore per la vita umana in quanto tale… Nessuno rimanga assente e indifferente al fascino di questo giorno singolare, dedicato, per felice riflesso, a onorare l’umana esistenza… Il Natale ci ricorda innanzitutto la dignità della vita umana, che investe questo essere che è l’uomo dal primo istante della sua concezione fino all’ultimo della sua esistenza, dovere questo che obbliga alla riverenza, alla difesa, all’amore, alla solidarietà con ogni essere umano. L’uomo, perché egli è quello che è, dev’essere oggetto di totale e solidale rispetto, di vigile e prodiga assistenza. Spesso il Natale è un giorno di oblio delle miserie e delle sofferenze altrui, giorno spensierato, di mondana dissipazione. Invece questo giorno misterioso ci deve invadere con un’onda di singolare simpatia, per chi ne ha più bisogno. I piccoli, si sa; se bisognosi, tanto di più; se derelitti, sono in attesa del nostro ricordo e del nostro soccorso. Oggi gli emarginati sono sempre tanti… Non lasciamo passare il Natale senza compiere qualche opera buona, dettata dal senso d’umanità. Ci sentiremo cristiani; e Maria, la poverina di Betlemme, sarà con noi» (PAOLO VI, Angelus del 19-12-1976). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n. 14306807 Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali - Convento S. Lorenzo M. (Na)
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.