3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (Gaudete: viola o rosaceo)

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3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (Gaudete: viola o rosaceo) 11 DICEMBRE 2022

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a chiameranno via santa». Uno dei titoli più antichi attribuiti a Dio nella Bibbia è “Colui che guida”. Dio, infatti, è colui che apre le strade nel deserto e permette il passaggio del mare. Egli stesso è la Via santa. Questa via è Gesù Cristo, suo Figlio. Oggi siamo chiamati a gioire, a fare festa, ad esultare, seppur nel dolore e nella sofferenza: perché il Signore viene, si avvicina, è con noi, cammina in mezzo a noi. La gioia cristiana è Cristo che viene; è un sentimento profondo che nasce dalla consapevolezza di non sentirsi mai soli o abbandonati. In realtà, più che preparare la via al Signore, siamo chiamati ad accogliere quella che egli stesso si è data: è la via dell’incarnazione, la strada della croce, il sentiero dell’umiltà. Siamo sempre tentati di credere in un Dio glorioso che verrà a riscattarci subito, qui e ora; siamo portati a immaginare un Dio grande e onnipotente capace di risollevarci quando ne sentiamo il bisogno. No. Il nostro Dio è umile, piccolo, fragile, e rivela tutta la sua potenza nella gloria della croce, nella debolezza della carne, nell’umiltà di una grotta. Ci aiuti il Signore a celebrare le prossime festività natalizie con una fede più matura, convinta, aperta alla logica della croce e del dono, libera dalle luci del consumismo e da sentimentalismi vuoti e superficiali.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino! Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Riconosciamoci tutti peccatori, invochiamo la misericordia del Signore e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria

COLLETTA Cel. Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esul-

tanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Dio della gioia, che fai fiorire il deserto, sostieni con la forza creatrice del tuo amore il nostro cammino sulla via santa preparata dai profeti, maturando nella fede, testimoniando con la vita la carità di Cristo. Egli è Ass. Amen Dio, e vive e regna…

La prima lettura ci inserisce nella grande profezia per il popolo d’Israele: Dio porterà la salvezza ai suoi eletti. I segni di questa liberazione messianica sono concreti: il ritorno dall’esilio, la guarigione fisica, la risoluzione di conflitti sociali e familiari, la fine degli empi… La seconda lettura ci esorta ad avere grande pazienza e fiducia nel momento della prova e della tribolazione: il Signore è vicino. L’immagine usata dall’apostolo è quella dell’agricoltore: la sua attesa non è passiva, bensì carica di frutti, di certezze. Il Vangelo tende a raffigurare Giovani il Battista e Gesù: il paragone non regge. Il figlio di Elisabetta è semplicemente la «via» che prepara la strada al Messia, la «voce» che grida nel deserto. Eppure Gesù rivaluta molto questo profeta: egli si distingue per la sua capacità di ascolto, per il coraggio con cui affronta la sua missione. Certo, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Giovanni.


PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (35,1-6a.8a.10)

Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. 2Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. 3 Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. 4Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». 5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 6aAllora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. 8aCi sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa. 10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 145)

Rit. Vieni, Signore, a salvarci

Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Rit. Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,7-10) 7 Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. 8Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10Fratelli, pren-

dete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (11,2-11)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: 3 «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo». 7 Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. 11 In verità io vi dico: tra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel


seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, i miracoli operati da Gesù sono segni della potenza divina che ci permette di gioire per l’avvicinarsi del Regno. Lettore Preghiamo con fiducia: Ass. VIENI, SIGNORE, NOSTRA GIOIA! 1. Per il Papa. Perché annunci agli uomini e alle donne del Terzo Millennio la speranza di un mondo migliore trasfigurato nella giustizia e nella pace. Preghiamo. 2. Per tutti gli ammalati. Il Signore Gesù doni loro la guarigione del corpo e dello spirito, e li sostenga nel tempo della prova. Preghiamo. 3. Per i giovani. Perché in ogni momento della loro vita sappiano testimoniare la gioia del Vangelo, la bellezza di una vita trasfigurata dalla pasqua di Cristo. Preghiamo. 4. Per gli sposi cristiani. Perché seguano l’esempio di santità coniugale vissuta da tante coppie che si sono santificate nelle condizioni ordinarie della vita. Preghiamo. 5. Per noi che celebriamo l’Eucaristia. Perché la grazia dello Spirito Santo ci aiuti a perseverare nella fede e ad attendere con gioia la venuta del Signore. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, buono e misericordioso, donaci la grazia di ascoltare ancora la voce dei tuoi profeti, di portare pazienza nelle tribolazioni e di vivere in pace tra di noi e con gli altri popoli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Sempre si rinnovi, o Signore, l’offerta di questo sacrificio che attua il santo mistero

da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l’opera della salvezza. Ass. Amen Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I La duplice venuta di Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Al suo primo avvento nell’umiltà della condizione umana egli portò a compimento la promessa antica e ci aprì la via dell’eterna salvezza. Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A Cristo, Signore e giudice della storia È veramente giusto renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose. Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, apparirà sulle nubi del cielo rivestito di potenza e splendore. In quel giorno tremendo e glorioso passerà il mondo presente e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno. Nell’attesa del suo ultimo av-vento, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo unanimi l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: ai poveri è annunciato il Vangelo.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Imploriamo, o Signore, la tua misericordia: la forza divina di questo sacramento ci purifichi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio, che vi dà la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio unigenito e di attenderne l’avvento glorioso, vi santifichi Ass. Amen con la luce della sua visita. Cel. Nel cammino di questa vita, Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranAss. Amen za, operosi nella carità. Cel. Voi, che vi rallegrate per la venuta nella carne del nostro Redentore, possiate godere la gioia della vita eterna quando egli verrà Ass. Amen nella sua gloria. Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Anche la terra e il cielo partecipano alla gioia della salvezza: le strade spianate sono dono della misericordia di Dio, della sua stessa umiltà. Sono una persona umile? Sono felice in questo momento della mia vita? Che cosa è per me, concretamente, la felicità? La gioia di appartenere a Cristo, di vivere il Vangelo, mi coinvolge pienamente? Sono capace di affidare al Signore Gesù ogni mia preoccupazione? In questo tempo di Avvento mi sono avvicinato di più al Signore con la preghiera e i sacramenti? La mia famiglia si sta preparando a celebrare il Santo Natale? Avere fiducia e attendere con speranza Non si può vivere senza la speranza: Dio verrà. È l’invito che l’apostolo Giacomo ci rivolge nella seconda lettura di oggi: «Siate costanti. Ma per quanto tempo? «Fino alla venuta del Signore». La risposta è chiara: «sempre!». Non possiamo vivere nel passato, né arrestare il nostro cammino verso il futuro. La gioia alla quale siamo chiamati ci permette di sperare con fiducia. Qui, effettivamente, il rapporto tra fede e speranza è molto forte. Si tratta di avere come punto di riferimento la certa promessa del Signore che viene. Il cristiano, dunque, è un prigioniero di speranza: sa che il Signore compirà quello che ha promesso. La speranza non indica un atteggiamento passivo innanzi ai fatti della vita. Anzi, richiama alla re-

sponsabilità, al dover camminare, agire, al prendere decisioni importanti. Il più grande male vissuto dal popolo d’Israele è stato quello dell’abitudine: nel deserto gli ebrei provarono nostalgia e rimpianto per le cipolle consumate in Egitto. Ci si accontentava del poco, pur di salvarsi la pelle. Dio non pensa così. La speranza è la radice del nostro esistere e vivere. La speranza è il nostro respiro. Non possiamo rimpiangere le sicurezze del passato: Dio ci chiama ad uscire da noi stessi. Corona d’Avvento Dopo aver acceso il terzo cero, recitiamo la seguente preghiera: Signore Gesù, tu sei la nostra gioia. In te troviamo vita, rifugio, forza e conforto. Vieni a visitare le nostre famiglie. Vieni a cambiare i nostri cuori. Vieni e illumina ogni nostro pensiero. Tu sei umile e misericordioso: rendici, per questo, semplici e accoglienti. Fa’ che la tua luce risplenda nelle nostre buone azioni. Amen. Alleluia! Il Natale è vicino «Natale è ormai vicino. È una festa di umanità che può associare quanti sono sensibili alla simpatia, all’ammirazione, all’amore per la vita umana in quanto tale… Nessuno rimanga assente e indifferente al fascino di questo giorno singolare, dedicato, per felice riflesso, a onorare l’umana esistenza… Il Natale ci ricorda innanzitutto la dignità della vita umana, che investe questo essere che è l’uomo dal primo istante della sua concezione fino all’ultimo della sua esistenza, dovere questo che obbliga alla riverenza, alla difesa, all’amore, alla solidarietà con ogni essere umano. L’uomo, perché egli è quello che è, dev’essere oggetto di totale e solidale rispetto, di vigile e prodiga assistenza. Spesso il Natale è un giorno di oblio delle miserie e delle sofferenze altrui, giorno spensierato, di mondana dissipazione. Invece questo giorno misterioso ci deve invadere con un’onda di singolare simpatia, per chi ne ha più bisogno... Oggi gli emarginati sono sempre tanti… Non lasciamo passare il Natale senza compiere qualche opera buona, dettata dal senso d’umanità. Ci sentiremo cristiani; e Maria, la poverina di Betlemme, sarà con noi» (PAOLO VI, Angelus del 19-12-1976).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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