3ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C

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3ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C (viola) 20 MARZO 2022

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edremo se porterà frutti per l’avvenire». In fin dei conti, il nostro Dio è un grande sognatore, un entusiasta, ed è come un agricoltore, un buon contadino, che attende con pazienza e immensa fiducia di raccogliere i frutti, di vedere la sua vigna fiorita e i filari abbondare di grappoli d’uva maturi e succosi e addirittura trovare frutti tra gli alberi di fico. Il Salmo 102 che fa eco alla prima lettura di questa domenica pone in evidenza proprio la misericordia e la bontà di Dio, la sua infinita pietà per il suo popolo: disposto a perdonare ogni colpa, a guarire le nostre infermità, a salvarci dalla fossa, egli ci circonda di bontà e di amore, difendendo gli oppressi e rivelando le sue vie a Mosè. Tuttavia, a noi è chiesto di riconoscere i segni della sua presenza nella nostra storia personale e in quella mondiale, per vivere fino in fondo un cammino di conversione e di sincera purificazione, aderendo così pienamente a Cristo, roccia della nostra salvezza e rivelazione del suo amore misericordioso. L’Eucaristia che celebriamo è sacramento dell’amore del Padre per tutti noi, cibo che ci sostiene nel cammino della vita, farmaco d’immortalità che ci purifica da tutti i nostri peccati.

ANTIFONA D’INGRESSO in piedi I miei occhi sono sempre rivolti al Signore: egli libera dal laccio il mio piede. Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo. Oppure Quando mostrerò la mia santità in voi, vi radunerò da ogni terra; vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le vostre impurità e metterò dentro di voi uno spirito nuovo. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Ass. Amen Spirito Santo. Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre: per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che nell’acqua e nello Spirito ci hai rigenerato a tua immagine, Kyrie eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che nel tuo Spirito crei in noi un cuore nuovo, Christe eleison. Ass. Christe, eleison

Cel. Signore, che nello Spirito Santo ci raduni in un solo corpo, Kyrie eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati, e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria

COLLETTA Cel. O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene, che hai proposto a rimedio dei peccati il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna, accogli la confessione della nostra miseria perché, oppressi dal peso della colpa, siamo sempre sollevati dalla tua misericordia. Per il nostro Signore Ass. Amen Gesù Cristo... Oppure Cel. O Dio dei nostri padri, che ascolti il grido degli oppressi, concedi ai tuoi fedeli di riconoscere nelle vicende della storia il tuo invito alla conversione, per aderire sempre più saldamente a Cristo, roccia della nostra salvezza. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen La prima lettura riprende uno dei testi più importanti della storia della salvezza: la rivelazione di Dio sull’Oreb. La libertà che Jhwh opera è un


cammino di liberazione: liberi dalla schiavitù per camminare alla presenza del Signore. È la grande teofania del roveto ardente: le promesse fatte ad Abramo trovano compimento ora. La seconda lettura ci fa comprendere come la Scrittura sia utile a correggere, ad ammaestrare, a convincere, a formare alla giustizia. Vengono ricordati i fatti dell’esodo come esempio d’insegnamento. Dio parla attraverso la storia del suo popolo. Il Vangelo contiene un invito forte alla conversione: senza questo cambiamento siamo destinati a morire spiritualmente. Gesù utilizza due fatti di cronaca per lanciare la sfida della conversione. Tutti siamo peccatori: se Dio non ci ha colpiti è perché aspetta i frutti che sono il risultato di una vera penitenza. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro dell’Èsodo (3,1-8a.13-15)

In quei giorni, 1mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. 2 L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. 3 Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». 4Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». 5Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». 6E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio. 7 Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. 8 Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele». 13 Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?” E io che cosa risponderò loro?». 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». 15 Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli

Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 102)

Rit. Il Signore ha pietà del suo popolo

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i Rit. suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità; salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Rit. Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d’Israele. Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (10,1-6.10-12) 1 Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, 2tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, 3 tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, 4 tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. 5Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto. 6Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono. 10 Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. 11Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. 12Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio


CANTO AL VANGELO

in piedi

Lode e onore a te, Signore Gesù! Convertitevi, dice il Signore, il regno dei cieli è vicino. Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(13,1-9)

Ass. Gloria a te, o Signore 1 In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». 6 Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. 8Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. 9Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore è buono e grande nell’amore. A lui apriamo i nostri cuori per un cammino sincero e profondo di conversione e di rinnovamento interiore. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Per il Papa, i Vescovi e i Presbìteri: illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, siano un segno tangibile della tenerezza di Dio per il gregge loro affidato, preghiamo. 2. Perché la pace, dono del Signore e frutto della giustizia, sia ricercata e garantita in ogni parte del mondo, soprattutto tra i popoli attraversati da guerre, divisioni e conflitti, preghiamo. 3. Perché in questo tempo di Quaresima, liberi dai fermenti del peccato, viviamo le vicende di questo mondo sempre rivolti al Signore, preghiamo. 4. Perché gli anziani, gli ammalati e le persone fragili sperimentino la presenza del Signore attraverso le nostre cure e un’accoglienza fraterna e familiare, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Dio, ogni anno doni ai tuoi fedeli la grazia di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua: accogli la preghiera di questa famiglia che con carità operosa e preghiera assidua attinge pace e salute dalla vita nuova in Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre, rimetti i nostri debiti e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della Quaresima È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre


santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli, ai troni e alle dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Se non vi convertirete, perirete tutti», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che ci nutri in questa vita con il pane del cielo, pegno della tua gloria, fa’ che manifestiamo nelle nostre opere la realtà presente nel sacramento che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

ORAZIONE SUL POPOLO Cel. Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli: nella tua bontà concedi loro la grazia di rimanere nel tuo amore e nella carità fraterna per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la vostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Nel tempo di Quaresima, il Signore ci invita alla conversione. Ognuno di noi deve sentirsi interpellato da questa chiamata, correggendo qualcosa nella propria vita, nel proprio modo di pensare, di agire e di vivere le relazioni con il prossimo. Al tempo stesso, dobbiamo imitare la pazienza di Dio che ha fiducia nella capacità di tutti di potersi “rialzare” e riprendere il cammino. Dio è Padre, e non spegne la debo-

le fiamma, ma accompagna e cura chi è debole perché si rafforzi e porti il suo contributo di amore alla comunità. Chiediamoci: che cosa devo fare per avvicinarmi di più al Signore, per convertirmi, per “tagliare” quelle cose che non vanno? Non possiamo aspettare la prossima Quaresima. Anche se possiamo fare grande affidamento sulla misericordia di Dio, non possiamo abusarne. Non dobbiamo giustificare la pigrizia spirituale, ma accrescere il nostro impegno a corrispondere prontamente a questa misericordia con sincerità di cuore. La Vergine Maria ci aiuti a vivere questi giorni di preparazione alla Pasqua come un tempo di rinnovamento spirituale e di fiduciosa apertura alla grazia di Dio e alla sua misericordia. Testimonianza «Il padrone raffigura Dio Padre e il vignaiolo è immagine di Gesù, mentre il fico è simbolo dell’umanità indifferente e arida. Gesù intercede presso il Padre in favore dell’umanità – e lo fa sempre – e lo prega di attendere e di concederle ancora del tempo, perché in essa possano germogliare i frutti dell’amore e della giustizia. Il fico che il padrone della parabola vuole estirpare rappresenta una esistenza sterile, incapace di donare, incapace di fare il bene. È simbolo di colui che vive per sé stesso, sazio e tranquillo, adagiato nelle proprie comodità, incapace di volgere lo sguardo e il cuore a quanti sono accanto a lui e si trovano in condizione di sofferenza, di povertà, di disagio. A questo atteggiamento di egoismo e di sterilità spirituale, si contrappone il grande amore del vignaiolo nei confronti del fico: fa aspettare il padrone, ha pazienza, sa aspettare, gli dedica il suo tempo e il suo lavoro. Promette al padrone di prendersi particolare cura di quell’albero infelice. E questa similitudine del vignaiolo manifesta la misericordia di Dio, che lascia a noi un tempo per la conversione. Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci, di fare un passo avanti, e la pazienza di Dio, la misericordia, ci accompagna in questo. Nonostante la sterilità, che a volte segna la nostra esistenza, Dio ha pazienza e ci offre la possibilità di cambiare e di fare progressi sulla strada del bene. Ma la dilazione implorata e concessa in attesa che l’albero finalmente fruttifichi, indica anche l’urgenza della conversione» (FRANCESCO, Angelus del 24-3-2019).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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