IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A

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4ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (viola) 22 DICEMBRE 2019

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a vergine concepirà e partorirà un figlio». Oggi la liturgia pone in risalto non solo la figura di Maria ma anche quella di Giuseppe, suo promesso sposo. Ci viene rivolto l’invito ad accogliere Gesù nella fede e a generarlo nello spirito con l’ascolto della sua parola. Il Figlio di Dio, realizzando un’antica profezia (cf. Is 7,14), diventa uomo nel grembo di una vergine, e tale mistero manifesta insieme l’amore, la sapienza e la potenza di Dio in favore dell’umanità ferita dal peccato. San Giuseppe viene presentato come «uomo giusto» (Mt 1,19), fedele alla legge di Dio, disponibile a compiere la sua volontà. Per questo, egli entra nel mistero dell’incarnazione dopo che un angelo del Signore, apparsogli in sogno, gli annuncia la nascita miracolosa. Abbandonato il pensiero di ripudiare in segreto Maria, Giuseppe la prende con sé, perché ora i suoi occhi vedono in lei l’opera di Dio. Veneriamo, dunque, il padre legale di Gesù, perché in lui si profila l’uomo nuovo, che guarda con fiducia e coraggio al futuro, non segue il proprio progetto, ma si affida totalmente all’infinita misericordia di Colui che avvera le profezie e apre il tempo della salvezza. Giuseppe fu uomo giusto perché ha custodito Gesù nel bene, nel mistero della grazia divina, nel dono stesso dell’incarnazione.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada e dalle nubi scenda a noi il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio-con-noi». Apriamo i nostri cuori al perdono e alla riconciliazione fraterna. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Non si dice il Gloria

COLLETTA Cel. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, Padre buono, tu hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore, scegliendo il grembo purissimo della Vergine Maria per rivestire di carne mortale il Verbo della vita: concedi anche a noi di accoglierlo e generarlo nello spirito con l’ascolto della tua parola, nell’obbedienza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura riporta la grande profezia fatta al re Acaz. Egli, davanti all’imminente pericolo di un’invasione, preferisce cercare la sicurezza nell’alleanza con l’Assiria piuttosto che nella promessa di Dio. Il profeta glielo rimprovera e gli ri-


corda che Dio si è impegnato ad assicurare la discendenza regale nella persona di un successore, garanzia futura della presenza di Dio tra il popolo. Nella seconda lettura Paolo si presenta alla Chiesa di Roma come apostolo del Vangelo di Cristo e professando la sua fede in lui. Gesù è colui che le Scritture hanno annunciato. Il Vangelo evidenzia il compimento della promessa da parte di Dio: Gesù è l’Emmanuele, il Dio-con-noi.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (7,10-14) In quei giorni, 10il Signore parlò ad Àcaz: 11 «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». 12Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». 13Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 23)

Rit. Ecco, viene il Signore, re della gloria

Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Rit. Chi potrà salirà il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Rit. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (1,1-7) 1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio - 2che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, 3e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, 4costituito Figlio

di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; 5per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, 6e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo -, 7a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Ecco la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele: «Dio con noi». Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (1,18-24)

Ass. Gloria a te, o Signore 18 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20 Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». 22 Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». 24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da


Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore è vicino. Egli è la nostra gioia, il nostro Natale. Apriamo i cuori alla preghiera. Lettore Acclamiamo con speranza: Ass. GESÙ, FIGLIO DI DIO, VIENI! 1. Per il Papa. Il Natale è la festa dell’Amore. Il bambino di Betlemme sostenga il santo Padre nell’annuncio gioioso del Vangelo e nel governo apostolico della Chiesa. Preghiamo. 2. Per i Vescovi, i presbìteri e i diaconi. Il Natale è la festa dell’amicizia. Il Figlio di Giuseppe e di Maria conforti i cuori dei molti pastori. Preghiamo. 3. Per i cristiani. Il Natale è la festa della pace. Il Figlio di Dio faccia rinascere in noi sentimenti di perdono, di accoglienza, di giustizia e di solidarietà. Preghiamo. 4. Per gli ammalati. Il Natale è la festa della vita. Gesù, il Salvatore, doni la guarigione e la salute a quanti soffrono nel corpo e nello spirito. Preghiamo. 5. Per i nostri defunti. Il Natale è la festa della luce. Il Cristo risorto doni ai nostri cari defunti la gioia di godere del suo volto. Preghiamo. 6. Per la nostra comunità. Il Natale è la festa della fraternità. Gesù, il pane del cielo, ci conceda di trascorrere i giorni di festa in comunione, nella speranza di riconciliarci tra di noi e di aiutare chi è solo. Preghiamo.

Cel. O Dio, fonte della vita, che nel “sì” di Maria e di Giuseppe alla tua Parola hai annunciato al mondo il compiersi di speranze secolari, aiuta le nostre Chiese a essere, secondo il tuo disegno di amore, annunzio che nulla è impossibile a te. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, o Dio, i doni che presentiamo all’altare, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A Maria nuova Eva È veramente giusto rendere grazie a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, per il mistero della Vergine Madre. Dall’antico avversario venne la rovina, dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli ed è scaturita per tutto il genere umano la salvezza e la pace. La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. In lei, madre di tutti gli uomini, la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, si apre al dono della vita nuova. Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia in Cristo nostro salvatore. E noi, nell’attesa della sua venuta, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo l’inno della tua lode. Oppure

PREFAZIO DELL’AVVENTO II L’attesa gioiosa del Cristo È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli fu annunziato da tutti i profeti, la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, Giovanni proclamò la sua venuta e lo indicò presente nel mondo. Lo stesso Signore, che ci invita a preparare il suo Natale ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode. Per questo dono della tua benevolenza, uniti agli angeli e ai santi, con voce unanime cantiamo l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.


PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Giuseppe, non temere: Maria partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù. Egli salverà il suo popolo».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che ci hai dato il pegno della vita eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il gran giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il Natale del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il tempo dell’invito Tutto l’Avvento è un periodo di attesa e di preparazione alla venuta del Salvatore. L’ultima settimana dell’Avvento si potrebbe chiamare il tempo dell’invito. Nel corso di questi giorni, che precedono immediatamente il Natale, la Chiesa invita. Invita mediante tutta la sua liturgia, nella quale occupano un posto particolare, nel corso di questi giorni, le cosiddette “Antifone Maggiori”, unite al canto del “Magnificat” durante i Vespri. Sono bellissime e, nello stesso tempo, semplici e profonde nel loro contenuto. L’ultima antifona si rivolge con queste parole a Colui che deve venire: “O Emmanuele, Dio-con-noi, nostro re e legislatore, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza, Signore Dio nostro”. Emmanuel! È l’ultima invocazione; l’ultima parola di quelle antifone invitanti.

Corona d’Avvento Mentre accendiamo il quarto cero, recitiamo la seguente preghiera: O Bimbo di Betlemme, messia atteso nei secoli, luce delle genti: donaci di accoglierti giorno per giorno, sulle strade della vita, e di adorarti sempre e in ogni luogo. Amen. Alleluia. Giuseppe, uomo giusto Giuseppe è l’uomo dei sogni, l’obbediente che accoglie integralmente la volontà di Dio, l’uomo che sa “prendere con sé”, cioè sa prendersi davvero cura delle persone affidategli. Giuseppe è l’uomo che accoglie il sogno di Dio, perché in qualche modo sa egli stesso sognare una storia in cui Dio è coinvolto totalmente per la salvezza delle sue creature, così come suggerisce anche il nome di Salvatore-Gesù dato a quel bambino. Il Vangelo di Matteo descrive come Giuseppe vorrebbe uscire rispettosamente da una storia più grande di lui, senza opprimere con la sua presenza quella giovane donna che egli ama profondamente, e quel misterioso bambino che ella attende. Tuttavia, Giuseppe, essendo uomo “giusto” – perché disponibile a compiere gioiosamente e fedelmente la volontà divina – subito dopo, obbediente alla parola di Dio, consegna la propria vita a un progetto che lo trascende, con l’accettazione del comando di prendere con sé Maria. La giustizia di Giuseppe non è semplicemente quella derivante dall’osservanza scrupolosa dei comandamenti, ma è ricerca integrale della volontà divina, accolta con obbedienza piena. Attraverso quest’obbedienza inizia, per Giuseppe, una vita nuova, con prospettive assolutamente insospettate, e con la scoperta di un senso più profondo del suo essere sposo e padre. Rimarrà così accanto a Maria quale sposo fedele, e a quel bimbo quale figura paterna positiva e responsabile. L’assunzione di questa responsabilità è espressa attraverso il fatto che è Giuseppe a dare il nome di Gesù al figlio generato da Maria. Gesù è consegnato alla responsabilità e all’amore di Giuseppe e, attraverso di lui, Dio consegna alla storia umana il più grande pegno della sua fedeltà, colui che è l’“Emmanuele”, il “Dio-con-noi”, profetizzato da Isaia.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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