4ª DOMENICA DI QUARESIMA (LAETARE) - ANNO C (viola o rosaceo) 27 MARZO 2022
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isognava fare festa e rallegrarsi». Il Vangelo di questa Domenica pone in risalto, anzitutto, il bisogno di Dio di condividere con noi la gioia per aver ritrovato un figlio perduto. Chi è felice, infatti, sente la necessità di gridarlo al mondo, così come chi è innamorato vuole comunicare a tutti l’amore vissuto o ritrovato. La parabola del Padre buono che aveva due figli è, forse, una metafora allungata destinata, anzitutto, ai figli maggiori, a tutti coloro che, nella Chiesa e nella vita, sono fedeli, ligi al dovere, sempre presenti, che non sbagliano mai e che presumono di essere giusti, e per questo si sentono a posto con la coscienza e, in fin dei conti, si aspettano una ricompensa, un riconoscimento, almeno un grazie per la loro indispensabile presenza. Certamente, a costoro l’amore di Dio non è precluso, però bisogna pur dire che l’abbraccio della riconciliazione non esclude nessuno e non fa leva sui nostri meriti, ma sul dono di grazia che, in Cristo Gesù, Crocifisso e Risorto, ci viene incontro. Dio non viene meno nel suo patto, nella sua fedeltà: offrire a tutti i suoi figli e figlie la misericordia. È questa la logica del Vangelo. L’Eucaristia che celebriamo ci rende tutti degni di stare alla mensa dell’Agnello: vicini e lontani, giusti e peccatori, credenti e non… Quello che conta, però, è il desiderio o la grazia di una vera conversione.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l’amate radunatevi. Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto. Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre: per accostarci degnamente alla mensa del Signore, invochiamolo con cuore pentito. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci inviti al perdono fraterno, Kyrie eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che sulla croce hai invocato il perdono per i peccatori, Christe eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che hai effuso lo Spirito per la remissione dei peccati, Kyrie eleison. Ass. Kyrie, eleison
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati, e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria
COLLETTA Cel. O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la redenzione del genere umano, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che in Cristo crocifisso e risorto offri a tutti i tuoi figli l’abbraccio della riconciliazione, donaci la grazia di una vera conversione, per celebrare con gioia la Pasqua dell’Agnello. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen La prima lettura riprende un momento molto importante della storia d’Israele. Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la pasqua. Con l’ingresso degli israeliti in Palestina si conclude l’esodo e ha inizio il compimento di un’altra promessa fatta ad Abramo: il dono della terra. L’esodo diventa, così, un grande passaggio. In questo cammino, gli israeliti erano soste-
nuti dalla manna, che ora ha fine perché la terra è stata raggiunta. La seconda lettura afferma che Dio ci ha riconciliato a sé in Cristo. Paolo è stato guidato, nella sua esperienza di fede e di conversione, da alcuni criteri fondamentali: Dio riconcilia in sé il mondo in Cristo; uno diventa in Cristo una nuova creatura. Questa verità gli impone di non agire con criteri umani ma di continuare, come ambasciatore, l’opera stessa di Dio. Il Vangelo sottolinea, attraverso la parabola del padre buono che aveva due figli, la misericordia infinita e libera di Dio. Il messaggio è identico a quello di Paolo: il Padre vuole riconciliare a sé gli uomini che desiderano riconciliarsi con lui.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro di Giosuè (5,9a.10-12) In quei giorni, 9il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto». 10 Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico. 11Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno. 12E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 33)
Rit. Gustate e vedete com’è buono il Signore
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si ralleRit. grino. Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Rit. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,17-21) Fratelli, 17se uno è in Cristo, è una nuova
creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. 18 Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. 19 Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. 20 In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. 21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Lode e onore a te, Signore Gesù! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te! Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (15,1-3.11-32)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 3 Ed egli disse loro questa parabola: 11«Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. 13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. 17Allora rientrò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; 19non sono
più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. 20Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. 22Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. 23Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. 25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. 27Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. 28Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. 29Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. 31Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
SIMBOLO APOSTOLICO
in piedi
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, in Cristo Gesù, che ha donato la sua vita per noi, siamo diventati
creature nuove e testimoni del Vangelo di misericordia. Lettore Diciamo con gioia: Ass. DIO DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché il popolo santo di Dio sia un segno concreto della bontà del Signore nel mondo attraverso l’accoglienza degli ultimi e una fede generosa che si fa carità verso il prossimo, preghiamo. 2. Perché il diritto alla libertà religiosa sia riconosciuto in tutti i Paesi insieme al rispetto dei diritti dell’infanzia e alla tutela delle persone senza fissa dimora, preghiamo. 3. Perché ci prepariamo a vivere la festa della Pasqua, cuore della nostra fede, con animo umile e sentimenti di riconciliazione e di accoglienza fraterna, perdonandoci gli uni gli altri, preghiamo. 4. Perché le nostre parrocchie e comunità siano dei luoghi autentici di fraternità e di Vangelo vivo, ove la carità è vissuta e la preghiera condivisa insieme a momenti di ascolto e di approfondimento della fede, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu ci vieni incontro con le braccia aperte in segno di perdono e di misericordia: donaci la grazia di una conversione profonda e sincera, affinché i nostri pensieri e le nostre azioni siano conformi alla tua sapienza. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Ti offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della Quaresima È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli, ai troni e alle dominazioni e alla moltitudine
dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria. Oppure
PREFAZIO DI QUARESIMA II La penitenza dello spirito È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale perché si convertano a te con tutto il cuore e, liberi dai fermenti del peccato, vivano le vicende di questo mondo sempre rivolti ai beni eterni. Per questo dono della tua benevolenza, uniti agli angeli e ai santi, con voce unanime cantiamo l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Rallégrati, figlio mio, perché tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa’ risplendere su di noi la luce della grazia, perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore Ass. Amen
ORAZIONE SUL POPOLO Cel. Custodisci, o Signore, coloro che ti supplicano, sorreggi chi è fragile, vivifica sempre con la tua luce quanti camminano nelle tenebre del mondo e concedi loro, liberati da ogni male, di giungere ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Attualizzare la Parola La figura del padre della parabola svela il cuore di Dio. Egli è il Padre misericordioso che in Gesù ci ama oltre ogni misura, aspetta sempre la nostra conversione ogni volta che sbagliamo; attende il nostro ritorno quando ci allontaniamo da lui pensando di poterne fare a meno; è sempre pronto ad aprirci le sue braccia qualunque cosa sia successa. Come il padre del Vangelo, anche Dio continua a considerarci suoi figli quando ci siamo smarriti, e ci viene incontro con tenerezza quando ritorniamo a lui. E ci parla con tanta bontà quando noi crediamo di essere giusti. Gli errori che commettiamo, anche se grandi, non scalfiscono la fedeltà del suo amore. In questo tratto di Quaresima che ancora ci separa dalla Pasqua, siamo chiamati ad intensificare il cammino interiore di conversione. Lasciamoci raggiungere dallo sguardo pieno d’amore del nostro Padre, e ritorniamo a lui con tutto il cuore, rigettando ogni compromesso con il peccato. Parole chiave per il processo sinodale Il tema del Sinodo è «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione». Le tre dimensioni del tema sono comunione, partecipazione e missione. Queste tre dimensioni sono profondamente interconnesse. Sono i pilastri vitali di una Chiesa sinodale. Comunione. Nella sua benevola volontà, Dio riunisce i nostri popoli, diversi ma con un’unica fede, attraverso l’alleanza che offre al suo popolo. La comunione che condividiamo trova le sue radici più profonde nell’amore e nell’unità della Trinità. È Cristo che ci riconcilia con il Padre e ci unisce gli uni agli altri nello Spirito Santo. Partecipazione. Un appello a coinvolgere tutti coloro che ap-partengono al popolo di Dio – laici, consacrati e ordinati – perché s’impegnino nell’esercitare un ascolto reciproco profondo e rispettoso. Missione. La Chiesa esiste per evangelizzare. Non possiamo mai essere centrati su noi stessi. La nostra missione è testimoniare l’amore di Dio in mezzo all’intera famiglia umana» (dal Vademecum per il Sinodo sulla Sinodalità). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.14306807 Curia Prov. dei Frati M. Conv. - Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.